FilateliCa 2013 - Idee per allargare la base dei collezionisti

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fabiov
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Re: idee per la filatelia

Messaggio da fabiov »

Complimenti agli amici del Forum che hanno regalato al nostro maestro 3 volumi! :clap: :clap: :clap:
sostenere chi lavora e opera per la diffusione della Filatelia va aiutato, premiato o comunque sostenuto...
Chissà se poi ci sarà qualche Editore che vorrà riprendere certe attività pro diffusione della Filatelia con qualche articolo su riviste a diffusione nazionale?
Bye fabiov Ciao: Ciao:
SOSTENITORE DA SEMPRE!
Leggete articoli filatelici miei e di altri amici giornalisti nel mio NUOVO sito www.storiefilateliche.it. Oltre a più di 300 articoli ci sono novità, illustrazioni, giochi logici, foto e una sezione ASFE. Vi ricordo anche che sul mio vecchio sito www.fabiovstamps.com è sempre attivo, su tutte le pagine, un motore di ricerca per ritrovare più di 500 MB di info filateliche, caricate negli ultimi 16 anni anni da me sul Forum e sul mio sito! Ciao: Ciao: Ciao:
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Rosalba
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Re: idee per la filatelia

Messaggio da Rosalba »

Enrico5060 ha scritto:Cara, carissima Rosalba, tu, Beppe Mosso, picentes e tutto lo Staff, mi avete fatto, ci avete fatto una sorpresa, davvero bellissima e graditissima!!! Sono state naturalmente graditissime e gratificanti tutte le belle parole ricevute ma questo "passare all'azione", mi ha anche un po' commosso. :-) :OOO: :clap: :clap: :clap: :fest: :fest: :fest:
Ciao Enrico Ciao: Ciao:

:bacio: :bacio: :bacio:
Fabiana, Filippo, Federico M., Erica, Antonio, Davide, Martina S., Enrica, Daniel, Aurora O., Leah, Aurora C., Michela, Matilde, Federico S., Andrea, Martina M., Omar, Michael, Asia, Elia e Federico P.



Bene Enrico, un abbraccio a tutto il tuo splendido gruppo e 1 altro volume degli Atti donato da Robseren per la tua attività di promozione filatelica!! :clap: :clap: :clap: :fest: :fest:

:abb: :fest: :rosa:
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ma per seguir virtute e canoscenza...
Dante, Inf. XXVI 119-120


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Enrico5060
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Re: idee per la filatelia

Messaggio da Enrico5060 »

Ciao Rosalba, ciao a tutti.
Un grandissimo grazie a Robseren per il suo generoso regalo.
:-) :-) :clap: :clap:
Un abbraccio da tutti noi :abb: :abb:
Enrico
Ciao: Ciao:

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byebye
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idee

Messaggio da byebye »

Ciao,
non ho mai partecipato a Filatelica e non seguo, in generale, le conferenze sul tema "dove va la filatelia?" perché ritengo che siano una perdita di tempo.
Voglio però raccontare la mia esperienza.

Premetto che non ho mai collezionato francobolli, ma sono stato iscritto come pubblicista per anni all'ordine dei giornalisti perché scrivevo per numerose riviste del settore armiero e della difesa.
Sono stato consulente tecnico della RAI, per la testata TG1 sia per argomenti storici che tecnico-forensi.
Con la RAI ho fatto alcune puntate di Speciale TG1 sia come consulente che ospite in studio, ho anche partecipato ad alcuni TG della Storia.

La mia storia di collezionista inizia in modo banale.
Un giorno, per ambientare delle fotografie di una pistola tedesca di inizio '900, acquistai delle banconote tedesche ad un mercatino e me ne innamorai ed iniziai a collezionare i marchi tedeschi, dal Kaiser Guglielmo II ad oggi, quindi, nel tempo, ho allargato la collezione a tutte le monetazioni cartacee di emergenza delle colonie tedesche e dei territori di occupazione.
Per caso incontrai i biglietti dei campi di concentramento e mi interessarono, all'inizio, quelli col triangolo rosso dati in pagamento agli ufficiali italiani prigionieri in Germania, quindi ho iniziato ad acquistare libri (passo fondamentale nel percorso di ogni collezionista) sulla Germania, le sue colonie, la prima e la seconda guerra mondiale, l'affermazione del fascismo e del nazismo, la legislazione razziale, la shoa (oggi ho alcune migliaia di libri su questi argomenti).

Fu così che, avendo un certo background teorico, mi avvicinai con una certa riverenza e grande rispetto ai documenti originali, che per me furono le cartoline e le lettere degli IMI.

Forse era già un approccio da storico postale, ma non me ne resi assolutamente conto.
Erano gli unici documenti originali che potevo trovare a poco costo quasi ovunque, quindi iniziai a studiarli ed ad entrare nel mondo della storia postale: fu un'esigenza, una vera e propria necessità - non una libera scelta - perché volevo studiare dei documenti e dovevo conoscere le regole con cui quei documenti venivano redatti, spediti e fatti viaggiare... solo così potevo studiarli, non c'era alternativa.

A quel punto comprai i volumi con i regolamenti postali in vigore in Italia all'epoca, ma anche le tavole dei censimenti da cui potevo sapere le notizie fondamentali di ogni piccolo paese (le trovai a pochi soldi ad un mercatino in Abruzzo).
Poco alla volta dovetti iniziare a capire come funzionava la censura tedesca e perché alcuni prigionieri scrivevano dai lager e altri da reparti militari con la feldpost, quindi comprai libri che mi spiegavano il funzionamento della posta militare tedesca finché sempre più spesso venivo in contatto con la corrispondenza di ex prigionieri che avevano aderito alla RSI e lì scoccò la passione.
Sulla RSI non si trovava nulla, all'epoca: alcuni cataloghi filatelici la avevano addirittura espulsa dalla storia e negavano di fatto che fosse mai esistita una nazione italiana che avesse avuto una sua vita autonoma e una sua storia.

Iniziai ad incontrare i reduci, a farmi raccontare le loro storie e i loro ricordi, quindi iniziai a prestare maggiore attenzione ai loro documenti, che mi raccontavano una storia diversa e nuova, tutta da scoprire, rispetto a quella che si trovava sui libri.

All'epoca lavoravo a Verona e iniziai quindi un'attività che mi segnò profondamente nel percorso successivo: il sabato mattina, complice la disponibilità di un auditorium che avevo a disposizione gratuitamente, incontravo le scolaresche dell'ultimo anno delle scuole superiori in conferenze dove portavo la diretta esperienza di reduci che avevano combattuto da parti avverse, ma che parlavano delle loro scelte alle nuove generazioni: il deportato per motivi politici e il militare dell'Esercito Repubblicano, il partigiano comunista e chi aveva aderito alle Brigate Nere o alle SS Italiane.
Avevo preparato una dispensa che davo ai docenti di storia perché preparassero i ragazzi alla conferenza, che avveniva in orario di studio ed era una lezione come le altre.

Molti di questi ragazzi portarono delle tesine sull'argomento agli esami di maturità e quindi approfondirono con una ricerca personale le vicende che avevano sentito raccontare da un palco di una sala riunioni.
Mi venne allora chiesto dalla locale associazione filatelica di tenere incontri anche per collezionisti su questi temi e quindi iniziai uno studio più specialistico sui temi storico-postali del periodo di mio interesse (1943-45) nei territori del Nord Italia.

A distanza di anni venni n contatto con questo forum durante le ferie di Agosto e avvenne per motivi del tutto diversi: cercavo notizie sulla distribuzione e sulle caratteristiche del francobollo da 450 Lire della serie Castelli ("Castello di Bosa").
La prima persona che conobbi fu l'indimenticabile e purtroppo prematuramente scomparso Lucio, persona splendida e di grande cultura filatelica.
Mi interessava tutto su quel francobollo per una questione forense: era stato utilizzato dal Mostro di Firenze per affrancare la busta con cui spedì un brandello di tessuto organico, preso da una vittima, agli inquirenti dopo l'ultimo duplice omicidio del 1985 di Scopeti.
Per inciso, sono esperto balistico e sono stato consulente di parte per la difesa di Pacciani nel processo che lo vide assolto dai 7 duplici ergastoli a cui era stato condannato in primo grado.
Per motivi di studio, che immagino si possano comprendere, ho la disponibilità di diversi strumenti ottici, il cui uso ho esteso anche alla filatelia.

Sul forum ho iniziato a cercare gli argomenti a me cari, che erano quasi inesistenti, quindi entrai in contatto con Ancaria, che mi stimolò a mostrare sul forum alcuni dei miei pezzi.
Chiesi a Piccione e a Marco4x4 la loro autorizzazione per postare materiale che poteva essere oggetto di polemiche - che non mancarono, all'inizio!

Nacque così la sezione dedicata alla storia postale RSI del forum, che presto divenne un punto di riferimento per chi, come me, aveva a cuore quegli argomenti.

In seguito non condivisi alcune scelte dell'amministratore e, complice il mio amore per l'autonomia e per evitare polemiche con altri personaggi con cui non condividevo l'approccio a questi temi, decisi di allontanarmi dal forum, tornando a leggere o a scrivere - come in questo caso - quando gli argomenti mi fossero interessati.

A quel punto creai un mio sito, utilizzando le risorse messe a disposizione dal web, senza alcun costo se non il tempo e le conoscenze personali accumulate in anni di studio e osservazione.

Il mio sito è al momento l'unico specializzato sulla storia postale RSI, e ha ricevuto visite da 85 diverse nazioni.

Il sito è ormai diventato un punto di riferimento per chi raccoglie storia postale RSI e da qui iniziò per me una nuova fase: divulgare ciò che sapevo e mettere a disposizione di altri i documenti, spesso del tutto inediti, che avevo trovato al di fuori dei percorsi tradizionali filatelici o collezionistici.
Iniziai a fornire in modo completamente gratuito, immagini ai ricercatori con cui ero in contatto e mi venne chiesto dal curatore dell'edizione di partecipare alla revisione del volume edito dall'AICPM dedicato alla storia postale della RSI, edito nel 2010, sia con immagini di oggetti della mia collezione (circa un centinaio) che con i testi (in particolare sulle affrancature meccaniche).

Una precisazione: presto sempre maggiore attenzione alla gestione dei diritti di ciò che viene pubblicato sul web; non è affatto vero ciò che viene attribuito nella sintesi a Fabio Bonacina: "... Sul web tutto è gratis, ma per correttezza deontologica bisognerebbe chiedere prima di prendere e comunque citare sempre la fonte".
E' vero l'esatto contrario: tutto è vietato se non espressamente concessa autorizzazione di copia dall'autore.

La filatelia è anche investimento economico e la difesa dei diritti di sfruttamento economico, sia delle immagini che dei testi, è alla base della tutela di un investimento che, ripeto, è culturale ma anche economico.

:-) Ciao:
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Rosalba
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Rosalba »

Ciao byebye (anche se preferirei poterti chiamare per nome) :-) Ciao: grazie per averci raccontato il tuo percorso di avvicinamento al collezionismo e alla storia postale. Tutto decisamente interessante.
Reputo la tua non partecipazione a nessuna FilateliCa una lacuna per te, curioso e capace di recepire spunti e stimoli anche con percorsi non usuali. Fossi in te la colmerei :-) :abb:

Io spero che questo spazio di discussione non sia inutile.

Auspico una partecipazione attiva e generosa da parte di tutte le componenti del mondo filatelico, che mi sembra si siano accorte che esistono problemi da capire e risolvere.

Ti ringrazio per la precisazione sulla gestione dei contenuti del web: quello che affermi è riconducibile ad una normativa? E come ci si comporta quando non compare nessun autore a cui attribuire le notizie date?

Cari saluti

Rosalba
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byebye
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da byebye »

Ciao Rosalba,
mi chiamo Enrico e ti ringrazio per la tua risposta.
In merito a Filatelica ci sarà occasione per colmare questa lacuna, comunque anche solo parlarne è già un modo per farlo.
Se invece vuoi vedere il mio sito di divulgazione, cerca "storia postale RSI" in Google: è il primo della lista.

Tornando al mondo filatelico, credo che le leggi di mercato abbiano operato una benefica selezione sia dei collezionisti che, soprattutto, del contesto commerciale che vive dell'indotto e che trae linfa unicamente dall'attività del collezionista stesso.
Stiamo vivendo un momento storico e filatelico particolare, che ha numerosi punti negativi ma anche qualcuno positivo: molti vecchi collezionisti hanno cessato di raccogliere materiale e le loro collezioni sono state disperse per i più diversi canali, altri stanno emergendo e dando un loro contributo nell'orientare culturalmente (quindi anche commercialmente) un mercato che offre molto ma solo a chi sa riconoscere le opportunità.
Si possono fare investimenti economici in filatelia, ma questi sono e saranno sempre abbinati ad una crescita culturale che, unica, garantirà a lungo termine la qualità dell'investimento.

A mio parere, è di gran lunga più efficiente - anche solo per meri fini commerciali - avere pubblicato in un libro un documento che non farlo accompagnare da un certificato peritale.

La normativa in merito ai contenuti del web è quella sul diritto d'autore (link).
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Antonello Cerruti
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Antonello Cerruti »

Caro Enrico "byebye", ma come tu non fai parte dei bambini in cui bisogna gettare il seme affinchè germogli poi in essi - da adulti - la pianta del collezionismo?
Ma stai scherzando, vero?
Non lo sai che anche sul Forum è vietato anche solo ipotizzare che si possa divetare collezionisti senza aver - da bambini - avuto in omaggio pacchi di francobolli, senza aver ascoltato ore di chiacchiere sulla filatelia, senza che il proprio insegnante abbia cercato di ipnotizzare i suoi allievi sulle meraviglie della nostra passione?
E tu, pur senza aver superato questo fondamentale tirocinio, ti sei ugualmente avvicinato al nostro mondo?
Attento, puoi essere bannato in pochi minuti...
E tutti quei volenterosi che, come succede al mio circolo, incassano tanti bei soldini con la scusa della promozione che fanno nelle scuole?
Sono trenta anni che l'AFI di Roma finanzia, anno dopo anno, schiere di abili promotori che viaggiano di scuola in scuola perdendo tempo e fatica...
Sai con quale risultato?
Zero assoluto. Mai uno di quei bambini, neppure quando è cresciuto, si è mai affacciato al circolo per toccare con mano i francobolli e vedere se esistono sul serio.
Lo hanno fatto, costretti dai genitori, forse solo quei pochi che, distrattamente e frettolosamente, hanno applicato sulle cartoline che - una volta, tanti anni fa, molto seccati - si mandavano ai nonni dalla villeggiatura.
E tu, fresco fresco, confessi che sei stato folgorato sulla strada di Damasco, già adulto, e noi sui banchi di scuola.
Non sei mai stato trascinato ad una conferenza; non hai mai accettato, pur di saltare un giorno di scuola, di sciamare tra i banchi di un convegno filatelico; non hai mai realizzato uno di quegli utilissimi "passaporti filatelici" che si fanno timbrare di stand in stand...?
Caro Enrico, confessandoti così, col cuore in mano, tu veramente non sai quello che rischi.
Ma adesso che il guaio è fatto, chi avrà il coraggio di riferire la tua esperienza a quanti hanno fatto una vera missione del loro inutile perdere di tempo fra gli scolari d'Italia?
Dopo Enrico, chi potrà invece riferire di essere stato convinto a diventare un collezionista da un arruolatore scolastico?
Non ne ho mai conosciuto uno e mi piacerebbe tanto essere smentito.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
prefil
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da prefil »

Mi permetto di riportare qui l'intervento che ho fatto nel topic relativo agli "Stati Generali della Filatelia", vista l'evidente attinenza con il tema.

La filatelia va difesa e poi promozionata prima di tutto sotto l'aspetto culturale, dimenticando, almeno in principio, l'aspetto economico. Che si assembli una collezione di storia postale, di filatelia tradizionale o di tematica (per citare le specialità più in voga) il collezionista deve trarne beneficio culturalmente. Non è con le novità insulse cui siamo ormai abituati e/o al raccoglimento delle figurine, quali sono diventati oggi i francobolli di fresca emissione, che si può incrementare la filatelia e favorire il ricambo generazionale.
Né devono spaventare i progressi del servizio postale che non può e non deve stare dietro alle esigenze dei filatelisti.
Occorre quindi, a mio parere, una vera e propria rivoluzione culturale da parte del mondo della filatelia e delle sue componenti che parta dal presupposto che la filatelia è prima di tutto un fenomeno culturale e non potrà più essere un fenomeno di massa come lo è stato nei decenni addietro (con i risultati che oggi tutti possiamo constatare). In questo senso vedo di buon occhio articoli rivolti ad un pubblico adulto su stampa del settore antiquariale e anche economico/finanziario (non sto contraddicendo quanto ho affermato sopra).
Chiudo con una provocazione: perché l'antiquariato, anche non di livello alto, tira sempre? Per quale motivo uno si dovrebbe mettere a collezionare vetri di Murano, argenti Tiffany, porcellane cinesi? Non penso siano status symbol, né fenomeno di investimento/speculazione.
Che cosa spinge quindi un collezionista di questi oggetti a raccoglierli con criterio? Per me la risposta è duplice: cultura e piacere di possedere un insieme "unico" e studiato, creato con il gusto personale. Cosa che con le periodiche mode filateliche, le novità, gli album prefabbricati, le propagande commerciali cui siamo abituati non può avvenire, purtroppo.


Ciao: Ciao:
Luca
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
byebye
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da byebye »

Concordo sulla preponderanza dell'aspetto culturale del collezionismo (in generale, non solo filatelico) ma vorrei anche che si smettesse di ripetere che l'aspetto economico è di secondaria importanza, perché non è affatto vero.

L'aspetto economico è fondamentale nel collezionismo, come in tutti i settori in cui qualcuno è disposto a spendere dei soldi per avere qualcosa che lo differenzi dal resto dei collezionisti.

Spendereste dei soldi per avere qualcosa che hanno tutti?
Collezionereste tappi di plastica delle bottiglie di acqua minerale, che tutti buttiamo per il riciclo?

E' così nel campo delle macchine e delle moto d'epoca e in ogni altro settore, dove la produzione di massa è sempre sinonimo di oggetti di scarso valore, sia culturale che economico.
Il collezionista in gamba è quello che trova a poco ciò che, se comperato col giusto valore che noi gli attribuiamo, costerebbe molto.

In altre parole, chi colleziona dovrebbe conoscere molto bene ciò che vuole trovare, isolare quelle caratteristiche che rendono appetibili determinati oggetti, ma che non sono note a tutti, e cercare quegli oggetti per pagarli il meno possibile: mentre cerca gli oggetti dovrebbe tacere, altrimenti il mercato si accorge che qualcuno cerca qualcosa e i prezzi salgono, quindi, quando il mercato è stato battuto in lungo ed in largo, fare una pubblicazione in cui si dà ampio risalto alla caratteristica che si vuole far conoscere, facendo crescere così l'interesse (ed il valore economico) per ciò che nel frattempo si è raccolto.

Questo è il concetto di investimento nel collezionismo, dove il valore intrinseco del materiale dell'oggetto che si colleziona è trascurabile rispetto al valore attribuito dal mercato all'oggetto.

Non crediate che anche qui nel forum non ci sia questo meccanismo: quando pubblicavo le immagini dei miei pezzi, ricevetti più di un messaggio in cui mi si chiedeva di non pubblicare certi oggetti, perché i prezzi erano già saliti nei convegni...
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Antonello Cerruti
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Antonello Cerruti »

:clap: :clap: :clap: .
Cordiali saluti e abbasso l'ipocrisia.
Antonello Cerruti
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ANTONELLO
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da ANTONELLO »

probabilmente adesso mi prenderete per scemo
ma secondo me fino a quando in filatelia si spenderà 100 per poi vendere a 10 ci saranno sempre i pochi collezionisti di adesso,
anzi forse meno, poi si possono fare tripli Axel con doppio Lutz per cercare di salvare la situazione ma mi sa che il risultato non cambierà.

Ciao: Ciao: Ciao:
byebye
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da byebye »

Il problema del comprare a 100 e rivendere a 10 è sempre da riparametrare sul materiale di cui si parla: se si tratta di materiale ampiamente disponibile e facilmente recuperabile, l'errore è di chi paga 100, non di chi ricompra a 10.

Ricordiamoci che un buon affare deve sempre contemplare una controparte che fa un cattivo affare.
La famosa "pescata" consiste nel portar via a poco ciò che vale molto, sfruttando l'ignoranza di chi vende.

Mi piacerebbe invece capire, in questa sede, se qualcuno ha tirato dei consuntivi delle azioni fatte finora dalle diverse associazioni/comitati/club.
Hanno avuto un seguito le raccomandazioni dei vari club e associazioni?

A me non sembra, ma vorrei davvero essere smentito.
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cirneco giuseppe
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da cirneco giuseppe »

Enrico, non è proprio così, come descrivi tu, il mondo filatelico "generale".
E' vero che ci sono isole di nicchia ma sono ben pochi i collezionisti che ambiscono ad approdare su queste isole.
La generalità dei collezionisti cerca il pezzo che gli serve per riempire le taschine vuote del suo album.
La generalità dei collezionisti, al massimo, acquista un catalogo per sapere quali sono i francobolli che gli mancano e cosa gli costerà. Mica per sapere con quale tecnica è stato stampato, da quale officina e perchè è giallo invece che blu.
Tu hai seguito un percorso personale, molto personale, per avvicinarti alla filatelia; io ne ho seguito un altro molto diverso e molto generico.
Ma tutti e due abbiamo scelto un settore particolare, qualcosa che ci scalda il cuore e ci spinge a leggere e studiare.
E' vero, tantissimo vero che noi collezionisti vogliamo essere gli unici ad avere quell'oggetto è insito nel DNA del collezionista, altrimenti saremmo dei semplici raccoglioni.
E qual'è il piacere del collezionista se non quello di mostrare ciò che ha trovato? Se non quello di dimostrare che lui e solo lui ha quell'oggetto particolare. Se non quello di convincere che non è solo un raccoglione ma ha anche capacità di gestire, imbastire e proporre la propria collezione.
Che senso ha, per un collezionista, nascondere tutto sperando di acquisire sempre a prezzo zero.
No, io colleziono per divertimento, cultura e sopratutto per il piacere di condividere con altri le mie conoscenze, i miei ritrovamenti ed anche i miei errori.
Ed è questo ciò che è alla base di questo Forum.
L'ipotetico investimento lo lascio ai commercianti, come è giusto che sia.

Condivido, invece, che il cercare di coinvolgere i giovani sia una vana speranza.
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cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da byebye »

Ciao Pino,
purtroppo io colleziono storia postale e, da quanto leggo, il futuro della filatelia è chiaramente orientato alla storia postale, dove non esistono taschine da riempire e ogni pezzo è, teoricamente, un unicum.
Le taschine da riempire non sono per me collezionismo, ma una versione filatelica dell'album delle figurine, che ha sempre una sua dignità ma che non può essere confuso con qualcosa che ha alle spalle un percorso culturale diverso.
Concordo con te che il percorso con cui si giunge a maturare delle scelte è del tutto personale e condiziona il nostro modo di essere collezionisti, ma è proprio questo il bello del collezionismo.
Gli oggetti, oltre ad avere un valore intrinseco ed un valore di mercato, hanno anche un valore individuale per il singolo collezionista, che dipende da quanto quell'oggetto riesce ad esprimere all'interno della sua collezione.

Per fare un esempio, io non attribuisco un valore alla data dei timbri postali se non per particolari avvenimenti storico-postali legati al giorno, mentre chi cerca una corrispondenza per ogni giorno e trova un pezzo che gli manca sarebbe disposto a spendere per un pezzo che a me nemmeno interesserebbe.
Mi sembra ovvio che più il valore individuale è alto, meno sarà probabile sperare di recuperarlo rivendendo l'oggetto.

In altre parole, il valore individuale difficilmente diviene valore di mercato.

Credo che questo approccio sia ben chiaro a chi si occupa di filatelia tematica, dove, paradossalmente, forse non si può nemmeno parlare di collezionismo in senso stretto, ma di una forma di espressione fatta con un nuovo linguaggio in cui la filatelia non è il fine ma il mezzo.
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cirneco giuseppe
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da cirneco giuseppe »

Caro Enrico,
in qualsiasi collezione:

In altre parole, il valore individuale difficilmente diviene valore di mercato.


e non può essere diversamente se ci si vuole distinguere dagli altri.
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da byebye »

cirneco giuseppe ha scritto:Caro Enrico,
in qualsiasi collezione:

In altre parole, il valore individuale difficilmente diviene valore di mercato.


e non può essere diversamente se ci si vuole distinguere dagli altri.



Esatto, Pino, è proprio questa consapevolezza che deve guidare le scelte di un collezionista, che non si lamenterà mai di avere comperato a 100 e rivenduto a 10 se è consapevole di accollarsi un rischio.
Il valore individuale che non si trasforma in valore di mercato è il costo della nostra malattia di collezionisti: è il prezzo da pagare per la gratificazione che proviene dal possesso di un oggetto che per noi ha valore particolare.
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Ketty Castellana »

Se il futuro dei francobolli sarà la storia postale io smetto oggi. :topope:
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ANTONELLO
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da ANTONELLO »

ma qui si sta parlando di come collezioniamo noi o di aumentare i collezionisti ?
collezionisti del tuo calibro, byebye, quanti ne potranno nascere in Italia ?
Due milioni ? non credo proprio e allora di cosa stiamo parlando,
se si vuole allargare di tanto il numero dei collezionisti ringrazia il cielo che nascano dei raccoglioni che magari prima o poi si decideranno a specializzarsi , altrimenti si parlerà sempre di numeri da prefisso telefonico.

Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da byebye »

mck ha scritto:Se il futuro dei francobolli sarà la storia postale io smetto oggi. :topope:


Credo che per la filatelia italiana il percorso sia tracciato, è solo questione di tempo, con l'eccezione per il periodo storico più interessante degli ASI dove siamo già nel campo dell'antiquariato.
Ovviamente è solo la mia opinione. ;-)
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Ketty Castellana
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Ketty Castellana »

Secondo me:

Le collezioni si invogliano se l'investimento è minimo.

Poste Italiane dovrebbe pensare a MENO emissioni dal momento che non si spedisce quasi più e chi acquista (come me) tutte le emissioni poi non trova i bolli usati.

Specializzarsi è il senso del collezionare, se non hai specializzazioni non è molto eccitante collezionare, e per specializzazioni non intendo le superquotate dentellature, filigrane e tirature catalogate, anche se penso che bisogna conoscerle, sappiamo tutti che la filatelia è sopratutto studio no? Ma per esempio le tematiche non costano molto.....

Faccio il mio esempio perchè non amo parlare in virtuale ma in reale, mi sono appassionata ai colori ed alle differenze e credetemi ci si diverte un sacco, si spende poco e si mettono insieme collezioni molto gradevoli.

Invogliare a collezionare vuol anche dire, sopratutto, non apprezzare soltanto i pezzi da milioni di dollari ma il lavoro svolto per mettere insieme qualcosa di originale, unico, mai visto prima e cercare di aprire la mente a nuove maniere, modi e idee di collezione. Tradizionale va bene ma non deve essere un' imposizione.

Poi ragazzi diciamoci la verità, non è bello ciò che bello ma ciò che PIACE.
Divertirsi è la prima cosa, se manca il divertimento non mettetevi nemmeno, se collezionate per avere i pezzi più cari e perfetti è una noia ed una schiavitù.

All the best. Ciao: Ciao:
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