fabrizio544 ha scritto: ↑22 giugno 2021, 22:41
Interessante dibattito.
Incuriosito ho fatto una breve e probabilmente non completa ricerca nelle varie collezioni da me conosciute di qualche assicurata insufficientemente affrancata e con tassa a carico del destinatario. Risultato: niente.
Allora sono andato alla ricerca della normativa in merito alle assicurate e possedendo il tomo della Direzione Generale delle poste, Istruzione per il Servizio delle Corrispondenze Postali del 1908, la ricerca ha dato i suoi frutti.
Articolo 815
“Le corrispondenze Raccomandate (1) od Assicurate a pagamento, di provenienza interna, non francate, o francate insufficientemente, dirette all'interno od all'estero debbono essere assoggettate al trattamento seguente:
Il primo ufficio che rileva la mancanza o la insufficienza dei francobolli, provvede applicando i francobolli necessari a constata l'irregolarità mediante verbale modello 41, in doppio esemplare.
Sul modello 41 deve indicarsi oltre l'origine, la data , ed il numero, anche l'indirizzo, la destinazione ed il peso dell'oggetto, nonché, trattandosi di francatura insufficiente, il numero ed il valore dei francobolli appostivi dall'ufficio d'impostazione.
Uni di tali modelli si trasmette alla Direzione provinciale da cui dipende l'ufficio d'origine, per ottenere il rimborso dei francobolli apposti, l'altro si conserva dall'ufficio per discarico, fino a quando perviene il rimborso.
La Direzione provinciale segnala l'irregolarità al dipendente ufficio, si fa rimettere i francobolli dovuti, e li spedisce in raccomandazione insieme con il modello 41, all'ufficio al quale spettano.
Ai responsabili di siffatti errori o mancanze possono, all'evenienza, applicarsi punizioni disciplinari.
Le norme suindicate non sono applicabili alle corrispondenze che vanno soggette ad un supplemento di tassa per effetto di rispedizione all'estero.
(1) Quelle cioè, la cui tassa di francatura deve essere pagata anticipatamente dal mittente e non già quelle la cui tassa fa carico al destinatario, nei sensi dell'art. 401"
Ora ragionando: l'addetto postale avrebbe dovuto accertare l'importo mancante ( 1Lira) e da integrare ma non provvedere ad una tassazione del doppio, quindi il 2 scritto a matita probabilmente fa riferimento a qualcosa altro ( registrazione/consegna).
In merito alla presunta filatelicità della busta.
Fermo restando che in tale ambito ognuno di noi può esprimere il suo parere che, per quanto autorevole possa essere, non potrà mai ergersi a verità assoluta, a mio parere la busta avrebbe potuto essere affrancata con pochi francobolli. L'utilizzo di così svariati valori e l'essere indirizzata ad un commerciante filatelico pone quanto meno il dubbio che possa esserci stato un “gusto” filatelico da parte del mittente come spesso (non sempre) si vedono per certe corrispondenze (banche, Rsi, alti valori ecc). In fondo questi erano valori emessi da poco e validi solo nel territorio di Trieste, probabilmente appetiti dai collezionisti del resto d'Italia.