I colori del Cent. 60 De la Rue
- cirneco giuseppe
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Michele
è possibile una cosa simile con 'sta cacchio di porpora?
PS ad ogni buon conto mi son salvato il tuo lavoro, potrà sempre tornare utile
è possibile una cosa simile con 'sta cacchio di porpora?
PS ad ogni buon conto mi son salvato il tuo lavoro, potrà sempre tornare utile
..... pino .....
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Giusto per curiosità, sul volume "Annuario italiano pel 1875" i francobolli allora in corso venivano definiti con questi colori (manca il 15 cmi, pur essendo ancora in corso):
cent. 1: verde pisello
cent. 2: bucchero
cent. 5: verde bruno
cent.10: ruggine
cent.20: ceruleo
cent.30: monachino
cent.40: roseo
cent.60: gridellino
lire 2: arancio rosso
Cartolina postale: color cecio
Enrico Flaminio
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cent. 2: bucchero
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- cirneco giuseppe
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
enrico54 ha scritto:Giusto per curiosità, sul volume "Annuario italiano pel 1875" i francobolli allora in corso venivano definiti con questi colori (manca il 15 cmi, pur essendo ancora in corso):
cent. 1: verde pisello
cent. 2: bucchero
cent. 5: verde bruno
cent.10: ruggine
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ahahahahah gridellino .... color cecio bellissimi!
E delle prove non dice nulla?
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- Antonio Bove
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
mikonap ha scritto:tahiti-48 ha scritto:Mi metterò senza meno in cerca delle pubblicazioni dello Stanley Gibbons o del Michel anche se continuo a chiedermi perché in Italia non si faccia nulla di simile.
Antonio
Pensavi a qualcosa di simile
Siccome chi mi ha aiutato mi ha sconsigliato di utilizzare questa immagine di colori non calibrata devo chiarire che l'immagine è solo un idea e non una scala cromatica
prendetela per quella che è
comunque era una cosa troppo divertente per poter resistere
michele
SI! Ma con le definizioni! ovvero i nomi da utilizzare per ogni determinato tono di colore. Per esempio se voglio catalogare i segnatasse del regno (per intenderci quelli del periodo 1870 - 1874 e successivi) c'è da rovinarsi la vista a capire le differenze ocra e carmino, arancio e carmino, arancio e bruno, azzurro e bruno, azzurro chiaro e bruno, azzurro e carmino...
Che cavolo, un po' più di fantasia! Non è semplice distingure l'ocra dall'arancio su un francobollo che ha 150 anni e tantomeno una sottile cifra carmino o bruno, potevano usare tinte più differenti!
Se ci fosse almeno un qualcosa che ci indichi con certezza di che colore si tratta tutto sarebbe più semplice!
Antonio
Raccolgo tutti i francobolli che reperisco ma le mia preferenza va a quelli della IV emissione di Sardegna e quelli del Regno d'Italia.
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- Antonio Bove
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
enrico54 ha scritto:Giusto per curiosità, sul volume "Annuario italiano pel 1875" i francobolli allora in corso venivano definiti con questi colori (manca il 15 cmi, pur essendo ancora in corso):
cent. 1: verde pisello
cent. 2: bucchero
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E meno male che non hanno usato termini in qualche dialetto del compilatore, in Italia abbiamo una marea di dialetti e certuni sono del tutto incomprensibili a meno di essere nati e cresciuti nel luogo dove si parla. In effetti in molti dialetti i colori hanno dei nomi particolarmente strani e fantasiosi.
Antonio
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
cirneco giuseppe ha scritto:Michele
Domanda domandina ....
è possibile una cosa simile con 'sta cacchio di porpora?
Eccoti accontentato
Qui il porpora scuro lo trovi. - per me D6
Ovviamente è una simulazione diversa dalla prima sulla diagonale ci sono il rosso ed il viola scuro.
T'immagini trovare in un vecchio archivio un foglio così con una nota autografa di Perazzi. Una libidine che turba i sogni di molti collezionisti di prove - altro che Belen
.
Antonio
ho ricevuto da un caro amico altro materiale che ti può interessare
michele
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dedicato con affetto al grande mondo di variabilità costituito dagli ordinari - Michele
- Antonio Bove
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Interessantissime le due immagini che hai postato. In effetti è quello che io considero un regolo (o una regola) per le colorazioni.
Comunque ti allego anch'io qualcosa: una tabella desunta dalla descrizione dei francobolli De La Rue dellevvarie tirature desunte da quattro diversi cataloghi.
C'è da divertirsi
Antonio
Comunque ti allego anch'io qualcosa: una tabella desunta dalla descrizione dei francobolli De La Rue dellevvarie tirature desunte da quattro diversi cataloghi.
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Antonio
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
tahiti-48 ha scritto:...
Comunque ti allego anch'io qualcosa: una tabella desunta dalla descrizione dei francobolli De La Rue dellevvarie tirature desunte da quattro diversi cataloghi.
C'è da divertirsi
Antonio
Bel lavoro
Se può essere d'aiuto
michele
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- Maurizio Lamancusa
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
a tutti
Secondo me Pino non vuole dircelo, ma ha trovato un Gronchi Rosa un pò più scuro e sta cercando, con questa pantomima sul 60 c., di identificare una nuovo colore oltre al GRONCHI LILLA, il GRONCHI PORPORA CUPO
Secondo me Pino non vuole dircelo, ma ha trovato un Gronchi Rosa un pò più scuro e sta cercando, con questa pantomima sul 60 c., di identificare una nuovo colore oltre al GRONCHI LILLA, il GRONCHI PORPORA CUPO
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Maurizio
sostenitore 2009/2015
Riempio taschine di francobolli italiani
Prima o poi deciderò se nuovi o usati
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- cirneco giuseppe
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Maurizio Lamancusa ha scritto:Ciao: a tutti
Secondo me Pino non vuole dircelo, ma ha trovato un Gronchi Rosa un pò più scuro e sta cercando, con questa pantomima sul 60 c., di identificare una nuovo colore oltre al GRONCHI LILLA, il GRONCHI PORPORA CUPO
Ahahahahahahahahah
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- Antonio Bove
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Ciao Michele!
Sono andato a curiosare sul sito della Stanley Gibbons ed ho trovato il regolo che il tuo amico ti aveva segnalato anche se nel frattempo ha cambiato numero di catalogazione.
Il costo, considerato quello che ci fanno pagare per materiali ed accessori filatelici, non è poi proibitivo si vende a 16,50 sterline più 3,45 sterline per la spedizione in Italia; in tutto poco meno di 17,00 euro.
Dalle immagini fornite dal tuo amico sembra esista anche una pubblicazione ma non ne ho trovato traccia.
Se trovi altro materiale facci sapere!
Comunque credo che comprerò questo regolo anche se, sono convinto, non contemplando tutte le fantasiose definizioni cromatiche dei nostri catalogatori, sevirà a poco ma servirà quanto meno a catalogare i nostri pezzi in base ad una determinata scala ed una determinata terminologia.
Se tutti ci si orientasse in tal senso ci semplificheremmo la vita!
Alla prossima
Antonio
Sono andato a curiosare sul sito della Stanley Gibbons ed ho trovato il regolo che il tuo amico ti aveva segnalato anche se nel frattempo ha cambiato numero di catalogazione.
Il costo, considerato quello che ci fanno pagare per materiali ed accessori filatelici, non è poi proibitivo si vende a 16,50 sterline più 3,45 sterline per la spedizione in Italia; in tutto poco meno di 17,00 euro.
Dalle immagini fornite dal tuo amico sembra esista anche una pubblicazione ma non ne ho trovato traccia.
Se trovi altro materiale facci sapere!
Comunque credo che comprerò questo regolo anche se, sono convinto, non contemplando tutte le fantasiose definizioni cromatiche dei nostri catalogatori, sevirà a poco ma servirà quanto meno a catalogare i nostri pezzi in base ad una determinata scala ed una determinata terminologia.
Se tutti ci si orientasse in tal senso ci semplificheremmo la vita!
Alla prossima
Antonio
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
tahiti-48 ha scritto:... si vende a 16,50 sterline più 3,45 sterline per la spedizione in Italia; in tutto poco meno di 17,00 euro.
Ciao Antonio,
19,95 sterline, al cambio di oggi, corrispondono a circa 24 euro, non 17. Fermo restando che non si tratta comunque di una spesa proibitiva
S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Erik ha scritto:tahiti-48 ha scritto:... si vende a 16,50 sterline più 3,45 sterline per la spedizione in Italia; in tutto poco meno di 17,00 euro.
Ciao Antonio,
19,95 sterline, al cambio di oggi, corrispondono a circa 24 euro, non 17. Fermo restando che non si tratta comunque di una spesa proibitiva
Hai ragione ho sbagliato la conversione! Invece di dividere ho moltiplicato.
Grazie della correzione!
Antonio
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
mikonap ha scritto:tahiti-48 ha scritto:...
Comunque ti allego anch'io qualcosa: una tabella desunta dalla descrizione dei francobolli De La Rue dellevvarie tirature desunte da quattro diversi cataloghi.
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Bel lavoro
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michele
Quindi, a riprova di quanto stiamo sostenendo, secondo il catalogo Sassone le tinte nel tempo cambiano e così vediamo che dal 1963 al 2003 ci sono state le seguenti variazioni per alcuni francobolli della serie De La Rue:
1c da "verde oliva" a "verde grigio chiaro";
30c da "bruno castano" a "bruno";
40c da "rosa tenue" a "rosa carminio".
Poveri noi............
Antonio
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Maurizio Lamancusa ha scritto: ...
Secondo me Pino non vuole dircelo, ma ha trovato un Gronchi Rosa un pò più scuro e sta cercando, con questa pantomima sul 60 c., di identificare una nuovo colore oltre al GRONCHI LILLA, il GRONCHI PORPORA CUPO
...
scusate forse è colpa mia, mi sono messo a giocare con i colori , e ho distratto da una domanda seria di Pino
la prova indicata con 1 può essere quella classificata, tra l'altro, come:
Bolaffi catalogo 1962 Lilac dark
Filanci novellario 2013 viola porpora
Bolaffi enciclopedico 1982 porpora cupo
Valerio Rossi catalogo dei saggi 2011 non esiste
CEI catalogo 2000 lilla scuro
Di fronte a tanta variabilità Pino ci ha chiesto cosa ne pensiamo
Credo che l'idea che ci siamo fatti sarebbe bene esprimerla.
Per quello che può valere comincio dalla mia
Penso che il termine originario corretto sia lilac
Le tonalità (prese con le dovute cauzioni per i molti passaggi dell'immagine ed i livelli intermedi d'intensità) del lilac sono queste
In realtà le tonalità sull'impronta sono due - dove c'è e dove non c'è il fondino di sicurezza.
Le altre prove non hanno il fondino di sicurezza (o è molto poco evidente prova 3 ?) - il giallo del fondino sposta la tonalità assumendo un colore che non è lilac - questo colore è stato in vari modi interpretato.
la tonalità senza fondino di sicurezza è certamente rintracciabile tra i lilac
la troviamo interpolando tra le tonalità base
Volendo dire la mia idea: questa prova, per la presenza del fondino di sicurezza, potrebbe essere quella che sopra viene variamente classificata. Questo tenendo conto che si distingue nettamente dalle altre due prove senza fondino. L'unica cosa che mi potrebbe far cambiare idea è vedere una prova porpora o di un colore nettamente diverso da quelle presentato da Pino, in particolare da quella segnata con 1
Sono curioso di conoscere le idee degli altri
michele
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Mi discosto un tantino da quello che scrive Michele in proposito alla tinta!
Il problema non credo sia il colore che viene usato per stampare il francobollo (che può risultare alterato dalla presenza + o - accentuata da un fondino di sicurezza) ma quello che dovrebbe essere il risultato finale, ovvero come si presenterà il francobollo agli occhi del pubblico dopo che l'inchiostro si sia asciugato e stabilizzato, ovvero cosa materialmente arriva nelle nostre mani (o nei nostri album)!
Pertanto giusto stabilire quale sia il colore effettivamente usato ma a noi compete capire proprio questo e lo dobbiamo fare mentre i nostri esperti catalogatori e ricercatori ci bombardano con fantasiosi nomi di tinte che si riportano ad una personale impressione e non ad una reale scala cromatica universalmente riconosciuta (porto ad esempio il "bruno cioccolato" provate a mettere vicino dieci tavolette di cioccolato di marche diverse e ditemi quale è il bruno cioccolato o parlando di "verde oliva" trovatemi due olive verdi dello stesso colore)!
Per quanto poi concerne le alterazioni che questa tinta può subire nel corso degli anni per vicende varie (luce, calore, umidità o, nel caso degli usati, lavaggi, particolari reazioni per contatto con inchiostri per timbri o prodotti chimici usati par sbiancare la carta della busta su cui sono applicati o tinte usate per colorare questa busta gialla, rossa, arancione, rosa etc. etc., e chi più ne ha più ne metta) queste non possono essere prese in considerazione e sta ad ognuno di noi stabilire quale potrebbe essere stato il vero colore del francobollo che abbiamo tra le mani. Ma, diamine, non possiamo stare dietro alla fantasia di "esperti classificatori"!
Antonio
Il problema non credo sia il colore che viene usato per stampare il francobollo (che può risultare alterato dalla presenza + o - accentuata da un fondino di sicurezza) ma quello che dovrebbe essere il risultato finale, ovvero come si presenterà il francobollo agli occhi del pubblico dopo che l'inchiostro si sia asciugato e stabilizzato, ovvero cosa materialmente arriva nelle nostre mani (o nei nostri album)!
Pertanto giusto stabilire quale sia il colore effettivamente usato ma a noi compete capire proprio questo e lo dobbiamo fare mentre i nostri esperti catalogatori e ricercatori ci bombardano con fantasiosi nomi di tinte che si riportano ad una personale impressione e non ad una reale scala cromatica universalmente riconosciuta (porto ad esempio il "bruno cioccolato" provate a mettere vicino dieci tavolette di cioccolato di marche diverse e ditemi quale è il bruno cioccolato o parlando di "verde oliva" trovatemi due olive verdi dello stesso colore)!
Per quanto poi concerne le alterazioni che questa tinta può subire nel corso degli anni per vicende varie (luce, calore, umidità o, nel caso degli usati, lavaggi, particolari reazioni per contatto con inchiostri per timbri o prodotti chimici usati par sbiancare la carta della busta su cui sono applicati o tinte usate per colorare questa busta gialla, rossa, arancione, rosa etc. etc., e chi più ne ha più ne metta) queste non possono essere prese in considerazione e sta ad ognuno di noi stabilire quale potrebbe essere stato il vero colore del francobollo che abbiamo tra le mani. Ma, diamine, non possiamo stare dietro alla fantasia di "esperti classificatori"!
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
scusate l'insistenza
.... ma dobboamp rapportarci ai materialie ed alle tecnologie di 150 anni fa!
tratto da l'Unificato 2014
bene ha fatto Michele a confrontare con i francobolli del Regno Unito, loro gli inchiostri, loro la denominazione dei colori
quello che è venuto dopo non è più quello che c'era prima !!
I colori "ufficiali" sono questi (almeno .... dovrebberlo esserlo .... stando al decreto!!)
però anche per questi sappiamo che ce ne sono ..... di diverse sfumature (ma si tratta di sfumature)
e questi?? (che vengono stampati ancora prima dei francobolli)
premendo l'apposito tasto con il puntatore sull'immagine sotto raffigurata, la stessa di molto si ingrandirà.
e questi???? che verranno molto dopo??
Michele .....
di carbone ne ho messo un pò ............... buon lavoro!!
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
- Antonello Cerruti
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
......Nel frattempo c'è chi sta lavorando su questo argomento....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- termosifone92
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Antonello ciao,
Ti seguo sempre sul forum per le tue risposte oltremodo esaustive, sei l'emblema della saggezza per un giovincello ignorante come me.
Detto questo volevo chiederti da che basi parte il tuo studio?
Deve esserci un documento redatto dal Perazzio da qualche tecnico addetto ai colori che deve per forza aver annotato delle dosi di colore, io credo. Dato che la fornitura di pitture ha avuto (se non ricordo male) come fornitore, sia per Torino sia per Londra, la stessa casa produttrice, mi pare evidente come le tonalità di colore varino solamente di poco, ovvero di quel margine di errore dato dagli strumenti dell'epoca per dosare quantità di elementi da mescolare.
Una variabile che credo poi abbia inciso è certamente l'umidità del luogo: passare da Londra a Torino ha influito certamente sui colori al momento della stesura e della essiccazione.
Dato che gli operai furono per anni istruiti a Londra credo che l'unica variabile veramente aleatoria che sia intervenuta per modificare i colori sia la variabile ambientale.
Pertanto non sarebbe opportuno ricondurre tutti i colori a 3 scale? Una chiara, una intermedia (vedi il foglietto di menabrea) ed una più scura. 3 tonalità per Londra e 3 per torino, con inevitabili variazioni del colore da agenti atmosferici che hanno schiarito o modificato il colore che però era in origine appartenente a questa ipotetica scala di 3 colori: chiaro intermedio e scuro. Le tonalità generatesi nel tempo poi comunque potrebbero rientrare sempre tra questo tre valori cardine, con una sostanziale indifferenza tra un valore "intermedio chiaro" e un "chiaro leggermente più scuro ma non così scuro da essere intermedio" e via dicendo.. Perdonate il sarcasmo ma era per intenderci..
Scusate le tante parole e l'inesattezza delle affermazioni, era solo una riflessione personale.
Nicola
Ti seguo sempre sul forum per le tue risposte oltremodo esaustive, sei l'emblema della saggezza per un giovincello ignorante come me.
Detto questo volevo chiederti da che basi parte il tuo studio?
Deve esserci un documento redatto dal Perazzio da qualche tecnico addetto ai colori che deve per forza aver annotato delle dosi di colore, io credo. Dato che la fornitura di pitture ha avuto (se non ricordo male) come fornitore, sia per Torino sia per Londra, la stessa casa produttrice, mi pare evidente come le tonalità di colore varino solamente di poco, ovvero di quel margine di errore dato dagli strumenti dell'epoca per dosare quantità di elementi da mescolare.
Una variabile che credo poi abbia inciso è certamente l'umidità del luogo: passare da Londra a Torino ha influito certamente sui colori al momento della stesura e della essiccazione.
Dato che gli operai furono per anni istruiti a Londra credo che l'unica variabile veramente aleatoria che sia intervenuta per modificare i colori sia la variabile ambientale.
Pertanto non sarebbe opportuno ricondurre tutti i colori a 3 scale? Una chiara, una intermedia (vedi il foglietto di menabrea) ed una più scura. 3 tonalità per Londra e 3 per torino, con inevitabili variazioni del colore da agenti atmosferici che hanno schiarito o modificato il colore che però era in origine appartenente a questa ipotetica scala di 3 colori: chiaro intermedio e scuro. Le tonalità generatesi nel tempo poi comunque potrebbero rientrare sempre tra questo tre valori cardine, con una sostanziale indifferenza tra un valore "intermedio chiaro" e un "chiaro leggermente più scuro ma non così scuro da essere intermedio" e via dicendo.. Perdonate il sarcasmo ma era per intenderci..
Scusate le tante parole e l'inesattezza delle affermazioni, era solo una riflessione personale.
Nicola
- Antonello Cerruti
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Re: 60 cent de la rue, quale colore?
Ciao Nicola, a prescindere dai complimenti esagerati, devo dirti che sto lavorando da qualche mese su un lavoro che spero possa risultare molto utile a tutti i collezionisti.
Per ora, però, non ho messo mano ai francobolli DLR/To.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Per ora, però, non ho messo mano ai francobolli DLR/To.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti