Inventario dell'Officina Carte Valori di Torino al 1 gennaio 1867

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maupoz
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Inventario dell'Officina Carte Valori di Torino al 1 gennaio 1867

Messaggio da maupoz »

Sappiamo che l’officina carte valori di Torino iniziò la sua attività dall’ottobre del 1865 e che la consegna dei primi francobolli postali avvenne nel gennaio 1866 (2.200.000 da 2 centesimi e 800.000 da 60 centesimi).

Per stampare questi francobolli e quelli nel corso del 1866 l’officina utilizzò le tavole da stampa che erano state realizzate a Londra dalla tipografia De La Rue e che erano state consegnate quale dotazione iniziale, parte delle quali erano già state utilizzate a Londra per la stampa dei francobolli fino al marzo 1865, altre erano di nuova realizzazione.

Oltre alle tavole furono consegnati anche i punzoni originali dei francobolli postali e delle varie marche.

Purtroppo non sono ancora riuscito a trovare l’elenco dei punzoni e delle tavole in dotazione all’officina carte valori al 31 dicembre 1865 (il cui valore è riportato in una nota della relazione annuale del 1866 in 135.023,50 lire).

Credo invece che possa interessare a qualcuno l’inventario dei punzoni e dei rami presenti in officina al 1 gennaio 1867 (ma io preferisco riportarlo come 31 dicembre 1866!!) il cui valore totale è di 118.101,00 lire (la quantità delle tavole dell'inventario al 1.1.1867 corrisponde con quanto riportato nel trattato Zanaria-Serra a pagina 137)



Inizio con i punzoni

Già è interessante la descrizione al numero d’ordine 1 , il 14 è il “ferro di cavallo”, il 16 “per la prima stampa” è quello che comunemente chiamiamo “il fondino di sicurezza”

Notare anche per le marche da bollo la descrizione ai numeri 17, 18 e 19

Interessante anche il numero 50 .... "punzonetti per lettere marginali .... con scatola"!



inventario punzoni (1) 1 gen 1867.jpg


inventario punzoni (2) 1 gen 1867.jpg



continuerà...
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Maurizio

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"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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fildoc
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da fildoc »

Quindi esistono prove di stampa per tutti questi oggetti!!!!
+-x:
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maupoz
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da maupoz »

fildoc ha scritto: 8 dicembre 2017, 8:55 Quindi esistono prove di stampa per tutti questi oggetti!!!!
Credo proprio di sì, credo continuassero a seguire le procedure apprese a Londra, anche se purtroppo non abbiamo immagini dell'archivio iniziale dell'officina


Durante le varie fasi di lavorazione, dall’incisione del conio alla battitura dei calchi in piombo, De La Rue eseguiva numerose prove per verificare l’andamento del lavoro.

Faceva queste prove su cartoncini patinati, di circa 6 x 9 centimetri, i più con l’indicazione della fase di lavorazione, della data e del numero di archiviazione della prova .

“Before Hardening”, prima della tempra, quando il risultato dell’incisione era considerato finale. Quando l’incisione era completata la lastrina d’acciaio veniva temprata.

“After hardening”, dopo la tempra, il processo di tempra comporta il rischio di deformazioni, sia pur minime, del metallo, quindi dopo tale lavorazione veniva presa quest’altra prova

“Before stricking”, prima della battitura dei calchi.

Il passo successivo per la preparazione della tavola era l’impiego del conio, temprato, per la coniazione, mediante pressa, dei calchi in piombo , nel caso delle tavole dei francobolli italiani i calchi occorrenti erano i 400 che costituivano la tavola intera.

“After stricking”, dopo la battitura

Il conio in acciaio temprato imprimeva il calco in metallo tenero come il piombo, ma per un ulteriore controllo di eventuali deformazioni del conio veniva presa quest’altra prova.
Alcuni di questi cartoncini “after stricking”, riportano anche i due numeri distintivi, positivo in rettangolo e negativo in ovale o cerchio, della tavola che sarebbe stata preparata usando i calchi prodotti.



Ne vediamo alcuni nella pagina tratta dal catalogo dell’asta Bolaffi 2005 (collezione Merano)

cartoncini provedelarue.jpg
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maupoz
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da maupoz »

ma dopo i punzoni, vediamo quante tavole da stampa ("i rami") c'erano in officina al 1° gennaio 1867 (io leggo meglio al 31 dicembre 1866)

almeno, quelle che risultano dall'inventario a tale data

ricordo che il 1866 è il primo anno di attività dell'officina che utilizzò le tavole da stampa fornite dalla De La Rue

si tratta di verificare, rispetto alle quantità delle tavole indicate, se nel corso del 1866 l'officina fu già in grado di realizzare delle "sue" tavole da stampa


la prima pagina dell'inventario dei rami, quelli completi, pronti da utilizzare per la stampa


20 tavole da 400 ed una da 200 (ed 1 della "prima stampa")


notare infatti la presenza delle mezze tavole dei valori da 60 centesimi (tavole da 200 multipli anzichè da 400)


notare anche che ci sono già 4 tavole del valore da 20 centesimi (cornice riquadrata!)


inventario rami (1) 1 gen 1867.jpg
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maupoz
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da maupoz »

Abbiamo visto in precedenza che alla fine del 1866, primo anno di attività , in officina a Torino, erano inventariate 20 tavole e mezza per la stampa dei francobolli postali oltre a quelle per le marche da bollo


proseguo con l’inventario dei rami (tavole da stampa) presenti in officina carte valori al 1° gennaio 1867,


altre evidenze interessanti
i “rami senza lastra”, dovrebbe trattarsi dei soli “gusci” di rame dei 400 o 200 multipli e per le marche da bollo quadrate, le “teste” che servirono come vignette per i biglietti di banca da 10 lire che vennero ordinati all’officina nel corso del 1866


da notare anche, a chiusura dell'inventario dei punzoni e dei rami, i cilindri per le filigrane (con nota “alla cartiera”)

inventario rami (2) 1 gen 1867.jpg

inventario rami (3) 1 gen 1867.jpg
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da maupoz »

L’officina carte valori di Torino entrò ufficialmente in funzione il 1° novembre del 1865 (F. filanci - De La Rue a scuola di carte valori)


Dal resoconto delle spese messe a bilancio possiamo avere alcuni interessanti riscontri della fase di transizione dalla tipografia De La Rue all’officina carte valori di Torino.



Seguendo i numeri d’ordine della prima colonna del resoconto


Numeri 2 e 3 - dal 27 giugno al 3 luglio 1865 il professor Lodovico Bigola è a Londra

Ci ricorda qualcosa? Magari l’incisione di un conio per un nuovo valore da 20 centesimi! :holmes: :holmes:


Numeri da 7 a 10 – 24 novembre 1865 – macchine,meccanismi ed oggetti di corredo … De La Rue per quasi 100.000,00 lire


Numero 16 e 17 – 24 novembre 1865 – trasporto casse da Londra a Genova .... (imbarco a Liverpool!?) ..... continua il trasloco dei materiali...


inventario spese (1) bilancio 1865.jpg



Numero 28 – 28 dicembre 1865 – trasporto casse dalla stazione all’officina …..trasloco ancora in corso


Numero 29 – 29 dicembre 1865 – paghe …. ops …. mercedi agli operai al settembre 1865

questo è da approfondire … 3 erano gli operai istruiti a Londra e qui i nominativi sono 6 .... al settembre 1865, prima dell'entrata in funzione dell'officina!! (e manca Ghisio)

Al numero 36 troviamo il pagamento a Bartolomeo Torta, uno degli operai citati, della giornata del 1 ottobre 1865 …. che era domenica


al numero 44 - 12 maggio 1866 – De La Rue - macchina tipografica a vapore (quasi 18.000,00 lire)


ed al numero 45 - il 4 giugno 1866 Francesco Thiabaud , che era il capo meccanico dell’officina, venne inviato in missione a Londra …. credo …per il funzionamento …. della suddetta macchina a vapore

inventario spese (2) bilancio 1865.jpg
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da cirneco giuseppe »

Vedo che c'è Calzone,
sarà quello delle tipografie Calzone di Roma?
..... pino .....Immagine
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA

E' saggio sognare ma da stolti illudersi.

cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da maupoz »

cirneco giuseppe ha scritto: 10 dicembre 2017, 13:36 Vedo che c'è Calzone,
sarà quello delle tipografie Calzone di Roma?
ciao Pino Ciao: Ciao:

Credo proprio di sì (e qui ci vorrebbe ...... Michele Caso)

Stando ai miei appunti


a Londra, sotto la guida di Giacinto Berruti vennero addestrati tre operai italiani.

Ettore Calzone, Lugi Ghisio e Francesco Thiabaud

Ettore Calzone sarà il fondatore di una stamperia che divenne la filiale italiana dell'American Bank Note Company di New York,col nome di Officina Calcografica Italiana
(curiosità .......nel gennaio del 1867 venne inviato a Londra da Berruti, con il punzone del 20 c. affinché la De La rue potesse approntare le 5 tavole da stampa della provvista straordinaria di 21.600.000 di francobolli)

Luigi Ghisio uscì di scena da settembre 1866 (mi risulta essere stato licenziato in quanto indicato come promotore degli scioperi in officina contro i turni di lavoro molto pesanti che provocarono anche un incidente sul lavoro ad un operaio e derivanti dalla pressante richiesta di stampare biglietti di banca da 10 lire )

Francesco Thiabaud fu il successore di Berruti alla direzione OCV

Nell’organico dell’officina del 1866 Calzone e Thiabaud sono indicati come “capo meccanico” mentre Ghisio risulta “capo stampatore”


Questo mi dà l'opprtunità di mostrare .... quanto prendevano di stipendio

Notare (1) ... Berruti, direttore dell'officina aveva un solo stipendio ....... allora si usava così :devil:


inventario stipendi officina 1866.jpg
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Re: inventario del 1866 dell'officina carte valori di Torino

Messaggio da fildoc »

Questo mi sembra interessante ma credo sia conosciuto

Rev LB Aug 2019
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ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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