Il Cent. 15 III tipo con 9 puntini
Il Cent. 15 III tipo con 9 puntini
in argomento asta Zanaria avevo posto una domanda sulla prova di conio su cartoncino del 15 cent che segue a fondo pagina
per non mischiare argomenti (un'asta con una prova di conio) faccio questo specifico intervento
devo dire che una prova del genere ha una particolarità che non avevo mai visto
purtroppo la prova è stata ritagliata dal cartoncino sul quale era impressa ....una volta si usava farlo
questo impedisce di vedere in che data è stata fatta la prova e lo stato di avanzamento della lavorazione del punzone
sappiamo quali sono le caratteristiche dei tre diversi punzoni di questo valore
la domanda che avevo fatto ......."quanti puntini bianchi contate?"
ovvero ….notare che nell’ovale della cornice c’è solo un puntino bianco rispetto ai quattro che dovrebbero esserci
(gli altri otto puntini bianchi negli ornati ci sono tutti)
non credo che qualcuno abbia riempito i tre puntini che mancano
considerata la collocazione dei quattro puntini non credo nemmeno che i tre manchino a causa di inchiostrazione / stampa
vedo di passare da Zanaria e visionare dal vero
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
- biagio montesano
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Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
Bel mistero! Si riuscirà a risolverlo?
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Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
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- cirneco giuseppe
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Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
Non penso sia un passaggio intermedio.
Però la numerazione dei punzoni è di fatto seguita alla esecuzione?
Perchè vedo che con A52 è indicata quella con 12 punti, mentre con A53 quella con 4 punti.
Però la numerazione dei punzoni è di fatto seguita alla esecuzione?
Perchè vedo che con A52 è indicata quella con 12 punti, mentre con A53 quella con 4 punti.
..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
Pinocirneco giuseppe ha scritto: ↑8 novembre 2018, 21:09 Non penso sia un passaggio intermedio.
Però la numerazione dei punzoni è di fatto seguita alla esecuzione?
Perchè vedo che con A52 è indicata quella con 12 punti, mentre con A53 quella con 4 punti.
sì, con quella catalogazione la sequenza "in ordine" è A 51 - A 53 - A 52
non so chi , quando e a che fine numerò i punzoni
vedo però la nota sul libro di Filanci sui De La Rue ...."il numero a sinistra è di epoca posteriore"
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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- Antonello Cerruti
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Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
Però potrebbe essere una spiegazione plausibile.cirneco giuseppe ha scritto: ↑8 novembre 2018, 21:09 Non penso sia un passaggio intermedio.
........
["Vediamo come viene un punto bianco e, se viene bene, ne mettiamo altri tre..."].
Anzi, forse è la sola plausibile perchè quella alternativa che mi viene in mente è davvero fantasiosa...
[Una prova senza puntini con una macchia bianca (dovuta ad un corpo estraneo) proprio laddove avrebbero poi posizionato il punto... PURA FANTASIA...].
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
Provo a dare un piccolo contributo.
Per farlo, per chi era troppo giovane quando ne abbiamo cominciato a parlare, sintetizzo un breve riassunto delle puntate precedenti.
Grazie all'amore di Pino per questo settore e grazie ancora di più all'affetto con cui condivide con noi le sue conoscenze
ho in archivio immagini di saggi da lui postati.
qui possiamo vedere i dettagli dei tre coni prodotti.
Ricordo che l'impronta di ogni singolo valore è stato prodotto imprimendo, con un punzone d'acciaio, che riproduceva il volto del Re, l'effige. Poi questa parte ripetitiva su tutti i valori veniva integrata incidendo una cornice, diversa per ogni valore, e ritoccando l'attacco del collo e alcuni particolari del volto, come capelli e baffi, con quelli che furono definiti colpi di luce.
Questo significava che ogni conio aveva una cornice diversa ed un effige reale simile ma non identica.
Ciò è riscontrabile anche nei tre coni prodotti per il 15c, anche se l'impronta sembra, a prima vista, uguale.
Il primo conio si distingue nettamente dagli altri due sia per la foggia dei fregi d'angolo, in particolare le foglie delle palmette, ma anche per i particolari del volto, soprattutto gli occhi che appaiono più scuri.
Differenze simili le troviamo anche tra il 2° ed il 3° conio. Ho messo a raffronto la parte del volto tra i due tipi.
Oltre alle differenze canoniche dei punti di riconoscimento del conio, noterete che anche i particolari delle cornici sono diverse, guardate la forma dei riccioli in particolare. Per quanto riguarda l'effige reale, diversi sono gli attacchi del collo, il 2° conio è l'unico dei tre in cui la linea scura di sezione si chiude in corrispondenza dell'ovale. Differenze riconoscibili le troviamo nella foggia dei baffi e dei capelli.
Sempre grazie a Pino ( è per questo che ti voglio bene) ho anche un immagine del Saggio del 3° conio che possiamo confrontare con la prova di conio in oggetto.
La differenza tra un Saggio ed una Prova da conio (Pino tirami le orecchie se sbaglio) è che il saggio viene stampato dalla tavola in rame, la prova da conio inchiostrando direttamente la superfice d'acciao del conio.
Ho potuto fare un confronto tra le due immagini
ed ho potuto sovrapporle e confrontarle con l'algoritmo grafico che evidenzia in rosso ed azzurro i particolari non presenti su l'una o sull'altra impronta.
Il puntino di cui stiamo discutendo è completamente bianco,
questo significa che micrometricamente, per posizione e dimensione, coincide con uno dei quattro punti centrali del conio definitivo.
michele
Per farlo, per chi era troppo giovane quando ne abbiamo cominciato a parlare, sintetizzo un breve riassunto delle puntate precedenti.
Grazie all'amore di Pino per questo settore e grazie ancora di più all'affetto con cui condivide con noi le sue conoscenze
ho in archivio immagini di saggi da lui postati.
qui possiamo vedere i dettagli dei tre coni prodotti.
Ricordo che l'impronta di ogni singolo valore è stato prodotto imprimendo, con un punzone d'acciaio, che riproduceva il volto del Re, l'effige. Poi questa parte ripetitiva su tutti i valori veniva integrata incidendo una cornice, diversa per ogni valore, e ritoccando l'attacco del collo e alcuni particolari del volto, come capelli e baffi, con quelli che furono definiti colpi di luce.
Questo significava che ogni conio aveva una cornice diversa ed un effige reale simile ma non identica.
Ciò è riscontrabile anche nei tre coni prodotti per il 15c, anche se l'impronta sembra, a prima vista, uguale.
Il primo conio si distingue nettamente dagli altri due sia per la foggia dei fregi d'angolo, in particolare le foglie delle palmette, ma anche per i particolari del volto, soprattutto gli occhi che appaiono più scuri.
Differenze simili le troviamo anche tra il 2° ed il 3° conio. Ho messo a raffronto la parte del volto tra i due tipi.
Oltre alle differenze canoniche dei punti di riconoscimento del conio, noterete che anche i particolari delle cornici sono diverse, guardate la forma dei riccioli in particolare. Per quanto riguarda l'effige reale, diversi sono gli attacchi del collo, il 2° conio è l'unico dei tre in cui la linea scura di sezione si chiude in corrispondenza dell'ovale. Differenze riconoscibili le troviamo nella foggia dei baffi e dei capelli.
Sempre grazie a Pino ( è per questo che ti voglio bene) ho anche un immagine del Saggio del 3° conio che possiamo confrontare con la prova di conio in oggetto.
La differenza tra un Saggio ed una Prova da conio (Pino tirami le orecchie se sbaglio) è che il saggio viene stampato dalla tavola in rame, la prova da conio inchiostrando direttamente la superfice d'acciao del conio.
Ho potuto fare un confronto tra le due immagini
ed ho potuto sovrapporle e confrontarle con l'algoritmo grafico che evidenzia in rosso ed azzurro i particolari non presenti su l'una o sull'altra impronta.
Il puntino di cui stiamo discutendo è completamente bianco,
questo significa che micrometricamente, per posizione e dimensione, coincide con uno dei quattro punti centrali del conio definitivo.
michele
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dedicato con affetto al grande mondo di variabilità costituito dagli ordinari - Michele
- Antonello Cerruti
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Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
Grazie allo splendido lavoro grafico di Michele, ho avuto la conferma di quanto ipotizzavo sopra: il puntino non poteva essere frutto di una imperfezione di stampa dovuta alla presenza di un corpuscolo estraneo.
La posizione era troppo precisa per rappresentare una singolare combinazione fortuita.
Resta quindi concretamente sul tavolo solo l'ipotesi che Pino "rifiutava"; quella cioè di una prova in progress realizzata dopo l'incisione di un primo puntino per studiarne l'effetto stampato.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
La posizione era troppo precisa per rappresentare una singolare combinazione fortuita.
Resta quindi concretamente sul tavolo solo l'ipotesi che Pino "rifiutava"; quella cioè di una prova in progress realizzata dopo l'incisione di un primo puntino per studiarne l'effetto stampato.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
come avevo anticipato mi sono recato da Zanaria per verificare "dal vero" la presenza o meno dei puntini
ho potuto fare una foto (del ritaglio) del cartoncino, purtroppo c'erano problemi di illuminazione
ma come potete vedere, a differenza dell'immagine sul catalogo cartaceo e di quello in rete
.... i puntini ci sono tutti e 12 !
....mistero chiarito (con la morale .... vedere sempre dal vero)
approfitto comunque per rimarcare la nitidezza dell'impronta , dal tratto dei capelli e dei baffi alla pupilla dell'occhio
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Maurizio
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"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
Mi chiedo come sia possibile che nell'immagine pubblicata dal venditore siano potuti sparire i tre puntini e soprattutto come sia possibile pubblicare un'immagine di vendita non corrispondente all'effettivo francobollo, potendo trarre in errore un possibile acquirente?!?!?!
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Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
approfitto dell'occasione per mostrare la differenza tra la stampa del conio del 15 c. del primo tipo (del quale ho un cartoncino) e del terzo tipo del quale abbiamo l'immagine
purtroppo, a causa dei ritagli che si eseguivano un tempo, non possiamo sapere a quale stato di lavorazione si riferiscono i due conii
- prima della tempera- before hardening (prima dell'indurimento della lastrina d'acciaio incisa)
- dopo la tempera e prima della coniazione - after hardening and before striking (a lastrina indurita e prima della battitura,mediante pressa, dei 400 calchi in piombo)
- dopo la coniazione - after striking (dopo la battitura dei calchi in piombo )
non disponendo dei "potenti mezzi" di Michele mi limito a far notare che ho inserito i due allineamenti occhi e rosette
....guardate la diversità della forma del collo
si ingrandisce .....moltissssssssssimo
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Re: 15 cent terzo tipo .... nove dodicesimi
eccomi Maurizio
Questa volta mi hai fatto tribolare un po' per mettere a posto le immagini.
C'era una sola certezza le righe sul volto del nostro amato Re, le uniche derivate inequivocabilmente dalla punzonatura meccanica.
ho dovuto lavorare un po' per trasformare il Sovrano in uno Juventino ante litteram ... sul volto solo righe biance e nere .
Centrando l'immagine rispetto al volto vi potrete rendere conto di quante differenze vi sono tra le due impronte, sopratutto nella cornice e sulla linea del collo, come giustamente ha notato Maurizio.
michele
Ps il software che utilizzo per fare questi confronti, temo che prima o poi se lo prenderà la Soprintendenza come cimelio storico.
Rev LB Mar 2020
Questa volta mi hai fatto tribolare un po' per mettere a posto le immagini.
C'era una sola certezza le righe sul volto del nostro amato Re, le uniche derivate inequivocabilmente dalla punzonatura meccanica.
ho dovuto lavorare un po' per trasformare il Sovrano in uno Juventino ante litteram ... sul volto solo righe biance e nere .
Centrando l'immagine rispetto al volto vi potrete rendere conto di quante differenze vi sono tra le due impronte, sopratutto nella cornice e sulla linea del collo, come giustamente ha notato Maurizio.
michele
Ps il software che utilizzo per fare questi confronti, temo che prima o poi se lo prenderà la Soprintendenza come cimelio storico.
Rev LB Mar 2020
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