Pino, è già difficile (e talvolta del tutto impossibile) farlo con elementi visibili, figurarsi con elementi invisibili.cirneco giuseppe ha scritto: Mi chiedo se questa distinzione possa aiutare a dividere i Londra da Torino.
Forse il fondino va cercato meglio: ricordiamo che è privo di pigmenti, quindi la sua visibilità è l'elemento veramente accidentale, non la sua presenza.fausto1947 ha scritto: L'uso del fondino sui Torino è occasionale e raro.
Filanci sostiene di non averne mai visti e noi del forum, più di mille, ne abbiamo postati tre.
Penso che i grandi padri della filatelia italiana si siano basati più su quanto scritto dai regolamenti e dalle procedure che non dalla realtà dei fatti.
Se avessero ragione i fb ci sarebbero, ma dove sono?
A sostegno della presenza del fondino anche sulle tirature torinesi c'è il caso delle marche da bollo: nascono senza fondino di sicurezza ma nel 1866 si scoprono eccellenti falsificazioni, assai probabilmente preparate con la tecnica che il fondino di sicurezza impedisce, e subito si corre ai ripari, introducendo il fondino anche sulle marche da bollo, e tenendocelo a lungo:
http://img.photobucket.com/albums/v617/ ... ino600.jpg
Ritengo che se si decise di metterlo a delle carte valori per le quali si era pensato di poterne fare a meno, difficilmente si sarebbe tolto a quelle per cui lo si era voluto fin dall'inizio.
Michele