Francobolli al recto, al verso, e come... obbiadini!

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fildoc
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da fildoc »

Tuttavia che il 2 e il 4 avessero delle somiglianze è indubbio
Paradigmatica questa lettera dove la correzione della tariffa avviene con tampone su tampone....
e qui si puo' notare come gli elementi distintivi che ne guidano la lettura sono la qualita' del'occhiello e l'asta verso l'alto che taglia la voluta nella parte alta,
mentre nel 2 taglia il tratto verticale.
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francesco luraschi
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da francesco luraschi »

Oltre al discorso tassa che è comunque interessante ora sappiamo che il periodo del francobollo al verso per il circondario venne a finire nel 1863, come da regolamento.

Mi sorge una domanda che riguarda il LV in cui il francobollo veniva messo al verso delle raccomandate, anche qui come previsto.

Possibile che in tutti quegli anni in cui la disposizione rimase in vigore praticamente nessuno incorse nell'errore di apporre il francobollo del diritto di raccomandazione sul frontespizio? E' vero che le raccomandate dovevano essere portate in posta ma potevano tranquillamente essere approntate e casa dal mittente e poi consegnate.

Io non ricorso raccomandate "sbagliate"... forse ci pensava l'impiegato a correggere l'errore? Mi sembra improbabile.

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ari
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da ari »

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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da francesco luraschi »

Metto insieme due lettere per i due argomenti, tasse e raccomandate, di recente passate in asta.

Se trovo il doc sui segni di tassa lo pubblico.

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fildoc
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da fildoc »

Per il LV rare ma ci sono raccomandate con tutto davanti.

Poi negli ultimi tempi invece era consentito addirittura di accorpare il costo della raccomandazione alla comune tariffa di trasporto con un'unica affrancazione.
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da francesco luraschi »

Grazie,

l'affrancatura unica tassa di porto+diritto di raccomandazione divenne possibile dal 1866.

Da un certo anno in avanti, quando il LV ormai non esisteva più, divenne possibile pure imbucare le raccomandate.

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francesco luraschi
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da francesco luraschi »

Ecco un bel caso di lettera raccomandata del Pontificio affrancata alla maniera asburgica e cioè con il francobollo del diritto di raccomandazione apposto al verso.

Chiedo conferma che le assicurate pontificie (anche con completa affrancatura sul frontespizio) sono molto più rare delle analoghe del LV

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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da francesco luraschi »

La lettera di Benjamin ha sollevato il tema dei francobolli messi dietro nel Pontificio, alla maniera asburgica.

Mi riaggancio al modo sintetico di spiegarlo di Antonello Cerutti e di Lorenzo Gilardi nel suo sito sugli ASI visto che a distanza di anni da quando nel 1988 fu pubblicato il libro di Fedele-Gallenga le idee sulla procedura sembrano ancora incerte.

I francobolli messi dietro scaturivano da una misura di controlleria, limitata ad alcune destinazioni, e la funzione era di segnatasse, anche se diversa da quella poi introdotta nel periodo unitario: infatti i soldi dei francobolli li dovevano anticipare gli impiegati e per rientrare dovevano svolgere una serie di azioni contabili. Il criterio era legato al sistema postale misto statale/comunale che caratterizzava lo Stato della Chiesa. Costringere gli impiegati locali a pagare i francobolli li vincolava alle procedure di recupero.

Il Gallenga ha messo chiaramente in guardia dai rischi di far passare queste buste come affrancature rare di piccole località.

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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da fildoc »

Purtroppo è costosetta
ma questa raccomandata è del dicembre 1865 anticipando l'uso
l'affrancatura unica tassa di porto+diritto di raccomandazione divenne possibile dal 1866.
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maupoz
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da maupoz »

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arrivo in ritardo???

ho trovato questi i timbri utilizzati per tassazione - trattato di storia postale Zanaria-Serra - pag. 90

cliccando sopra si ingrandisce


90 partricolare.jpg


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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da fildoc »

No non sei arrivato in ritardo!
Infatti la tabella mostrata da Attalos era meno realistica di questa di Zanaria

ciao e grazie
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Re: Francobolli come obbiadini

Messaggio da francesco luraschi »

Le "coperte timbrate" permettevano già nel 1860 di riunire tassa di porto e diritto di raccomandazione. Erano però vendute con un piccolo sovrapprezzo (1/2 soldo) per le spese di confezione:

"
La tassa di raccomandazione può esser soddisfatta o mediante applicazione di un bollo o coll’uso di una coperta il di cui bollo equivalga al relativo porto della tariffa ed alla tassa di raccomandazione.

"

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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da johnmilano83 »

Ciao a tutti,

recupero questo interessante topic per chiedere informazioni su una lettera per la quale in realtà avevo già chiesto aiuto un paio d'anni fa, ma non riesco a ritrovare la relativa discussione.

Si tratta di una lettera da Milano a Piacenza del 12 febbraio 1856 affrancata al verso con un 30 cent. che, oltre ad assolvere la tariffa di doppio porto per la prima distanza, venne anche utilizzato come chiudilettera.

Non riesco a capire se le cifre manoscritte sul fronte (6 kreuzer austriaci cassati, quindi convertiti in 25 cent. di lira italiana) siano:

- la semplice indicazione del valore dell'affrancatura (ritenuta valida pur con il francobollo apposto al verso), riportato al recto allo scopo di renderlo chiaro e palese (casomai il postino non si accorgesse del francobollo);

oppure

- una vera e propria tassazione dovuta al fatto che, con i francobolli apposti al verso, l'affrancatura non venne ritenuta valida.

L'opzione più probabile mi sembra la prima, anche perché la seconda a pensarci bene non ha senso, dato che se la lettera fosse stata considerata come non affrancata la tassazione avrebbe dovuto essere di 9 kreuzer (40 centesimi italiani), di cui 6 per la tariffa prevista per il doppio porto verso la prima distanza e gli altri 3 per la sanzione.

Tuttavia potrebbe benissimo esserci qualche altra spiegazione che non riesco a inquadrare, quindi chiedo il vostro aiuto per capire se sono fuori strada.

Grazie in anticipo per gli eventuali chiarimenti e... buonanotte!

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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da fildoc »

il francobollo fu annullato e quindi considerato valido.
Quindi forse la tassazione era dovuta al peso della lettera.
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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da johnmilano83 »

fildoc ha scritto: 4 dicembre 2018, 8:13 il francobollo fu annullato e quindi considerato valido.
Quindi forse la tassazione era dovuta al peso della lettera.
Ciao Massimiliano,

grazie per il tuo parere, ma cosa intendi esattamente? Forse che la tassazione indicava un importo supplementare a carico del destinatario perché il peso andava addirittura oltre il doppio porto?

Mi sembra strano perché in realtà proprio il peso della lettera, posto in relazione con l'affrancatura di 30 centesimi, mi ha sempre destato qualche (ulteriore) perplessità. Infatti, essendo costituita da una sola pagina, pesa davvero poco, sicuramente non abbastanza per giustificare il doppio porto (in periodo di convenzione postale la tariffa di porto semplice per Piacenza era di soli 15 centesimi).

Naturalmente nulla vieta che all'interno del piego fossero riposti dei fogli supplementari (e per giustificare l'ipotesi dell tassa per il peso eccessivo oltre il doppio porto avrebbero dovuto essere davvero tanti!), ma già in questa singola pagina è presente il testo interno, quindi i dubbi restano. :mmm: :desp: :dub:

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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da francesco luraschi »

Forse è semplicemente una lettera sovraffrancata: magari in mittente pensava che per il ducato di Parma la tariffa fosse univoca per 30/100. Ma non era così.

A Piacenza in arrivo non hanno visto il francobollo al verso e hanno tassato la lettera come se fosse in PA.

La tassa per un III porto con affrancatura per 30/100 sarebbe stata [15+(15X3)]=60/100=12 carantani=50/100 e non 25.

Idem per un II porto nel caso del francobollo da 30/100 non visto in arrivo.

Con una "/" sul frontespizio non ci sarebbero stati problemi.

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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da johnmilano83 »

francesco luraschi ha scritto: 4 dicembre 2018, 11:10 Forse è semplicemente una lettera sovraffrancata: magari in mittente pensava che per il ducato di Parma la tariffa fosse univoca per 30/100. Ma non era così.

A Piacenza in arrivo non hanno visto il francobollo al verso e hanno tassato la lettera come se fosse in PA.
Ciao Francesco,

grazie mille per il tuo parere, questa tua ipotesi è senz'altro plausibile, anzi forse è la più probabile. Tuttavia...
francesco luraschi ha scritto: 4 dicembre 2018, 11:10 La tassa per un III porto con affrancatura per 30/100 sarebbe stata [15+(15X3)]=60/100=12 carantani=50/100 e non 25.
...ho dei dubbi su questi calcoli, non tanto sulla loro correttezza aritmetica che è inappuntabile, ma sull'opportunità di applicarli a questo caso specifico andando quindi ad escludere l'ipotesi di Massimiliano. Tu infatti hai considerato come importo a carico del destinatario l'intera tariffa di 9 kreuzer prevista per il terzo porto entro la prima distanza, sommandoci la sanzione di 3 kreuzer.

Tuttavia la convenzione tra l'Austria e il gli stati della Lega Postale (tra i quali il Ducato di Parma) prevedeva che, proprio come nel regolamento interno austriaco, in caso di affrancatura insufficiente a carico del destinatario vi sarebbe stata:
- la sanzione standard di 3 kreuzer;
- la sola differenza tra la tariffa per il per il porto e l'affrancatura insufficiente (e non l'intera tariffa).
Per una maggiore chiarezza, in fondo al post allego stralcio della convenzione postale tratto dal libro dei due Luca "La Posta di Milano 1849-1859" (a cui tu stesso hai dato un gran contributo!).

A questo punto risulta corretto il ragionamento di Massimiliano, per il quale le tassazioni al recto della lettera potrebbero tranquillamente indicare una sovrattassa dovuta a un terzo porto non adeguatamente assolto dal francobollo da 30 centesimi (che ne assolveva solo due).

Ho come l'impressione che sarà impossibile venirne davvero a capo. Forse per la didascalia che andrò a mettere nella pagina d'album non mi resta che limitarmi a elencare le varie ipotesi... :dub:

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John
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Ultima modifica di johnmilano83 il 4 dicembre 2018, 13:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da francesco luraschi »

Johnny,

leggi accuratamente quello che c'è scritto: 3 carantani per ogni lotto, non 3 carantani a prescindere.

Ciao: Francesco
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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da johnmilano83 »

francesco luraschi ha scritto: 4 dicembre 2018, 13:23 Johnny,

leggi accuratamente quello che c'è scritto: 3 carantani per ogni lotto, non 3 carantani a prescindere.

Ciao: Francesco
:what: :what: Hai ragione, ho preso una cantonata!! :fii: :fii: :OOO: :OOO:

Allora altro che 6 kreuzer supplementari, erano corretti i tuoi 12 per l'eventuale terzo porto... A questo punto l'unica ipotesi a restare in piedi è la tua iniziale della lettera sovraffrancata e del francobollo non visto in arrivo.

Grazie per l'ulteriore chiarimento (credo a questo punto risolutivo)!

Ciao: Ciao:

John
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Re: Francobolli al recto, al verso, e come...obbiadini!

Messaggio da fildoc »

Secondo me, non torna...
chi timbra il francobollo scrive anche il 6.....
e il francobollo è stato visto e timbrato!

il 25 è solo il cambio di una tassa austriaca!
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