ASI - I Porti multipli

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Marco73
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Re: ASI - I Porti multipli

Messaggio da Marco73 »

spcstamps ha scritto: 27 aprile 2022, 17:00 Ciao,

no perchè il mezzo quarto di oncia è comparabile al mezzo foglio (infatti anche Aquila lo chiama "Mezzo") e pertanto siccome il porto base (per i primi due scaglioni) era stabilito in fogli, la progressione in grana ci riporta al fatto che ogni due grana (indipendentemente dal peso in trappesi e quindi da quanti "mezzi" sono presenti nella totalità) corrispondesse un porto, pertanto 10 grana sono 5 porti + 10 di assicurazione = 20 grana.

Se prorio vogliamo puntualizzare direi che ogni 15 trappesi si avrà un porto mentre ogni 7,5 trappesi mezzo porto (ovvero 1 grana).

Almeno secondo la mia interpretazione del regolamento del 1857 al quale tu fai riferimento e anche per non creare confusione.

Ciao: Ciao: Ciao:
Grazie per la risposta.
Ma quindi, seguendo il tuo ragionamento, un'assicurata di 18 grana ed una di 20 grana sono ENTRAMBE di quinto porto?
Ciao
Marco
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spcstamps
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Re: ASI - I Porti multipli

Messaggio da spcstamps »

No, 18 grana sono un'oncia e un mezzo quarto (quindi quattro porti e mezzo assicurata) mentre 20 grana sono un'oncia e un quarto (quindi cinque porti assicurata).

Però la dicitura è estremamente tecnica riferendosi peraltro ad un regolamento tariffario prefilatelico e studiato precipuamente per il Regno di Napoli (anche se poi applicato da quanto dice Nino Aquila anche per il Regno di Sicilia nonostante la differenza di valore del grano Napoletano rispetto a quello Siciliano) e pertanto io preferisco anche se impropriamente come tu fai notare, parlare di fogli e mezzi fogli per evitare confusione, tanto il succo è poi lo stesso.

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Marco73
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Re: ASI - I Porti multipli

Messaggio da Marco73 »

spcstamps ha scritto: 28 aprile 2022, 20:42 No, 18 grana sono un'oncia e un mezzo quarto (quindi quattro porti e mezzo assicurata) mentre 20 grana sono un'oncia e un quarto (quindi cinque porti assicurata).

Però la dicitura è estremamente tecnica riferendosi peraltro ad un regolamento tariffario prefilatelico e studiato precipuamente per il Regno di Napoli (anche se poi applicato da quanto dice Nino Aquila anche per il Regno di Sicilia nonostante la differenza di valore del grano Napoletano rispetto a quello Siciliano) e pertanto io preferisco anche se impropriamente come tu fai notare, parlare di fogli e mezzi fogli per evitare confusione, tanto il succo è poi lo stesso.

Ciao: Ciao: Ciao:
Grazie Paolo per i chiarimenti.
In effetti il tariffario era veramente complesso con questo "passaggio" tra l'unita di misura in fogli a quella in peso oltre i due fogli (cosa che tra l'altro non era neanche sempre valida, ad esempio per le spedizioni all'estero tramite la convenzione con la Francia dove i porti erano sempre e solo in funzione del peso e variavano ogni 7,5 grammi).
Comunque adesso mi è chiaro, di fatto i porti si contano per fogli "equivalenti (se mi passi l'espressione) mentre i mezzi fogli "equivalenti" valgono mezzo porto.
A questo punto non voglio neanche pensare a quale porto assegnare a quelle missive in cui oltre alla lettera vi erano allegati anche degli stampati.
Buon weekend.
Marco
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francesco luraschi
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Re: I Porti multipli

Messaggio da francesco luraschi »

fildoc ha scritto: 3 settembre 2018, 23:05 e arriviamo alla fine della carellata con i sei porti...
la prima con la seconda emissione dove o avevano finito il 5 o il 10 soldi...
altrimenti sarebbe stato monocolore
diversa la seconda
dove con solo due francobolli si son coperti ben sei porti per la prima distanza
da notare in basso la scritta condannata!
Raro costume, dove la mancata consegna in tempi brevi, comportava una multa salata
Io ho "letto" la bella lettera da Padova a Dolo in maniera diversa. Secondo me si tratta di uno pseudo-espresso dato che per questa tipologia di invio postale vero e proprio era necessaria la raccomandazione. I 25/100 della "condanna" si riferiscono non tanto alla tempistica Padova-Dolo ma alla gratifica assegnata al commesso e/o all'incaricato della consegna da farsi "just in time" senza lasciare la lettera in fermo posta o aspettare il solito giro del portalettere. Normalmente a questi si davano uno/due soldi di mancia ma a questa volta si voleva proprio il pronto recapito. Sembra una mancia elevata ma già in quel periodo la convenzione austro-germanica prevedeva tra i 9 e i 18 carantani per la consegna a domicilio "per espresso".

Questo me lo fa pensare il fatto che se si fosse voluto ricorrere ad un "espresso" su tutta la tratta non si sarebbe affrancata la lettera a tariffa postale dato che la distanza Padova-Dolo è relativamente breve.

Ciao: Francesco



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fildoc
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Re: ASI - I Porti multipli

Messaggio da fildoc »

Beh certo
nessuno ha scritto che la lettera condannata era una raccomandata...
è un raro uso (perchè costoso) in LV
per ottenere una consegna particolarmente sollecita a fronte di una mancia in denaro
+-x:
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ciao
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Fildoc
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francesco luraschi
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Re: ASI - I Porti multipli

Messaggio da francesco luraschi »

Certamente non mi sono spiegato.

Si scrive di lettere "per espresso" per le quali era prevista la raccomandazione nella convenzione austro-germanica mentre non trovo nulla né nelle disposizioni nazionali del 1850 né nei testi delle vari convenzioni austro-italiane. Ne scrive succintamente il Cassinelli ma fa riferimento a varie disposizioni che non conosco.

La domanda è questa: nell'anno in cui venne spedita la lettera da Padova a Dolo esisteva già nel Lombardo-Veneto la possibilità del recapito per espresso oppure venne introdotta successivamente?

Oppure l'unico modo per avere una pronta distribuzione era "condannare" la lettera? :mmm:

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Morgan68
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Re: ASI - I Porti multipli

Messaggio da Morgan68 »

Buonasera a tutti,

non essendo espertissimo di tariffe postali mi avventuro in questo post con una coperta di lettera da Sezze e Roma del 1856 affrancata con una striscia di 5 ed una di 4 da 2 Baj per un totale di 18 Baj (6 porti? dovrebbe essere all'interno della I distanza tra 2 e 3 raggio... mi correggerete)

SP - 18 baj da Sezze a Roma.jpg
Rev LB May 2023
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Enrico
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