F&F news n. 23 del 12/11/2014

[Antonello Cerruti]

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[Antonello Cerruti]

Sulla F&F news n. 24 di domani 14 novembre:
- Riflessioni sul Convegno di Verona.
- Separati alla nascita.... ma ora finalmente insieme.
- Scegli il tuo 5 grana II tavola di Sicilia.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[rogerbarrett]

Un nuovo modo di concepire Romafil? A Roma una nuova fiera sulla scia di Bologna e Verona?

F A N T A S T I C O !

Dove si firma?

p.s.: Vi prego: non svegliatemi E' un sogno meraviglioso.

[Antonello Cerruti]

Ciao.
Romafil è una grande occasione (parzialmente persa) ed una grandissima vetrina.
Molto più modestamente, sto cercando di organizzare un Salone del Francobollo e del Collezionismo fondata su presupposti più modesti e più moderni.
Certo, sarebbe bello avere 50 (o 100) tavoli invece di 10 stand.....
Ne parleremo fra qualche giorno.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[ingegné]

Credo che Romafil e la tua iniziativa non siano affatto incompatibili, per cui non capisco perché tu abbia voluto esordire con una stoccata piuttosto velenosa nei confronti della recente manifestazione di Roma e chiudere con riflessioni, tipo la non volontà dei commercianti di partecipare l'anno prossimo, che non corrispondono a quanto tre di loro hanno detto a me.

Come hai giustamente scritto, Romafil è una vetrina della filatelia e tale deve restare, seppure con i miglioramenti che sono stati suggeriti in altra discussione. Speriamo che l'anno prossimo sia confermata e ci sia quindi l'occasione di dimostrare che è vitale e importante per diffondere la conoscenza e aiutare lo sviluppo del nostro hobby.

La tua iniziativa avrà invece un taglio più commerciale e, giustamente, sarà allargata anche ad altri tipi di collezionismo ed al modellismo.

Ti faccio perciò i miei migliori auguri per la riuscita del tuo salone.

[Antonello Cerruti]

Caro Vittorio, la mia critica a Romafil deriva dal dispiacere della constatazione che non si è saputo cogliere le occasioni che la manifestazione delle Poste avrebbero potuto e dovuto rappresentare per Roma e per il movimento filatelico romano.
La filatelia richiede - direi implora - una promozione finalizzata alla sua diffusione.
Questa finalità è anche quella che dovrebbe essere propria dell'Ente Poste e della sua branca filatelica.
La filatelia deve essere "esportata" e proposta ad un pubblico nuovo e più vasto; altrimenti rischia di implodere e scomparire.
Che senso ha limitare Romafil agli addetti ai lavori e a bande di bambini che scivolano vocianti quanto disinteressati di stand in stand?
La presenza di soli stand (carissimi e raggiungibili quasi esclusivamente dai "grandi nomi") taglia fuori le centinaia di tavoli (e relativi operatori) che affollano Verona e Bologna con la relativa clientela.
Quest'anno mi dicono che anche Genova ha fatto registrare una buona affluenza.
Solo a Roma c'erano pochi visitatori: tre/quattrocento nei momenti di massima affluenza indotta dal sorteggio dei Gronchi rosa...
Ne abbiamo parlato a lungo due giorni fa: occorre percorrere scenari diversi.
Avranno maggior successo? Speriamolo.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[graziad]

Caro Antonello,
quest'anno non sono stata a Roma quindi non esprimo pareri in merito al suo svolgimento, dal tuo post prendo solo lo spunto per ricordare che all'interno di quelle " bande di bambini vocianti e disinteressati " ce n'era forse qualcuno che oggi con la sua classe espone a Spotornofil 2014 nell'ambito del Campionato di filatelia giovanile. Come andrà la manifestazione ligure non so, ma so che almeno qualcosa per tener vivo l'interesse filatelico tra i giovanissimi qualcuno l'ha fatto.
Con l'augurio che le tue iniziative possano avere il successo che ti auguri , ti saluto con stima e simpatia

Mariagrazia

[ingegné]

Ciao Antonello,

la tua risposta mi piace molto di più dell'articoletto.

Un conto è dispiacersi per un'occasione parzialmente mancata, augurandosi che si faccia meglio la prossima volta. Un altro conto è compiacersi di un presunto fallimento della manifestazione.

Comunque è chiaro che, anche qualora la prossima Romafil allargasse l'offerta di spazi commerciali, essi dovranno necessariamente essre riservati a operatori commerciali seri e professionali.

Se si aprissero i cancelli a tutti i "bancarellari" o presunti venditori occasionali (che spesso sono invece professionisti che aggirano le leggi ed il fisco), si allontanerebbero invece le case d'asta e gli altri venditori professionali che hanno bisogno proprio di una "vetrina" per farsi conoscere da un pubblici più vasto e promuovere la loro attività.

Non credo che si potranno mai mettere insieme il lupo, la capra e i cavoli: ce le vedi le Poste Vaticane, di San Marino e Tedesche al tuo salone? oppure Vaccari, Abafil, Laserinvest, Bolaffi e l'Italphil accanto all'omino con la valigia piena di buste primo giorno o schede telefoniche?

Sicuramente no: a Romafil erano presenti 6 enti istituzionali, 25 commercianti e case d'asta (di cui 5 romani) e 11 associazioni filateliche, per un totale di 42 stand di varie dimensioni. Tutti loro hanno bisogno di una manifestazione sul genere di Romafil e quelli che potrebbero partecipare anche ad un salone del collezionismo e del modelliasmo come il tuo credo si possano contare sulle dita di una mano.

E non credo sia pensabile di ospitare in un Salone del Francobollo e del Collezionismo che, giustamente, ambisce ad essere affollato e, se mi permetti il termine, "casinaro" una esposizione filatelica che ha ben altre esigenze di collocazione, sicurezza e sorveglianza.

Chiudo ribadendo la mia convinzione che Roma può ospitare, anzi merita, due manifestazioni. Se poi hanno carattere diverso per accontentare due tipi diversi di visitatori e di espositori, tanto meglio: si allarga l'offerta e si amplia la platea dei visitatori. Direi addirittura, usando un termine che va tanto di moda oggi, che in futuro bisognerebbe sfruttare le loro "sinergie".

[Antonello Cerruti]

Caro Antonello,
quest'anno non sono stata a Roma quindi non esprimo pareri in merito al suo svolgimento, dal tuo post prendo solo lo spunto per ricordare che all'interno di quelle " bande di bambini vocianti e disinteressati " ce n'era forse qualcuno che oggi con la sua classe espone a Spotornofil 2014 nell'ambito del Campionato di filatelia giovanile. Come andrà la manifestazione ligure non so, ma so che almeno qualcosa per tener vivo l'interesse filatelico tra i giovanissimi qualcuno l'ha fatto.
Con l'augurio che le tue iniziative possano avere il successo che ti auguri , ti saluto con stima e simpatia

Mariagrazia

Ciao Maria Grazia, conosco benissimo l'impegno che tu e pochi altri "volontari" dedicate alla promozione fra i giovanissimi.
Da sempre, sono convinto che non abbia mai dato risultati ed anche il "forse" del tuo messaggio è una conferma di quanto pochissimo sappiamo del ritorno che i vostri sacrifici riescono ad ottenere.

Non voglio parlarti di sensazioni ed allora ti porto la testimonianza delle mie esperienze.
Oltre una decina di fa (e per un anno e mezzo) mi sono occupato della diffusione e della promozione di un quotidiano per bambini che veniva distribuito in tutte le edicole d'Italia (isole escluse).
Tra l'altro, ricevevo tre scolaresche la settimana nella meravigliosa villa alle porte di Roma che ospitava anche la redazione.
Conferenzina, merenda, visita ai giornalisti, ai disegnatori, ai computer, ecc.
Il giorno dopo le vendite si impennavano nelle edicole vicine alla scuola che ci aveva visitato.
Il secondo giorno era un miracolo se tenevano, il terzo giorno ritornavano ai desolanti risultati precedenti.
Eravamo in contatto con la facoltà universitaria il cui famosissimo direttore era un'autorità europea per la fidelizzazione dell'età evolutiva.
Ci confermava che non c'era alcuna possibilità di fidelizzare - prima dei tredici anni - un giovane verso un qualsiasi prodotto: persino i video giochi e le figurine dei calciatori, dopo qualche giorno, venivano dimenticati.
Dopo tale età, al centro del loro interesse interesse c'erano il motorino e poi ... gli amichetti e le amichette.
Calcola che , in un anno e mezzo, avrò incontrato circa 500 classi...senza risultati minimamente apprezzabili oltre le 48 ore...

Anche all'AFI abbiamo i "volontari del nulla"; sono personaggi che tu ben conosci (una di loro ti ha sostituito quest'anno a Romafil) ed ai quali sono stati dedicati migliaia di euro in omaggi, medagliette, francobolli, album, ecc .
Sono almeno venticinque anni che loro, ed altri prima di essi, "setacciano" le scuole di Roma e provincia.
Perfettamente accolti da insegnanti che non vedono l'ora di andarsi a prendere un caffè mentre loro intrattengono i bambini...
Perfettamente accolti da bambini e ragazzini che pensano che qualsiasi cosa (persino le chiacchierate sui francobolli) sia meglio che studiare...
Bene: venticinque anni, centinaia di visite, migliaia di bambini, ecc.
Sai quanti di questi, oramai cresciuti, si sono affacciati una sola volta al circolo la domenica mattina o manifestato in altro modo un loro lontano ricordo di quel lontano contatto con la filatelia?
NESSUNO.

In una qualsiasi azienda con qualche obiettivo concreto, questa attività sarebbe stata cancellata dopo pochi mesi...
In filatelia, no.
In filatelia, qualcuno si è dato una preparazione scientifica su cosa realmente interessa i bambini?
In filatelia, qualcuno ha letto qualche testo sulla possibilità di fidelizzazione nell'età evolutiva?
In filatelia, qualcuno ha mai fatto uno studio sul rapporto costi/ricavi di queste operazioni "a perdere"?
In filatelia, qualcuno ha mai compreso che, caso mai, ai bambini si arriva solo attraverso il pc e che già la TV è un mezzo che non viene più seguito?

Cara Maria Grazia, una grande funzione educativa l'hanno avuta i boy scout ed in parte continuano ad averla.
Però anche loro hanno smesso di far attraversare per forza la strada alla vecchina.

Un caro saluto a te e cordiali saluti a tutti.
Antonello Cerruti

[Antonello Cerruti]

Ciao Antonello,

la tua risposta mi piace molto di più dell'articoletto.

Un conto è dispiacersi per un'occasione parzialmente mancata, augurandosi che si faccia meglio la prossima volta. Un altro conto è compiacersi di un presunto fallimento della manifestazione.

Comunque è chiaro che, anche qualora la prossima Romafil allargasse l'offerta di spazi commerciali, essi dovranno necessariamente essre riservati a operatori commerciali seri e professionali.

Se si aprissero i cancelli a tutti i "bancarellari" o presunti venditori occasionali (che spesso sono invece professionisti che aggirano le leggi ed il fisco), si allontanerebbero invece le case d'asta e gli altri venditori professionali che hanno bisogno proprio di una "vetrina" per farsi conoscere da un pubblici più vasto e promuovere la loro attività.

Non credo che si potranno mai mettere insieme il lupo, la capra e i cavoli: ce le vedi le Poste Vaticane, di San Marino e Tedesche al tuo salone? oppure Vaccari, Abafil, Laserinvest, Bolaffi e l'Italphil accanto all'omino con la valigia piena di buste primo giorno o schede telefoniche?

Sicuramente no: a Romafil erano presenti 6 enti istituzionali, 25 commercianti e case d'asta (di cui 5 romani) e 11 associazioni filateliche, per un totale di 42 stand di varie dimensioni. Tutti loro hanno bisogno di una manifestazione sul genere di Romafil e quelli che potrebbero partecipare anche ad un salone del collezionismo e del modelliasmo come il tuo credo si possano contare sulle dita di una mano.

E non credo sia pensabile di ospitare in un Salone del Francobollo e del Collezionismo che, giustamente, ambisce ad essere affollato e, se mi permetti il termine, "casinaro" una esposizione filatelica che ha ben altre esigenze di collocazione, sicurezza e sorveglianza.

Chiudo ribadendo la mia convinzione che Roma può ospitare, anzi merita, due manifestazioni. Se poi hanno carattere diverso per accontentare due tipi diversi di visitatori e di espositori, tanto meglio: si allarga l'offerta e si amplia la platea dei visitatori. Direi addirittura, usando un termine che va tanto di moda oggi, che in futuro bisognerebbe sfruttare le loro "sinergie".

Ho evidenziato in rosso la tua frase che più mi ha impressionato.
La stampo e la porterò agli organizzatori di Veronafil.
Sono sicuro che si suicideranno tutti insieme appena avranno preso coscienza appieno del fallimento degli ultimi quaranta anni della loro manifestazione.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[ingegné]

Ciao Antonello,

devo dedurre che, non essendo mai stato a Verona, devo aver detto una cavolata!

Come diceva un mio capocantiere: "solo chi non fa non sbaglia". Io purtroppo sono preso dalla voglia di "fare" e perciò è inevitabile che ogni tanto possa anche "sbagliare".

Magari, affinché io impari un po' di più su Verona, la settimana prossima postate qualche foto del Salone e non soltanto quelle in cui vi abboffate in pizzeria!

[Antonello Cerruti]

Caro Vittorio, perchè non fai un salto a Verona?
Magari solo il sabato dalla mattina alla sera.
Ci sono dei treni comodi; la Freccia impiega solo 2 ore e 50.
Inoltre, viaggiando il sabato puoi portare un ospite a costo 0, oppure paghi la metà.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

P.S. La partecipazione con spazio espositivo alle Fiere richiede per i commercianti una dichiarazione chiamata "scia" e per i privati una semplice liberatoria in carta semplice.

[ingegné]

Verrei volentieri, il problema è che la "lei" che viaggerebbe senza pagare non vuole venire a Verona neanche se la pagassi io per farlo: a Romafil ho rischiato il divorzio per essermi allontanato un'ora per fare acquisti, pensa cosa succederebbe a Verona se passassi una giornata intera a cercare materiale interessante.

Per quanto riguarda la liberatoria, lo so bene, perché mi è capitato un paio di volte di partecipare a mercatini dell'antiquariato in qualità di venditore.

Penso tu sappia meglio di me che gli organizzatori si accontentano di questa liberatoria senza troppo approfondire, visto che ci sono decine di venditori che dichiarano di essere "dilettanti" mentre invece esercitano a tutti gli effetti una attività di commercio, spesso in grande stile. Solo che non emettono fattura o scontrino ed evadono bellamente le imposte, danneggiando i commercianti in regola che subisconbo una concorrenza sleale.

[Antonello Cerruti]

Per Vittorio e per quanti volessero dare un'occhiata a decine di immagini di Veronafil:
https://www.google.it/search?hl=it&site ... 8#imgdii=_
Ci sono anche le immagini di tanti amici di F&F.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[Alberto Del Bianco]

Antonello, vai avanti con la tua proposta. Conversando con normali "postalisti" o "filatelici" -non quelli che fanno acquisti dai "Bulgari" della filatelia- quanti rimpianti per i magnifici convegni che venivano organizzati alla Stazione Termini dal Pescatori. Ho sempre frequentato Romafil all'Eur, anche come espositore, ma che noia fra gli stand. Almeno mi consolavo nel cercare di visionare le collezioni sempreché mi fossi portato dietro una torcia tascabile.

[Antonello Cerruti]

Caro Alberto, la "situazione" è in movimento e spero che a Verona potrò annunciare di avere ottenuto il disco verde.
Per ora, sto combattendo con difficoltà di vario genere.
Una precisazione: il convegno di Termini era organizzato dall'ing. Carmine Perrone e dall'AFI.
Camillo Pescatori ne organizzò altri, anni dopo, fra cui uno al Terminal della Stazione Ostiense.
Erano altri tempi: delle riunioni a Termini, in particolare, ricordo il fumo di sigarette che avvolgeva l'enorme salone e la folla disordinata e spaventosa.
Chi arrivava dopo le 9,00 di mattina doveva aspettare che qualcuno uscisse per prendere il suo posto; altrimenti non si entrava...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[graziad]

Caro Antonello,
prima di tutto una precisazione : quel mio " forse " non era dubitativo.
Poi non sono tipo da innescare polemiche , tanto meno con te cui va la mia stima e la mia simpatia, ma non posso che rammaricarmi per la tua esperienza negativa di un decennio fa e assicurarti che per quel che mi riguarda non rastrello alunni di qua e di là, mi limito a fornire supporto e materiale a chi lo chiede. Mi limito anche ad usare PC e altro per essere più vicina ai miei interlocutori.
Ho vissuto tutta la mia vita nelle aule scolastiche come alunna prima e come docente poi e credo di conoscere a sufficienza i ragazzi per cui so anche che non è facile interessarli e soprattutto tenerli " agganciati " a qualcosa che si sta loro proponendo.
Io continuo nel mio impegno, anche se so che non è sicuro ottenere dei risultati nell'immediato o nel futuro.
Tu sei un esperto commerciante di francobolli e giustamente ti muovi nel tuo campo, io sono interessata al Progetto Scuola e mi muovo nel mio.
Non credo che le nostre attività siano incompatibili, comunque io rispetto le tue opinioni e ripeto ti auguro di ottenere qualche risultato positivo. A me basta molto meno : ricevere qualche richiesta di materiale o supporto da qualche Circolo o Scuola e successivamente qualche testimonianza su quanto prodotto. Tutto
qui? Sì, tutto qui. L'alternativa sarebbe lamentarsi e non fare nulla, ma non è nel mio carattere.
Buona giornata

Mariagrazia

Cara Maria Grazia, una grande funzione educativa l'hanno avuta i boy scout ed in parte continuano ad averla .Però anche loro hanno smesso di far attraversare per forza la strada alla vecchina.

Accidenti e io che ci contavo !!!!

[Antonello Cerruti]

Ciao Maria Grazia.
Ho una grande ammirazione per la volontà e l'impegno che metti in ciò che fai.
Un carissimo saluto.
Antonello Cerruti

[Matraire1855]

Tanti anni fa andavo alla manifestazione di Riccione. Poi anni più tardi ho scoperto che qualche giorno prima che aprisse, in un piccolo parco pubblico lì vicino, per qualche giorno erano "ospitati" all'aperto i banchetti degli "abusivi".
Era un sistema tollerante e noi clienti potevano trovare in entrambi gli ambiti qualcosa di interessante.
A mio parere bisognerebbe trovare un compromesso costruttivo. E qui si sono scambiate varie opinioni ma solo lavorando insieme si potrebbe ottenere qualcosa

[Alberto Del Bianco]

Tanti anni fa andavo alla manifestazione di Riccione. Poi anni più tardi ho scoperto che qualche giorno prima che aprisse, in un piccolo parco pubblico lì vicino, per qualche giorno erano "ospitati" all'aperto i banchetti degli "abusivi".

....che pescate che ho fatto rovistando negli scatoloni.....ora anche il convegnino ai giardinetti è una miseria