Il misterioso e stupefacente caso dei...fratelli ritrovati!

[valerio66vt]

Oggi voglio raccontarvi una storia:

I FRATELLI RITROVATI

Siamo nel 1860. In ottobre. L'autunno ha allungato le sue ombre sulla cittadina romagnola e dalla vicina campagna l'odore d'erba bagnata riempie l'aria.
In lontananza le colline appenniniche sono già piene di mille colori ed i rossi ed i gialli aprono il cuore al ragazzo che silenzioso le osserva.

Da poco il potere papale ha lasciato controvoglia questi lidi per far spazio al regno di Sardegna e Franco sente tantissimo la nostalgia del fratello.
Entrambi militari hanno scelto però schieramenti differenti..... il destino, le contingenze della vita li hanno separati.
Gemelli sempre indivisibili, nel bene e nel male, ora sono lontani, su opposti fronti.

Una lettera può ancora farli sentire uniti, pensa Franco, guardando in lontananza il sole calare lentamente ad ovest dietro i monti.
Raccontare al fratello, lontano, quale nostalgia ha portato nel suo cuore quest'autunno, quanto è forte la mancanza del gemello.
Il motto è non indugiare! Ora, sulla carta la penna viaggia veloce ed un fiume di parole riempie il foglio bianco. Poi la corsa ad impostare la lettera che impiegherà poco ad arrivare a destinazione.

Il militare la apre velocemente ed è incommensurabile la gioia che prova in questo momento. Il suo cuore batte all'impazzata. Una lettera di Franco. Così come viaggiava veloce la penna, ora gli occhi corrono veloci sul foglio, avidi delle notizie dell'amato fratello; occhi troppo assorti per vedere cosa sta per accadere.

La mano arriva veloce, all'improvviso. Lesta e furtiva strappa la lettera di mano al soldato e vi resce, in parte.
"Sai che non sopporto che tu riceva lettere da quello sciagurato di tuo fratello" gli dice la donna, carica di risentimento.
Non capisce che è per lei che ha lasciato le cose più care, il suo ideale di libertà e sopratutto l'amato fratello Franco.

"Sei un'ingrata" - "Riconsegnami quello che mi hai strappato di mano" dice a Sonia con aria imperativa.
Lei di rimando con un veloce gesto della mano ha già fatto volare dalla finestra parte della busta e della lettera.
Sonia Bolli, ricca e viziata nobildonna romana, si ritira incinta e soddisfatta nelle sue stanze.

La missiva, nell'aria sferzata dal ponentino romano, vola veloce tra gli stretti vicoli di trastevere. Sembra uno storno che picchia in basso e poi vira velocemente, poi rallenta sembra posarsi e poi via di nuovo veloce in alto......e si allontana fino a finire................. dritta in faccia al vecchio Yona.

"Ma guarda un po" dice Yona con aria soddisfatta. "Un pezzo di lettera che mi sembra provenire da Imola, se i miei vecchi occhi non m'ingannano; che viaggio lungo!.....peccato sia rotta in due parti. Ma il francobollo è molto bello, lo terrò".
Lo mira e lo rimira e tra se e se pensa che non si deve buttare via mai nulla...... chissà che un giorno.....
"Però lo toglierò dalla busta stracciata" dice Yona, "Sarà sicuramente più piacevole da guardare senza questa carta stracciata attorno ed agli occhi di un compratore farà più effetto!".

Nell'appartamento, intanto il fratello di Franco è triste e silenzioso. Tanta amerezza dentro.
La busta è lacerata e della lettera si è salvato poco e nulla. Ma non si può buttar via, non la vuole buttar via e così la ripone in un cassetto di quella casa così grande e così antica e così opulenta per custodirla gelosamente.

Il vecchio Yona è un furbacchione. Da esperto mercante d'arte sa trovare le vere offerte ed anche chi potrà apprezzare i suoi talenti in materia. C'è quel mercante danese che da sempre va cercando cianfrusaglie cartacee, vecchie lettere di quando ancora non si usavano i bolli. Deve essere uno storico od un commerciante a sua volta e per Yona, che riesce da vari archivi a sottrarre ogni tanto qualcosa, è una vera fonte di guadagno! "Voglio proporgli un bel lotto di cartacce" dice Yona soddisfatto, "sono mesi che accumulo ed ora che verrà a Roma potrei farmi un bel gruzzoletto".

Tra tre giorni si devono incontrare e Yona sa che è tempo d'incassare.

"Salve Signor Godthem, ho portato il materiale che da un anno stavo accumulando" - "Benissimo Yona" disse Mr Godthem in un fluente italiano.
Era molto tempo che Godthem acquistava in Italia materiale per i suoi commerci e collezioni ed aveva imparato molto presto a parlare correttamente la lingua del bel paese.
Era un signore di un'età indefinibile, molto distinto ed affabile, per essere un commerciante oltre che collezionista. Stimava molto Yona per i bei pezzi che riusciva a procurargli ed i loro affari erano sempre stati profiqui per entrambi.

Anche stavolta si accordarono e con soddisfazione di entrambi una volta concluso l'affare andarono a mangiare tipici piatti in un locale presso il portico di Ottavia, vicino a dove abitava Yona.
La sera era fredda ed il buon vino che annaffiò il pasto corrobborò i corpi dei due.

La signora Godthem all'arrivo del marito fu entusiasta del materiale acquistato. Anche lei era un amante delle vecchie lettere italiche e rimase affascinata dal francobollo da 5 centesimi di un verde così particolare...... e poi quell'annullo così ben impresso. Peccato la lettera fosse stata danneggiata, sarebbe stato un bel pezzo da collezionare.
"Sei il solito adulatore" disse soddisfatta. "Anche questa volta ti perdonerò i giorni in più che hai passato assieme al signor Yona per i locali di Roma; tutto grazie a questo piccolo pezzettino di carta".

Mr Godthem trasalì. "Estelle, mia cara, ma di cosa stai parlando?" disse Godthem.
Si avvicinò alla deliziosa moglie ed assieme guardarono il bel francobollo. "Ti giuro che non sapevo fosse assieme alle altre lettere, forse un regalo di Yona".
"Bhe, vuol dire che perdonerò anche Yona" disse sorridendo Estelle.

Filippo correva sempre, sin da quando era piccolo, per le stanze del palazzo di famiglia ed anche oggi, che aveva trovato in un vecchio cassetto di un mobile in soffitta un francobollo del regno di sardegna, stava correndo per metterlo su ebay!
Vendeva su ebay ogni qualsivoglia cinfrusaglia trovava in soffitta. Con i soldi ricavati ci si pagava i "suoi sfizzietti con gli amici", come era solito dire.

Anche Erik vendeva su ebay ma per professione. Aveva provato a mettere su un negozio di filatelia a Copenaghen ma senza successo e si era quindi riproposto di provare con il futuro del mercato elettronico, avendo invece, in questo caso, una discreta clientela di assidui compratori, grazie anche ai bei pezzi che inseriva nelle continuee aste online.
Tra questi c'era uno tra i suoi più assidui clienti, il Sig. Bolli che comprava e basta. Solo pezzi interessanti per la sua collezione della IV di Sardegna e non vendeva un pezzo, mai!

Molti amici lo sfottevano per il suo cognome così simile al suo passatempo, ma lui ne era incurante, sapendo quanto piacere gli dava collezionare quei piccoli pezzettini di carta che raccontavano tantissima storia.

Erik aveva da poco ricevuto in eredità una vecchia collezione di prefilateliche italiane assieme a qualche francobollo, appartenute a suoi avi, ed aveva subito inviato una mail a tutti i suoi clienti migliori per avvisarli delle nuove aste. la collezione era molto appetibile per gli amanti del settore. La parte filatelica più comune ma con qualche pezzo interessante.

Nel tardo pomeriggio arrivò la telefonata del nipote. "Ciao zio, ho messo in asta un pezzo che ho trovato in soffitta" disse Filippo.
Lorenzo Bolli andò su tutte le furie. "Ma possibile che mi devo combattere su ebay anche francobolli che provengono, sicuraente, da cimeli di famiglia che spacci continuamente online?". "Ti ho detto che se avessi trovato francobolli in soffitta, in cantina od in qualunque altro posto di quel vetusto palazzo in cui abiti me ne dovevi parlare di persona che te li avrei comprati direttamente".
Filippo si fece una grassa risata. "Così mi offrivi la metà di quello che valevano.... od anche meno."
Lorenzo gli sbatte il telefono in faccia. Non poteva sopportare quell'odioso nipote e sopratutto non poteva sopportare che mettese in vendita su ebay vecchi ricordi appartenuti ai loro avi.

Andò immediatamente su ebay e trovo il francobollo. Fece l'offerta e dopo tre giorni lo portò a casa senza neanche rilanciare. Alla faccia di quel perdigiorno.
Quando arrivò il pezzo lo mise nel classificatore nella sezione "da controllare" assieme al piccolo lotto preso da Erik poche settimane prima.

Passò il tempo e finalmente Lorenzo decise di mettere mano alle tinte del 5 centesimi del periodo del 1859-1860.
Ed a quel punto trasalì. mai prima d'ora gli era capitata una cosa del genere.
Due francobolli provenienti una da Copenaghen ed uno da Roma messi vicini completavano perfettamente un annullo di Imola.

Imola - 29 ottobre 1860 - Incredibile! Incredibile ed affascinante.
Chissà che storia c'è stata dietro questa separazione...... e chi può dirlo.
Lorenzo Bolli li rimerò ancora ed ancora ed immaginò chissà quali trascorsi dietro tutto questo ma mai seppe che i due fratelli, suoi lontani antenati, grazie alla sua passione ed al destino benevolo si erano finalmente ritrovati.

Valerio

[cirneco giuseppe]

Quanta emozione nel leggere ed immaginare!

[Alex_g]

Che bella storia.
Complimentoni!

[fildoc]

Bella!
Complimenti!

Anch'io anni fa ho ricomposto qualcosa inaspettatamente....
Me ne accorsi quando disposi i francobolli per nome di citta'....

Adesso vado subito a cercare!

[fildoc]

Trovato!


Erano anche di due emissioni diverse!

[fildoc]

Nel data base ho registrato che i verdi li comperai a novembre del 2005
mentre il 10 soldi lo acquistai un anno dopo a Ottobre!
Poi li composi quando me ne accorsi 2 o 3 anni dopo.
Ora li ho messi vicini per benino per far vedere la perfetta coincidenza!
Certo non hanno una bella storia come la tua!!!!

[valerio66vt]

Massimiliano

Addirittura 3 pezzi...... dovrò fantasticare ancora di più per trovar loro un adeguato racconto.

La "vera" storia di questi fratellini è un po come la tua. Acquistati in periodi differenti li ho riuniti e messi assieme solo ieri... erano stati per vario tempo nella sezione da sistemare....
Effettivamente uno proviene da Copenaghen e l'altro da Roma ma chissà quale è stato il loro vero tragitto in questi tanti anni.

Unico neo della storia è che non sono certo al 100% che nell'ottobre del 1860, 10 centesimi assolvessero correttamente la tariffa per militari tra regno di sardegna e pontificio!
Vabbè potrebbe essere stata tassata......

Quindi questo "ritrovamento" ha anche dato spunto al sottoscritto che sarebbe ora di studiare un po di storia postale!

Valerio

[fildoc]

sì tre pezzi, ma come se fossero due,
i due verdi erano in un lotticino di alcuni pezzi, ma sono sempre stati insieme
e il 10 su un cartoncino lo comperai a parte.

Resta grande la soddisfazione quando poi li riunisci!

[bomber]

sei diventato anche scrittore... ....un incontro rarissimo...

[valerio66vt]

Magari!
Spero che il racconto sia piaciuto......

....però devo studiare meglio le tariffazioni, dato che non è proprio possibile con 10 centesimi la spedizione ipotizzata.

Grazie ad Enrico che m'ha spiegato e probabilmente, visto l'annullo centrale che non fa pensare ad altri francobolli sulla missiva, si deve pensare ad una più comune lettera doppio porto per il distretto...... un moroso alla morosa?

Ciao e grazie a tutti per gli immeritati complimenti.
Valerio

[chilandro]

Un caro saluto!
Non ho la vena di scrittore per inventare qualcosa anch'io ma...
anch'io posso postare due fratellini ritrovati
sergio

PS - nessun merito da parte mia , li comprai già così parecchio tempo fà

[valerio66vt]

Belli!

[desmodavid]

bellissimi, e la storia .. wow !!
Quelli di Massimo pazzeschi !!

[remo]

Complimenti a Valerio per il racconto
remo

Revised by Lucky Boldrini - December 2016