Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

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maupoz
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Re: Un video da.....prima tiratura

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

scusate se l'intervento non è proprio in argomento

e se arriva dopo quello di Benjamin Ciao: Ciao:


ma non ho resistito..... ... sulle tracce dei flan e clichè


e con riferimento a Firmin Didot che ho visto nel sito del Lombardo Veneto


mi è apparso



diderot firmin manuale di tipografia 1.jpg

sarà perchè il volume si trova


didot firmin manuale di tipografia 2.jpg


e l'argomento trattato


didot firmin manuale di tipografia 3.jpg

n.b. da pag. 155 .... Des clichès con una nota a piè di pagina 157 ............le procédé est également applicable à la multiplication des planches en taille-douce.

... ma (forse) questa .... è un'altra storia

Ciao: Ciao:

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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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fildoc
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da fildoc »

il mitico zio Italo e il suo armadio
..e quello esisteva davvero!

:fest:
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ciao
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francesco luraschi
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da francesco luraschi »

Ho trovato tra le mie foto questa scattata a Milano anni fa. Si tratta di un torchio verticale a mano che ritengo del tipo utilizzato per stampare i primi fogli di francobolli nella primavera del 1850 e che si distinguono per la nitidezza dei dettagli.

Poi più avanti si passò da un lavoro "a regola d'arte" ad una produzione industriale su macchinari diversi

Ciao: Francesco
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I nostri articoli:

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Tergesteo
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da Tergesteo »

Sul tipo di macchinario usato nel maggio 1850 dall'I.R. stamperia di Vienna ci sono pochi dubbi.

Esso è giunto ai giorni nostri con alcune modifiche e fu persino adoperato da Magistris e Voetter.

Si tratta di un torchio verticale con chiusura a libro, molto diverso dalla macchina che ci fa vedere Francesco.

Il vero cambiamento avverrà nel 1852, quando si passa alla stampa planare dove si adopererà un macchinario simile a quello fotografato da Massimiliano ed Andrea al museo di Cornuda.

Per quanto riguarda la qualità della stampa, essa dipendeva dai cliché. All'inizio dalla loro integrità, compromessa in poco tempo dalla lega troppo morbida e poi dall'indurimento galvanoplastico il quale permise degli ottimi risultati per quasi tutto il corso della stampa, come dimostrato dalla terza tavola del 30 centesimi, prodotto meglio riuscito di tutta la prima emissione:
img222848.jpg
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Benjamin
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Giordano Bruno
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fildoc
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da fildoc »

Concordo perfettamente con Benjamin
+-x:
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lucasa
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da lucasa »

C’ è qualcosa che ancora mi sfugge. :mmm: :mmm:
Avete provato ad immaginare un’altra possibilità ?
1)Dagli appunti di Otto si evince che fu fatta una prima fornitura molto limitata nei primi mesi del 1850 , poi ci furono le prime tirature del 1850 dieci volte più grandi
2) un limitato quantitativo di prime tirature tutte molto belle e con colori particolari ( giallo limone, grigio argento, rosso, Bruno e celeste)
3) prime tirature “commerciali” colori diversi e più comuni

I numeri della tiratura del decreto più o meno coincidono con quelli dei colori rari ?

Perché non pensare che abbiate ragione tutti e che la tiratura iniziale (quella del decreto) sia stata fatta con il torchio e che sia quella dei colori “top” , poi iniziò la produzione con le prime tirature con la macchina che conosciamo ed i fine nel 1852 si passò alla macchina con i cilindri

Perché non provare a lavorare su questa ipotesi . In fondo chi non si aspetta l’inaspettato....

Ciao: Ciao:
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fildoc
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da fildoc »

Bisognerebbe pensare che la prima emissione nella prima fornitura fatta nel marzo del 1850 fu fatta in un modo
poi bruciata la fornitura del 60 cent avrebbero cambiato sistema per i riassortimenti....

Come spiegare allora certi francobolli non prima tratura usati nel giugno 1850?
Come spiegare i decalchi sulle prime tirature?
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lucasa
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da lucasa »

E' solo una ipotesi . Occorre fare un po di verifiche :
la tiratura del decreto è molto limitata per cui a giugno dovevano esserci già altre forniture : devo cercare negli appunti se ci sono date ( temo solo numeri d'archivio con l'anno)
se si correlano la tiratura "del decreto" con dei colori occorre cercare se ci sono decalchi in quei colori e se si tratta di decalco d'appoggio o meno.

Comincerei con il grigio argento che mi sembra il miglior candidato per fare un primo check , poi i gialli "limone"

Per 1l 15 centesimi è tutto poi complicato dalla tiratura "rossa" e da quella "carminio". ( due tavole?) .
Benjamin si può pensare a tre "tipi" di 15 centesimi tra giugno e luglio ?
Decalchi rossi prima tiratura ?? Nel mese di giugno sembrano prevalere i rossi ( almeno a Milano)

idee ?

Ciao: Ciao:

P.S. hai i numeri della fornitura di marzo 1850 ?
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Tergesteo
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da Tergesteo »

Partiamo dall'ordine ministeriale del 5 febbraio 1850 di 100.000 esemplari del 5 e del 10 centesimi, 1.500.000 del 15 e del 30 centesimi e 500.000 del 60 centesimi. L'ordine ministeriale del 26 marzo 1850 fissa al 1° giugno la data dell'immissione dei francobolli nel sistema postale; la modifica delle tariffe della lega austro-germanica che impose la modifica da 12 a 9 kreuzer e da 60 a 45 centesimi è del 9 aprile.

Ora non esistono cifre certe sulle tirature delle varie tavole della prima emissione, ma soltanto basandoci sulle pur modeste quantità del primo ordine, vediamo che i fogli di 5 centesimi sarebbero stati 416 circa, quelli del 15 centesimi 6250.

Forse una quantità sostenibile per consentire ai cliché di stampare con nitidezza tutti questi fogli.

Possiamo ipotizzare un'ulteriore fase di stampa prima del giugno 1850.

Ma dove possiamo essere sicuri che ve ne fu una sola è nel caso del 45 centesimi, quando tutto il lavoro si dovette compiere in poco tempo.
Se i macchinari fossero stati cambiati, dovremmo riscontrare delle differenze sia nella qualità che nelle varietà tra questa produzione e quella antecedente; ma così non è.

Esistono delle prime tirature di qualità molto alta anche nella prima composizione del 45 centesimi, seppur eseguita con dei cliché già adoperati per il 30 centesimi:

img123936.jpg
Inoltre, nelle prime tirature troviamo tutte le varietà peculiari della prima fase di stampa: decalchi, spazi tipografici, randdruck.

E vice versa troviamo delle stampe nitidissime anche nella seconda composizione, dovute all'uso di "ersatzstoeckel" (cliché sostitutivi) adoperati in una fase molto avanzata della produzione:

img222741.jpg

Vice versa dall'adozione della macchina planare nel 1852, spariscono quasi del tutto decalchi e spazi tipografici, diminuiscono drasticamente i randdruck e si devono modificare le spaziature all'interno della tavola.

Se la primissima stampa fosse stata eseguita con un macchinario diverso rispetto alla seconda ante giugno 1850 ci dovrebbero essere delle peculiarità tecniche diverse, qui assenti. Ma sopratutto, il sollevamento degli spazi tipografici risulta incomprensibile con un torchio orizzontale, così come una forma del genere avrebbe lasciato un segno, come si vede bene su tutti i libri dal '700 in giù. Vice versa un macchinario simile avrebbe facilmente potuto produrre delle doppie stampe, ma difficilmente dei decalchi, frequentissimi nel nostro caso.

L'unica ricerca qualitativa, poi tralasciata, riguardò i colori, specie nella ricerca del colore oro per il 5 centesimi.


Ciao: Ciao:

Benjamin
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Ultima modifica di Tergesteo il 10 marzo 2019, 21:46, modificato 1 volta in totale.
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Giordano Bruno
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Tergesteo
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da Tergesteo »

Sul 15 centesimi, più di Milano è emblematica Mantova, dove a giugno e luglio venivano usati esemplari logori di color rosso vermiglio, talvolta anche molto carico:

img222082.jpg
img222502.jpg
La produzione del 15 centesimi si rinnovò nel novembre 1850 con l'introduzione dei francobolli stampati con l'ausilio della tavola mista (seconda).

Certi colori particolari e stampe logore non si riscontrano prima dell'estate ed è possibilissimo che almeno nel caso del terzo valore dell'emissione ci furono ulteriori ristampe, dopo il 1° giugno. Per gli altri valori, ne dubiterei.

Ciao: Ciao:

Benjamin
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lucasa
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da lucasa »

Tergesteo ha scritto: 10 marzo 2019, 16:51 Partiamo dall'ordine ministeriale del 5 febbraio 1850 di 100.000 esemplari del 5 e del 10 centesimi, 1.500.000 del 15 e del 30 centesimi e 500.000 del 60 centesimi.
Ora non esistono cifre certe sulle tirature delle varie tavole della prima emissione, ma soltanto basandoci sulle pur modeste quantità del primo ordine, vediamo che i fogli di 5 centesimi sarebbero stati 416 circa, quelli del 15 centesimi 6250.

Forse una quantità sostenibile per consentire ai cliché di stampare con nitidezza tutti questi fogli.

Possiamo ipotizzare un'ulteriore fase di stampa prima del giugno 1850.


Inoltre, nelle prime tirature troviamo tutte le varietà peculiari della prima fase di stampa: decalchi, spazi tipografici, randdruck.

E vice versa troviamo delle stampe nitidissime anche nella seconda composizione, dovute all'uso di "ersatzstoeckel" (cliché sostitutivi) adoperati in una fase molto avanzata della produzione:pg


Se la primissima stampa fosse stata eseguita con un macchinario diverso rispetto alla seconda ante giugno 1850 ci dovrebbero essere delle peculiarità tecniche diverse, qui assenti. Ma sopratutto, il sollevamento degli spazi tipografici risulta incomprensibile con un torchio orizzontale, così come una forma del genere avrebbe lasciato un segno, come si vede bene su tutti i libri dal '700 in giù. Vice versa un macchinario del genere avrebbe facilmente potuto produrre delle doppie stampe, ma difficilmente dei decalchi, frequentissimi nel nostro caso.
Grazie Benjamin

Il ragionamento è perfetto ma occorrerebbe una contro prova. Non metto in dubbio l'esistenza di prime tirature effettuate con la macchina a platina e quindi con tutte le caratteristiche che menzioni ma 416 fogli sono veramente pochi per affermare che NoN sia stato utilizzato il torchio .

permettimi di assumere che i 416 fogli della "tiratura ministeriale" siano il giallo limone ed il grigio argento . Esistono su questi francobolli elementi che fanno escludere il torchio tipo decalchi o spazi tipografici ?

Scusa la mia ignoranza ma quale segno sarebbe distintivo del torchio ?

Possiamo vedere tra i decalchi se si trova una chiave di lettura in questo senso

giusto per ravvivare il forum su argomenti che non siano di storia postale "estrema"

Luca
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Tergesteo
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Re: Stampa dei francobolli della 1 emissione - Museo della Stampa di Cornuda - Incontro con Otto Voetter

Messaggio da Tergesteo »

Quando mi riferisco al segno lasciato dalla forma nella stampa tipografica a torchio verticale, mi riferisco a questo:

thumbnail_IMG_0093.jpg
Si tratta della partitura del "Matrimonio segreto" di Cimarosa, stampata ad inizio '800, quindi alcuni decenni prima dei nostri.

Nota a margine: l'intero libro (500 pagine) è stampato su carta vergata! A riprova che era una carta d'uso comune:
thumbnail_IMG_0094.jpg
Per la parte filatelica, i primi 5 centesimi stampati sono i gialli, non i limoni verdastri.

Ciao: Ciao:

Benjamin
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Ultima modifica di Tergesteo il 10 marzo 2019, 21:43, modificato 1 volta in totale.
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