Note di Spedizione di merci trasportate su treni a Piccola Velocità

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Antonello Cerruti
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da Antonello Cerruti »

I meno giovani si ricordano gli "accelerati" ed i "treni merci"?
Questi erano - ben prima, nel Lombardo Veneto - chiamati treni "P.V.".
Caro Francesco Luraschi, come ho già scritto sopra, il bollo amministrativo più che uno "sdoganamento" testimoniava un attestato di ricevuta.
Cordiali saluti.
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francesco luraschi
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da francesco luraschi »

Antonello,

la cosa basilare è che non si tratti di un bollo postale. E su questo non ci sono dubbi, già dai primi interventi era emerso.

Poi che sia di sdoganamento, ne sono certo, o amministrativo della ferrovia ha importanza relativa almeno per me.

Tra l'altro avevo inizialmente inteso che mancasse il bollo di arrivo che invece si vede già dalle prime scan

La lettera rimane tuttavia simpatica e inusuale anche perchè ci informa circa la modalità di trattamento delle merci spedite per ferrovia.

Una riflessione: la lettera è stata trasportata sul treno, questo o un altro negli appositi vagoni postali, consegnata all'UP di Brescia dove è stata ritirata dal destinatario che poi si è recato alla dogana per ritirare le merci :mmm:

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Stefano Tonello
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da Stefano Tonello »

Ciao: a tutti,topic molto interessante, lascio a voi esperti ogni ipotesi e approfondimento sulle modalità di spedizione e sulle motivazioni degli annulli e timbrature... Sono molto affascinato dal documento in se... Sono impiegato c/o uno spedizioniere, la Saima Avandero nata dalla fusione tra la Saima e la Avandero, la società Innocente Mangili è l'antesignana della Saima ( società anonima Innocente Mangili Adratica ) ... La spedizione di merci da parte degli spedizionieri via ferrovia utilizzando la Piccola Velocità è una prassi che è stata in uso fino ancora a pochi anni fa e io stesso ho avuto modo di occuparmene verso la fine degli anni 80... Complimenti a per l'acquisto :clap: :clap:

Ciao:
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torinesearoma
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da torinesearoma »

fildoc ha scritto:Grazie per l'intervento :abb:
So che tu di ferrovia te ne intendi :!:

Mi potresti spiegare meglio?

...perchè dici:
Purtroppo non ha nulla a che vedere con il fatto che la lettera abbia viaggiato su ferrovia.

Se la lettera avesse viaggiato con un altro mezzo perchè avrebbero messo un annullo delle strade ferrate?

...perchè dici:
Si tratta di un bollo amministrativo in uso amministrativo apposto in calce alla dichiarazione di nulla osta al rilascio.

Perchè le strade ferrate dovevano dare un nulla osta al rilascio?

...perchè dici:
P.V. vuol dire "Piccola Velocità", una delle tipologie di servizio di trasporto merci tradizionalmente proposte dalle compagnie ferroviarie.

Grazie questo non lo sapevo proprio!!! :cof:
Se hanno adoperato un timbro che fa riferimento ad una tipologia di trasporto perchè la lettera non dovrebbe aver viaggiato con il servizio?


La dichiarazione riguarda la merce elencata nella lettera, merce che ha viaggiato su ferrovia secondo il servizio a piccola velocità. L'invio di tale note o avvisi per posta è frequente, del tutto normale ed è continuato anche in periodo regno, al fine di avvertire il destinatario della spedizione.
Destinatario che si è recato alla ferrovia per ritirare la merce, passando prima dall'ufficio merci della stazione che ha rilasciato il nulla osta (a prova probabilmente che non vi erano diritti da riscuotere) sulla stessa nota. Col documento così vistato ha potuto ritirare le merci dal deposito presso lo scalo merci della stazione stessa.

Infine ... la lettera ha certamente viaggiato con ferrovia, ma in bolgetta chiusa e non è stata manipolata dalle ferrovie che non avevano titolo per farlo. Il bollo nasce per le ragioni suddette, il fatto che sia caduto sul francobollo è una casualità.
Paolo
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fildoc
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da fildoc »

Allora se ho capito bene:
Lo spedizioniere andava in stazione e caricava il pacco sul treno.
Poichè non esisteva il telefono... al momento della spedizione il mittente mandava una lettera di avvertimento al cliente avvertendolo dell'invio.
Il destinatario della lettera a questo punto sapeva al ricevimento della stessa di andare in stazione perchè vi era un pacco da ritirare...
Non dubito sulla procedura. Ma alcune cose non mi sono chiare...
Scusami se ancora pongo dei quesiti?
prima parte, la lettera:
Non era piu' semplice per l'ufficio pacchi delle ferrovie avvertire i destinatari?
Con le lettere separate dai pacchi i disguidi dovrebbero essere stati moltissimi!
Era molto piu' semplice e ovvio far viaggiare la lettera insieme al pacco!
Seconda parte, la merce:
Destinatario che si è recato alla ferrovia per ritirare la merce, passando prima dall'ufficio merci della stazione che ha rilasciato il nulla osta (a prova probabilmente che non vi erano diritti da riscuotere) sulla stessa nota. Col documento così vistato ha potuto ritirare le merci dal deposito presso lo scalo merci della stazione stessa.

Il nulla osta su un documento inviato privatamente con altra procedura?
E se su la lettera vi erano elencate merci non spedite???
Un nulla osta prevede una presa in carico. Il documento di presa in carico non poteva essere una lettera di un privato inviata privatamente.
Doveva esserci una bolla di accompagnamento...
tipo questa o qualcosa di simile (questa è l'unica che possiedo):
acc.jpg
...e se c'era una nota di presa in carico che senso ha porre il nulla osta su una lettera fra privati?
L'invio di tale note o avvisi per posta è frequente

Se così è , perchè in tanti anni e migliaia di pezzi visti e posseduti, questo è il primo che mi capita in mano?
il fatto che sia caduto (L'annullo) sul francobollo è una casualità.

Su questo, a differenza di quella che è stata la mia prima impressione, non ho dubbi e concordo.

Ovviamente cerco solo di capire e non vi è nessun tono polemico, grazie invece per la tua disponobilità :abb:
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Antonello Cerruti
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ripeto a Francesco che è inesatto ritenere che quello sia un bollo di sdoganamento, perchè - logicamente - da Venezia a Brescia non c'era nessun confine da attraversare e quindi nessuna dogana.
Come ho già accennato sopra, la merce viaggiava con trasporti più lenti (e molto più economici) di quelli con cui viaggiavano le persone (e la posta) e quindi la lettera in questione arrivò prima del collo di cui si parla nella lettera, dando così modo al destinatario di apprendere del suo arrivo e predisporne il ritiro che veniva autorizzato/confermato mediante l'apposizione di quel bollo azzurro.
Il documento postato qui sopra da Massimiliano, invece, accompagnava il pacco e, normalmente, vi era incollato sopra.
Cordiali saluti.
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francesco luraschi
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da francesco luraschi »

OK,

per il bollo NON di sdoganamento. Resta da chiarire se la lettera viaggiava allegata alla merce o no. Secondo me viaggiava sullo stesso treno ma separata dalla merce nel plico spedito tra gli uffici postali di Venezia e Brescia.

Me lo fa pensare il timbro di arrivo della posta... Anche nel ramo diligenze avveniva la stessa cosa

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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da fildoc »

Questo è uno dei punti che mi piacerebbe sapere con precisione:
Una lettera di accompagnamento (ammesso che viaggiasse con la posta in bolgetta) poi veniva consegnata a domicilio o dirottata all'ufficio ritiro pacchi? E perchè il nulla osta sulla lettera? ... se era ovvio eventualmente porla sul documento di accompagnamento incollato sopra il pacco???
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Antonello Cerruti
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da Antonello Cerruti »

Probabilmente, il bollo sulla lettera confermava che il latore era stato riconosciuto ed autorizzato al ritiro della spedizione.
Cordiali saluti.
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francesco luraschi
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da francesco luraschi »

Pe me questa rimane comunque una lettera di avviso spedita per posta che viaggiava separata dalla merce come già scritto, oggetto che era diverso dalla lettera di porto che avrebbe richiesto una marca come quella postata sopra.

Tra l'altro la spedizione venne curata dal Lloyd austriaco e non dal mittente: si chiede infatti di spedire anche in futuro "franco Lloyd"


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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da fildoc »

Possibile!
E allora come si spiega il nulla osta?

Solo per capire....
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francesco luraschi
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da francesco luraschi »

Io ritengo che il Calabria sia andato prima in posta e poi con l'avviso in mano alla stazione. Insieme ad un impiegato dell'ufficio merci (?) ha spuntato le casse a lui dirette (ne conosceva il numero e il contrassegno su di esse) e quest'ultimo ha timbrato il documento aperto con uno specifico tipario. Una probabile forma di controllo con cui si ufficializzava che quanto portato via dal Calabria era quanto scritto nell'avviso.

Casualmente il timbro è finito sul francobollo: fosse stato all'interno o, magari, grafico piuttosto che a umido la lettera sarebbe passata inosservata

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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da fildoc »

Una probabile forma di controllo con cui si ufficializzava che quanto portato via dal Calabria era quanto scritto nell'avviso.
:not:
...è UN NULLA OSTA.

Per me siamo vicini alla spiegazione, ma adesso semplifichiamo troppo.
+-x:
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da torinesearoma »

Premetto che per me farsi domande anche sulle cose apparentemente ovvie è il sale della ricerca in genere, e quindi anche di quella storico-postale.
Quindi le domande sono tutte legittime, ma ... non è detto che le risposte cambino la situazione.


La natura della "Nota di spedizione" - viaggiante a parte rispetto alla merce - come avviso per il destinatario è, lo ripeto, prassi comune e frequente per le spedizioni ferroviarie in era ante telefoni, fax ed email. Per le poste si tratta di una normale missiva, che non è stata consegnata allo scoperto alle ferrovie, quindi queste ultime non l'hanno avuta per le mani direttamente durante il trasporto dal mittente al destinatario.

Si chiede il perché del "nulla osta". Ovviamente per consentire il ritiro (a fronte di una verifica amministrativa probabilmente che non vi siano diritti da riscuotere dal destinatario). Ma che sia stato dato un "nulla osta" è evidente da quanto scritto sulla missiva, non può essere messo in discussione.

Ciò non toglie che a mio avviso sia un bel documento storico-postale perché mostra un altro "ruolo" commercilamente assai importante che aveva la posta (non sono interessanti solo i testi da privato a privato), e la presenza del bollo in calce al nulla osta è un bel "complemento" perché mostra l'importante di fare avere il destinatario in tempo utile questa comunicazione. Un bel documento - che avrei senz'altro acquistato anche io - anche se il bollo delle IR Strade Ferrate, in questo caso, non è finalizzato ad attestare il trasporto via treno della Nota stessa.
Paolo
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da fildoc »

Vediamo se torna la ricostruzione:

Su richiesta di acquisto della ditta Calabria di Brescia,
Millanich manda del caffè, Chiozza delle noci di cocco e Girardelli delle botti di spirito con il Lloyd ad uno spedizioniere di Venezia convenzionato (Mangili),
perchè poi la inoltri con il treno fino a destinazione, via terra.
Quest'ultimo scarica la merce dalla nave e la carica su un treno merci per Brescia.
Il costo della spedizione è a carico del Lloyd e a pagare furono i fornitori triestini .
Lo spedizioniere veneziano Mangili caricata la roba sul treno invia una lettera al Calabria con la nota di spedizione per avvertirlo dell'imminente arrivo della merce a Brescia, il 25 Dicembre 1858 (Natale!).
A Brescia, lo Stefano Calabria, ricevuta la lettera per canali tradizionali postali il 26 dicembre, si recò alla stazione per il ritiro della merce.
La merce non aveva una bolla di accompagnamento, ma probabilmente un generico documento del Lloyd triestino.
A questo punto Il Calabria mostrò la nota di spedizione ricevuta per posta.
Appurato da parte dell'ufficio ferroviario il numero dei colli e che non vi era nulla da pagare per il trasporto,
l'impiegato appose un nulla osta con timbro amministrativo al verso della nota di spedizione il 29 dicembre.
Il timbro colpi' casualmente il francobollo.

Il documento dunque è una nota di spedizione, inviata per posta, per un invio del Lloyd che ha usufruito, come da convenzione, di un trasporto ferroviario via terra.
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Re: ... questo non l'avevo ancora visto! annullo ferroviario

Messaggio da francesco luraschi »

Questo topic mette ancora una volta in evidenza quanto poco si sa della storia postale del LV. E non è neppure uno dei casi più eclatanti!

Non faccio mistero che nessuno, dal "padre della filatelia" ammesso che esista al professionista, all'espertissimo, a chi si accontenta di un francobollo sciolto per ogni valore e a chi si interessa di questo settore senza essere collezionista saprebbe rispondere esattamente a tutte le 20 domande che venivano poste a chi aspirava al posto di commesso postale.

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Re: trasporto con lettere di accompagnamento/annullo ferrovi

Messaggio da fildoc »

Ho acquistato recentemente questa busta per le scritte in diagonale.
Non sono ancora riuscito ad interpretarle pienamente...
Ma all'interno ho trovato un testo in parte prestampato che pone luce sulla prassi di invio dei pacchi.
Essa conferma quanto supposto per la lettera precedente.
Ovvero:
1 si spediva il pacco con carro oppure treno od altro
2 contemporaneamente si inviava al destinatario una lettera commerciale (avviso di spedizione), essa conteneva alcune informazioni:
a) comunicazione di invio della merce
b) luogo dove ritirare la merce
c) importo del costo della merce

3 al ricevente arrivava la lettera prima della merce (la posta era allora velocissima: 1 massimo 2 giorni all'interno del LV)
4 si recava al magazzino di arrivo
5 controllava la giustezza dell'invio
6 ritirava la merce
7 a volte il magazzino poneva un timbro o un appunto grafico per confermare la consegna della mercanzia (diventava una ricevuta di ricevimento).
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Re: trasporto con lettere di accompagnamento/annullo ferrovi

Messaggio da fildoc »

Ecco la lettera:
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Re: trasporto con lettere di accompagnamento/annullo ferrovi

Messaggio da fildoc »

Ovviamente la busta è impreziosita dalle date...
Scritta il 31 dicembre 1861
Inviata il 1 gennaio 1861

Mostro dei dettagli:
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Re: trasporto con lettere di accompagnamento/annullo ferrovi

Messaggio da torinesearoma »

Interessante, avere una conferma coeva è importante.

Revised by Lucky Boldrini - May 2015
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