Annulli incompleti, difettosi, "pseudo" muti

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno Lombardo-Veneto.

Moderatore: fildoc

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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

Ogni variazione merita di essere catalogata.
Ma la catalogazione ha una sua tassonomia che deve essere rispettata.
Proviamo a vedere come è impostata quella degli annulli....
Per prima cosa direi
1) l'elenco delle località che avevano un ufficio postale con un proprio timbro nominale.
già subito un'annotazione....
Esistevano degli uffici minori qualificati come collettorie che avevano l'annullo, ma non la dignita' di un vero e proprio ufficio. Poichè esse comunque erano riconosciute dal governo (qui le regole e i documenti ufficiali in parte ci aiutano) e apponevano il loro timbro sulla busta (a volte anche sul francobollo). Esse sono annoverate nell'elenco principale.
2) Molte località hanno avuto piu' di un tipario. Ecco quindi che nascono i tipi. Molti per le grandi citta' (Milano), pochi per centri piu' piccoli (Monselice), mentre alcuni uffici ebbero sempre e solo un annullo (Dongo). Tra parentesi ho fatto degli esempi.
3) Tipari in cui cambia l'anno (si ritiene che un cambio di anno preveda un uso cosi' esteso da potersi considerare un tipo diverso) anche se in questo caso la logica zoppica un pochino....

Ora si inseriscono variazioni minori.....
vediamo quali e proviamo a dare una valutazione di importanza,
esse certamente dovranno cadere nella categoria di sottotipi:

A) Riparazioni che modificano la forma del tipario.
B) annulli colorati
C) Modifiche variabili previste dai tipari che implicavano un intervento diretto di un impiegato (timbri a ore o timbri con cambio di anno per un breve periodo).

Qui si sta poi discutendo su l'opportunita' di inserire nei sottotipi variazioni sostanziali, come la mancanza del nome della localita', quando esso sia un fenomeno ripetuto nel tempo o ancor meglio identificabile in un periodo noto (per capirci dal ... al...)

Non dimentichiamo che certi annulli come Castelfranco con la riquadratura hanno gia' ottenuto tale qualifica; l'annullo è sempre lo stesso, ma la presenza in un tempo preciso della riquadratura lo ha trasformato in un sottotipo, oppure per Milano l'annullo stampatello su tre righe con cerchio (tra l'altro a volte appena visibile!!!). In questo ambito tra l'altro si dovrebbe valutare in tal senso anche il Milano stampatello grande con linea di riquadro.....

Poi esistono variazioni sensibili e ripetute nel tempo per situazioni contingenti....
I) Colpi che intaccano il tipario (tipo la botta sul C1 di Asolo http://www.lafilatelia.it/lombardovenet ... php?cod=30 ) o il Venezia con ornato.
II) presenza di caratteri anomali come l'ormai famoso 9 speculare di Venezia del 1860 ( viewtopic.php?f=29&t=8748&hilit=venezia+9&start=60 ).

Poichè esse si ripetono nel tempo e sono macroscopiche meriterebbero ancora un posticino nella classificazione (ma è una mia opinione personale)

Infine vi sono le occasionalità.
esse sono varieta', ma effimere nel tempo.
a) errori casuali di composizione del datario da parte dell'impiegato (numeri capovolti, lineette mal poste, anni non inseriti per un solo giorno, ecc)
b) annulli muti casuali di privati o anche singoli di qualche ufficio postale (penso a San Daniele o Guidizzolo)
c) mancato inserimento della data (C1 vuoti) penso anche al LO senza data di Vicenza per esempio.
d) bizzarrie nate dalla cattiva impressione del timbro dipendenti dall'inchiostrazione insufficiente ( e qui potrebbero cadere alcuni pseudomuti, penso per esempio Corte Olona o Pizzighettone che non abbiamo ancora menzionato).
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johnmilano83
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da johnmilano83 »

Grazie fildoc per aver riportato in modo così chiaro i criteri di catalogazione degli annulli! :clap: :clap: :clap: Per i neofiti come me (e non solo credo) è una vera e propria manna!
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Colleziono Lombardo-Veneto (periodo filatelico), in particolare:
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lucasa
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da lucasa »

clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

personalmente come ho scritto precedentemente sono favorevole ( ma questo ovviamente non ha alcun peso) ad una catalogazione la più ampia possibile perchè questo consente ad un pubblico più vasto di poter collocare il suo esemplare in un determinato periodo conoscendo la storia del tipario ma anche di potere dare un supporto alla datazione dei francobolli sciolti .

poi ciascun collezionista potrà decidere cosa collezionare ma credo che sia interessante per qualsiasi tipo di studio riuscire a definire al meglio la cronologia di uso degli annulli stabilendo con l' aiuto del catalogo e del materiale del forum la "storia" del tipario considerando tutti i casi menzionati


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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

La contestualizzazione storica è sempre stato un mio cavallo di battaglia!
E in quest'ottica si articola la mia raccolta onnivora che contempla oramai quasi 10.000 pezzi.
Tuttavia essa difficilmente potrà esprimere il suo potenziale tramite un catalogo....
Vedo in questo caso piu' utile trasformare localita' o regioni in studi monografici come quello di Milano, di Brescia, di Teolo, di Legnanello e di Mantova....
da tempo accarezzo la'idea di farlo per Verona e Venezia ....
E Andrea è molto vicino a quello di Mestre.
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robymi
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da robymi »

Nella sua ipotesi di classificazione Massimiliano ha rappresentato quello che avevo in mente.
Considerando che stiamo portando avanti uno studio di carattere filatelico (o meglio marcofilo) e non soltanto storico, credo che attenersi troppo rigidamente ad elementi di natura storico/regolamentare sia limitativo. Naturalmente non ci interessa l'aspetto commerciale della questione, per cui non siamo mossi dall'intento di creare rarità da dover possedere per forza e non vogliamo introdurre nuovi annulli con pari dignità di quelli ufficiali senza solide basi pratiche e logiche.
Quindi gli "pseudomuti" per quanto mi riguarda (a meno che si possa ipotizzare che a Gallarate avessero due timbri C4, uno integro ed uno montato male - ma mi pare del tutto fantasioso) sono delle varietà (o sottotipi) dell'annullo "base", delle quali può essere molto interessante capire la genesi (se progressiva o irregolarmente distribuita nel tempo, se occasionale o ripetuta) e proporre diversi stadi di deterioramento, ma nulla più. Naturalmente ci saranno sottotipi più o meno facili da reperire, ma questa è un'altra storia (per tornare al discorso dei punteggi).
C'entra poco, ma mi veniva in mente che nell'ambito del sontuoso lavoro che si sta facendo, potrebbe valere la pena di abbozzare (ad uso interno del Forum, s'intende) una sorta di riclassificazione della scala di rarità dei vari annulli, per la quale proporrei cinque fasce: molto comune, comune, non comune, raro, molto raro). Potrebbe valerne la pena?
Roberto
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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

Nell'ottica di quanto dici, Lonigo sembrerebbe assimilabile ad un sottotipo, mentre per altre localita' se ne dovrebbe dimostrare la reale realtà di sottotipo con elementi probanti sia morfologici e soprattutto temporali.

Sulla eleggibilita' per ora del solo pseudomuto di Lonigo mi piacerebbe conoscere l'opinione, per questo singolo caso, di Andrea che per ora è certamente il capofila degli scettici.
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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

Per esempio per contribuire ad un altro topic ho rispolverato una mia lettera di Tolmezzo
ho ritrovato un altro quattro cerchi che potrebbe generare uno pseudomuto....
ma mi sembra chiaro che cio' dipende solo dalla qualita' dell'inchiostratura.....
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

fildoc ha scritto:Sulla eleggibilita' per ora del solo pseudomuto di Lonigo mi piacerebbe conoscere l'opinione, per questo singolo caso, di Andrea che per ora è certamente il capofila degli scettici.


Ma io non sono mai stato scettico verso questi esemplari, anche perchè esistono e sono visibili..... al contrario, sono stato però sempre avverso alla loro definizione di pseudomuto e alla loro incomprensibile (per me) quotazione.

Sono sicuramente favorevole invece alla loro classificazione nel grande lavoro sugli annulli che si sta realizzando: mi piace l'idea di illustrare, nell'esempio di Lonigo, il tipario integro originale e poi illustrare i deterioramenti che negli anni lo stesso tipario ha subito. Questo sì è un valore aggiunto alla classificazione che si sta realizzando!!
Ma per favore non chiamiamo rarità quello che certamente non è.

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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

A questo punto dopo la ineccepibile posizione espressa da Andrea
procederei in questo modo:

Per Lonigo classificherei il sottotipo Pseudomuto,
precisando che non deve comparire nessuna parte del nome della località per essere tale.
Indicando peraltro che esistono timbri di transizione.
Nel file immetterei l'immagine che ho mostrato a inizio topic con tutta la progressione.

Invece in tutti i c4 metterei una nota del tipo:
La foggia del timbro è tale che a volte il nome della località è fortemente incompleto o addirittura non appare. Essi sono pseudomuti occasionali. Solo l'identificazione di un periodo piu' o meno lungo in cui un annullo risulta sempre completamente senza nome potrà trasformarlo in un sottotipo vero e proprio.
Resterà poi aperto questo topic in link, al fine di approfondire la ricerca delle date.
Si dovra' quindi procedere soprattutto con documenti completi di data con anno.
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robymi
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da robymi »

Ottimo! E' un approccio sistematico ed equilibrato, mi trovo del tutto d'accordo con te.
Roberto
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arkorr
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da arkorr »

Seguendo il criterio individuato (perfettamente condivisibile) quello di Gallarate dovrebbe essere "accettato" come sottotipo: tra la lettera che ho postato nel topic degli annulli, datata 25/9/1855, ed il francobollo che ho invece mostrato nella pagina precedente (che è sciolto, ma credo ci siano pochi dubbi nel datarlo 23/1/1856) intercorrono infatti 4 mesi, che come arco temporale non è poco. Se aggiungiamo che il Sassone lo riporta come noto nel maggio/giugno 1856, arriviamo a poco meno di un anno!

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Corrado
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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

bene!
individuiamo altri muti nel periodo e escludiamo (indicativamente) che non vi siano impronte leggibili nel medesimo periodo e poi lo avalliamo!
Se invece risulta un andamento discontinuo lo avvalliamo negli occasionali!

il nostro studio deve godere di autonomia dai cataloghi e dai lavori precedenti.

Nel tempo di internet abbiamo la possibilita' informativa di essere indipendenti.
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arkorr
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da arkorr »

A proposito dello pseudo-muto di Lonigo, ho trovato queste 2 immagini:
Lonigo pseudo-muto su MB.jpg

Lonigo pseudo-muto su MB 15cent.png

Si vede chiaramente che il bollo sulle marche è privo del nome, mentre in quello apposto accanto il nome è ben leggibile; sembra lo stesso metodo di bollatura adottato con i muti veri e propri, l'uso dei quali comportava l'apposizione del timbro nominativo sulla soprascritta.
Questi pezzi mi fanno sorgere un mare di domande: possibile che esistessero contemporaneamente un C3 difettoso ed uno integro? E se così fosse, perchè mai usarli entrambi e fare doppio lavoro? Se invece è lo stesso bollo impresso male una prima volta, non sarebbe stato più semplice e logico "ripassarlo" sull'affrancatura - di doppi annullamenti ce ne sono a iosa - invece di apporlo accanto? E' un caso che entrambi i pezzi siano affrancati con fiscali e non con francobolli? Esistono altri casi di lettere o frammenti che presentino entrambi i bolli (ammesso e non concesso che siano 2)?
Aggiungo una piccola curiosità in attesa dei vostri pareri: il mio Alianello (copertina marrone) l'ho comprato usato su eBay tempo fa, e reca alcuni appunti del collezionista che lo possedeva (ovviamente non ho idea di chi fosse). Uno di tali appunti è a pag.44, accanto all'immagine del pre-pseudomuto di Lonigo, e in sostanza dice "pseudomuto e bollo normale esistono anche contemporaneamente, quindi non possono essere lo stesso bollo". Lungi da me dar credito più del necessario ad una annotazione "anonima", ma i due pezzi che mostro sembrano dare qualche fondamento a questa ipotesi.

Ciao: Ciao:
Corrado
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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

Ipotesi interessantissima!!!!!!!!!!!!!!

Il cerchio del muto sembra in effetti presentare delle ammaccature diverse da quello parlante.....
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

Mi sembra improbabile il doppio timbro....
ma è da prendere in considerazione.
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Fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

in un asta ho trovato uno pseudomuto di Lonigo del 10\9 ....
molto vicino al 3\9 che ho mostrato....
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da francesco luraschi »

Ciao:

Ecco una raccomandata. Sembrerebbe che punzioni datari e nominativo fossero piuttosto "ballerini" se si confrontano le tre impronte.

I tre cerchi di contenimento appaiono sempre della stesso spessore.


Ciao: Francesco
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I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

Infatti ho delle perplessita' se inserire gli pseudomuti....
E' infatti lampante che gli pseudomuti si verificano solo con i C4 e con i C3 !
E' pertanto probabilile che fosse un problema di planarita',
dove la ampia superficie del cerchi multipli creava una base troppo ampia per affondare leggermente nella carta
e far giungere a contatto anche le scritte interne.

L'unico (o il piu' probabile) che per diffusione (ed anche perchè è un C3 e non un C4) potrebbe secondo me uscire dalla casualita' della mal impressione è appunto Lonigo.
Pertanto se riesco ad individuare un periodo in cui Lonigo fu solo pseudomuto di potrebbe censire!
N.B. gli altri C3 non sono quasi mai pseudomuti o meglio mal impressi

Molto piu' difficile per gli altri C4 che in pratica appaiono quasi tutti nella variante pseudomuti....
Forse Garganano veramente per un periodo definito fu solamente impresso come pseudomuto?
Ma :dub:
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Fildoc
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Cisto
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da Cisto »

Ciao,
tornando sul Gallarate, ho questa busta dove il C4 è usato come timbro di arrivo e la scritta è completamente assente (ci sono solo pochi puntini neri).
Dal testo della lettera, possiamo datare il documento al 23 dicembre 1856.
Spero che possa aiutare la discussione.
Ciao,
Cisto

561223 intero.jpg
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fildoc
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Re: gli annulli Pseudomuti

Messaggio da fildoc »

Grazie dell'apportoi

sono proprio questi ritrovamenti che mi fanno dubitare che si tratti di una modifica o una rottura sostanziale del timbro.
Di conseguenza tra l'altro non li ritengo motivo di un plusvalore, anche se i commercianti ci provano.....quasi sempre!
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ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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