Lettere dal Lombardo Veneto verso altri ASI per via di mare

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Tergesteo
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Lettere dal Lombardo Veneto verso altri ASI per via di mare

Messaggio da Tergesteo »

Questa lettera mi piace assai! E' tornata nel suo luogo di transito, stammatina:
img222275.jpg
Lettera da Venezia a Sinigaglia (come si diceva all'epoca), viaggiata per via di mare da Venezia a Trieste e da Trieste ad Ancona, per essere poi trasportata dalle poste pontificie per via di terra fino a Sinigaglia.

Percorso assai inconsueto!

Cerchiamo di capire la tariffa:

Il mittente, calcolò una tariffa identica alla via di terra (terza distanza). Forse aveva in mente un normale Venezia-Trieste che costava uguale sia via terra che con i vapori del Lloyd.

Il testo interno ci rivela la ragione di questa spedizione anomala: la lettera accompagnava dei pacchi pesanti, che viaggiavano meglio su una nave che in diligenza (o addirittura, sarebbero viaggiati separatamente).

Il commerciante veneziano ebbe l'idea di approfittare del servizio dei vapori del Lloyd che sulla tratta Trieste-Smirne, faceva scalo settimanalmente ad Ancona, tanto poi fino a Sinigaglia, poco mancava.

Ma perché la lettera è doppiamente tassata?

In un primo momento credetti che le poste austriache volessero 30 centesimi da VE a TS e poi 45 cent. da TS ad AN.

In effetti la tariffa fissa per una spedizione via mare da TS ad AN era di 9 kreuzer (o 8 baiocchi).

Ma consultando altri siti in internet sono riuscito ad interpretare le tassazioni.

Ho visto una lettera indirizzata allo stesso destinatario, da Trieste, affrancata 9 kreuzer e tassata sia 6 carantani che 7 baiocchi, mentre non aveva percorso la tratta VE-TS.

La tariffa era di 15 kreuzer (o 60 centesimi) se la destinazione era diversa da Ancona e necessitava di un trasporto via terra a carico delle poste pontificie.

Per gli austriaci, 45 centesimi andavano bene, anche col giro largo, ma mancavano i 5 baiocchi necessari per il tratto pontificio via terra. Lo sapevano già a Trieste e misero il bollo in rosso "affrancatura insufficiente" e calcolarono 15 centesimi di difetto (la lettera sarebbe potuta viaggiare franca per 60 centesimi) più 15 centesimi di diritto fisso che diventano 5+2=7 baiocchi.

Le vie di mare tirreniche, con l'ausilio delle poste sarde (via Genova) sono rare. Questa è l'unica via di mare adriatica Lombardo Veneto-pontificio abbia mai visto.

Sul Del Bianco, nel capitolo sulle relazioni postali austro-pontificie, vi è una nota in merito, ma tutti i pezzi illustrati sono in partenza dal pontificio verso l'Austria (1° volume,capitolo IV, pagine 222-223).

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Benjamin
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francesco luraschi
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da francesco luraschi »

Ciao Benjamin,

bella lettera. Interessante l'escamotage del mittente di spedire la lettera con la corsa ascendente del vapore verso Trieste.

E'vero, la tariffa era 15 kr (75 cent) e la tassa è data da 6 kr mancanti+3 di sovrattassa tradotti dai postali pontifici rispettivamente in 5 e 2 a dare 7 baj a carico del destinatario. Questo in base alla convenzione Austria-Pontificio.

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Tergesteo
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da Tergesteo »

Ecco un documento complementare della lettera mostrata sopra.

Trieste-Ancona 07/02/1854, via di mare, affrancata con un 9 kreuzer III° tipo, sotto tipo b, schwarzblau (equivalente dell'oltremare lombardo veneto per il n°12) in assoluzione della tariffa specifica Trieste-Ancona con i vapori del Lloyd.

Appunto, sempre il nostro che nella sua navigazione verso Smirne, faceva scalo ad Ancona.

Nessuna tassazione, in quanto la busta era in tariffa.

L'annullo "Via di Mare" era in dotazione all'ufficio di Ancona ed apposto, ovviamente in arrivo.

img222497.jpg


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Benjamin
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debaphil
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da debaphil »

Complimenti Benjamin , una lettera assai interessante ! Credo che ci siano alcune imprecisioni nella spiegazione tariffaria : il porto da Ancona a Senigallia, via di terra, era 2 bajocchi non 5 . La soprattassa citata di 2 baj. era applicata alle corrispondenze non affrancate o parzialmente affrancate in partenza, in questo caso invece si tratta di missiva parzialmente affrancata in arrivo già con tassazione delle Poste Austriache di 9 kreuzer, di cui 6 per il porto marittimo mancante e 3 di sovrattassa . La tariffa era appunto di 15 kreuzer, quindi come vennero scambiati i 9 kreuzer di tassazione ? Appunto con i 7 bajocchi . . Nella tariffa di 15 kr. erano naturalmente compresi i 2 bajocchi di diritti pontifici (se fosse arrivata via di terra si calcolava invece la distanza Senigallia confine, 4 bajocchi) per cui le poste pontificie riversarono a quelle austriache 5 bajocchi . Penso sia andata così sebbene lo scambio delle rispettive competenze sia un argomento che non ho approfondito del tutto . Ti allego una bustina da Palma a Recanati via di mare, stessa tariffa ma in Nkr . Ciao:
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Tergesteo
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da Tergesteo »

Bellissima busta!

L'unica altra via di mare Lombardo Veneto-Pontificio abbia mai visto. :clap:

E' tua?

Comunque, sì c'era un imprecisione nell'analisi iniziale della lettera, ma la tua non è corretta.

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debaphil
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da debaphil »

La lettera da Palma era in un asta da Santachiara di parecchi anni fa . Non l'acquistai al tempo e poi non la rividi più . E' anche interessante per i connotati risorgimentali è del 1859 e gli scambi postali Austria - Pontificio alla fine di Ottobre erano ancora molto difficili ed irregolari con percorsi molto lunghi via Milano/Firenze o addirittura via di Svizzera/Milano/Firenze . Per quanto riguarda la tua lettera, che conoscevo, come pure avevo letto l'analisi su storiapostalemagazine, ti scriverò anche in seguito . Su una cosa sono d'accordo, la convenzione Austro-Pontificia per gli invii tramite il LLoyd era una cosa a parte ed il calcolo delle distanze in base alla convenzione Austro-italica del 1852 non c'entra nulla con questo tipo di invii . Quindi la mia affermazione che il diritto pontificio fosse 2 baj. è probabilmente errata . La tariffa è chiara : da qualsiasi località dell'Impero Austriaco a qualsiasi località dello Stato pontificio con i battelli del LLoyd 15 kreuzer . Del Bianco scrive che le competenze del LLoyd ammontavano a 2/3 del porto pagato non solo per gli invii da Trieste ad Ancona (quindi 6 kreuzer per il LLoyd e 3 kreuzer da dividere fra amministrazione austriaca e pontificia) ma anche per la tariffa di 15 kreuzer , quindi 10 kreuzer per il LLoyd e 5 kreuzer da dividere fra le amministrazioni postali . Se così stanno le cose allora la tassa manoscritta 6 non è il porto marittimo mancante, come ho scritto, ma semplicemente quanto mancava a completare la tariffa, la cifra 3 è la soprattassa di questa mancanza . Segue... Ciao:
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debaphil
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da debaphil »

Le cose però cambiarono nel 1858, cito testualmente Del Bianco (pag. 48 del volume III) :.... dal 1° Novembre 1958 l'importo delle lettere in partenza da Ancona era divenuto per 2/3 di spettanza austriaca ed 1/3 pontificia, mentre per quelle in partenza da Trieste l'importo totale era di pertinenza austriaca . Da quanto leggo quindi questa tassazione di 7 bajocchi copriva esattamente l'importo totale dovuto all'amministrazione austriaca per la tassazione in partenza e nulla spettava alle poste pontificie . . Certo , come scrive Del Bianco era una condizione capestro per le Poste Pontificie, ma considerata del tutto marginale data la scarsità degli invii . Sulle origini poi di questa affrancatura da 9 kr., può essere che il mittente pensasse ad un invio di terra ma che per motivi contingenti l'ufficio postale lo abbia dirottato via di mare con conseguente apposizione del bollo AFFRANCATURA INSUFFICIENTE e tasse manoscritte . Scusami Benjamin se ho scritto in due parti ma ero stato pesantemente richiamato ad obblighi familiari ! La mia analisi si basa sui dati oggettivi che troviamo sulla lettera , credo che adesso vada abbastanza bene . Cosa ne pensate? :oo:
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francesco luraschi
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da francesco luraschi »

A dire la verità la convenzione tra Austria e Pontificio del 1852 riserva l'articolo 16 proprio alle corrispondenze tra i due Stati recapitate con il Lloyd.

La tariffa era 9 carantani tra TS a AN e la ripartizione esatta é: 2/3 per i Lloyd e 1/3 per l'amministrazione mittente.

Per punti di arrivo e partenza diversi la tariffa saliva a 15 carantani, per esempio TS-PG (dovrebbe essere rispettivamente 2/5-3/5 ma non sono certo. Ci potrebbe comunque stare perché i 2/3 di 9 equivalgono ai 2/5 di 15, per il Lloyd cambiava nulla).

In caso di lettere non affrancate si applicava la sovrattassa di 2 baj/3 carantani+ il porto mancante di 5 baj/6 carantani da dividere tra Lloyd e amministrazione mittente. Però poi bisognerebbe risalire alla convenzione fondamentale e ora è troppo tardi. Quindi la convenzione fondamentale della lega italica non era estranea all'accordo con i Lloyd.

Nel caso di Benjamin 5+2 equivalgono a 7 siglato sul frontespizio.

La lettera da Palma a Recanati rientra nella seconda statistica.


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debaphil
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da debaphil »

Scusate non sono stato chiarissimo nella citazione, l'annotazione dopo il 1 Novembre 1858 era solo per dire che da questa data i 2/3 de LLoyd venivano incamerati direttamente dall'Austria . Agli effetti della contabilizzazione dei 7 baj. credo fosse la stessa cosa, andava tutto alle poste austriache sia prima che dopo, o sbaglio ?
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Tergesteo
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da Tergesteo »

Le cose però cambiarono nel 1858, cito testualmente Del Bianco (pag. 48 del volume III) :.... dal 1° Novembre 1958 l'importo delle lettere in partenza da Ancona era divenuto per 2/3 di spettanza austriaca ed 1/3 pontificia, mentre per quelle in partenza da Trieste l'importo totale era di pertinenza austriaca . Da quanto leggo quindi questa tassazione di 7 bajocchi copriva esattamente l'importo totale dovuto all'amministrazione austriaca per la tassazione in partenza e nulla spettava alle poste pontificie . . Certo , come scrive Del Bianco era una condizione capestro per le Poste Pontificie, ma considerata del tutto marginale data la scarsità degli invii . Sulle origini poi di questa affrancatura da 9 kr., può essere che il mittente pensasse ad un invio di terra ma che per motivi contingenti l'ufficio postale lo abbia dirottato via di mare con conseguente apposizione del bollo AFFRANCATURA INSUFFICIENTE e tasse manoscritte . Scusami Benjamin se ho scritto in due parti ma ero stato pesantemente richiamato ad obblighi familiari ! La mia analisi si basa sui dati oggettivi che troviamo sulla lettera , credo che adesso vada abbastanza bene . Cosa ne pensate? :oo:
:not: :not: :not:

Non concordo affatto!

Trieste-Ancona via di mare con i vapori del Lloyd, 9 kreuzer o 45 centesimi siano (in senso opposto 8 baiocchi).
Però il porto via terra da Ancona ad un altra città pontificia va aggiunto.
Nel caso di Senigallia, essendo in un altro distretto postale rispetto ad Ancona, sono da aggiungere 5 baiocchi (6 kreuzer-30 centesimi).
Il diritto fisso era di 3 kreuzer-15 centesimi=2 baiocchi.

E da qui non si scappa.

La mia lettera, nel suo testo, rivela l'INTENZIONE del mittente di spedire un carico di merce e le sue fatture per metà via di terra e metà via di mare "per diminuire il riscio". E' probabile che pensasse che la tariffa rimanesse uguale alla terza distanza, via di terra.

Ma a Trieste, sapevano benissimo che non era così.

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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da Tergesteo »

Scusate non sono stato chiarissimo nella citazione, l'annotazione dopo il 1 Novembre 1858 era solo per dire che da questa data i 2/3 de LLoyd venivano incamerati direttamente dall'Austria . Agli effetti della contabilizzazione dei 7 baj. credo fosse la stessa cosa, andava tutto alle poste austriache sia prima che dopo, o sbaglio ?




Il pontificio doveva trasportare la lettera a gratis da Ancona a Sinigallia, mentre il Lloyd adriatico era una società privata?

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Benjamin
Ultima modifica di Tergesteo il 6 novembre 2014, 22:42, modificato 1 volta in totale.
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francesco luraschi
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da francesco luraschi »

Luca,

nel 1852 l'amministrazione mittente saldava il conto aperto con il Lloyd in base alle ripartizioni segnate nei §§ 1 e 2 mentre i 3 carantani di sovrattassa venivano incamerati direttamente.

"
§ 5. Per le lettere non affrancate a mezzo di francobolli o non munite di bolli sufficienti dovrà pagare il destinatario, oltre le tasse indicate ai §§ 1 e 2, una sopratassa di carantani 3, ossia bajocchi 2 per ogni gramme 17 di conformità all’Articolo 12 della Convenzione fondamentale, e ciò a vantaggio di quell’Amministrazione postale nel di cui territorio vengono impostate simili lettere.

"

Non so poi nel 1858...

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francesco luraschi
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da francesco luraschi »

Benjamin,

però leggi anche le mie osservazioni. A me sembra che stiamo dicendo le stesse cose.

Il Lloyd incassava in entrambe le direzioni in base alle ripartizioni che ho segnato. Sono sicuro sulle tratte marittime, non ricordo benissimo le ripartizioni del caso promiscuo terra-mare ma matematicamente corrispondono.

Lo Stato destinatario lavorava "gratis" quando riceveva e consegnava mentre doveva rimborsare solo il Lloyd sulle proprie spedizioni. A destino poi provvedeva lo Stato destinatario a consegnare "gratis". E' una questione di reciprocità derivante dalla convenzione fondamentale del 1850 poi estesa agli altri ASI.

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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da Tergesteo »

Benjamin,

però leggi anche le mie osservazioni. A me sembra che stiamo dicendo le stesse cose.

Il Lloyd incassava in entrambe le direzioni in base alle ripartizioni che ho segnato. Sono sicuro sulle tratte marittime, non ricordo benissimo le ripartizioni del caso promiscuo terra-mare ma matematicamente corrispondono.

Lo Stato destinatario lavorava "gratis" quando riceveva e consegnava mentre doveva rimborsare solo il Lloyd sulle proprie spedizioni. A destino poi provvedeva lo Stato destinatario a consegnare "gratis".

Ciao: Francesco


Certo!

Quanto alla ripartizione, non saprei.
Il Lloyd era una compagnia privata che gestiva un servizio postale in subapalto e si rendeva utile alle I.R. poste, sopratutto sulla rotta Venezia-Trieste.
Il Lloyd adriatico voleva 30 centesimi/6 kreuzer per un Venezia-Trieste e vice versa e 9 kreuzer-45 centesimi per un Trieste-Ancona o 8 baiocchi in senso contrario. Fine.

Dubito dessero una parte al pontificio, credo si regolassero sui favori reciproci (come per la posta in transito).

Poi se dovevano subentrare le poste ufficiali austriache o pontificie, le tariffe aggiuntive o tassazione riguardavano soltanto loro.

La lettera venne già tassata a Trieste perché era sicuramente l'ufficio più compettente dell'impero e sapevano che la lettera non era franca a destino.

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debaphil
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da debaphil »

Francesco, Benjamin, non mi sembra di avere scritto cose così diverse . I 3 kreuzer di sovrattassa sono di competenza austriaca,,,i 6 kreuzer sono la parte mancante della tariffa,,,10 kreuzer andavano al Lloyd (2/3 del totale tariffa se quello che scrive Del Bianco è corretto) . La tassa al destinatario è 7 baj. che corrispondono ai 6+3 kr. di tassazione . Del totale di 15+3 kr. = 18 kr. rimangono 5 kreuzer di diritti postali al netto della sovrattassa . . Se invece il seeporto era sempre di 6 kr. (perché mai il LLoyd doveva avere di più se una lettera arrivava dall'interno?) quello da Trieste ad Ancona era appunto 6 kreuzer ai LLoyd +3 kreuzer di diritti austriaci, allora il totale di diritti postali amonterebbe a 9 kreuzer . In ogni caso la disposizione che regolava gli invii Austria Pontificio con il LLoyd non considera alcuna distanza, dice da qualsiasi località dell'impero d'Austria a qualsiasi località dello Stato Pontificio . In ragione di questo sostenere che la tratta Ancona Senigallia fosse calcolata 5 baj. cioè 6 kreuzer nella tariffa non mi sembra corretto per questo tipo di invio senza contare il fatto che da Ancona a Senigallia ci volevano 2 bajocchi (così è scritto nel tariffario delle poste pontificie che ti allego) . Ciao:
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da Tergesteo »

Francesco, Benjamin, non mi sembra di avere scritto cose così diverse . I 3 kreuzer di sovrattassa sono di competenza austriaca,,,i 6 kreuzer sono la parte mancante della tariffa,,,10 kreuzer andavano al Lloyd (2/3 del totale tariffa se quello che scrive Del Bianco è corretto) . La tassa al destinatario è 7 baj. che corrispondono ai 6+3 kr. di tassazione . Del totale di 15+3 kr. = 18 kr. rimangono 5 kreuzer di diritti postali al netto della sovrattassa . . Se invece il seeporto era sempre di 6 kr. (perché mai il LLoyd doveva avere di più se una lettera arrivava dall'interno?) quello da Trieste ad Ancona era appunto 6 kreuzer ai LLoyd +3 kreuzer di diritti austriaci, allora il totale di diritti postali amonterebbe a 9 kreuzer . In ogni caso la disposizione che regolava gli invii Austria Pontificio con il LLoyd non considera alcuna distanza, dice da qualsiasi località dell'impero d'Austria a qualsiasi località dello Stato Pontificio . In ragione di questo sostenere che la tratta Ancona Senigallia fosse calcolata 5 baj. cioè 6 kreuzer nella tariffa non mi sembra corretto per questo tipo di invio senza contare il fatto che da Ancona a Senigallia ci volevano 2 bajocchi (così è scritto nel tariffario delle poste pontificie che ti allego) . Ciao:



Non è così!
Non si tratta di una tariffa applicata ad una normale lettera Ancona-Sinigallia, che sì avrebbe pagato 2 baiocchi.
Nel Del Bianco, a pagina 222 e seguente è chiaramente scritto che la convenzione prevedeva una tariffa di 8 baiocchi (9 kreuzer) per la tratta Trieste-Ancona e poi di 13 baiocchi (15 kreuzer) per un inoltro in un altra località dello stato pontificio. E vice versa per l'Austria. Non veniva presa in considerazione la distanza reale (o la direzione postale differente).

Quindi, sì la lettera era in difetto dei 5 baiocchi (6 kreuzer) mancanti e venne tassata di conseguenza.

Per la parte austriaca era franca fino ad Ancona.

La si può girare in tutte le maniere, ma le cose stanno così.

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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da francesco luraschi »

Luca,

la lettera di Benjamin sarebbe stata tassata nello stesso modo anche se diretta a Roma. In periodo di convenzione le tariffe interne non valevano.

Il Lloyd, poi, incassava sempre 6 carantani per ogni lettera semplice attraverso rimborsi differiti dall'amministrazione austriaca, mai dal Pontificio direttamente. Infatti 2/3 di 9 (tratta marittima) e 2/5 di 15 (tratta promiscua) fanno sempre 6 carantani.

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debaphil
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da debaphil »

Avevo risposto ma per qualche motivo la risposta è andata perduta . Comunque sono d'accordo su tutto ed alla fine mi confermi quanto alla fine avevo scritto : alle Poste Pontificie non andava nulla di quei 7 baj di tassazione finale . Il mio discorso sui 2 baj. era per un fatto formale . Nella sostanza certo che la tratta Ancona Senigallia comportò un aumento di 6 kr. , non per uno specifico porto Ancona Senigallia ma perché era località diversa da Ancona . Domani all'asta di Vaccari c'è una lettera che da Milano va a Palermo . L'avete vista ?
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francesco luraschi
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da francesco luraschi »

Luca,

ricordo di avere visto una lettera da MI per la Sicilia via GE affrancata con cent.45 ritenuti insufficienti (ufficio AP). A fianco c'è il timbro R rosso che evidentemente era in mano a chi era preposto a dare il nulla osta per la spedizione (UE). Poi c'era un PP rosso genovese.

Non sono esperto di tassazioni ma a memoria ricordo che mancavano 3 carantani per la tariffa. Una volta rintracciato il mittente (o più probabilmente il destinatario visto il lasso di tempo tra i due timbri) la spedizione ebbe luogo.

Mi piacerebbe averla ma non me la sento di puntare vista la cifra.

Vado a memoria dato che non riesco a rintracciarla a video.

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debaphil
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Re: Una lunga traversata adriatica

Messaggio da debaphil »

Eccola, il bollo rosso Rd testimonia un pagamento in contanti fatto il 26 /10 /1856 . Ricordo che al verso infatti è manoscritta la cifra 3, 3 kreuzer pagati in contanti . il bollo P. P. è dell'ufficio di Milano, non Genova . L'avevo visionata tempo fa a Milanofil e avevo (ed ho) più di un idea di acquistarla ma non sono riuscito a trovare una spiegazione convincente per un fermo di ben 42 giorni all'ufficio di Milano . Che ne pensate ? :shock:
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