L'affrancatura dei giornali spediti all'estero

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paolo.pellegrini
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L'affrancatura dei giornali spediti all'estero

Messaggio da paolo.pellegrini »

Ecco un mercurio azzurro (3 cent) con annullo I.R. Posta Militare in I. n°2 del 5/12.
La spiegazione dello strano uso?
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Tergesteo
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da Tergesteo »

I francobolli per giornali erano solitamente annullati in arrivo, quindi un militare poteva essere abbonato ad un giornale.

L'annullo mi sembra originale.

Posto un confronto:

img826.jpg


L'insieme è raro, ma purtroppo (sfondo una porta aperta scrivendolo) in pessime condizioni.

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fildoc
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

La spedizione dei giornali fuori dal regno LV era prevista come stampa e pertanto prevedeva l'affrancatura da 5 centesimi
e non quella con il mercurio che aveva un valore minore pari a 3 centesimi.
Questo mi fa pensare ad un giornale spedito in abbonamento in qualche caserma dell'impero e poi inoltrato alla guarnigione di Firenze dove nel frattempo il soldato era stato trasferito.
Inoltro operato tramite trasporti militari e non tramite le poste nazionali.
In arrivo in caserma, anche per un senso di appartenenza, il francobollo veniva poi annullato.
A Firenze questo senso di appartenenza doveva essere abbastanza sentito,
infatti sono conosciuti alcuni casi anche di marzocchi annullati all'interno della caserma del corpo militare cola' dislocato.
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Tergesteo
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da Tergesteo »

Massimiliano, ti devo corregere.

L'annullo Feldpost n°2 era sì in uso a Firenze, ma l'I.R. posta militare in It. n°2 era in uso ad Ancona (che prima usava il Feldpost n°3).

Comunque non cambiano i giusti concetti.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

Piccola correzione: i francobolli per giornali rimasero validi anche per l'estero per tutto il 1851 prima di limitarne l'uso all'interno.

Benjamin scrive che questo timbro era in uso ad Ancona, se ben capisco. Effettivamente dal 1849 in avanti Ancona era presidiata da una guarnigione austriaca e probabilmente accanto alla posta civile funzionava pure la posta militare.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

Giusto ho scambiato numeri per l'annullo! :OOO:

Ehm nel 1851 non vi era nessuna convenzione!
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

Una convenzione tra Austria e Pontificio esisteva già dal 1823 e quindi prima della cosiddetta “lega postale italica”. Maggiori informazioni si trovano sul Fedele-Gallenga.

Nel 1851, e solo per quell’anno, i Mercuri rimasero validi per l’estero così come erano validi, per le competenze interne, in quell’anno i francobolli della postalettere anche per invii verso Paesi con cui non vi era possibilità di PD, tipo il Pontificio. In altre parole in questo periodo la posta austriaca riteneva soddisfatte le proprie competenze interne per i giornali con soli cent.3, ovviamente nel caso di spedizioni da parte delle redazioni.

Il francobollo in questione sembra confermare che i giornali spediti a militari godessero della tariffa interna: rimane comunque un bel pezzo, nonostante la qualità, peccato che mancando la fascetta non ci sia poi certezza dell'operato delle poste pontificie.

Aggiungo che l’addetto della posta militare austriaca in Ancona stava presso la direzione delle poste.

Ecco un caso simile databile 1851 che fa parte di un "ampio articolo documentato" su Storie di posta 10.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

Non è per nulla simile....
la fascetta annullata in partenza va ad un civile all'estero!

...e convenzione :mmm: per modo di dire...
visto che la posta era tassata!

sarebbe convenzione se non fosse tassata!
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francesco luraschi
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

Ho voluto mostrare il caso di un francobollo per giornali utilizzato per la spedizione all'estero. Questo è il legame con l'altro pezzo.

Poi è vero che in un caso il destinatario è un militare e nell'altro un civile, uno ha l'annullo in arrivo l'altro in partenza. Ma questi sono dettagli secondari nell'economia del discorso (validità dei francobolli per giornali diretti all'estero).

Quanto all'applicazione delle convenzioni in base alla presenza di tasse o meno ...non è propriamente così. Pure la tua lettera rispetta una convenzione, però ovviamente non è quella del 1852.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

Scusami ma non ci siamo...
Il Mercurio aveva validita' fino al confine asburgico punto,
poi il trasporto doveva essere pagato per una consegna ad un civile dal destinatario nel pontificio.

In pratica nel pontificio si pagava il dovuto punto e basta.

La convenzione si chiama così perche' invece dopo quella del 1852 il mittente pagava in partenza anche per la tratta nel pontificio e di conseguenza il destinatario non pagava nulla!

quindi non concordo assolutamente su quanto hai scritto:
Ma questi sono dettagli secondari nell'economia del discorso


e tantomeno quando scrivi:
Quanto all'applicazione delle convenzioni in base alla presenza di tasse o meno ...non è propriamente così. Pure la tua lettera rispetta una convenzione, però ovviamente non è quella del 1852.
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francesco luraschi
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

Spiego meglio il concetto espresso sopra: i francobolli per giornali rimasero validi per tutto il 1851 anche per spedizioni di giornali all'estero dato che per la posta AUSTRIACA la tariffa era ritenuta sufficiente. Ovviamente poi a destino l'amministrazione destinataria, pontificia o meno, applicava le proprie competenze, almeno per le spedizioni verso civili. Dal 1/1/1852 questa tariffa agevolata per le redazioni veniva a decadere e la tariffa INTERNA passava a 5 centesimi assolta con il francobollo giallo della postalettere: i francobolli per giornali non erano più validi per l'estero!

Riguardo le convenzioni: è vero che noi collezionisti siamo portati a leggere i segni sulle lettere e in base a questo scriviamo di "Paese convenzionato-Paese non convenzionato" cercando di interpretare tariffe e tasse. Però le convenzioni non si limitavano solo a questo: stabilivano i tragitti, i giorni e il numero dei viaggi, gli UP di scambio ecc.. L'esempio più eclatante viene dalle convenzioni tra Austria e Francia che chiaramente esistevano già da prima del 1844. Solo che l'affrancatura era fino al confine, cioè OBBLIGATORIA ASSOLUTA mentre dal 1844 diventerà possibile sia il PD sia il PA (veniva eliminato il porto mediato) e tale rimarrà in futuro. Un esempio di affrancatura OBBLIGATORIA ASSOLUTA è la lettera VR-FE: se non si assolveva completamente il porto in partenza la lettera semplicemente...non sarebbe partita. Poi dal 1852, con la lega postale italica, le cose cambiarono e venne introdotto il porto assegnato seppur sfavorito rispetto al PD con bollini (affrancatura OBBLIGATORIA RELATIVA).

Per chiarezza ulteriore allego una lettera LV-Francia pre 1844: un esperto di convenzioni postali sa sicuramente spiegare a quale convenzione si rifà il porto mediato, il perché dei 2 carantani al verso e gli 11/10 di FF per il destinatario. Così come l'applicazione del bollo TS, il LI rosso ecc...: parlando tra noi diciamo che non c'era convenzione (e in effetti il PD o il PA non era ammesso) ma un accordo tecnico esisteva.

Sono sicuro di essere stato chiaro.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

Non è proprio cosi'....
Spiego meglio il concetto espresso sopra: i francobolli per giornali rimasero validi per tutto il 1851 anche per spedizioni di giornali all'estero dato che per la posta AUSTRIACA la tariffa era ritenuta sufficiente. Ovviamente poi a destino l'amministrazione destinataria, pontificia o meno, applicava le proprie competenze, almeno per le spedizioni verso civili. Dal 1/1/1852 questa tariffa agevolata per le redazioni veniva a decadere e la tariffa INTERNA passava a 5 centesimi MA DOVE HAI TROVATO UNA SIMILE NOTIZIA? assolta con il francobollo giallo della postalettere: i francobolli per giornali non erano più validi per l'estero!


piu' semplicemente prima non vi era convenzione quindi si usava il mercurio che ovviamente era valido solo per l'interno,
dalla frontiera in poi pagavano i destinatari le varie tariffe ; piemontesi, parmigiani o papalini che fossero!
Poi, dopo la convenzione con la lega, per gli stati aderenti alla lega, con solo 2 centesimi in piu' ovvero 5 centesimi, i destinatari non pagavano piu' nulla! Questo è il modo corretto di vedere le cose...
Infatti i Mercuri rimasero validi per tutto il territorio imperiale fino al 31 12 1858!
I cinque centesimi era una nuova tariffa introdotta con la convenzione per il porto franco nei paesi aderenti alla lega.
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

Facciamo l'esempio con le date di un giornale spedito dal LV a Ancona:

31/12/1851: fb per giornali da cent.3 (porto interno) + tassazione a destino per le competenze pontificie ("no convenzione")

1/1/1852: fb della postalettere da cent.5 (porto interno) + tassazione a destino per le competenze pontificie ("no convenzione"). I francobolli per giornali non erano più validi per l'estero, (evidentemente le poste non si accontentavano più).

Il 30/3/1852 viene firmata la convenzione con cui il Pontificio entra a fare parte della lega postale italiana. La convenzione entrerà in vigore 5 mesi dopo.

Quindi, data a caso successiva:

19/12/1852: francobollo della postalettere da cent.5 senza alcuna altra tassa a destino.

Come ho scritto nel primo intervento sopra le modalità di lavorazione dei giornali da parte dei pontifici sono da approfondire dato che si tratta di fascette.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

1/1/1852: fb della postalettere da cent.5 (porto interno)
da dove rendi questa notizia?
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

La desumo dal doc in cui c'è scritto che dopo il 1851 i francobolli per giornali con destinazione estera non venivano ritenuti più validi.

In alternativa si applicava la tariffa interna per gli stampati da centesimi 5 per ogni lotto (postalettere). Praticamente la posta austriaca per invii all'estero non faceva più distinzione tra il mittente persona fisica e redazione.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

Interpreti male.
Prima della convenzione i giornali erano spediti con la tariffa 1
dopo la convenzione vi erano due tariffe: la 1 e la 2.

tariffa 1
Il francobollo Mercurio permetteva il trasporto fino a confine.
Punto.
Per l'estero il mercurio non ha mai avuto valore.

Tariffa 2
Quando si comincio' a mettere il 5 centesimi per l'estero il giornale nei paesi della lega arrivava franco a destino.
Punto.

1/1/1852: fb della postalettere da cent.5 (porto interno)
questa tariffa non esiste!
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

Innanzitutto ti consiglio di leggere i doc dell'articolo su Storie di Posta dove c'è scritto del discorso della validità semestrale dei francobolli per giornali all'estero fino al 30/6/1851 poi rinnovata fino al 31/12/1851. Non ho l'articolo davanti altrimenti ti avrei segnalato direttamente il numero di doc.

Poi esempio pratico: se tu, PRIVATO, nel periodo 1/1/1852-30/8/1852 dovevi spedire un giornale da MI (o uno stampato) nel Pontificio che tariffa volevi che ti venisse applicata? E le REDAZIONI visto che i francobolli per giornali non erano più validi per l'estero?

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

ma non erano mai stati validi per l'estero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da francesco luraschi »

Il problema deriva da questa equazione:

valido per l'estero= PD

che chiaramente è errata come sto cercando di spiegare. Per questo motivo riunisco diversi contributi:

Il cent.15 sulla lettera VR-FE:

E'valido per l'estero? SI Assolve il PD? No

Pur nella sua relativa rarità non è per nulla banale in quanto rappresenta un condensato di tecnica postale. Infatti affrancare con bollini una lettera per l'estero poteva divenire un problema e infatti l'affrancatura consigliata dai postali era il contante. Questo perché verso determinati Paesi una lettera sottoaffrancata con bollini poteva rimanere giacente, mentre verso altri inizialmente si perdeva l'affrancatura parziale.

Il francobollo per gazzette sulla fascetta WIEN-ANCONA:

E'valido per l'estero? SI, nel 1851 Assolve il PD? NO

Il doc allegato del 28/3/1851 per la data e per come è formulato lascia capire che si tratta di una risposta ad una situazione non ben chiara da parte di qualche UP periferico. Con il dispaccio menzionato le poste austriache confermavano che per il primo semestre 1851 si sarebbero accontentate di cent.3 per le proprie competenze.

L'altro doc del 12/12/1851 invece ci fa capire che la possibilità dell'utilizzo per l'estero dei francobolli per gazzette era stato rinnovato anche per il II semestre del 1851 ma che avrebbe avuto termine con il 1/1/1852.

Dal 1/1/1852 i francobolli per gazzette non sarebbero stati più validi per l'estero venendo sostituiti dal bollino giallo da cent.5 della postalettere. In altre parole da questa data le poste asburgiche non si sarebbero più accontentate di vedere saldate le proprie competenze con centesimi 3.

Un incaricato delle redazioni che avesse voluto spedire le gazzette con i relativi francobolli non ci sarebbe riuscito.

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Re: francobollo per giornali con annullo POSTA MILITARE

Messaggio da fildoc »

Beh le disposizioni scritte così non sono molto chiare...
in un primo tempo vien detto di non fare un plico dei giornali per l'estero e di spedirli singolarmente con annullo in partenza.....
fin qui mi pare chiaro, testo breve e stringato.
La seconda parte fa riferimento a molti documenti precedenti ed è ben piu' arzigogolata...
sembra che venga detto di porre i giornali per l'estero sotto fascia (quindi a pacchi) e di trattarli come stampa senza usare il Mercurio.....
come stampe con la tariffa di 5 centesimi a meno che le convenzioni non prevedessero altrimenti (certamente quella austrogermanica!).
Quindi teoricamente gli editori per spedire i giornali all'estero quando non vi era convenzione (poniamo per spedire i giornali degli abbonati a Madrid) facevano un plico con i giornali con su scritto Spagna e ponevano i giornali tutti insieme sotto fascia...
(essendoci una agevolazione fino al peso corrispondente a 16 lotti) spendevano a volte probabilmente di meno...
Infatti il lavoro richiesto alle poste asburgiche era meno perchè non vi erano le spese di recapito!

Tuttavia nei primi mesi del 1852 gia' certamente erano in essere gli abboccamenti per la lega postale
(sappiamo per esempio che con Napoli vi furono ripetuti inviti a farne parte che vennero piu' volte rifiutati!),
e non si puo' escludere che la deroga di sei mesi sia stata procrastinata fino all'introduzione della convenzione
(non dimentichiamo che lo stato di Parmense per esempio era uno stretto satellite....).

La pochezza poi dei giornali, integri di fascetta e francobollo spediti all'estero nel periodo, giunti fino a noi
ci impedisce di avere una sicura interpretazione di come veniva applicato il regolamento.
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