Stampa e colori del Centes. 5

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno Lombardo-Veneto.

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Tergesteo
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da Tergesteo »

Ripartiamo dai classici: l'unica edizione del catalogo Sassone specializzato ASI riguardante il Lombardo Veneto curata dall'ing. Provera risale al 1971. Per le edizioni seguenti Mondolfo riprese le redini in mano e cassò l'ottimo lavoro di colui che rimane il massimo studioso italiano del Lombardo Veneto.

A suo tempo fu lo stesso Sorani a farmelo scoprire, dicendomi che questa era la fonte più affidabile sulla materia e che lo consultava spesso.

Ora, cosa leggiamo su quest'edizione 1971 del Sassone:
img124887.jpg
Come vedete i colori non sono cambiati da allora, l'1k si chiamava 1l. Ma non cambia la sostanza. I colori erano quelli.

A fianco di ogni tinta viene precisato il periodo d'uso ed apriti cielo, il n°1l (k) viene collocato tra il 1857 ed il 1858, confermando ciò che ho scritto sopra.

Inoltre nella fonte a cui hanno attinto tutti, il catalogo Huber/Wessely, ritroviamo le stesse tinte del Ferchenbauer tra cui il braunorange (ma non l'olivgelb ed il giallo arancio prima tiratura). Nessun giallo bistro...
img124888.jpg
Per la comodità di chi ci legge, riporto anche la pagina del Ferchenbauer riguardante le tinte del 5 centesimi:
img124889.jpg
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Benjamin
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Giordano Bruno
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Tergesteo
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da Tergesteo »

Il fatto è che i periti di area "sassone" non "si confondono" ma "utilizzano" il braun orange come riferimento per classificare l' 1k e non considerano minimamente la tiratura del 1858 che probabilmente classificano come giallo ocra. Il concetto temporale della classificazione di Mondolfo vale per quella originale ma se poi sono stati aggiunti colori è possibile che il tutto sia stato stravolto.
A confondere ancor più le idee quando arriva sul mercato un braun orange certificato austriaco, questo viene "correttamente" descritto come rara tinta non catalogata dal sassone
Per cui alla fine lo stesso francobollo viene classificato in due modi diversi a seconda della "scuola/riferimento"
Analogamente come abbiamo appena visto con una lettera famosa , un giallo oliva ( così classificato sulla lettera) viene descritto e temo anche certificato come " giallo limone verdastro" perchè i periti lo considerano più vicino per cromia e valore economico al limone verdastro aumentando ancora di più la confusione.
Magari fosse così semplice!

I periti italiani sanno benissimo che il braunorange va classificato come n°1e.

Sia Sorani che Sottoriva lo sanno perfettamente!

Ecco un brauorange "base" certificato da Sottoriva quale 1e:
img123540.jpg
Sanno anche che l'olivgelb, nulla ha a che fare col giallo limone verdastro.

Il braunorange differisce dalle altre sottotinte del n°1e e quando è particolarmente carico è raro ed andrebbe premiato a livello economico.
La tinta base del n°1e (nei miei confronti l'SI VENEZIA della prima riga) è un'altra cosa, così come il giallo vivo o il giallo oliva. Però rimangono in comune le forniture cartacee (spessa, rugosa e di qualità scadente) ed il conseguente foulage, così come la definizione intermedia della stampa (peggiore delle prime tirature, migliore delle seguenti).

Non c'è alcuna diatriba tra scuole o nazioni, soltanto una grande confusione!

Non possiedo certificati austriaci del braunorange, ma è una tinta molto facile da riconoscere (anche a video).

Comunque, no! I periti italiani non certificano sistematicamente il braunorange come n°1e.

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fildoc
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da fildoc »

sostanzialmente nella marea di sfumature gialle...
(dove le ossidazioni legate al tempo sono piu' facili che per qualsiasi altro colore!)
esistono dei colori piu' facili registrabili piu' o meno bene nella gradazione classica dei colori:
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da fildoc »

Diverso è quando oltre alla direzione verso il rosso a destra o al blu a sx si innesta un quarto colore non rappresentabile facilmente in un diagramma!
Ed è quando si aggiunge una tonalita' nerastra (bistro) o marroncina (brownorange) sulle gamme di dx o di sx (olivergelb)
poi che il colore possa ripetersi su livelli di tiratura diversa o si presenti caratteristicamente in una determinata fase della progressione di stampa è altrettatnto vero.
Tuttavia io diffido che i colori siano storicamente distribuiti in una progressione così lineare nelle diverse annate...troppo semplice!
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da fildoc »

per dare un'idea pratica di quello che dico:
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Tergesteo
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da Tergesteo »

Tuttavia io diffido che i colori siano storicamente distribuiti in una progressione così lineare nelle diverse annate...troppo semplice!
Sì e no!

Possiamo ragionevolmente ipotizzare che le varie fasi di stampa del 5 centesimi siano andate avanti fino all'inizio del 1851.
Lo possiamo dedurre dalle caratteristiche forniture cartacee, così come dalla distanza tra i cliché e dalla resa della stampa e dal probabilissimo impiego di una tavola sola.

Il 5 centesimi fu il valore meno usato della prima emissione, sconosciuto in molti uffici e spesso abbinato in affrancature bicolori per formare la tariffa di primo porto o in strisce di tre per lo stesso impiego.

Non a caso non fu ristampato su carta a macchina, mentre il suo cugino austriaco, l'1 kreuzer lo fu.

Quindi possiamo dedurne che alcune giacenze vennero distribuite tardivamente, frutto di un'ultima stampa non impiegata subito (non vedrete mai un arancio o un arancio carico usato nei primi anni) o di un accantonamento come il recto-verso.

Ora sappiamo che le tinte rare hanno sempre una collocazione geografica precisa perché distribuite in pochi uffici, così come degli abbinamenti cartacei precisi, dovuti all'impiego di un limitato numero di fogli.

Lo studio della quarta di Sardegna è basato su questi parametri. Per il Lombardo Veneto non dovrebbe essere diverso.

Quando si parla di una tinta, si dovrebbe sottintendere un identikit preciso comprendente il colore, l'opacità o lucentezza dell'inchiostro, la carta, le peculiarità di stampa e logorio del cliché e zona d'uso, altrimenti si ricade nello studio fatto col Patone, cioè la negazione assoluta della ricerca filatelica seria.

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raffaele1961
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da raffaele1961 »

Indubbiamente un argomento interessante. Come i colori di Sardegna che sono un campo direi minato anche nel Lombardo Veneto e nell'Austria antica troviamo una miriade di colori. Bisogna poi mettere in conto che le persone possono vedere anche una gradazione differente o nel tempo con gli agenti atmosferici il colore cambia. Volevo chiedere cosa vuol dire il temine , usato da Sottoriva, tiratura antica. Il francobollo fu usato per pochissimi anni. Nei certificati si trovano anche dei bizantismi oppure questo è un termine proprio usabile nelle serie filateliche di questo tipo? Ciao:
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pablita64
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da pablita64 »

Per tiratura antica i commercianti ed i periti di vecchia data intendono un francobollo non di primissima tiratura, ma appena successivo. Quindi non certamente un francobollo delle ultime tirature.
Confermo quanto detto da Benjamin, il catalogo Sassone del 71 è stato l'unico con le indicazioni del Provera. Poi le cose si sono complicate e secondo me anche il Sorani ha ritrattato quanto indicato dal Provera, purtroppo portando un po' di confusione.
Il pezzo di Luca lo classificherei anch'io come 1e ocra arancio
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lucasa
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da lucasa »

Mario visto dal vivo ci sono pochi dubbi. Che tu sappia ci sono degli 1K certificati giusti ? Finora abbiamo parlato di 1e certificati come 1k.

Per quanto riguarda il discorso dei 5 centesimi come sapete abbiamo gli appunti di Otto Voetter con indicati tutti gli ordini di riassortimento dei francobolli del LV che lui è riuscito a trovare con indicato il numero di fogli ed i valori richiesti.

Per il 5 centesimi è piuttosto semplice oltre alla fornitura iniziale , sono state ordinate solamente altre due forniture tutte e due nel 1850 ( una da 960000 e l'altra da 1200000) per un totale di 2,26 milioni includendo la fornitura iniziale di 100000 pezzi contro i 3,5 milioni stimati da Provera. Quindi al massimo potrebbe esserci stata una terza fornitura più tardi sfuggita al Voetter . Improbabile la fornitura successiva del 1851 perché oltre ad essere documentata solo per 15,30 e 45 centesimi è con ogni probabilità quella durante la quale sono state fatte le prove di costolatura

Molto semplicisticamente ho pensato quindi che la fornitura "ministeriale" del decreto fosse la famiglia dei gialli limone; il primo riassortimento la famiglia degli ocra-giallo , ocra etc ( con le tirature antiche) perché sono tinte che compaiono già nel 1850 e poi l'ultima fornitura stampata più tardi ovvero quella degli arancio . Come sia poi stata distribuita e quando è un discorso tutto da definire

Ciao Luca
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Tergesteo
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da Tergesteo »

Per tiratura antica i commercianti ed i periti di vecchia data intendono un francobollo non di primissima tiratura, ma appena successivo. Quindi non certamente un francobollo delle ultime tirature.
Questa dicitura è usata da Ferchenbauer (in tedesco Fruheauflage che ha lo stesso significato).
Ecco ad esempio il certificato del mio n°1e giallo vivo (che colloca nei gialli foschi tiratura antica):
img124890.jpg
Mario visto dal vivo ci sono pochi dubbi. Che tu sappia ci sono degli 1K certificati giusti ? Finora abbiamo parlato di 1e certificati come 1k.
Ne vidi un paio di Enzo Diena, tra cui una striscia su lettera usata col CO di Venezia del 1858.
Molto semplicisticamente ho pensato quindi che la fornitura "ministeriale" del decreto fosse la famiglia dei gialli limone; il primo riassortimento la famiglia degli ocra-giallo , ocra etc ( con le tirature antiche) perché sono tinte che compaiono già nel 1850 e poi l'ultima fornitura stampata più tardi ovvero quella degli arancio . Come sia poi stata distribuita e quando è un discorso tutto da definire
Incrociando i dati propenderei più per tre tirature, la prima dall'1a all'1e incluso, poi 1 ed 1f per finire dall'1g all'1k.

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fildoc
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da fildoc »

per fare un buon lavoro tutte le informazioni finora esplicitate finora devono trovare una congrua collocazione al fine di generare un unicum razionale
dove colori, usura dei clichè, carte, annullamenti, date d'uso generino un sistema organico dove poter collocare ogni singolo pezzo!
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da Tergesteo »

E' quello che fece prima il Lajolo, seguito dal Rattone per la quarta di Sardegna.

Va anche segnalato il bel lavoro di Umberto Ballabio.

Queste sono le fondamentà culturali degli studi sulla quarta di Sardegna.

Per la prima emissione del Lombardo Veneto, mancano!

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pablita64
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da pablita64 »

Ecco come il Ferchenbauer perizia la tinta braun orange (la terza più rara dopo il giallo limone verdastro ed il giallo limone):
IMG_3751.jpg
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da pablita64 »

Il braun orange (annullato Treviso) attorniato da tinte delle ultime forniture, tranne uno. Quello a destra del braun orange è simile ma molto piu' dettagliato nel disegno.
IMG_3754.jpg
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da pablita64 »

Ciao , inserisco una panoramica dei miei ocra arancio e giallo bistro ( è veramente una giungla):
IMG_3770.jpg
C'é come già' detto un solo certificato di un 1k , quello annullato Treviso
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da fildoc »

Secondo me bisogna avere il coraggio di mollare il Sassone troppo tradizionalista
e anche il Ferchenbauer che classifica i colori in se' stessi senza fare distinzione per clichè se non in un secondo momento senza molta attenzione.

La prima parte della prima emissione , secondo me, ha almenno otto colori diversi!
questo è dovuto al fatto che il giallo è un colore chiaro che si muta anche per l'intromissione di piccole quantita' di colori diversi

poi appare quello che Provera definiva "giallo fosco"
un colore sbiadito di poca soddisfazione su un clichè gia' logoro....
in questa tiratura quando prevale l'arancio abbiamo i pochi ocra arancio
e quando vi è del marroncino abbiamo i non comuni bistri delle tirature tardive

Infine l'ultima tornata di stampa con gli aranci piu' o meno carichi sempre con clichè estremamente logori!

non dimentichiamo infine che i 5 centesimi furono molto probabilmente tutti stampati agli inizi della prima emissione essendo tutti su carta a mano anche se usati nel 1858.
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da fildoc »

un esempio
per i foschi e le gradazioni piu' ricercate
e poi gli arancio
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da fildoc »

Per la prima parte le cose invece son piu' difficili!
non me la sento di mostrare un cartoncino senza prima confrontarmi con altri collezionisti avanzati con tanti confronti....
certi colori rari li ho solo in unico esemplare ed è troppo poco...
alla fine di 5 centesimi ne ho solo 200.
Non dobbiamo domenticare poi i pericoli delle ossidazioni
che sui gialli generano dei falsi colori!
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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da Tergesteo »

C'é come già' detto un solo certificato di un 1k , quello annullato Treviso
Mario, il tuo esemplare del braunorange è molto carico e molto bello, il certificato di Ferchenbauer lo descrive giustamente come tale, ma non ne consegue che sia lui il n°1k sassoniano. Per me rimane una sotto tinta estrema del n°1e.
Ciao , inserisco una panoramica dei miei ocra arancio e giallo bistro ( è veramente una giungla):
Potresti dirci quali esemplari ritieni e giallo bistro e quali ocra arancio?

Ciao: Ciao:

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Re: braun orange e giallo bistro

Messaggio da Tergesteo »

Secondo me bisogna avere il coraggio di mollare il Sassone troppo tradizionalista
e anche il Ferchenbauer che classifica i colori in se' stessi senza fare distinzione per clichè se non in un secondo momento senza molata attenzione.
In effetti il raffronto e la ricerca di un'equipollenza tra Sassone e Ferchenbauer è menomata in partenza dai diversi criteri usati nel creare le varie classifiche.
La prima parte della prima emissione , secondo me, ha almenno otto colori diversi!
questo è dovuto al fatto che il giallo è un colore chiaro che si muta anche per l'intromissione di piccole quantita' di colori diversi
Le prime tirature sono piuttosto evidenti nella loro divisione in quattro comparti diversi, dove esiste poi una concordanza generale tra cataloghi. Poi esistono come sempre esemplari più o meno carichi o centrati. Forse la tinta più sfuggente è il giallo limone.

Il problema riguarda le tinte di transizione tra prime tirature e gialli foschi.

Ne conosco almeno quattro:
-Il giallo oliva (ritenuto ancora prima tiratura dal Ferchenbauer)
-Il giallo vivo
-L'ocra arancio
-l'arancio brunastro

Il Sassone ha deciso di raggrupparli in un'unica voce, creando confusione, ma vice versa ad eccezione dell'ocra arancio, sono tutte tinte rare la cui classificazione separata avrebbe fatto esplodere la specializzazione limitati del catalogo.
poi appare quello che Provera definiva "giallo fosco"
un colore sbiadito di poca soddisfazione su un clichè gia' logoro....
in questa tiratura quando prevale l'arancio abbiamo i pochi ocra arancio
e quando vi è del marroncino abbiamo i non comuni bistri delle tirature tardive
Gli ocra arancio sono anteriori ai gialli foschi, si evince sia dal logorio dei cliché che dalle forniture cartacee.
Infine l'ultima tornata di stampa con gli aranci piu' o meno carichi sempre con clichè estremamente logori!
Concordo, tranne per le tinte chiare che hanno una buona definizione del disegno.

Invece credo che esista un'ultima tiratura fatta sulla stessa carta degli aranci carichi e con gli stessi cliché logori, ma senza la componente rossa che lascia una versione andante verso il marroncino del giallo fosco, di cui la possibile esistenza del n°1k, che rimane sempre e comunque una sotto tinta del colore base giallo ocra.
Per la prima parte le cose invece son piu' difficili!
non me la sento di mostrare un cartoncino senza prima confrontarmi con altri collezionisti avanzati con tanti confronti....
certi colori rari li ho solo in unico esemplare ed è troppo poco...
alla fine di 5 centesimi ne ho solo 200.
La difficoltà nello studio dei colori del 5 centesimi sta nella rarità del materiale. Di suo è un francobollo non comune già nelle sue versioni base. Per l'aspetto cromatico il giallo fosco e la famiglia degli aranci rappresentano il 95% almeno della produzione, quindi le prime tirature e le tirature di transizione sono di difficile reperibilità e sicuramente non presenti in grande quantità nelle singole raccolte.

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