Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

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francesco luraschi
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Re: tassa rettificata

Messaggio da francesco luraschi »

acqualunga compare tra i comuni del distretto di orzinuovi, come scrive il DB.

la rogna penso sia nata dal fatto che ai tempi nelle tabelle postali compariva acqualunga mentre sulla lettera sta scritto acqualunga bresciana: cio' puo'avere causato a milano un errato instradamento a brescia con conseguente tassazione.

secondo me a brescia si trovarono perplessi sul fatto di lasciare tassata una lettera male instradata per colpa delle poste o depennare la tassazione. penso si siano comportati da aziendalisti lasciando correre in attesa degli sviluppi.

pero' non possiamo neppure escludere che in quei 4 giorni la lettera sia tornata a milano e che il numero al verso sia la detassazione ...mi pare molto strano...non mi troverei con il segno 10.30 :mmm: su cui conto molto.

un'altra considerazione sul segno 556, 5£6, S£6 (probabile: scontare soldi 6 considerando 1 soldo=5/100???) oppure 955: secondo me va letto dal basso verso l'alto dato che l'inchiostro si va diluendo durante la scrittura :mmm: :oo:

ci devo riflettere :mmm: :mmm: :mmm:

Ciao: francesco
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francesco luraschi
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Re: tassa rettificata

Messaggio da francesco luraschi »

pubblico una spiegazione che mi sembra realistica riguardo cio'che puo'essere successo in questo caso. :mmm:

i plichi scambiati tra gli uffici postali erano sempre accompagnati da una distinta particolareggiata del contenuto in cui era riassunta la contabilita' "dare-avere": lettere franche, lettere in PA, lettere affrancate e tassate :pea: . in questo caso alla voce "lettera milano-acqualunga bresciana", nella colonna "avere", era aggiunta la postilla "tassata 6 carantani": cio'significava che l'ufficio di brescia risultava debitore di tale somma verso l'ufficio postale di milano per il servizio da questo svolto (trasporto di una lettera sottoaffrancata nella II distanza) e che lo avrebbe risarcito una volta riscossa la tassa dal destinatario.

a brescia non si fece molto caso alla postilla: era una voce di routine, tanto che si prese in carico la lettera apponendo al verso il timbro di arrivo. in un secondo tempo ci si accorse pero'del problema: acqualunga bresciana, a dispetto del nome, non si trovava nel distretto di brescia, bensi' in quello di orzinovi! non vi sarebbero stati problemi se la lettera non fosse stata tassata dato che si sarebbe provveduto alla rispedizione ma... in questo caso??? :mmm: secondo la contabilita' cartacea l'ufficio di brescia doveva restituire 6 soldi a milano una volta esatti dal destinatario che... si trova sotto un altro ufficio postale e che quindi avrebbe eventualmente saldato il "dare-avere" solo con questo. la lettera perse almeno un paio di "giri di posta" in attesa che all'ufficio di brescia arrivasse da milano la soluzione del problema.

milano decise cosi': ordino'al tassatore bresciano di depennare la tassa 6 solo dalla distinta di accompagnamento, onde azzerare la contabilita' reciproca, e di rispedire poi la lettera all'ufficio di orzinovi. l'ufficiale postale di brescia appose il timbro T.R. sulla lettera non per depennare la tassa a carico del destinatario (ecco il motivo per cui non venne depennata, nonostante l'errore fosse delle poste!!!) ma per evidenziare che nulla era dovuto al suo ufficio e che la tassa riscossa dal destinatario andava messa nella contabilita' tra orzinovi-milano. in altre parole brescia effettuo' un "debourse'in transito" mentre la posta di milano preferi'fare preseguire la lettera fino a destino,piuttosto che richiamarla, sperando quindi che il destinatario non rifiutasse la lettera per la presenza di tassa.

la lettera parti' quindi per orzinovi dove venne presa in carico dall'ufficio postale. rimaneva da effettuare il percorso finale fino alla comunita'di acqualunga, operazione che venne effettuata tramite messo comunale dopo avere siglato al verso ruotato di 90° le sue competenze: 10.30, cioe' 10 centesimi per la tassa di recapito e 30 centesimi per il porto insufficiente. ricordiamo che il messo doveva per regolamento anticipare alla posta il denaro delle tassazioni presenti sulle lettere, poi si sarebbe fatto rimborsare dai destinatari.
l'utilizzo di una penna fine e dell'inchiostro dello stesso tipo dei bolli al verso mi fanno ritenere questa annotazione dei postali.

ora non rimaneva che aspettare gli eventi...

ancora adesso penso che il destinatario pago' ingiustamente la tassa: forse non era avvezzo a ricevere posta ma non vedo alcuna scritta del tipo "rifiutata per presenza di tassa" o similari che avrebbero rimesso tutto in gioco: vi e'solo una annotazione piuttosto rozza redatta con inchiostro artigianale e pennino poco fine, anch'essa ruotata di 90°c e quindi parallela alla nota postale, che mi sembra "S £ 6" e che ho unilateralmente tradotto "S"pesi soldi 6(£ e'il vecchio simbolo del soldo). non penso si tratti di una nota di ricevuta del messo, il quale in caso di mancato pagamento non avrebbe consegnato la lettera, quanto di una annotazione del destinatario stesso (o di un suo servo) per giustificare/ricordare la spesa di 6 soldi e eventualmente farsi rimborsare dal mittente in futuro.

i 6 soldi della tassa vennero poi inseriti (ingiustamente) nella contabilita' orzinovi-milano, come in origine doveva essere, andando a coprire pure il costo della spedizione brescia-orzinovi.


un'ottima strategia aziendale :-))

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mestrestamps
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Re: tassa rettificata

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Porca miseria, Francesco, se non ci fossi bisognerebbe inventarti!! :abb: :abb: :cof: :cof:

Grazie vivissime al contributo che apporti a noi poveri mortali studiosi del Lombardo Veneto....

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Ciao: Ciao:
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sergio de villagomez
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Re: tassa rettificata

Messaggio da sergio de villagomez »

Non posso che inchinarmi virtualmente alla sapiente spiegazione di Francesco, eccezionale per le intrinseche ottime conoscenze del regolamento postale e della sua attuazione pratica... complimenti!

Ciao: Ciao:
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francesco luraschi
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Re: Tassa rettificata

Messaggio da francesco luraschi »

ringrazio per i complimenti: tuttavia ho lavorato di intuito e immaginazione piuttosto che sul regolamento che, tra l'altro, conosco solo parzialmente e comunque solo la parte della posta lettere (manca la posta cavalli). non e'escluso che la mia teoria, perche'solo di questo si tratta, possa venire rettificata in futuro

p.s. sergio, complimenti per la rara destinazione e la storia postale di questa lettera. :clap:


Ciao: francesco
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fildoc
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Re: Tassa rettificata

Messaggio da fildoc »

L'ipotesi di Francesco è fascinosa...
Io sono sempre perplesso nel pensare che all'epoca si tentasse di "fregare" un utente rischiando sanzioni severissime solo per far tornare pochi centesimi.....
Nel regolamento a Milano la localita' di Acqualunga non era censita e questo avvalora che quel "bresciana" fu la causa della tassa errata; allego in proposito la pagina del regolamento.
Mentre il T.R. fu certamente apposto a Brescia, in effetti non si capisce come mai non venne cancellata la tassa con un tratto di penna.... :?:
Infine posso confermare che sulla carta postale Acqualunga era presente come indico da questo ingrandimento della carta.

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ciao
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lucasa
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da lucasa »

buongiorno tutti


riprendo questo topic per mostrarvi un altro caso di lettera tassata da milano a brescia con il bollo TR

in questo caso però la lettera è indirizzata a Brescia dove è stata recapitata sembra correttamente il giorno successivo . A parte la coincidenza del giorno capovolto sia in partenza che in arrivo

Come si spiega ? Mi sembra tutto giusto
da milano a Brescia tassata.jpeg


Ciao Luca
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fildoc
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da fildoc »

...direi semplicemente:
che la tassazione era sfuggita in partenza da Milano ed è stata posta in arrivo a Brescia.
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ciao
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francesco luraschi
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da francesco luraschi »

Ecco due casi differenti in cui interviene la direzione di Venezia. Nel caso della lettera per Legnago non ci sono dubbi: è Venezia che tassa 6 carantani e appone il bollo rosso VENEZIA/T.R.

Nel caso della lettera da Padova invece il bollo VENEZIA/T.R. venne apposto in arrivo insieme probabilmente al 10 soldi manoscritto su una lettera da Padova sfuggita alla tassazione in partenza. Chissà poi perché dato che la tariffa è esatta per I distanza/I porto e sbagliata per porti superiori ... :mmm:

Rimane però il dubbio che il bollo rosso sia stato apposto a garanzia del destinatario che si vedeva arrivare una lettera affrancata e tassata.

E' improbabile però da considerare. :mmm:

Infine c'è il caso della lettera da Milano su cui la direzione di Brescia appone il bollo T.R. in transito. Anche qui rimane il dubbio circa l'apposizione della tassa 6, Milano o Brescia? In questo caso si tratterebbe di un bollo a garanzia del destinatario.

Evidentemente non esisteva una regola precisa per tassare le lettere nazionali anche se sicuramente gli uffici erariali prestavano un'attenzione maggiore ... magari sbagliando!

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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da francesco luraschi »

Mi è venuto in mente un particolare sulla prassi di tassazione leggendo un passaggio di una domanda/risposta di esame (Cursores del 50°, maggio 2017)

D: In quale modo sono da pretrattarsi le lettere trovate in cassetta ... con bolli insufficienti ...

R: La lettera trovata in cassetta con bolli insufficienti sarà aggiunta una tassa finché sia raggiunto l'importo di affrancazione indi verrà caricata di altrettanti tre carantani quanti lotti pesa la lettera.


Ne deriva che la tassa andava messa in partenza e che, in termini di regolamento, la sovrattassa di 3 carantani andava applicata anche al porto base.

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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da francesco luraschi »

Su Delcampe è rimasta in vendita in agosto questa lettera da Milano a Madrid del 1857 che appare particolare. Venne tassata 16 3/19 ma sul Mentaschi-Mathà leggo che la tassazione in questo periodo sarebbe dovuta essere:

porto interno 3 KR

porto sardo 8 KR

porto francese 12 KR

per un totale di 23 KR :mmm:


Pure il tragitto sembra tortuoso: Milano-Besancon-Marsiglia-Bordeaux-Bayonne-Madrid.

Infine i bolli: manca quello di instramento VIA DEGLI STATI SARDI, mentre vennero utilizzati il PD ed il FRANCO FRONTIERA, due bolli dal significato opposto e comunque improprio perché la lettera venne tassata 4 Reales per la tratta spagnola.

In un altro caso pubblicato sul libro suddetto si trova invece un più adatto bollo PP, idem nell'altra lettera che allego. Forse sarebbe stato più esatto apporre il bollo PSF ma magari non era più a disposizione.

Infine il bollo SI Austria: in base alla documentazione nota è possibile posizionarlo proprio a
Milano.

Si nota il datario impresso in rosso bruno ben diverso dai bolli accessori, derivante dalla sua scarsa pulizia essendo utilizzato pure con l'inchiostro nero sui francobolli.

Ciao: Francesco

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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da francesco luraschi »

Tassa errata sulla II distanza Brescia-Trento ...

Ciao: Francesco

Rev LB Mar 2022
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da francesco luraschi »

Pure questa lettera ha raggiunto una quotazione notevole, più che altro per l'annullo di Adro non comune ma forse ha influito la tassazione elevata.

Che però è sbagliata. Infatti viene descritta come lettera di 4 porti affrancata erroneamente per la I distanza mentre le due località si pensava fossero nella II.

Invece Milano e Adro rientravano nella I distanza e una lettera di tale peso prevedeva proprio l'affrancatura di 60/100.

Strano che a Milano non abbiano cassato la tassa di 24 carantani (12 12/24) ...

Si nota pure l'indirizzo particolarmente dettagliato con cui sollecitava il recapito a domicilio per l'avvocato Scanzi che non era residente a Milano.

I peso elevato, i due sigilli neri al verso e quello rosso in posizione particolare mi fanno pensare che questa fosse in origine una fascetta con degli allegati infilati dentro. Essendoci un testo scritto non rientrava nelle spedizioni soggette a porto moderato.

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Morgan68
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da Morgan68 »

Buongiorno a tutti,

trovandomi all'estero ho un po' di tempo in più per spulciare i vari post ed avendo trovato questo riguardante le tassazioni e modifiche delle stesse volevo condividere questa lettera da Treviso a Cremona affrancata con un FB da 30 centesimi, tassata per 6 carantani e con il bollo TR di Cremona sul fronte. Non vedo ulteriori segni di cancellazioni.

Anticipo che non sono esperto di questa materia e che sto imparando dalle vostre risposte.
Capisco che i 6 carantani sono stati rettificati in quanto i 30 centesimi iniziali erano poi stati ritenuti sufficienti.
E' corretto?

Grazie per volermi nel caso correggere o integrare con i vostri pareri

LI - new 01.jpg
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Enrico
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da francesco luraschi »

Morgan68 ha scritto: 3 gennaio 2023, 11:20 Buongiorno a tutti,

trovandomi all'estero ho un po' di tempo in più per spulciare i vari post ed avendo trovato questo riguardante le tassazioni e modifiche delle stesse volevo condividere questa lettera da Treviso a Cremona affrancata con un FB da 30 centesimi, tassata per 6 carantani e con il bollo TR di Cremona sul fronte. Non vedo ulteriori segni di cancellazioni.

Anticipo che non sono esperto di questa materia e che sto imparando dalle vostre risposte.
Capisco che i 6 carantani sono stati rettificati in quanto i 30 centesimi iniziali erano poi stati ritenuti sufficienti.
E' corretto?

Grazie per volermi nel caso correggere o integrare con i vostri pareri


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Proprio così. :evvai: La tassa venne esposta in maniera sintetica, come di solito, altre volte veniva frazionato il porto mancate e la soprattassa. Simpatico il bollo prefilatelico CREMONA/T R (Sassone p.ti 7) che venne apposto a garanzia della variazione della tassa. E' molto simile a quello usato a Milano e quindi potrebbe trattarsi di una fornitura centralizzata. In questo periodo la tassa veniva esposta in partenza ma ci sono eccezioni.

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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da robymi »

Veramente a me sembra il contrario: la lettera non viene tassata in partenza da Treviso, in quanto i 30 centesimi vengono ritenuti sufficienti. In realtà ne occorrono 45 e quindi l'ufficio di destinazione aggiunge la tassa ( 3 di tassa mancante e 3 di "multa" per un porto singolo) oltre al timbro TR per indicare la rettifica. Se fosse come ha scritto Enrico, il 6 risulterebbe depennato.
Roberto
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da giancarlo colombo »

Penso che Roberto abbia ragione.

Buon Anno a tutti
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Tergesteo
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da Tergesteo »

Concordo pure io e mostro un altro esempio che seguì (almeno credo) lo stesso iter:

Lettera del 26 maggio 1865 da Padova a Mantova affrancata con un 5 soldi, insufficiente per coprire la seconda distanza, tassato 10 soldi (5+5) in arrivo a Mantova.

Era probabilmente sfuggita all'attenzione dell'ufficio di partenza che altrimenti avrebbe segnato il "bollo insufficiente" e scritto la tassa in partenza mentre i mantovani stettero attenti reclamando il maltolto:
L&V lettera n°43 C1 Padova 26 5 TR per Mantova tassata 10.jpg
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Benjamin
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da francesco luraschi »

Sì,

certamente. Ho letto male io quanto scritto da Enrico.

Benjamin,

prova a controllare bene ma a me sembra di vedere due 10, uno piccolo apposto in partenza (o in transito?) e uno in arrivo più grande.

Il bollo T.R. era apposto per evitare abusi da parte del personale e per tacitare il cliente che solitamente si vedeva recapitare una lettera con francobollo senza ulteriori esborsi mentre poi doveva pagare ancora.

Ciao: Francesco
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Re: Errate tassazioni e successive detassazioni o ritassazioni

Messaggio da Tergesteo »

Sì,

certamente. Ho letto male io quanto scritto da Enrico.

Benjamin,

prova a controllare bene ma a me sembra di vedere due 10, uno piccolo apposto in partenza (o in transito?) e uno in arrivo più grande.

Il bollo T.R. era apposto per evitare abusi da parte del personale e per tacitare il cliente che solitamente si vedeva recapitare una lettera con francobollo senza ulteriori esborsi mentre poi doveva pagare ancora.

Ciao: Francesco
Il 10 è scritto due volte, però cos'altro sarebbe potuto succedere?

Padova ritiene l'affrancatura insufficiente, il destinatario mantovano contesta e la direzione postale precisa con il bollo "Tassa Rettificata" che l'operato dell'ufficio di partenza è stato legittimo?

Mi sembra inverosimile!

Ciao: Ciao:

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