Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno Lombardo-Veneto.

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francesco luraschi
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Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Messaggio da francesco luraschi »

il lotto 486 della prossima asta unionphil e'una raccomandata del 1857 da san bonifacio a colognola affrancata con c.10 (tariffa ridotta per il distretto)+c.15x2 quale diritto di raccomandazione.

nei volumi di a.del bianco su lombardo veneto sono tuttavia pubblicate almeno altre due raccomandate per distretto regolarmente affrancate con c.10 ma il diritto di raccomandazione e'stato assolto non con c.30 ma con c.15. sicuramente era prevista una agevolazione oltre che per il porto anche per il diritto di raccomandazione sulle lettere per il distretto.

ecco le lettere:
1857 san bonifacio-colognola
1853 verona- san martino buonalbergo
1850 brescia per citta'

qualcuno saa dirmi di piu'riguardo la genesi tariffaria di questo particolare servizio postale?

grazie e ciao

francesco
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giandri
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da giandri »

Mi pare che il diritto di raccomandazione (almeno quando furono introdotti i francobolli nel Lombardo Veneto il 1° giugno 1850) fosse stabilito in 30 centesimi per qualsiasi distanza.
Tuttavia per la corrispondenza all'interno del distretto il diritto di raccomandazione era ridotto a 15 centesimi.
Un nostro caro amico che frequenta questo Forum (quando è libero da impegni di ambulatorio ;-) ) ritiene che probabilmente il limitato uso di raccomandate all'interno del distretto (o per la città) avesse fatto dimenticare ad alcuni addetti postali l'esistenza della tariffa ridotta di 15 centesimi.
Comunque non dubito che appena può interverrà, magari mostrandoci qualche bella raccomandata entro il distretto.
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fildoc
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da fildoc »

Certamente dal primo di Giugno del 1850 esisteva una tariffa agevolata di 15 centesimi .....
E sembrerebbe cosi' vedendo alcune raccomandate dell'epoca come quelle mostrate o questa spettacolare da Venezia a Burano
(volutamente a bassa definizione...., ma si capisce comunque bene)
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da fildoc »

Tuttavia sembra che un decreto del 9 giugno 1850 del Ministero abbia disposto la tariffa di 30 cent per qualsiasi distanza.
Tale accenno in letteratura appare solo a commento di un'asta del 1982 ripresa nuovamente in un commento di un'asta corinphila del 1996...
e gli esempi anche per questa seconda tariffa non mancano come questa affrancata con un 15 centesimi numero 3 ed uno numero 4! Oppure quella mostrata nel primo messaggio con un bel bordo di foglio. :
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fildoc
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da fildoc »

E' a questo punto poco importante sapere con certezza quale era la vera tariffa per il semplice motivo che per tutto il periodo si trovano i due tipi di raccomandazione; e fatto ancor piu' importante, la raccomandazione la faceva l'impiegato postale, per cui era in quel momento la regola. Che poi venissero usate due norme diverse è inoppugnabile!
Le raccomandate per città erano poche e probabilmente non tutti ricordavano il decreto del 9\6\1850, se esso è veramente esistito.....infatti pur cercandolo non ne ho visto mai una riproduzione :tri:
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francesco luraschi
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da francesco luraschi »

grazie massimiliano,
hai parlato di decreto e mi e'venuto in mente di avere visto su "1796-1850 cenni storici di prefilatelia in lombardia" la sovrana risoluzione del 25/9/1849 pubblicata sulla gazzetta ufficiale di milano del 2 giugno 1850.
il §7 parla chiaramente di tassa di raccomandazione ridotta per la corrispondenza entro il proprio circondario.

tuttavia a me interessava sapere se la tariffa ridotta cadde in disuso oppure venne ufficialmente abolita attraverso qualche documento ufficiale (soprattutto quando)


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fildoc
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da fildoc »

Infatti è il decreto del 9 giugno che non ho mai visto!
Ultima modifica di fildoc il 7 febbraio 2009, 0:45, modificato 1 volta in totale.
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francesco luraschi
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da francesco luraschi »

ho capito. se non lo hai mai visto tu immagino non sia proprio di facile reperimento.

comunque verona era insieme a milano una delle direzioni superiori delle poste del L.V. e nel 1853 utilizzava ancora la tariffa ridotta. ci deve essere qualcosa d'altro oltre il documento del 9 giugno.


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fausto1947
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da fausto1947 »

Ciao a tutti,
il regolamento postale del 1857 riporta ancora la tariffa di c. 15 per il circondario e c. 30 per tutte le distanze.
Fausto
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fildoc
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da fildoc »

Mi fai vedere il regolamento in proposito :??:
Ultima modifica di fildoc il 7 febbraio 2009, 0:35, modificato 1 volta in totale.
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francesco luraschi
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da francesco luraschi »

effettivamente fausto ha ragione. il "regolamento postale e tariffe per tutte le destinazioni" del 1857 ristampato da vaccari alle pagg.25-26 dice:

"le lettere raccomandate devono essere indistintamente affrancate, pagando l'importo di cent.30 oltre la tassa, e di cent.15 nel proprio circondario di distribuzione. queste devono essere impostate mezz'ora prima della chiusura delle altre spedizioni. il diritto d'una ricevuta di ritorno e'da soddisfarsi con cent.30 oltre alla tassa solita di raccomandazione"

resta da chiarire l'operato anomalo di molti uffici postali che richiedevano comunque cent.30 quale diritto di raccomandazione anche per lettere spedite nel proprio circondario.

tuttavia la rarita'di questi pezzi non aiuta a risolvere il problema

bravo fausto!!! :clap: :clap: :clap:

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fildoc
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da fildoc »

Questa nota del regolamento di Milano del 1857 (osservazione N° 5) viene a combaciare con la nota 4 delle norme postali di Venezia del 1862 dove essa indica in 5 soldi la raccomandazione entro distretto e 10 soldi per le altre distanze.
Tutto questo mi fa pensare che la tariffa esatta fosse appunto questa: agevolata nel distretto (francobollo rosso), tariffa fissa per le altre distanze (francobollo bruno); a questo punto ho ripensato alle raccomandate per distretto di mia conoscenza.....
Venezia, Milano, Sondrio, Padova, Brescia, Verona raccomandate con 15 centesimi
Dolo, S.Pietro Incariano, S.Bonifacio, Serravalle raccomandate per 30 centesimi
Mi viene da pensare che nei grandi centri si applicava il regolamento perche' le raccomandate per distretto erano abbastanza utilizzate, mentre nei piccoli uffici le raccomandate per distretto erano cosi' rare che le norme erano state dimenticate.....
Penso che questa sia l'unica spiegazione per giustificare le differenze che si riscontrano nelle raccomandate per distretto :-))
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ciao
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mestrestamps
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da mestrestamps »

Dai documenti in mio possesso posso dire questo.

"Il primo decreto austriaco che accenna alle raccomandate per il Regno Lombardo Veneto è quello del 1819 diretto alla Direzione Centrale delle Poste, con istruzioni sulle discipline da osservarsi dal 1° febbraio "venturo" (1819) per " lettere raccomandate, e caricate /i]", per il quale la tassa di raccomandazione rimane il " [i]doppio porto ", istituita dal decreto napoleonico del 21 maggio 1811.
Solo il 1° novembre 1823 un'ordinanza del Governo Austriaco abolisce la doppia tassa per le lettere raccomandate e stabilisce che: A titolo di tassa di raccomandazione di una lettera, dovranno pagarsi, all'atto della sua nuova impostazione, centesimi trenta della nuova lira austriaca, senza verun riguardo al peso della medesima, ed alla distanza del luogo della destinazione.
La tassa di raccomandazione in cent.30 non è stata più variata fino alla cessazione della dominazione austriaca nel Veneto (1866); naturalmente con il 1° novembre 1858 veniva tramutata (come per i francobolli) da cent.30 in soldi 10".(Vito De Lapa, IMPRONTE DEI TIMBRI DI RACCOMANDAZIONE DEGLI UFFICI DEL VENETO E PARTE DEL MANTOVANO, Sirotti Editore, 1977).
In un opuscolo, edito nel privato stabilimento di Giuseppe Antonelli in Venezia (1862?) intitolato NORME GENERALI RIFERIBILI PER L'INTERNO DELLA MONARCHIA AUSTRIACA, viene ribadito che " la tassa di raccomandazione importa soldi cinque per le lettere nel proprio circondario di distribuzione, e soldi dieci per ogni altra distanza.

Ciao: Ciao: Ciao: Salutoni,

Andrea
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francesco luraschi
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Re: TARIFFA RACCOMANDATA PER DISTRETTO

Messaggio da francesco luraschi »

rispondo a massimiliano: la tua teoria regge benissimo anzi, e'la conferma di quanto il fattore economico abbia influito sulle scelte di vienna: massimo controllo negli "hub" postali piu'remunerativi (e forse piu'interessanti dal punto di vista spionistico) mentre "briglia lunga" negli uffici postali minori non solo in fatto di applicazione del regolamento ma anche per quanto concerne l'utilizzo di bolli e foggia diversa (gli uffici minori erano gestiti in appalto totale mentre gli altri erano in gestione mista o statale)

rispondo ad andrea: ho rintracciato la notificazione del 1/11/23 riguardo le raccomandate. dato che usi le virgolette immagino si tratti di una frase tratta da un regolamento. io ne ho trovato uno in cui si parla di soldi piuttosto che centesimi ma la sostanza non cambia.

tuttavia il §3 aggiunge una tassa a carico del destinatario che era ancora in vigore negli anni '30: " la parte che riceve la lettera raccomandata deve, all'atto che questa le viene consegnata, pagare due soldi".

allego un esempio di una lettera del 1831 da milano a chiari in cui il mittente paga 14 carantani (6 di raccomandazione e 8 di porto) ed al destinatario resta da pagare 2 soldi "una tantum"

francesco

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Re: Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Messaggio da fildoc »

Da poco ho una raccomandata che dimostra comunque che le tariffe ufficiali erano una cosa e la prassi poi era disattesa
a volte , come credo in questo caso per semplice errore!
la busta è fresca, completa in ogni dettaglio
non vi è nessuna traccia di francobolli mancanti...
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Re: Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Messaggio da francesco luraschi »

Magari è semplicemente sfuggita ad un controllo. A sbagliare è sicuramente stato l'impiegato ad inoltrare la lettera ma ad apporre i francobolli può essere stato anche il mittente. Ce ne sono veramente pochi di questi casi: più che di regolamento non rispettato lo ritengo una svista.

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Re: Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Messaggio da desmodavid »

http://i1339.photobucket.com/albums/o71 ... o9zvtl.jpg
LV505_zpsfpo9zvtl.jpg
http://i1339.photobucket.com/albums/o71 ... cl7zw.jpeg
sc%202_zpsfkncl7zw.jpg
Io posseggo questa lettera
spero possa essere utile alla discussione.
Vi è una mancanza al verso della lettera ma secondo me è troppo piccola per aver ospitato un francobollo

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francesco luraschi
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Re: Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Messaggio da francesco luraschi »

Vero,

del francobollo non c'è traccia e a video non si riescono a capire le reali dimensioni della lettera. Tuttavia mi sembra di intravedere al verso, sulla destra e in corrispondenza del lembo della lettera un minimo spicchio di annullo rotondo.

Però a parte questi due casi limite, eventualmente frutto di disattenzioni, sappiamo che le disposizioni venivano osservate. Eccome!

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Re: Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Messaggio da fildoc »

Qui si capisce dov'è il francobollo...
metti il lembo dx sotto il risvolto e vedrai l'ampio strappo dove era applicato il francobollo...
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Re: Il diritto di raccomandazione all'interno del distretto

Messaggio da Tergesteo »

Nel monumento letterario che costituisce "L'uomo senza qualità" di Robert Musil, testimonianza della fine dell'Impero austriaco, al capitolo 98, viene narrato che gli impiegati delle I.R. poste austriache in una protesta sindacale adoperarono lo sciopero bianco.

Venne concretizzato nel modo seguente: si applicarono alla lettera tutti i regolamenti, così bloccando completamente la normale attività di accettazione e distribuzione della posta.

http://www.wuz.it/riassunto-libri/8231/ ... Musil.html

Detto questo, è assai probabile che la lettera di Massimiliano sia stata affrancata dal mittente, il quale avendo a disposizione due francobolli da 15 centesimi, non si scomodò ad andare a procurarsene uno da 10.

Oppure non era bene informato sulle tariffe in vigore.

Le raccomandate per città sono tutto sommato poco comuni.

Invece, dubito assai che sul retro della seconda lettera non ci fosse un francobollo da 30 centesimi.

Nel primo caso, le I.R. poste ci guadagnavano, quindi non avevano ragioni di censurare, mentre la seconda non poteva passarla liscia...

Ciao: Ciao:

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi

"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

Giordano Bruno
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