1 ottobre 1867 - "Accordo" postale tra Stato Pontificio e Regno d'Italia
1 ottobre 1867 - "Accordo" postale tra Stato Pontificio e Regno d'Italia
Letterina da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867. La spedizione avviene nei primi 15 gg. di emissione della serie non dentellata e 5 gg. dall'entrata in vigore della nuova convenzione postale che permetteva lo scambio diretto tra il Regno d'Italia e lo Stato Pontificio, senza alcuna tassazione.
Chiedo un parere sul documento, avendo ben chiari i problemi di conservazione del 20 centesimi.
Chiedo un parere sul documento, avendo ben chiari i problemi di conservazione del 20 centesimi.
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- Phil Shulman
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Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
Non è mai esistita una "convenzione postale che permetteva lo scambio diretto tra il Regno d'Italia e lo Stato Pontificio"
Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
Intendevo abolizione della tassazione a confine per entrata in vigore della nuova convenzione postale che permetteva lo scambio diretto tra il Regno d'Italia e lo Stato Pontificio, dal 1 ottobre 1867.Phil Shulman ha scritto: ↑1 agosto 2019, 13:40 Non è mai esistita una "convenzione postale che permetteva lo scambio diretto tra il Regno d'Italia e lo Stato Pontificio"
Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
comunque anche il sito Vaccari parla di nuova convenzione postale, nella presentazione di un documento in venditaPhil Shulman ha scritto: ↑1 agosto 2019, 13:40 Non è mai esistita una "convenzione postale che permetteva lo scambio diretto tra il Regno d'Italia e lo Stato Pontificio"
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Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
Ciao Bruno,
a quel che mi risulta quello del 1 ottobre 1867 tecnicamente è un accordo postale, non una convenzione.
Infatti, è solo una scarna paginetta con indicazioni minime.
Comunque, il fatto è che le lettere possono arrivare franche a destinazione.
moro
a quel che mi risulta quello del 1 ottobre 1867 tecnicamente è un accordo postale, non una convenzione.
Infatti, è solo una scarna paginetta con indicazioni minime.
Comunque, il fatto è che le lettere possono arrivare franche a destinazione.
moro
Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
Ho sicuramente allora usato un termine improprio. Mi scuso per l'errore. intendevo che le lettere potevano arrivare franche a destinazione.
A questo punto rinnovo l'invito ad un giudizio circa l'originalità del pezzo, o meno. Conscio che il valore è difetoso.
Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
Ma non è un errore... è un' imprecisione che non cambia la sostanza.
Sull'originalità non saprei dirti: mi pare buona, ma dal vivo vedi meglio tu.
Quella di Vaccari è rara perchè lettere con francobolli della II e tassa da 20 cent. li puoi trovare solo per 10 giorni: dal 21.9.67 al 30.9.67
Ciao
moro
Sull'originalità non saprei dirti: mi pare buona, ma dal vivo vedi meglio tu.
Quella di Vaccari è rara perchè lettere con francobolli della II e tassa da 20 cent. li puoi trovare solo per 10 giorni: dal 21.9.67 al 30.9.67
Ciao
moro
- Phil Shulman
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Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
E invece la sostanza cambia perché non è né una convenzione né un accordo.
Se ci fosse stato accordo col Regno d'Italia, implicitamente lo stesso veniva riconosciuto dallo Stato Pontificio; cosa questa che non fu mai.
Semplicemente le due amministrazioni, in maniera autonoma, rinunciavano a tassare le rispettive corrispondenze, che dal punto di vista sostanziale restavano franche unicamente fino ai rispettivi confini.
Era una specie di UPU ante litteram, che il regno d'Italia aveva propugnato senza riuscire a farlo digerire alle nazioni europee dell'epoca, ancora chiuse nello spirito conservatore post-restaurazione, al quale la guerra franco-prussiana diede uno scossone tremendo.
Se ci fosse stato accordo col Regno d'Italia, implicitamente lo stesso veniva riconosciuto dallo Stato Pontificio; cosa questa che non fu mai.
Semplicemente le due amministrazioni, in maniera autonoma, rinunciavano a tassare le rispettive corrispondenze, che dal punto di vista sostanziale restavano franche unicamente fino ai rispettivi confini.
Era una specie di UPU ante litteram, che il regno d'Italia aveva propugnato senza riuscire a farlo digerire alle nazioni europee dell'epoca, ancora chiuse nello spirito conservatore post-restaurazione, al quale la guerra franco-prussiana diede uno scossone tremendo.
Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
Esatto, quella Vaccari è rara proprio per la particolarità che segnalavi.moroni ha scritto: ↑2 agosto 2019, 16:52 Ma non è un errore... è un' imprecisione che non cambia la sostanza.
Sull'originalità non saprei dirti: mi pare buona, ma dal vivo vedi meglio tu.
Quella di Vaccari è rara perchè lettere con francobolli della II e tassa da 20 cent. li puoi trovare solo per 10 giorni: dal 21.9.67 al 30.9.67
Ciao
moro
La mia mi sembra francamente originale, anche se la griglia guardandola mi lascia ogni tanto qualche dubbio. L'ho presa, visto il prezzo irrisorio, perchè portava i primi giorni di affrancatura del 20 cent. e perchè erano i primi giorni che la corrispondenza non veniva tassata a confine.
Grz a tutti per le indicazioni.
Re: Da Roma a Mola di Gaeta - Formia, in data 5 ottobre 1867.
Ciao,
chiamatelo come volete, ma ecco la paginetta con i termini degli accordi.
https://i.imgur.com/GgbxzlD.jpg
moro
chiamatelo come volete, ma ecco la paginetta con i termini degli accordi.
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moro
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