Annotazioni, correzioni a penna e termini manoscritti su lettere assicurate

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Roscianum
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Annotazioni, correzioni a penna e termini manoscritti su lettere assicurate

Messaggio da Roscianum »

Ciao:
gentili amici "napoletani" vorrei sottoporvi un quesito su come valutare questa lettera
Cosenza a penna.jpg

leggendo il Sassone mi riporta per l'annullo a penna ben 13 punti
come si deve interpretare?
1) fb annullato con tratto di penna e nominativo scritto a mano sulla lettera;
2) fb annullato con l'annullato in cartella e nominativo scritto a mano sulla lettera;
3) fb annullato con tratto di penna e nominativo con ovale o cerchio.

Chiaritomi, spero, questo mio primo quesito veniamo alla lettera postata. Non ricadiamo in nessuno dei tre casi precedenti essendo presente sia l'annullato in cartella sia il cerchio rosso (anche se quasi illegibile), quindi in ogni caso escludiamo i 13 punti.
Probabilmente appunto perchè il cerchio era poco leggibile l'impiegato di partenza o più probabilmente quello di arrivo ha vergato a mano la scritta Cosenza, solo una curiosità o un piccolo pregio per la lettera in questione?
Aspetto fiducioso, come sempre, le Vostre risposte.
Un :abb:
Nilo
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borbone0
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da borbone0 »

Ciao: Il bollo a cerchio di Cosenza è impresso molto leggermente. Senz'altro l'impiegato dell'ufficio assicurate di Napoli, certosino e con grafia caratteristica ed inconfondibile, vedi Z di Cosenza, manoscrisse il bollo nominativo. Il plusvalore, a mio modo di vedere, è soltanto relativo. Di pregio sarebbe stata la lettera se il bollo circolare di Cosenza non fosse stato apposto in partenza sul supporto. Saluti Mario
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Roscianum
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da Roscianum »

borbone0 ha scritto:Ciao: Il bollo a cerchio di Cosenza è impresso molto leggermente. Senz'altro l'impiegato dell'ufficio assicurate di Napoli, certosino e con grafia caratteristica ed inconfondibile, vedi Z di Cosenza, manoscrisse il bollo nominativo. Il plusvalore, a mio modo di vedere, è soltanto relativo. Di pregio sarebbe stata la lettera se il bollo circolare di Cosenza non fosse stato apposto in partenza sul supporto. Saluti Mario


Ciao: Mario
ti allego un super estratto dell'articolo apparso su Vaccari Magazine n°28 (Nov.2002) in cui Pietro Venturini analizza le Lettere Assicurate corrette a penna
Articolo Venturini.jpg

Come vedi cataloga solo 21 assicurate corrette a penna di cui una proveniente da Cosenza (proprio quella da me postata) allegandone una riproduzione; 21 lettere (per il primo tipo di correzione) per tutto il Regno di Napoli non sono molte, un plus-valore ci deve essere....ma probabilmente ho interpretato male io...datemi lumi.

P.S. Sopra avevo chiesto come interpretare i 13 punti del Sassone per il nominativo "a penna" riportato per Cosenza fornendo alcune possibili risposte, mi date conferma di come la pensate.
Buona Domenica delle Palme a tutti
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borbone0
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da borbone0 »

Ciao Nilo. Non sono 21 lettere assicurate ma 28 località finora note del Regno per le quali si fece uso dei bolli scritti a penna dall'ufficio assicurate del Capoluogo. Non è da escludere che vi siano altre località per le quali si fece uso di bolli scritti a penna all'ufficio assicurate di Napoli. Buona Domenica. Mario
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pasfil
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da pasfil »

Buone palme, Mario, Nilo ed a tutti.

Per Cosenza, il Sassone:
- per l'anullato nero accompagnato dall'ovaloide nominativo rosso = punti 1;
- per l'anullato rosso accompagnato dall'ovaloide nominativo rosso = R2;
- per l'anullato nero accompagnato dall'ovaloide nominativo nero = punti 13;
- per l'anullato nero accompagnato dall'ovaloide nominativo rosso = punti 1;
- per l'anullato nero accompagnato dall'ovaloide nominativo rosso con data 1.01.1859 = punti 12;
- per l'anullato nero accompagnato da borbonico nominativo con data rosso = punti 5;.
..etc
- per il francobolli annullati a penna con la dicitura "Cosenza" (e non da qualsiasi bollo), sia per i FB borbonici che per le PN = punti 13.
...etc

La lettera in questione presenta annullato nero e borbonico nominativo a data rosso, quindi punti 5. Ma è poco leggibile e diminuisce il valore dell'insieme.

Per quanto riguarda l'annotazione Cosenza, riportata solo sulla soprascritta, ti ha già egregiamente risposto Maestro Mario che senza essere informato dell'articolo del grande Venturini, aveva scritto che l'annotazione "Cosenza" veniva scritta dall'addetto alle poste (....Il bollo a cerchio di Cosenza è impresso molto leggermente. Senz'altro l'impiegato dell'ufficio assicurate di Napoli, certosino e con grafia caratteristica ed inconfondibile, vedi Z di Cosenza, manoscrisse il bollo nominativo...).
Anche a mio avviso quell'annotazione non da un consistente plusvalore. Ciò non toglie che rimane una interessante tematica.
Era una questione di verifica meramente amministrativa ed interna postale (adottata in un certo periodo, forse una iniziativa dell'addetto resasi necessaria per fini contabili e di riscontro in Napoli - agosto 1859 -), in quanto la tariffa rimaneva sempre la stessa per qualsiasi parte si spediva all'interno dei territori continentali del Regno. Diverso quando i controllori apponevano appositi bolli.
Per essere sincero, in questo caso ritengo eccessivo l'utilizzo del termine "corretta a penna", in quanto in realtà l'annotazione "Cosenza" sulla soprascrita non rettifica o modifica nulla.

Personalmente preferisco un annullato ed un bollo borbonico a date ben impressi rispetto bolli appena visibili corredati da annotazioni che ne indicano l'appartenza o provenienza. Cosa diversa considero quando vi sono annullamenti a penna sui FB.

Per la prima parte dell'articolo postato, mi sembra di capire che Venturini si riferisca a 21 lettere esaminate con tale annotazione.

Ciao: Ciao: Ciao:
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Ludwig
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da Ludwig »

pasfil ha scritto:......
La lettera in questione presenta annullato nero e borbonico nominativo a data rosso, quindi punti 5. ...........


:mmm: Con "annullato" in cartella e cerchio rosso io vedo solo 1 punto.
Col cerchio nero 5 punti.
Sbaglio qualcosa? :-))
Luigi Guido
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Roscianum
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da Roscianum »

Ludwig ha scritto:Con "annullato" in cartella e cerchio rosso io vedo solo 1 punto.


GIUSTO

pasfil ha scritto:per il francobolli annullati a penna con la dicitura "Cosenza" (e non da qualsiasi bollo), sia per i FB borbonici che per le PN = punti 13.


Questo è il chiarimento che chiedevo, quindi riepilogando e per essere pignoli i 13 punti del Sassone vanno attribuiti a lettere con FB annullati con tratti di penna, nominativo di Cosenza vergato a mano e nessun altro bollo...Giusto?

pasfil ha scritto:Anche a mio avviso quell'annotazione non da un consistente plusvalore. Ciò non toglie che rimane una interessante tematica.


Pietro permettimi ma leggo una certa contraddizione nella tua frase, sai cosa colleziono e per me è mooolto interessante inserire in collezione anche un'assicurata con questa aggiunta a penna come raccontato dal Venturini nel suo articolo e come sottolineato da te e Mario è testimonianza di una prassi di controllo dell'ufficio di Napoli e quindi Storia Postale. Non ritengo, quindi, che parlando di Storia Postale possa ritenersi solo "una interessante tematica" ma credo abbia un valore oggettivo.

Ciao: Ciao:
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pasfil
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da pasfil »

Ludwig ha scritto:
pasfil ha scritto:......
La lettera in questione presenta annullato nero e borbonico nominativo a data rosso, quindi punti 5. ...........


:mmm: Con "annullato" in cartella e cerchio rosso io vedo solo 1 punto.
Col cerchio nero 5 punti.
Sbaglio qualcosa? :-))


Ciao Luigi,
ti ringrazio per la precisazione. Col copia ed incolla della frase, nel finire avevo riportato indicazione insetta.
quindi confermo Luigi:
- annullato nero e borbonico nominativo a data rosso = punti 1
- annullato nero e borbonico nominativo a data nero = punti 5
Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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pasfil
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da pasfil »

Roscianum ha scritto:
Ludwig ha scritto:Con "annullato" in cartella e cerchio rosso io vedo solo 1 punto.


GIUSTO

pasfil ha scritto:per il francobolli annullati a penna con la dicitura "Cosenza" (e non da qualsiasi bollo), sia per i FB borbonici che per le PN = punti 13.


Questo è il chiarimento che chiedevo, quindi riepilogando e per essere pignoli i 13 punti del Sassone vanno attribuiti a lettere con FB annullati con tratti di penna, nominativo di Cosenza vergato a mano e nessun altro bollo...Giusto?

pasfil ha scritto:Anche a mio avviso quell'annotazione non da un consistente plusvalore. Ciò non toglie che rimane una interessante tematica.


Pietro permettimi ma leggo una certa contraddizione nella tua frase, sai cosa colleziono e per me è mooolto interessante inserire in collezione anche un'assicurata con questa aggiunta a penna come raccontato dal Venturini nel suo articolo e come sottolineato da te e Mario è testimonianza di una prassi di controllo dell'ufficio di Napoli e quindi Storia Postale. Non ritengo, quindi, che parlando di Storia Postale possa ritenersi solo "una interessante tematica" ma credo abbia un valore oggettivo.

Ciao: Ciao:
Nilo




Ciao Nilo,

allora, quando acquisti una qualsiasi cosa il suo valore sarà determinato dalla freschezza e qualità del suo insieme.

Una lettera che presenta i FB annullati dal bollo in cartella e da un bollo circolare borbonico nominativo a data (rosso) poco leggibile, secondo me presentano una condizione che fa diminuire il valore dell’insieme.

Questa mia considerazione vale per tutte le lettere da qualsiasi località ed anche per la lettera che hai postato in immagine, quindi con o senza l’aggiunta dell’indicazione a penna della località di provenienza.

Preferisco un annullato ed un bollo borbonico a date ben impressi rispetto bolli appena visibili rispetto bolli parziali, illeggibili o deturpanti.

Per quanto riguarda un maggior valore, riporto quanto avevo scritto sopra:
“Anche a mio avviso quell'annotazione non da un consistente plusvalore. Ciò non toglie che rimane una interessante tematica.”

Adesso passiamo al dunque.

1) Su una lettera con bollo nominativo a data leggibile non ci sarebbe stata l’annotazione a penna, quindi i punti del Sassone.

2) Quell’annotazione, appunto quando il bollo nominativo borbonico è poco leggibile, può superare (plusvalore) la quotazione prevista per quello leggibile? Per me è no!

3) E’ più importante un bollo ben impresso o quell’annotazione?
Per me è più importante il bollo ben impresso perchè, ad esempio, se per un annullato rosso o nero ed un bollo circolare a date ben impressi di una ipotetica località “X” il Sassone quota come R2, mi sembra più che normale che se il bollo nominativo è mal impresso, quindi parziale o poco leggibile, debba avere un valore notevolmente inferiore rispetto la lettera con il bollo ben impressi.
In questa ultima ipotesi, l’annotazione a penna non sarà sufficiente a far superare (plusvalore) la condizione ideale prevista per il bollo ben impresso e nemmeno di pareggiarla.

4) Di quanto può influire l'annotazione a penna? Di poco, perchè ha un suo valore proprio ed è legato alla storia postale.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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Roscianum
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da Roscianum »

Ciao: Pietro
sai bene che ti considero un grande conoscitore dei fb del Regno di Napoli e grazie ai tuoi consigli e suggerimenti ho imparato molto, per questo motivo non aprirei mai una discussione tecnica con te perchè sicuramente avrei la peggio.
Ma oggi stiamo discutendo di un aspetto che definirei di "filosofia postale", di interpretazioni e quindi come tali personali e ben venga che ci siano opinioni e idee differenti, ti segnalo qualche mio pensiero:
pasfil ha scritto:Una lettera che presenta i FB annullati dal bollo in cartella e da un bollo circolare borbonico nominativo a data (rosso) poco leggibile, secondo me presentano una condizione che fa diminuire il valore dell’insieme.

SACROSANTO
pasfil ha scritto:Questa mia considerazione vale per tutte le lettere da qualsiasi località ed anche per la lettera che hai postato in immagine, quindi con o senza l’aggiunta dell’indicazione a penna della località di provenienza.

NON SONO D'ACCORDO l'aggiunta dell'indicazione a penna coeva ne muta, secondo me, la classifica. Non è più una combinazione tra annullato in cartella e cerchio rosso, ma tra annullato in cartella e manoscritto (che in quanto apposto da un impiegato postale considero alla stessa stregua di altro timbro nominativo) ed a cui va attribuito un valore (punteggio) in relazione a quante lettere si conoscono con questa combinazione. Naturalmente solo una mia opinione.
pasfil ha scritto: Di quanto può influire l'annotazione a penna? Di poco, perchè ha un suo valore proprio ed è legato alla storia postale.

Questa tua affermazione la condivido in pieno ed è quello che ho tentato di spiegare sopra, l'influenza sul valore dipende, a mio avviso, dalla frequenza o meno di quel tipo di annotazione
Un :abb:
Nilo
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Antonello Cerruti
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da Antonello Cerruti »

L'indicazione manoscritta a Napoli della località di partenza non attribuisce nessun plus-valore alle lettere.
Nella più ottimistica delle ipotesi, pareggia il decremento di valore causato dalla scarsa leggibilità dell'impronta postale apposta in partenza.
Ben diversa sarebbe la valutazione di un eventuale bollo grafico apposto in partenza quale annullatore.
Caro Nilo, non tutto ciò che può avere un minimo interesse deve per forza avere una valenza commerciale o di valutazione economica.
Il tuo desiderio di un continuo aumento del "PIL filatelico" è, comunque, ammirevole.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Roscianum
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da Roscianum »

Ciao: Antonello grazie anche a te per l'intervento
Antonello Cerruti ha scritto:Caro Nilo, non tutto ciò che può avere un minimo interesse deve per forza avere una valenza commerciale o di valutazione economica.

Premesso, come già detto sopra, che una lettera col manoscritto "Cosenza" nella mia piccola collezione di Storia Postale della Provincia di Cosenza "ci sta bene" e quindi mi interessa soggettivamente molto, sulla valenza economica sono stato tratto in inganno dall'articolo di P.Venturini che mi è sembrato enfatizzasse la scarsezza di tali assicurate ma evidentemente i numeri da esso esposti si riferivano alle lettere di sua conoscenza.
Antonello Cerruti ha scritto:Il tuo desiderio di un continuo aumento del "PIL filatelico" è, comunque, ammirevole.

faccio quel che posso nell'interesse di tutti :-)) :-)) , comunque so di essere nei miei giudizi ed interventi ancora molto condizionato dall'aspetto venale, credo che questo distacco "materialistico" avvenga in una fase successiva, quando cioè le conoscenze personali saranno tali da non aver più molti dubbi sul valore effettivo dell'oggetto e quindi concentrarsi di più sugli aspetti tecnici.
Per ora mi dovrete sopportare ancora con le mie domande sul QUANTO VALE?
Ciao: Ciao:
Nilo
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da Antonello Cerruti »

:clap: :-)) Ciao: :evvai: :lente: :leggo:
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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pasfil
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Re: Cosenza a penna

Messaggio da pasfil »

Un saluto a tutti.

Con piacere leggo che il grande Venturini nell'articolo scrive: "Riproduco tutti i casi che ho potuto individuare in tanti anni di ricerche."

In quell'articolo ha riassunto un interessante aspetto della storia postale da Egli attenzionato in tanti anni. Uno tra i tanti variegati aspetti che ciascuno di noi può cogliere nell'avventura collezionistica e farne diventare motivo di studio.

Ciao: Ciao: Ciao:
Pasfil

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Roscianum
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Manoscritto Assicurata

Messaggio da Roscianum »

Ciao:
Buongiorno a tutti

Oggi in asta da Filsam c'è questa bella lettera con "l'inedito" manoscritto assicurata e corredata di certificato Colla.
Sinceramente sto sbavando per questa lettera che nella mia modesta collezione rappresenterebbe una chicca. Purtroppo il prezzo di base 1500 + diritti al momento non è nelle mie disponibilità e quindi mio malgrado resterò al palo.
Dagli esperti volevo sapere se tale prezzo è congruo visto che non abbiamo un riferimento, per quanto aleatorio, di un prezzo di catalogo ma ci basiamo sulla rarità del manoscritto assicurata che però rappresenta un interesse di nicchia e quindi la domanda non dovrebbe essere così alta da giustificare quel prezzo.
Cosa ne pensate?
A parte il certificato la lettera a me sembra OK, a voi?
Ciao: Ciao:
Nilo
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pasfil
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Re: Manoscritto Assicurata

Messaggio da pasfil »

Ciao Nilo,

l'immagine non è delle migliori, e non consente a monitor di verificare i particolari del francobollo e del supporto, benché nel certificato sia menzionata la freschezza (cos'è una piega stirata prima dell'affrancatura...o non c'è nulla?).
Tenendo conto i miei diversi interessi filatelici, una sommetta del genere la spenderei per altro. Ma nel nostro hobby, poi ciascuno decide secondo personali valutazioni.
Ciao: Ciao: Ciao:
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Francesco Melone
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Re: Manoscritto Assicurata

Messaggio da Francesco Melone »

Ciao Nilo,
il manoscritto "Assicurata" sulla soprascritta di alcune lettere partite da località dotate di Ufficio Postale e quindi anche di questo tipo di annullo non costituisce di per sé qualcosa di "inedito" e non dà un significativo valore aggiunto a tali lettere. Ben diverso il discorso se, oltre al manoscritto "Assicurata", sono presenti manoscritti anche il nome della località di partenza e, soprattutto, se anche gli annullamenti sui francobolli sono manoscritti: come sai, si conoscono solo tre lettere con tutte le caratteristiche citate e sono delle grandi rarità.
Un criterio complessivo generale che dovrebbe comunque aiutarti indirettamente a capire la reale condizione di rarità o meno di un'affrancatura, ti è dato dalla valutazione che fanno i periti di quella particolare affrancatura. In questo caso, sono (giustamente) presenti solo una sigla di Alberto Diena e solo una firma parziale di Giorgio Colla, che ti danno già una prima idea della scarsa rarità di questo annullamento. Oltre quanto già segnalato da Pietro sulla possibile piega, che però dovrebbe riguardare solo la lettera e non anche il francobollo, lo stesso presenta quello che sembra un parziale imbrunimento della carta nell'angolo sup. sin. Il prezzo richiesto è quindi sicuramente eccessivo in rapporto all'effettiva rarità e qualità del pezzo, per cui non dolerti più di tanto per non averlo acquisito: per quella cifra puoi sicuramente raggiungere pezzi di effettivo maggior valore.
Spero di esserti stato d'aiuto e ti invio molti cordiali saluti.
Francesco
Ultima modifica di Francesco Melone il 5 maggio 2018, 20:47, modificato 1 volta in totale.
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Roscianum
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Re: Manoscritto Assicurata

Messaggio da Roscianum »

Ciao:
Grazie a Pietro e Francesco per le gradite delucidazioni.
Sulla rarità e particolarità degli "assicurati manoscritti" non vorrei contraddire Francesco ma il compianto Ing. Venturini in un suo articolo apparso su Vaccari Magazine n.28 del 2002 afferma che il caso del solo "assicurata" manoscritto è molto meno frequente del caso del nome della località manoscritta. Inoltre Filsam afferma che per Rossano è l'unica lettera conosciuta con tali caratteristiche. Queste considerazioni mi avevano indotto a pensarci ma cmq il prezzo rimane a mio parere sempre alto, vedremo se e a quanto verrà aggiudicata.
Sperando di farvi cosa gradita vi allego articolo in questione.
Ciao:
Nilo
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Francesco Melone
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Re: Manoscritto Assicurata

Messaggio da Francesco Melone »

Ciao Nilo,
conosco bene l'articolo di quel grande collezionista di Napoli che fu Pietro Venturini. Il problema non sta tanto nella maggiore o minore rarità della località manoscritta o dell' annullo "Assicurata", che è sicuramente e più correttamente da definirsi di minore frequente riscontro rispetto alla località manoscritta, quanto nel definire "inedito" questo tipo di annullo e quindi farlo considerare come una rarità. Anche io nella mia collezione, nella didascalia di una lettera con la località Carpenzano manoscritta, l'ho definita come una delle due a me note, riferendomi proprio all'articolo di Venturini dove, come hai potuto notare nell' articolo da te citato, ne viene indicata un' altra, ma senza che ciò avesse alcuna pretesa di farla sembrare come una rarità.
Ti allego il seguito dell'art. dello stesso Venturini, apparso sul numero 29 della stessa rivista, dove invece vengono descritte quelle che sono progressivamente le maggiori effettive rarità di questo tipo di annullamenti, con l'immagine delle tre lettere con tutti gli annullamenti a penna apposti all'arrivo benché l' Ufficio postale di partenza disponesse di tutti gli annullamenti, che, come detto, sono da considerarsi delle grandi rarità.
(Ad eccezione delle Cancellerie comunali delle località di Isola - dove si intravede comunque il bollo nominativo ovale - e Roccasecca - fig. 17 e 18, che disponevano di un bollo ovale quasi sempre illeggibile perché logorato dall' uso prefilatelico, ma che non disponevano del bollo "Assicurata" e, comunque, non potevano obliterare i francobolli. Solo agli inizi del 1860 esse furono elevate al rango di Uffici postali secondari e dotate di un annullo nominativo lineare e dell' "Annullato" in cartella).
Al piacere di risentirti.
Francesco
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Re: Manoscritto Assicurata

Messaggio da Roscianum »

Ciao: Francesco
Grazie dei chiarimenti e di aver postato il seguito dell'articolo di Venturini :evvai: .
:abb: .
Nilo
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