I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

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Antonello Cerruti
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I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Antonello Cerruti »

All’inizio del 1981, il Banco di Sicilia incaricò l’Italphil di procedere alla stima ed alla vendita della propria collezione filatelica.
Si trattava di un complesso di francobolli di Napoli e Sicilia che la banca aveva acquistato in blocco dal dott. Giulio Bolaffi e non di materiale proveniente da un qualche archivio storico dell’istituto di Palermo, ma il fascino della raccolta era ugualmente molto diffuso nell’ambiente filatelico.
Avevo trent’anni ma già una discreta esperienza poiché erano già otto anni che dirigevo il settore descrizioni della casa d’asta romana, allora la più importante d’Italia.
In tale veste partecipai a tutte le operazioni preliminari, insieme al dott. Nino Aquila, notissimo studioso dei francobolli di Sicilia e curatore della collezione per conto della proprietà, ed al compianto dottor Enzo Diena, nella qualità di esperto “terzo” rispetto alle parti e di riconosciuta autorità filatelica.
Erano tempi diversi e, sull’aereo che ci portava a Palermo, Enzo mi disse che la cosa più importante era riportare la “pelle” a Roma.
Accompagnati dai dirigenti della sede centrale di Palermo, entrammo nel caveau dell’istituto e, fra mille precauzioni e formalità, ci vennero messi a disposizione i francobolli che avremmo esaminato e valutato nei giorni successivi.
Chi ha sottomano o ricorda il catalogo della vendita, può capire la mia “esaltazione” nel vedere – per la prima volta e tutti insieme – quei francobolli.
Dopo un paio d’ore di lavoro, un altissimo dirigente della banca ci raggiunse per invitarci ad uscire a prendere un caffé. Usciti nella piazza, noi ed il piccolo codazzo di funzionari che ci riempivano di cortesia in ogni momento, girammo verso destra e raggiungemmo un vicino bar.
La stessa cosa avvenne il mattino dopo. Usciti dalla banca, Enzo ed io girammo verso destra – come il giorno prima – ma fummo subito richiamati a dirigerci dalla parte opposta.
Ci spiegarono che bisognava alternare le nostre visite ai vari bar della piazza “altrimenti gli esclusi si offendono”.
Ma torniamo ai francobolli che ci passavano lentamente fra le mani.
Era una collezione stupenda, ricca di pezzi di grandissima qualità e con alcuni pezzi che hanno sempre rappresentato la filatelia italiana nel mondo.

Ai più esperti, ricordo l’unico saggio Masini su lettera ed il frazionato dell’80 della IV di Sardegna su assicurata.
[immagini tratte dal catalogo]
MORMINO%20saggio%20Masini.jpg

MORMINO%20Frazionato.jpg


Ai meno esperti, dico soltanto che – di Trinacrie – ce ne erano una nuova, venti usate o su frammento e quattro su circolare. Le crocette, fra nuove, usate, su giornale e su lettera, erano 44, anche in coppia.
Ma questi pezzi citati erano “circondati” da altre centinaia di esemplari splendidi del Regno di Napoli e di Sicilia.
In tutto, stimammo 675 lotti che, quando mi furono recapitati a Roma, dovetti – con enorme piacere – descrivere singolarmente, accarezzandoli uno ad uno.
Finita la descrizione e realizzate le tavole fotografiche, venne stampato un catalogo graficamente valido e collezionisticamente affascinante.

[la copertina del catalogo d’asta]
MORMINO%20copertina.jpg


Cosa successe dopo?.......
….Dopo l'uscita e la spedizione del catalogo, qualche politico siciliano pensò che il Banco di Sicilia stesse vendendo il suo archivio storico e non un acquisto risalente a non molti anni prima.
Alcuni giornali isolani ripresero la polemica e scrissero che la vendita avveniva “…a scorno della storia della Sicilia….”.
La polemica rimase circoscritta agli ambienti politici e giornalistici della Sicilia ma montava di giorno in giorno, mentre la collezione era nel caveau dell’Italphil ed io continuavo a gustarmela giorno per giorno, anche se oramai la conoscevo a memoria.
I politici siciliani fecero a gara nel difendere il loro “patrimonio storico” in pericolo.
Poi, all’improvviso, il Banco si arrese alle pressioni locali e decise di non vendere più.
Provammo a resistere, forti del mandato irrevocabile che avevamo nelle mani e che ci legittimava pienamente a procedere alla vendita.
Camillo Pescatori decise, però, di accedere alla richiesta del Banco …..ed al conseguente congruo risarcimento che gli avvocati pattuirono.
Avvisammo tutti, anche se la notizia fece in un lampo il giro dell’Italia filatelica.
Eppure ci fu ugualmente qualche collezionista che si presentò regolarmente in sala, nel giorno e nell’ora stabiliti per l’asta.
E ci fu anche un quotidiano nazionale che pubblicò la notizia del grande successo della vendita ….che non ebbe mai luogo, quel lontano 30 ottobre 1981.
Era un pezzo bellissimo, a firma di un notissimo giornalista filatelico, ancora oggi famoso per l’assoluta attendibilità delle cose che scrive……

Antonello Cerruti

Revised by Lucky Boldrini - January 2009

Questo racconto, "riadattato" e riproposto in data 29 gennaio 2009, è tratto dall'originario vecchio Topic intitolato "Ricordi di un collezionista di vecchio corso", che nel periodo dal settembre 2006 al febbraio 2008 ha ricevuto quasi 30.000 (trentamila!) letture ed innumerevoli apprezzamenti.
Grazie Antonello!
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Ultima modifica di Antonello Cerruti il 17 luglio 2007, 17:02, modificato 1 volta in totale.
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marco castelli
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da marco castelli »

Ho appena acquistato quel catalogo..., non vedo l'ora che mi arrivi !!!
Salutoni ad Antonello e a tutti,
Marco Ciao: Ciao:
Marco Castelli
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robymi
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da robymi »

Una domanda: la collezione esiste ancora ed è proprietà del Banco di Sicilia o è stata alienata in seguito?
Roberto
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filippo_2005
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da filippo_2005 »

Ho quel catalogo............ proprio bello bello bello......... Ciao:
filippo_2005
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Mi interessano anche Timbri e Annulli di Russi fino al 1900.
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Antonello Cerruti
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Antonello Cerruti »

robymi ha scritto:Una domanda: la collezione esiste ancora ed è proprietà del Banco di Sicilia o è stata alienata in seguito?
Roberto


E' ancora a Palermo, di proprietà della Fondazione della Banca.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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agrome
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da agrome »

Antonello Cerruti ha scritto:Le crocette, fra nuove, usate, su giornale e su lettera, erano 44, anche in coppia.


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robymi
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da robymi »

Antonello,
grazie per l'informazione.
Roberto
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Stefano T
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Stefano T »

Ciao: a tutti.
Chiedo agli amministratori se sia possibile postare, e quindi divulgare, alcune immagini delle tante meraviglie contenute nel catalogo oppure se ci sono dei diritti di riservatezza da rispettare.
Ciao: Ciao: Ciao:

Stefano
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Marco4x4
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Marco4x4 »

Trattandosi di catalogo pubblico, non credo ci sia nessuna riservatezza da rispettare.

Ciao:
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gianluman
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da gianluman »

Bellissimo racconto :clap: :clap: .

Domanda :??: : Antonello finisce il racconto descrivendo il passo indietro del Banco di Sicilia con la presenza dei 675 lotti nel caveau dell’Italphil.

Ma è ritornata a Palermo o è rimasta a Roma :??:
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Stefano T
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Stefano T »

Marco4x4 ha scritto:Trattandosi di catalogo pubblico, non credo ci sia nessuna riservatezza da rispettare.

Ciao: Marco
la mia cautela iniziale era dovuta al fatto che la collezione alla fine non è stata messa in vendita.
Comunque sia, dopo aver citato la fonte (il catalogo dell'asta Italphil sopra postato), ecco qual'era la prima busta fotografata... :wow: :wow:


Lotto 13:

1858 - Saggio da 5 gr. rosso bruno, ann. in cartella, su bella lettera da Napoli 10.6.1858 a Palermo.
Si tratta dell'unico saggio del Regno di Napoli passato per posta.
E' unanimamente ritenuto uno dei pezzi più importanti del Regno di Napoli.
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Ciao: Ciao: Ciao:

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Antonello Cerruti
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Antonello Cerruti »

La collezione, ora di proprietà della Fondazione della Banca, è a Palermo e viene saltuariamente esposta in giro per il mondo.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Stefano T
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Stefano T »

Lotto 44:

Carminio scuro, striscia orizzontale di 4 b.f. a destra, di colore particolarmente intenso e di freschezza eccezionale, su bella lettera ann. PARTENZA DA NAPOLI 11 APR. 1861
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Ciao: Ciao: Ciao:

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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da andrea di lena »

Anche se ero più che ragazzo mi ricordo delle polemiche e del can can che scoppiò per la vendita della famosa collezione, se non erro si parlò anche che (Antonello mi smentisca immediatamente se non vero) alcuni fogli intonsi ed alcuni francoboli depositati nel caveau si stavano rovinando in quanto non c'erano le condizioni climatiche ottimali per la conservazione di tale tesoro.
Ciao: Ciao: Andrea
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Antonello Cerruti »

andrea di lena ha scritto:Anche se ero più che ragazzo mi ricordo delle polemiche e del can can che scoppiò per la vendita della famosa collezione, se non erro si parlò anche che (Antonello mi smentisca immediatamente se non vero) alcuni fogli intonsi ed alcuni francoboli depositati nel caveau si stavano rovinando in quanto non c'erano le condizioni climatiche ottimali per la conservazione di tale tesoro.
Ciao: Ciao: Andrea


Credo che tu confonda con la collezione De Marchi, conservata a Milano.
I francobolli del Banco di Sicilia ed ora della Fondazione sono da sempre conservati in maniera ottimale, affidati alle cure di quel grande Esperto e Signore che è il dott. Nino Aquila, che è stato per otre trent'anni Presidente dell'Unione Filatelica Siciliana e della cui amicizia io mi vanto.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Stefano T »

Lotto 132:

Frammento di lettera spedita da GIOIA 19 Feb. 1860 diretta a Napoli, affranc. con 32 francobolli: 20 gr. rosa chiaro + 5 gr. carminio rosa 7 esemplari + 2 gr. rosa chiaro 24 esemplari (1 striscia di 4 + 6 strisce di 3 + 2 singoli)... Totale 103 grana.
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Ciao: Ciao: Ciao:

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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Stefano T »

Lotto 154

50 gr rosa lillaceo rarissima e splendida coppia orizzontale con grandi margini, su bel piccolo frammento
Lotto 154 coppia 50 gr.jpg


Lotto 158

50 gr + 20 gr + 10 gr + 5 gr + 2 gr tutti lillacei. Rarissima affrancatura di cinque francobolli di differente valore su bella lettera da Napoli a Marsiglia del 1858...
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Ciao: Ciao: Ciao:

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marco castelli
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da marco castelli »

Buonasera Antonello,
mi è arrivato il Catalogo e sono rimasto affascinato..., pezzi splendidi ma principalmente un Catalogo splendido. E' davvero molto più di un semplice catalogo d'asta, ma un vero Manuale sui francobolli del Regno delle Due Sicilie.
Complimenti :clap: :clap: :clap: :clap:
L'ultimo lotto riguarda una eccezionale affrancatura di 40 cent.,
assolta con un 80 cent frazionato che ho scansionato, questo lotto partiva da una base d'asta di 75.000.000 di lire, che nel 1981 erano certamente una cifra ragguardevole, e allora vorrei chiederti :
- A quanto speravate arrivasse l'offerta ?
- Se dovessi inserirla oggi in un catalogo d'asta da che cifra base la faresti partire ?

Un salutone,
Marco Ciao: Ciao:
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Massimo Bernocchi »

marco castelli ha scritto:Buonasera Antonello,
mi è arrivato il Catalogo e sono rimasto affascinato..., pezzi splendidi ma principalmente un Catalogo splendido. E' davvero molto più di un semplice catalogo d'asta, ma un vero Manuale sui francobolli del Regno delle Due Sicilie.
Complimenti :clap: :clap: :clap: :clap:
L'ultimo lotto riguarda una eccezionale affrancatura di 40 cent.,
assolta con un 80 cent frazionato che ho scansionato, questo lotto partiva da una base d'asta di 75.000.000 di lire, che nel 1981 erano certamente una cifra ragguardevole, e allora vorrei chiederti :
- A quanto speravate arrivasse l'offerta ?
- Se dovessi inserirla oggi in un catalogo d'asta da che cifra base la faresti partire ?

Un salutone,
Marco Ciao: Ciao:

Marco mi permetto di risponderti
Era il valore di un bell'appartamento in città, ma uno di quelli belli davvero....... e grandi
Oggi non sò a quanto partirebbe in una vendita all'asta....
ma la sua quotazione di dase sarebbe sicuramente P.A.R ma penso che verrebbe venduta prima di arrivarci a trattativa privata............ a cifre che non ci immaginiamo minimamente
Ciao Ciao: Massimo
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il mio blog, esperienze di un collezionista e Collezione Unicum
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Antonello Cerruti
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Re: I ricordi di un collezionista: al Banco di Sicilia nel 1981

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ciao Marco, non voglio sottrarmi alla tua domanda ed allora ti confesso che non facemmo alcuna previsione di realizzo di quella lettera o dell'intera collezione.
Con Enzo Diena, fissai i prezzi di partenza che dovevano essere abbastanza bassi da garantire la vendita dell'intera raccolta.
Se oggi quella lettera venisse riproposta in vendita, non mi è facile ipotizzare quale potrebbe essere un giusto prezzo di base.
Oggi i criteri sono abbastanza mutati; le basi vengono stabilite con criteri del tutto anomali rispetto a quelli di quando ero io a fare descrizioni e stime.
Allora, all'Italphil, mettevo dei prezzi di stima e le partenze erano al 30% in meno.
Si capiva, cioè, che la stima era un prezzo ritenuto giusto e lo scarto consentiva a chi voleva risparmiare di avere l'alea di poter fare un buon affare.
Dall'altra parte, il venditore, sapeva che - più o meno - avrebbe realizzato (e poteva contare su ciò) complessivamente la metà della somma dei prezzi stimati.
Oggi, invece, o le basi sono risibilmente basse perchè poi la casa d'aste possa vantarsi di avere ottenuto "....il 150%, il 200%, il 250% dei prezzi di partenza..." oppure sono molto alte nel tentativo di trarre in inganno gli acquirenti spingendoli a seguire troppe sopravvalutazioni.
Ci sono poi troppe aste che accettano di mettere in vendita delle autentiche "trappole", nascoste in lotti e collezioni abilmente preparati da operatori senza scrupoli.
Quando una casa d'aste dice di i lotti voluminosi sono arrivati troppo tardi e quindi "non c'è stato neppure il tempo di controllarli" e quindi al loro interno ci può essere di tutto, affermano - ammiccando ai clienti - che possono trovare in quegli scatoloni "qualunque tesoro nascosto".
Invece, quelle trappole micidiali - troppo spesso - nascondono falsi, trucchi e bidoni di ogni genere.
Anche per questo non sono ammesse le restituzioni dei lotti multipli.
Per tornare ad alcuni discorsi affrontati sopra, il pezzo "caro" venduto dal commerciante serio comprende nel prezzo anche "l'assicurazione" contro le fregature.
Tutto sta nel valutare se quel premio assicurativo è congruo o è troppo esoso.
Spesso, per il collezionista avveduto ed esperto è davvero troppo caro.
Spesso, per l'appassionato che ignora cosa sta comprando, è un paracadute indispensabile e quindi davvero a buon mercato.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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