3 gennaio 1859 - Da Messina per Genova con i Piroscafi Postali Francesi - Prima data nota in periodo filatelico
3 gennaio 1859 - Da Messina per Genova con i Piroscafi Postali Francesi - Prima data nota in periodo filatelico
a tutti, vi mostro le immagini di una lettera che alcuni di voi ricorderanno per le condizioni in cui versava a causa di un serial killer filatelico che per l'insano gesto di tentare di staccare i francobolli rovinava un pezzo di storia postale molto particolare.
L'importanza della busta in questione sta nel fatto che venne spedita in data 3 Gennaio 1859 da Messina per Genova tramite i piroscfi postali francesi, tale data veniva riportata come prima data nota in periodo filatelico per il trasporto via mare con i postali francesi, inoltre riveste una importanza storica visto che il destinatario risulta essere Giovanni D'Ondes Reggio fratello del futuro senatore Vito, promotori della rivolta del 1848 che alla fine del governo di sicilia nel 1849 furono costretti a lasciare l'isola.
Sono riuscito a restaurarla alla meglio e quindi a farla rivivere per come doveva.
Giuseppe
L'importanza della busta in questione sta nel fatto che venne spedita in data 3 Gennaio 1859 da Messina per Genova tramite i piroscfi postali francesi, tale data veniva riportata come prima data nota in periodo filatelico per il trasporto via mare con i postali francesi, inoltre riveste una importanza storica visto che il destinatario risulta essere Giovanni D'Ondes Reggio fratello del futuro senatore Vito, promotori della rivolta del 1848 che alla fine del governo di sicilia nel 1849 furono costretti a lasciare l'isola.
Sono riuscito a restaurarla alla meglio e quindi a farla rivivere per come doveva.
Giuseppe
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Re: Storia di una lettera
Ciao Giuseppe,
forse questa operazione chirurgica estetica susciterà qualche rimprovo... Io, personalmente capisco bene il restauro di un tale pezzo di certo interesse storico postale.
Non intendi ingannare qualche compratore, ma soltanto dare di nuovo un pò di vita ad una busta che lo merita e che vuoi fare figurare nella tua collezione !
Cordiali saluti, Laurent
forse questa operazione chirurgica estetica susciterà qualche rimprovo... Io, personalmente capisco bene il restauro di un tale pezzo di certo interesse storico postale.
Non intendi ingannare qualche compratore, ma soltanto dare di nuovo un pò di vita ad una busta che lo merita e che vuoi fare figurare nella tua collezione !
Cordiali saluti, Laurent
Re: Storia di una lettera
Giuseppe,
aggiungo che la viaggiò a bordo del Pausilippe partito da Malta il 1 gennaio e giunto a Messina il 2 da dove ripartì il 3 e come hai detto tu rappresenta la prima data nota di lettera viaggiato coi Postali Francesi nel periodo filatelico.
Sulla trasformazione della busta.............per carità...........ognuno ha i suoi gusti,io non l'avrei mai fatto e l'avrei lasciata nello stato in cui si trovava.............stato in cui Aquila l'ha tenuta per tanti anni................oltrtutto nei primi di Gennaio le tinte del 2 gr erano spettacolari............niente a che vedere con quello che hai messo tu ed anche il 20 gr è diverso come tinta...........come detto prima ognuno ha i suoi gusti.
aggiungo che la viaggiò a bordo del Pausilippe partito da Malta il 1 gennaio e giunto a Messina il 2 da dove ripartì il 3 e come hai detto tu rappresenta la prima data nota di lettera viaggiato coi Postali Francesi nel periodo filatelico.
Sulla trasformazione della busta.............per carità...........ognuno ha i suoi gusti,io non l'avrei mai fatto e l'avrei lasciata nello stato in cui si trovava.............stato in cui Aquila l'ha tenuta per tanti anni................oltrtutto nei primi di Gennaio le tinte del 2 gr erano spettacolari............niente a che vedere con quello che hai messo tu ed anche il 20 gr è diverso come tinta...........come detto prima ognuno ha i suoi gusti.
Re: Storia di una lettera
1maggio ha scritto:Ciao: Giuseppe,
aggiungo che la viaggiò a bordo del Pausilippe partito da Malta il 1 gennaio e giunto a Messina il 2 da dove ripartì il 3 e come hai detto tu rappresenta la prima data nota di lettera viaggiato coi Postali Francesi nel periodo filatelico.
Sulla trasformazione della busta.............per carità...........ognuno ha i suoi gusti,io non l'avrei mai fatto e l'avrei lasciata nello stato in cui si trovava.............stato in cui Aquila l'ha tenuta per tanti anni................oltrtutto nei primi di Gennaio le tinte del 2 gr erano spettacolari............niente a che vedere con quello che hai messo tu ed anche il 20 gr è diverso come tinta...........come detto prima ognuno ha i suoi gusti.
Laurent ha scritto:Ciao Giuseppe,
forse questa operazione chirurgica estetica susciterà qualche rimprovo... Io, personalmente capisco bene il restauro di un tale pezzo di certo interesse storico postale.
Non intendi ingannare qualche compratore, ma soltanto dare di nuovo un pò di vita ad una busta che lo merita e che vuoi fare figurare nella tua collezione !
Cordiali saluti, Laurent
agli amici Laurent e 1 maggio per i loro interventi, prima di tutto credo che Laurent come al solito ha focalizzato il problema, il mio interesse non è certo quello di prendere per i fondelli il collezionista di turno propinandogli il pezzo ma soltanto dare il giusto risalto alla busta per quello che rappresenta sia per la storia postale di sicilia che per i risvolti storici del movumento rivoluzionario siciliano.
Ringrazio l'amico Antonio per la precisazione sul natante che effettuò il trasporto, ma vedi Antonio la filatelia o la storia postale e soggettiva, capisco che il Dott. Aquila l'abbia tenuta così com'era ma io la preferisco così restaurata.
Un cordiale
Giuseppe
-
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Re: Storia di una lettera
la cosa strana che tutta a destra c'è proprio "l'ombra" di un terzo francobollo ...ma sul rettangolo marrone lasciato dalla colla dove era, sopra, è stato applicato a Genova l'annullo Rosso "Piroscafi Postali Francesi"....forse era affrancata 20+1+1 grano , e l'1 grano tutto a destra si staccò per strada , prima che la missiva arrivasse a Genova??
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Stimo, Valuto e/o Acquisto Collezioni medio/importanti
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Re: Storia di una lettera
Possibile il tuo ragionamento Giorgio, che l'affrancatura fosse formata da 20+1+1 ma questo purtroppo non lo sapremo mai visto le condizioni in cui era.
Un cordiale
Giuseppe
Un cordiale
Giuseppe
Re: Storia di una lettera
Senza offesa Giuseppe, ma è un peccato che tu abbia irrimediabilmente rovinato un documento storico-postale di quella importanza. E lo dico - anzi lo scrivo - con la morte nel cuore.
Il restauro è un'altra cosa, e questa non è questione di gusti, ma di scienza. Una scienza (nella quale l'Italia eccelle) che non stravolge, ma conserva l'esistente senza aggiunte fiabesche e lo rende disponibile al mondo degli studiosi.
Rifletti su questo punto, per cortesia: un giorno, diciamo fra cent'anni, quella lettera finirà in qualche altra collezione e il nuovo proprietario, conformandosi allo standard di trattamento dei documenti storici, farà asportare quelle aggiunte che tu hai fatto (ivi compresa la firma del perito). A quel punto che cosa rimarrà dell'originale? Solo l'involucro, e sarà persa per sempre anche la testimonianza dell'affrancatura 20 grana + X.
Come conseguenza di questo "restauro" che restauro non è il documento non ne esce arricchito, ma solo impoverito (adesso è solo un documento contraffatto). E spero che non ci siano altri che vogliano seguire questo esempio.
Non te la prendere, ma in qualità di studioso abituato a maneggiare letteralmente con i guanti manoscritti e documenti antichi non potevo esimermi dal commentare.
Amedeo
Il restauro è un'altra cosa, e questa non è questione di gusti, ma di scienza. Una scienza (nella quale l'Italia eccelle) che non stravolge, ma conserva l'esistente senza aggiunte fiabesche e lo rende disponibile al mondo degli studiosi.
Rifletti su questo punto, per cortesia: un giorno, diciamo fra cent'anni, quella lettera finirà in qualche altra collezione e il nuovo proprietario, conformandosi allo standard di trattamento dei documenti storici, farà asportare quelle aggiunte che tu hai fatto (ivi compresa la firma del perito). A quel punto che cosa rimarrà dell'originale? Solo l'involucro, e sarà persa per sempre anche la testimonianza dell'affrancatura 20 grana + X.
Come conseguenza di questo "restauro" che restauro non è il documento non ne esce arricchito, ma solo impoverito (adesso è solo un documento contraffatto). E spero che non ci siano altri che vogliano seguire questo esempio.
Non te la prendere, ma in qualità di studioso abituato a maneggiare letteralmente con i guanti manoscritti e documenti antichi non potevo esimermi dal commentare.
Amedeo
Re: Storia di una lettera
attalos ha scritto:Senza offesa Giuseppe, ma è un peccato che tu abbia irrimediabilmente rovinato un documento storico-postale di quella importanza. E lo dico - anzi lo scrivo - con la morte nel cuore.
Il restauro è un'altra cosa, e questa non è questione di gusti, ma di scienza. Una scienza (nella quale l'Italia eccelle) che non stravolge, ma conserva l'esistente senza aggiunte fiabesche e lo rende disponibile al mondo degli studiosi.
Rifletti su questo punto, per cortesia: un giorno, diciamo fra cent'anni, quella lettera finirà in qualche altra collezione e il nuovo proprietario, conformandosi allo standard di trattamento dei documenti storici, farà asportare quelle aggiunte che tu hai fatto (ivi compresa la firma del perito). A quel punto che cosa rimarrà dell'originale? Solo l'involucro, e sarà persa per sempre anche la testimonianza dell'affrancatura 20 grana + X.
Come conseguenza di questo "restauro" che restauro non è il documento non ne esce arricchito, ma solo impoverito (adesso è solo un documento contraffatto). E spero che non ci siano altri che vogliano seguire questo esempio.
Non te la prendere, ma in qualità di studioso abituato a maneggiare letteralmente con i guanti manoscritti e documenti antichi non potevo esimermi dal commentare.
Amedeo
Senza offesa alcuna, rispetto la tua opinione di persona di scienza e di sudioso ma consentimi di dissentire sul fatto che quello che è stato fatto altro non è che una pura e mera contraffazione, intanto perché il documento storico postale non è destinato alla vendita ma solo ed esclusivamente per la mia più che modesta collezione, inoltre voglio ricordare che le contraffazioni sono altre vedi la stragrande maggioranza di buste artefatte per abbindolare il povero collezionista ignaro di manipolazioni effettuate solo ed esclusivamente per scopo di lucro di personaggi che fanno male al collezionismo ed alla filatelia.
Ti chiedo di comprendere e non di condividere magari la mia scelta ma è stata dettata solo ed esclusivamente per dargli una dignità secondo solo il mio modestissimo parere.
Giuseppe
Re: Storia di una lettera
Ciao,
secondo me la lettera era affrancata per 32 grana, porto per lettere di un foglio e mezzo inviate tramite l'intermediazione dei Piroscafi Postali Francesi.
Allego un esempio in mio possesso.
secondo me la lettera era affrancata per 32 grana, porto per lettere di un foglio e mezzo inviate tramite l'intermediazione dei Piroscafi Postali Francesi.
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Re: Storia di una lettera
Di solito nel retro veniva segnato l'importo dell'affrancatura.
Re: Storia di una lettera
spcstamps ha scritto:Ciao,
secondo me la lettera era affrancata per 32 grana, porto per lettere di un foglio e mezzo inviate tramite l'intermediazione dei Piroscafi Postali Francesi.
Allego un esempio in mio possesso.
grazie per il tuo splendido contributo, prendendo spunto da quanto affermato da 1 maggio non ho riscontrato nessun riferimento sul retro della lettera.
Giuseppe
Re: Storia di una lettera
A maggior chiarimento dei fatti, in modo che nessuno possa immaginare o credere che il sottoscritto possa aver pensato di mettere in commercio la busta in modo fraudelento, voglio ricordare che non avrei mai inserito le scansioni del documento postale sul Forum sapendo il bacino d'utenza dello stesso, inoltre voglio anche fugare il dubbio dell'apposizione della firma del perito, faccio presente che la firma è stata apposta in verticale metodo usato per far capire che nella busta vi è un qualcosa di anomalo ed in più inserisco la foto scattata dallo stesso perito prima e dopo l'intervento, affinché in maniera inequivocabile si capisa lo stato delle cose.
Cordialmente
Giuseppe
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- Ketty Castellana
- Messaggi: 953
- Iscritto il: 31 ottobre 2012, 0:42
Re: Storia di una lettera
Secondo me sono 2 buste diverse, infatti i timbri su carta sono tutti in posizioni diverse!
Circolo Storico Filatelico Torinese dal 1913
L'educazione è il pane dell'anima
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Re: Storia di una lettera
Giuseppe,
secondo me nessuno ti vuole accusare di niente ci mancherebbe altro tra l'altro ti conosco di persona e sò che sei una persona onesta e di sani principi................solo che a mio parere( )la lettera era meglio com'era prima...........ma alla fine l'importante è che sei contento tu
secondo me nessuno ti vuole accusare di niente ci mancherebbe altro tra l'altro ti conosco di persona e sò che sei una persona onesta e di sani principi................solo che a mio parere( )la lettera era meglio com'era prima...........ma alla fine l'importante è che sei contento tu
- naviganthe
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 27 aprile 2010, 23:37
Re: Storia di una lettera
Ciao Giuseppe,
hai utilizzato colla oppure linguelle per attaccare i francobolli alla lettera?
Con le linguelle si ottengono entrambi gli scopi: rendere la lettera più vicina ai propri gusti ma anche non interferire nello stato di conservazione in cui si trova, tanto da rendere l'insieme comunque certificabile.
In tanti certificati di francobolli su lettera, anche rari o rarissimi, si legge spesso "staccato per controllo e riapplicato con linguella".
Saluti, Sergio
hai utilizzato colla oppure linguelle per attaccare i francobolli alla lettera?
Con le linguelle si ottengono entrambi gli scopi: rendere la lettera più vicina ai propri gusti ma anche non interferire nello stato di conservazione in cui si trova, tanto da rendere l'insieme comunque certificabile.
In tanti certificati di francobolli su lettera, anche rari o rarissimi, si legge spesso "staccato per controllo e riapplicato con linguella".
Saluti, Sergio
Re: Storia di una lettera
gipos ha scritto:Ciao:
A maggior chiarimento dei fatti, in modo che nessuno possa immaginare o credere che il sottoscritto possa aver pensato di mettere in commercio la busta in modo fraudelento, voglio ricordare che non avrei mai inserito le scansioni del documento postale sul Forum sapendo il bacino d'utenza dello stesso, inoltre voglio anche fugare il dubbio dell'apposizione della firma del perito, faccio presente che la firma è stata apposta in verticale metodo usato per far capire che nella busta vi è un qualcosa di anomalo ed in più inserisco la foto scattata dallo stesso perito prima e dopo l'intervento, affinché in maniera inequivocabile si capisa lo stato delle cose.
Cordialmente
Giuseppe
Ciao Giuseppe,
per quanto mi riguarda ho ben compreso le intenzioni non fraudolente (ma che non condivido per le ragioni sopra esposte) che hanno animato la tua operazione di "ripristino" della lettera. E' scontato che chi pubblicizzi la cosa non abbia intenzione di frodare nessuno (un malandrino agirebbe nell'ombra, no?).
Quando nel mio precedente messaggio ho usato l'espressione "documento contraffatto" non intendevo certamente accusarti di alcunché, ma semplicemente descrivere la lettera per quello che ora è e nulla più: abbiamo discusso nei mesi scorsi di crocette ridipinte, o assemblate utilizzando due differenti metà; a prescindere dall'intenzione dell'autore di quei "lavori", o dai bizantinismi eufemistici di taluni certificati, quelle crocette sono e restano di fatto delle contraffazioni, nel senso che alterano la loro essenza e non è più possibile capire in quale stato fossero prima degli interventi (posizione di tavola ecc.).
Nel caso della lettera, i messaggi precedenti dimostrano come sia arbitraria quella ricostruzione. 1maggio ha sottolineato che quelle non sono le tonalità giuste dei francobolli utilizzati in quel particolare periodo. Giorgio e Paolo si interrogano se la affrancatura originaria fosse di 20 + 1 + 1 grana oppure di 20 + 10 + 2.
Per questo, in assenza di certezze, è necessario lasciare i documenti (postali e non) nello stato in cui ci pervengono e non sottoporli a interventi irreversibili.
Se ci pensi bene, noi siamo grati ai collezionisti che ci hanno preceduto perché hanno preservato al meglio (come ha fatto Nino Aquila) quello che oggi noi possiamo collezionare. Analogo dovere e responsabilità abbiamo noi verso i collezionisti e gli studiosi che verranno.
Amedeo
P.S.: Quanto alla firma, sinceramente pensavo che l'avessi aggiunta tu, quindi mi scuso. Ma non capisco perché il "perito" si sia prestato a questa operazione, anziché dissuaderti dal compiere quel tentativo di ricostruzione, come sarebbe stato deontologicamente corretto.
Revised by Lucky Boldrini - February 2016