Nel vecchio forum ci sono state diverse discussioni sul tema degli ambulanti postali
e abbiamo più volte approffittato delle conoscenze del nostro Erik.
SCAMBIO CON L'ESTERO
Propongo ora un pezzo visto in un'asta austriaca: si era parlato dei bolli relativi allo scambio posta con l'estero di alcuni uffici postali di confine, qui il bollo scambio posta con l'estero è dell'ufficio ambulante sul Bologna-Ala, lo scambio evidentemente avviene con l'ambulante austriaco Ala-Kufstein direttamente sul treno.
Se Erik o qualcun'altro possono aggiungere informazioni, saranno gradite.
maurizio
Uffici di Cambio: bolli per registrazione corrispondenza
Moderatore: cialo
Uffici di Cambio: bolli per registrazione corrispondenza
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Maurizio Misinato - S T A F F
Bolzano e Alto Adige (dalle prefilateliche a oggi) - Feldpost austriache 1WW (fronte tirolese) - World Scout Jamboree e tematica scout in genere
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Re: Ambulanti postali
Ciao Maurizio,
gli uffici di cambio avevano lo scopo di ricevere e trattare la corrispondenza in ingresso in Italia, tra cui la corrispondenza registrata (raccomandate ed assicurate). Quest'ultima tipologia di corrispondenza, fino al 1889, veniva registrata in modo non uniforme dai vari uffici: chi le trascriveva con il nome e cognome del destinatario, chi con il numero di registro dell'ufficio di origine, chi ancora con un numero assegnato in transito.
Questo modo non uniforme di operare causava naturalmente problemi nel caso di ricerche per eventuali smarrimanti e così l'Amministrazione Postale decise di uniformare la registrazione di queste lettere introducendo - dal 10 luglio 1889 - i bolli del tipo mostrato.
I bolli furono distribuiti a tutti gli uffici di cambio (quindi non solo agli ambulanti) e riportavano il nome dell'ufficio, la data, la dicitura "cambio coll'estero" ed uno spazio dove andava scritto il numero di registrazione - giornaliero e progressivo - assegnato dall'ufficio di cambio stesso.
Questo nuovo sistema fu evidentemente giudicato poco funzionale perché dopo breve tempo - il 30 aprile 1891 - il sistema di registrazione di raccomandate ed assicurate fu modificato ed i timbri suddetti furono mandati "in pensione".
Se consideriamo il particolare tipo di corrispondenza (le raccomandate e le assicurate sono numericamente molto inferiori rispetto a tutta l'altra corrispondenza), la limitazione di utilizzo solo a quella proveniente dall'estero ed il breve periodo d'uso si comprende come questo tipo di timbri sia poco comune.
Qui di seguito vi faccio vedere quelli che ho nella mia collezione:
L'ultimo, come si può vedere, è utilizzato in maniera impropria perché la raccomandata non è proveniente dall'estero. Infatti non gli è stato assegnato un nuovo numero di registrazione.
Il Firenze-Roma, peraltro, non figura nell'elenco stilato dal Cattani degli uffici che avevano in dotazione tale tipo di timbro.
Revised by Lucky Boldrini - September 2008
gli uffici di cambio avevano lo scopo di ricevere e trattare la corrispondenza in ingresso in Italia, tra cui la corrispondenza registrata (raccomandate ed assicurate). Quest'ultima tipologia di corrispondenza, fino al 1889, veniva registrata in modo non uniforme dai vari uffici: chi le trascriveva con il nome e cognome del destinatario, chi con il numero di registro dell'ufficio di origine, chi ancora con un numero assegnato in transito.
Questo modo non uniforme di operare causava naturalmente problemi nel caso di ricerche per eventuali smarrimanti e così l'Amministrazione Postale decise di uniformare la registrazione di queste lettere introducendo - dal 10 luglio 1889 - i bolli del tipo mostrato.
I bolli furono distribuiti a tutti gli uffici di cambio (quindi non solo agli ambulanti) e riportavano il nome dell'ufficio, la data, la dicitura "cambio coll'estero" ed uno spazio dove andava scritto il numero di registrazione - giornaliero e progressivo - assegnato dall'ufficio di cambio stesso.
Questo nuovo sistema fu evidentemente giudicato poco funzionale perché dopo breve tempo - il 30 aprile 1891 - il sistema di registrazione di raccomandate ed assicurate fu modificato ed i timbri suddetti furono mandati "in pensione".
Se consideriamo il particolare tipo di corrispondenza (le raccomandate e le assicurate sono numericamente molto inferiori rispetto a tutta l'altra corrispondenza), la limitazione di utilizzo solo a quella proveniente dall'estero ed il breve periodo d'uso si comprende come questo tipo di timbri sia poco comune.
Qui di seguito vi faccio vedere quelli che ho nella mia collezione:
L'ultimo, come si può vedere, è utilizzato in maniera impropria perché la raccomandata non è proveniente dall'estero. Infatti non gli è stato assegnato un nuovo numero di registrazione.
Il Firenze-Roma, peraltro, non figura nell'elenco stilato dal Cattani degli uffici che avevano in dotazione tale tipo di timbro.
Revised by Lucky Boldrini - September 2008
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S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
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Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)