Il calcolo dei porti

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Giampaolo
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Il calcolo dei porti

Messaggio da Giampaolo »

Giuro che prima di chiedere ho usato l'opzione "Cerca" nel forum ma...o la domanda è di una banalità sconvolgente o sono io che non ci arrivo !! :dub:
Ho da poco iniziato a collezionare qualcosa di storia postale del Regno d'Italia e, dopo aver comprato l'Unificato e spulciato per benino all'ultima Veronafil mi ritrovo qui a scervellarmi. :mmm:

In breve non mi è ben chiaro:

1) La definizione di porto; ha a che fare col peso delle lettere o con la distanza da percorrere?
2) Come si fa a calcolarli? In pratica esiste qualche tabella da consultare su qualche sito o libro?

Per esempio la lettera che vi posto - da Roma a Montopoli Valdarno - di quanti porti è? Direi 2 poichè (consultando l'Unificato) la lettera per l'interno nel 1907 costava 15 cent. e la sovrattassa per il diritto di raccomandazione era di 25 cent. Ma è solo una supposizione perchè il peso della lettera in partenza non la conosciamo o, se la definizione di "porto" ha a che fare con la distanza mi ci vorrebbe proprio una tabella da poter consultare...booooh :dub:

Scusate la banalità della domanda e grazie come sempre a chi troverà il tempo di rispondermi

Ciao: Ciao: Ciao:
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Andrea61
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Re: Come calcolare il numero dei porti ?

Messaggio da Andrea61 »

Il numero dei porti è proporzionale al peso.

Per lungo tempo la proporzionalità è stata diretta, almeno per le lettere. Fissata una tariffa per il primo porto (15 grammi per quasi tutta la durata del Regno e il primo periodo di Repubblica) la tariffa totale è un multiplo di quella base proporzionale al peso. Ad esempio la raccomandata da te mostrata doveva essere dai 15 ai 30 grammi, una lettera pesante 95 grammi avrebbe pagato 1 Lira e 5 centesimi (15 c. x 7) in quanto 95 è più di 15x6=90 grammi, ma meno di 15x7=105 grammi.

Questo regimedi computo dei porti è durato fino al 1967.

Con le tariffe introdotte nel 1967 si cambia ad un sistema di proporzionalità indiretta a causa dell'introduzione degli scaglioni. Questo vale ancora oggi: se controlli le tariffe postali del servizio prioritario sul sito delle Poste vedrai che le lettere pagano un tot fino ai 20 grammi (80 cent), un altro tot fino ai 50 grammi, poi fino ai 100, ai 250 e così via. Ma ne' gli intervalli di peso sono tutti della stessa lunghezza, ne' la tariffa si ricava dal peso per proporzionalità diretta.

In Italia la tariffazione delle lettere per l'interno non dipende dalla distanza o dalla zona d'impostazione dal 1º Gennaio 1863. La tariffazione in base alla distanza è più propria del servizio per l'estero. In particolare fino all'introduzione dell'antesignana dell'UPU il 1º luglio 1874 ogi stato estero aveva una sua propria tabella di tariffazione per le lettere spedite dall'Italia (a volte anche complesse). Poi dagli anni '20 del '900 in poi con l'introduzione del servizio aereo le tariffe per l'estero si sono notevolmente complicate e dipendono fortemente dalla distanza. Ancor oggi, nonostante una certa semplificazione rimangono 3 zone tariffarie con tariffe proprie in cui viene postalmente diviso il globo.
Andrea

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Giampaolo
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Re: Come calcolare il numero dei porti ?

Messaggio da Giampaolo »

Grazie Andrea, molto chiaro. Allora visto che nel frattempo m'è venuto un altro dubbio approfitto :-)) :

per quanto riguarda invece le lettere entro il distretto si intende allora proprio la zona di recapito che penso corrisponda con le città e/o loro province. Bisognerà allora vedere i relativi confini amministrativi o zone postali dell'epoca? Nel caso dove si possono trovare?

Quindi oltre al peso, in questo caso, c'entra anche la distanza?

Posto un'altro recente acquisto che infatti mi fa venire il dubbio anche per la tariffa: se è una lettera in distretto nel 1927 doveva pagare 30 cent. invece è affrancata per 10 cent...mah... :mmm:

Grazie ancora Ciao: Ciao: Ciao:
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andy66
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Re: Come calcolare il numero dei porti ?

Messaggio da andy66 »

Gian Paolo ha scritto:Grazie Andrea, molto chiaro. Allora visto che nel frattempo m'è venuto un altro dubbio approfitto :-)) :

per quanto riguarda invece le lettere entro il distretto si intende allora proprio la zona di recapito che penso corrisponda con le città e/o loro province. Bisognerà allora vedere i relativi confini amministrativi o zone postali dell'epoca? Nel caso dove si possono trovare?

Quindi oltre al peso, in questo caso, c'entra anche la distanza?

Posto un'altro recente acquisto che infatti mi fa venire il dubbio anche per la tariffa: se è una lettera in distretto nel 1927 doveva pagare 30 cent. invece è affrancata per 10 cent...mah... :mmm:

Grazie ancora Ciao: Ciao: Ciao:
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Ciao dall'Andrea numero due :-)

Per quanto riguarda le zone postali ti rimando a questo topic viewtopic.php?f=22&t=38923 dove troverai il link per scaricare il dizionario geografico postale del Regno.

Invece riguardo al documento che mostri, si tratta di una lettera spedita entro il distretto per 'recapito autorizzato', cioè tramite servizi postali privati. Infatti negli anni 1926/28 non esistevano ancora le apposite marche per cui venivano utilizzati francobolli ordinari, solitamente il 10 c.Leoni. Si tratta di un documento interessante

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Giampaolo
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Re: Come calcolare il numero dei porti ?

Messaggio da Giampaolo »

andy66 ha scritto:
Ciao dall'Andrea numero due :-)

Per quanto riguarda le zone postali ti rimando a questo topic viewtopic.php?f=22&t=38923 dove troverai il link per scaricare il dizionario geografico postale del Regno.

Invece riguardo al documento che mostri, si tratta di una lettera spedita entro il distretto per 'recapito autorizzato', cioè tramite servizi postali privati. Infatti negli anni 1926/28 non esistevano ancora le apposite marche per cui venivano utilizzati francobolli ordinari, solitamente il 10 c.Leoni. Si tratta di un documento interessante

Ciao:
Grazie Andrea n. 2 :cin:

Ho letto con molto interesse l'intero topic che mi hai linkato e vedo che i dilemmi, in storia postale, sembrano all'ordine del giorno...mi consolo !

Adesso però ho anche il dubbio sulla distinzione tra Distretto e Circondario...benissimo ! :cry: Ma se sull'Unificato non ne parlano per la composizione delle tariffe sostanzialmente penso che siano due modi per dire la stessa cosa, così per complicare le cose come avviene da sempre in questo nostro Paese...o no? Leggerò per benino il dizionario geografico che ho scaricato e vedremo.

Per quanto riguarda la letterina sopra l'ho presa solo perchè l'annullo non lo avevo mai visto prima, non certo perchè me ne intendo. La fortuna del pivello... :-)
Quindi adesso dovrò studiarmi anche il servizio di recapito autorizzato che ho sempre "snobbato" anche in filatelia... :leggo:

Ciao: Ciao: Ciao:

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