Ciao a tutti,
la lettera riportata qui sotto viaggia da Milano a Nizza (via Torino e Cuneo) nel luglio 1809. Segno di tassa 9. Avrei bisogno di sapere le date limite d'uso del bollo di Milano, l'eventuale suo uso (solo per l'estero o indifferente) e informazioni sulla tassazione, anche normative.
Confido nel vostro aiuto. Grazie a chi vorrà contribuire alla discussione.
Luca
Il bollo LI (Lettere Italiane)
Il bollo LI (Lettere Italiane)
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Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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- francesco luraschi
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Re: Da Milano a Nizza 1809
ciao luca,
rispondo colpevolmente in ritardo al tuo mp.
il bollo LI, cioe' LETTERE ITALIANE, venne introdotto a seguito della convenzione tra la repubblica italiana e la francia del 17/3/1803 ed era apposto solo sulle lettere in partenza dal territorio italiano dirette verso la francia e piemonte (per essere ancora piu'precisi questo bollo e'un evoluzione del bollo MILAN L introdotto nel 1770 a seguito dell'accordo tra il ducato di milano e la francia e indicava la provenienza lombarda della lettera). nella forma LI primitiva del 1803 e'piuttosto raro, il vollmeier assegna 8 e 10 punti rispettivamente per il timbro rosso e azzurro. gia'nel 1803 venne pero' introdotto il bollo LI/MILANO che, in varie forme e dimensioni, durera'fino al 1844. sono tutti molto comuni: il bollo sulla tua lettera e'il 5.54 (1 punto).
abbinato a questo primo bollo troviamo il bollo d'entrata "Raume D'ITALIE PAR TURIN" apposto difatti a torino (3 punti secondo l'ohnmeiss) il quale indicava in torino l'ingresso della lettera proveniente dal regno d'italia e definiva l'ufficio su cui le poste potevano rivalersi nel caso il destinatario non avesse accettato la lettera. contrariamente alle disposizioni in vigore in francia difatti molti uffici postali del regno non timbravano le lettere con il proprio bollo nominativo. questi bolli vennero introdotti nel 1808 e, oltre turin, troviamo verceil, parme, plaisance, genes, voghere tutti piuttosto comuni.
non ti so dire molto sulla tassazione se non che mi sembra 9/10 intesi come decimi di franco. provero' a chiedere.
francesco
rispondo colpevolmente in ritardo al tuo mp.
il bollo LI, cioe' LETTERE ITALIANE, venne introdotto a seguito della convenzione tra la repubblica italiana e la francia del 17/3/1803 ed era apposto solo sulle lettere in partenza dal territorio italiano dirette verso la francia e piemonte (per essere ancora piu'precisi questo bollo e'un evoluzione del bollo MILAN L introdotto nel 1770 a seguito dell'accordo tra il ducato di milano e la francia e indicava la provenienza lombarda della lettera). nella forma LI primitiva del 1803 e'piuttosto raro, il vollmeier assegna 8 e 10 punti rispettivamente per il timbro rosso e azzurro. gia'nel 1803 venne pero' introdotto il bollo LI/MILANO che, in varie forme e dimensioni, durera'fino al 1844. sono tutti molto comuni: il bollo sulla tua lettera e'il 5.54 (1 punto).
abbinato a questo primo bollo troviamo il bollo d'entrata "Raume D'ITALIE PAR TURIN" apposto difatti a torino (3 punti secondo l'ohnmeiss) il quale indicava in torino l'ingresso della lettera proveniente dal regno d'italia e definiva l'ufficio su cui le poste potevano rivalersi nel caso il destinatario non avesse accettato la lettera. contrariamente alle disposizioni in vigore in francia difatti molti uffici postali del regno non timbravano le lettere con il proprio bollo nominativo. questi bolli vennero introdotti nel 1808 e, oltre turin, troviamo verceil, parme, plaisance, genes, voghere tutti piuttosto comuni.
non ti so dire molto sulla tassazione se non che mi sembra 9/10 intesi come decimi di franco. provero' a chiedere.
francesco
I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
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Re: Da Milano a Nizza 1809
Grazie Francesco per il tuo contributo e la tua spiegazione. Se poi riuscissi a spiegarmi anche la tassazione...
Luca
Luca
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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Re: Da Milano a Nizza 1809
Sono riuscito ad avere da un amico qualche informazione sulla tassazione di 9 décimes. Le relazioni postali tra Regno d'Italia e Impero Francese contemplavano dei raggi tariffari. Nel nostro caso la lettera è stata tassata 4 décimes per il tratto Milano-Torino (Torino era nel primo raggio tariffario), cui vanno aggiunte 5 décimes per il tratto Torino - Nizza (distanza da percorrere tra 200 e 300 Km - legge del 24 aprile 1806).
Luca
Revised by Lucky Boldrini - September 2010
Luca
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Luca L.
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