Conservazione delle prefilateliche: consigli e suggerimenti

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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

Capisco! :D grazie...
E' che per adesso (la mia collezione è ancora molto povera e soprattutto non classificata ancora) è tutto accumulato in 2 cassetti, quindi i sali chiaramente in un ambiente così piccolo qualcosa dovrebbero fare...però io pensavo che l'umidità dovesse essere bassissima per quello li avevo messi, se l'umidità ideale è addirittura 55% bè allora non è che servano poi granchè :D
Più che altro è che al mattino hanno l'abitudine di spalancare tutte le finestre, e se per esempio ha piovuto l'aria diventa molto umida...quindi li tengo per quello... :-))
E' che ho notato che a volte ad esempio le buste o le cartoline tendono ad incurvarsi! Fortuntamente nulla di rilevante magari le cartoline delle vacanze, non di certo le lettere prefilateliche :D però comunque è segno che qualcosa non va!
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prefil
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da prefil »

marcadabollo ha scritto:
prefil ha scritto:spero che nessuno tra noi conservi le proprie collezioni in cantina...
I collezionisti no, ma i loro eredi si. Quando nella mia azienda il Club sociale aveva anche una robusta sezione filatelica, si presentarono un giorno la vedova di un collega e il figlio con una decina di album King: Italia, Vaticano, San Marino assolutamente completi e Colonie ben messe: tutto nuovo. Con un collega ci mettiamo a sfogliare gli album e ci viene voglia di vedere se erano linguellati o meno: sollevo il lembo di una taschina, provo a infilare la pinzetta sotto al francobollo ma non ci riesco, riguardo, provo a spostare il francobollo con un dito ma non si muove. Faccio la prova su qualche altro preso a casaccio, stessa situazione. Al che la signora, vedendo lo sguardo interrogativo intercorso tra me e l'altro collega, ci fa "Forse si sono attaccati perchè la nostra cantina è un po' umida". E così scoprimmo che la signora, morto il marito, aveva messo la sua collezione in cantina, dimenticandola lì. Evidentemente il marito era sempre riuscito a nascondere quanto spendeva per il suo hobby, altrimenti la signora ci avrebbe forse pensato due volte prima di portare in cantina decine di milioni (parlo di molti anni fa) di francobolli, che si erano quasi tutti inesorabilmente incollati ai fogli.
L'aspetto inatteso della cosa fu che il tutto trovò ugualmente un acquirente e ho sempre avuto la sensazione che un certo insieme di foglietti di San Marino comparso in un' asta un paio di anni dopo venisse da quegli album: inutile dire che in asta erano tutti con piena gomma!
Michele


L'argomento del rapporto eredi / collezioni ereditate meriterebbe un argomento apposito: al mio circolo non passa mese senza che passi qualche erede con la collezione del defunto parente: spesso credono di avere un patrimonio e il più delle volte non è così. E spesso le condizioni di conservazione sono come quelle da te citate, Michele.

Ciao: Ciao:
Luca
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
gchianetta
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da gchianetta »

Il materiale plastico è buono o cattivo solo in funzione di quello che devi conservare. Ci sono certe carte e colle moderne, usate in alcune buste da lettere commerciali, talmente acide che probabilmente saranno loro da sole a creare problemi al PVC se le metti in una tasca fatta con quel materiale.

Personalmente mi sono scontrato pesantemente con il problema della conservazione dei documenti antichi nella plastica e la mia è stata una soluzione da integralista, lo ammetto, ovvero ho deciso di non usarla.

Posso dire per esperienza che le dinamiche non sono di anni come ho letto in un post, ma con alcuni inchiostri antichi bastano pochi mesi per avere problemi.
Già, il problema principale nel breve è salvaguardare gli inchiostri dei bolli non il supporto cartaceo. Ci sono inchiostri piu robusti (i neri ottenuti dal nerofumo) e quelli più vulnerabili (i rossi a base di minio). Chiarisco subito, il problema sta principalmente nel cambio di colore, certi rossi diventano bruni, oppure certi verde/azzurro diventano bruno-oliva, ecc..
Non fa certo piacere a nessuno avere una lettera con un bollo del 1800 magari nitido e perfetto, di un bel rosso accesso, che conservato in una busta plastica sbagliata nel giro di 5 mesi diventa bruno! Poi capire se la lettera così trasformata abbia o meno perso valore, è tutta un'altra questione su cui potremmo parlare.
Certi commercianti hanno anche trovato il modo di far fruttare questi problemi a loro vantaggio inventando delle colorazioni rare o "non note", con valutazioni decisamente più alte, mentre in realtà si trattava di lettere con bolli alterati (rovinati) e che quindi sarebbero dovute valere di meno.

Tornando alla plastica, il problema non è affatto semplice. Volendo valutare le cose solo dal punto di vista della qualità della conservazione, il problema non è il materiale ma il produttore. Le aziende di materiale filatelico come quelle citate nei primi post, per problemi di costi di produzione non ritengo possano garantire costantemente la qualità del loro materiale, intendo costantemente nel tempo. Prendi a caso una tasca di plastica di un produttore, comprata del 2009, lo stesso oggetto (stesso codice di catalogo) prodotto oggi sarà al 90% diverso e considerando la crisi globale sarà realizzato in estremo oriente, leggi Cina, con materiali decisamente più scadenti.
Poi c'è un problema ancora più grave: le omesse o errate (false?) dichiarazioni di composizione. Certe tasche plastiche vengono dichiarate fatte di materiale totalmente esente da plastificanti e adatte alla conservazione e poi scopri che sono in realtà di PVC o molto simili. Come lo scopri? Facendole analizzare.

E' chiaro che non tutti abbiamo a casa uno spettrometro laser ma alcuni anni fa ho avuto la possibilità di poterne usare uno per un breve periodo e mi sono preso la briga di far analizzare una decina di differenti tasche plastiche "adatte alla conservazione" di noti produttori italiani ed esteri. Nessuna è uscita indenne, tutti i grafici erano sovrapponibili al 90% al PVC. Anche produttori tedeschi che fanno del loro nome e marchio garanzia di sicurezza (non posso dire il nome ma avete tutti capito), hanno avuto risultati negativi. Magari ora le cose sono cambiate.

Questa delusione mi aveva portato verso i produttori specializzati per conservazione archivistica, e lì ho trovato quello che serviva. Plastica assolutamente sicura, certificata nei cicli produttivi, carte non acide, ecc. ecc. Ovviamente sono tutti all'estero, i migliori sono in Germania e Regno Unito, ma hanno i distributori italiani.

Ma serve davvero tutto questo? Siamo collezionisti o curatori di archivi? Io la mia scelta l'ho fatta, non ho avuto più problemi ed ora il mio piccolo archivio può durare per secoli... devo solo assicurarmi che chi verrà dopo non lo metta in cantina...

Un saluto,
Giorgio
Ultima modifica di gchianetta il 3 febbraio 2012, 23:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

Ciao Giorgio,
ci hai detto tutto, ma nel concreto non ci hai mostrato la tua soluzione :-)
Ma tral'altro, una soluzione non potrebbe essere il pergamino?! Ovvio non ha la trasparenza della plastica però...
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da gchianetta »

Fil ha scritto:Ciao Giorgio,
ci hai detto tutto, ma nel concreto non ci hai mostrato la tua soluzione :-)
Ma tral'altro, una soluzione non potrebbe essere il pergamino?! Ovvio non ha la trasparenza della plastica però...


Sì, hai ragione, ho chiuso il post già lungo pensando di riprenderlo dopo.
La mia scelta è quella di usare proprio le buste di pergamin per conservare le lettere, lasciandole quindi piegate come normalmente sono. Poi le conservo dentro contenitori a scomparti in cartoncino rinforzato. Ovviamente buste in pergamin e contenitori tutti a standard di archiviazione.
Le buste in pergamin sono quelle della tedesca Klug (http://www.klug-conservation.com) ma esistono anche di altre marche. Le scatole sono sempre Klug (le trovi come Archival box).
E' chiaro che questo è un metodo fatto per conservare non per consultare frequentemente, la mia scelta è stata quella di scannerizzare tutto, anche il testo della lettera, quindi per ricerche, e verifiche ho tutto sul PC.
Per inciso, le cose dette sui materiali plastici valgono anche come principio per la carta. La caratteristica importante è l'acidità. Ricordo di aver comprato a distanza di pochi anni buste in pergamin di un produttore italiano, stessa marca, stesso codice, solo le prime erano perfette come acidità.

Per avere invece tutto pronto e facilmente consultabile, la scelta migliore rimane quella delle tasche in plastica e raccoglitori ad anelli. La plastica riconosciuta più sicura e stabile è il poliestere. Ho provato quelle della inglese Secol (http://www.secol.co.uk/), le tasche AS, perfettamente trasparenti ed in vari formati. Le ho fatte analizzare, è davvero poliestere...
Poi per raccogliere tutto vi sono dei contenitori ad anelli in cartone, validissima ed economica soluzione a mio avviso. Poi se uno guarda anche all'estetica, liberissimo, può prendere altro, e comunque esistono cartelle ad anelli eleganti realizzate sempre a standard di archiviazione.

Ciao,
Giorgio
marcadabollo

Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da marcadabollo »

Giorgio, vedo che hai affrontato l'archiviazione con rigore scientifico. Ho provato a guardare il sito di Klug, dove ci sono le scatole che vado cercando da un pezzo (e quando le chiedo in giro mi guardano come un marziano!) ho però la sensazione che vendano un po' all'ingrosso, ma spero di sbagliarmi: tu le acquisti direttamente da loro? Hanno delle quantità minime per ordine?
Michele
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da gchianetta »

marcadabollo ha scritto:Giorgio, vedo che hai affrontato l'archiviazione con rigore scientifico. Ho provato a guardare il sito di Klug, dove ci sono le scatole che vado cercando da un pezzo (e quando le chiedo in giro mi guardano come un marziano!) ho però la sensazione che vendano un po' all'ingrosso, ma spero di sbagliarmi: tu le acquisti direttamente da loro? Hanno delle quantità minime per ordine?
Michele


Michele,
capisco cosa intendi quando dici "come un marziano", è esattamente l'atteggiamento che trovavo io quando girando per gli stand dei convegni filatelici, chiedevo informazioni. Poi ho capito che dovevo chiedere da un'altra parte e ti assicuro che mi si è aperto un mondo prima sconosciuto...

Per quanto riguarda la Klug, puoi provare con un distributore italiano, la Bresciani Srl (http://www.brescianisrl.it/), io ho comprato da loro. Ma ho comprato anche direttamente da un'altra azienda in Germania che ha cose simili, la Hans Schröder GmbH (http://www.archiv-box.de), ricordo che c'era un ordine minimo di 100 euro o qualcosa del genere.

Ciao,
Giorgio
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

Ciao Giorgio,
e grazie per averci svelato le tue scoperte.
Comunque, anche se qui preferisci non rivelare i nomi, quello che queste case produttrici fanno allora si tratta di truffa e/o pubblicità ingannevole. Tu hai provato a segnalarlo alle suddette marche? Insomma, se io avessi dei pezzi di grande valore che mi si rovinano per causa di una falsa plastica "pulita" e lo venissi a scoprire credo che mi arrabbierei non poco :ridere:
Ad esempio, sulla Leuchtrumm, segnalatami sopra, leggo chiaramente che "The OPTIMA sheets are made from a special film free of chemical softeners.".
Non ci si può davvero più fidare di nulla?
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da gchianetta »

Fil ha scritto:Ciao Giorgio,
e grazie per averci svelato le tue scoperte. Comunque, anche se qui preferisci non rivelare i nomi, quello che queste case produttrici fanno allora si tratta di truffa e/o pubblicità ingannevole. Tu hai provato a segnalarlo alle suddette marche? Insomma, se io avessi dei pezzi di grande valore che mi si rovinano per causa di una falsa plastica "pulita" e lo venissi a scoprire credo che mi arrabbierei non poco :ridere: Ad esempio, sulla Leuchtrumm, segnalatami sopra, leggo chiaramente che "The OPTIMA sheets are made from a special film free of chemical softeners.". Non ci si può davvero più fidare di nulla?


"Segnalarlo alle marche"? Per una cosa del genere non basta una lettera di reclamo...
Il problema di fondo che ho voluto segnalare è che certi documenti antichi meritano maggiori attenzioni nella conservazione. Una tasca Leuchtrumm (è solo un esempio) può andar bene per certe cose ma non per altre. Se collezioni oggetti moderni (intendo dal 1900 in poi) è probabile che vadano sempre bene, ma se collezioni documenti antichi, con inchiostri la cui composizione è estremamente variabile, questo non è più vero e bisogna scegliere l'oggetto che ti può dare le massime garanzie. I produttori di album e classificatori per collezionismo sottovalutano secondo me questo aspetto. O meglio lo hanno sottovalutato, le mie esperienze risalgono al 2005 ed al 2007, sono passati alcuni anni e non conosco la situazione attuale.
Esiste un modo per essere tranquilli, quello di usare materiali certificati. La differenza sta proprio nella frase che hai citato: un produttore serio ti dovrebbe scrivere esattamente il materiale e che tipo di test ha superato, così come potrai vedere se vai nei siti che avevo citato nel precedente post.

Ciao,
Giorgio
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

gchianetta ha scritto:"Segnalarlo alle marche"? Per una cosa del genere non basta una lettera di reclamo...
Il problema di fondo che ho voluto segnalare è che certi documenti antichi meritano maggiori attenzioni nella conservazione. Una tasca Leuchtrumm (è solo un esempio) può andar bene per certe cose ma non per altre. Se collezioni oggetti moderni (intendo dal 1900 in poi) è probabile che vadano sempre bene, ma se collezioni documenti antichi, con inchiostri la cui composizione è estremamente variabile, questo non è più vero e bisogna scegliere l'oggetto che ti può dare le massime garanzie. I produttori di album e classificatori per collezionismo sottovalutano secondo me questo aspetto. O meglio lo hanno sottovalutato, le mie esperienze risalgono al 2005 ed al 2007, sono passati alcuni anni e non conosco la situazione attuale.
Esiste un modo per essere tranquilli, quello di usare materiali certificati. La differenza sta proprio nella frase che hai citato: un produttore serio ti dovrebbe scrivere esattamente il materiale e che tipo di test ha superato, così come potrai vedere se vai nei siti che avevo citato nel precedente post.

Ciao,
Giorgio


Esatto non basta una lettera di reclamo! Se sei davvero sicuro di quanto affermi allora si tratta di truffa: è una cosa da denuncia :)
Comunque ho guardato alcuni dei produttori da te consigliati, in particolare la Secol. Sembra buona e effettivamente riporta chiaramente 100% poliestere. Unica pecca il "brutto" design e la scarsa scelta degli album, che chiaramente sono molto più rivolti ad un'archiviazione piuttosto che una raccolta sfogliabile, e i fogli non son compatibili per dimensione agli album di altre marche...quindi o sicuro ma un po' brutto, o a rischio ma elegante :D
Per curiosità ho scritto a Leuchtturm chiedendo dettagli esatti sulla composizione dei loro fogli ;) staremo vedere...questa questione mi ha incuriosito :p
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

Oggi ho ricevuto la risposta mail. Ecco quanto mi è stato detto:

i fogli Optima 2S sono in PVC duro senza ammorbidenti, pertanto sono assolutamente sicuri per la conservazione dei documenti.
Distinti Saluti,


Quindi devo dedurre che questi fogli NON sono assolutamente adatti alla conservazione? :coffee:
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

Edit: devo correggermi! Leggendo nella sezione del forum apposita ho letto che il PVC Duro, chiamato uPVC, è adattissimo alla conservazione dei documenti perchè al contrario del PVC morbido, pPVC, non rilascia sostanze, nè acidi, nè assorbe l'inchiostro ecc.
Allroa forse chi mi ha risposto dalla Leuchtturm ha ragione! :mmm:
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

Già due giorni fa avevo ordinato album e fogli da Leuchtturm :D
Tra l'altro mi domando come mai sul sito di un rivenditore italiano (Frontini) ho pagato il tutto MOLTO meno rispetto a quanto avrei pagato sul sito ufficiale! :dub:

Ciao:
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da paolo »

Fil ha scritto:Tra l'altro mi domando come mai sul sito di un rivenditore italiano (Frontini) ho pagato il tutto MOLTO meno rispetto a quanto avrei pagato sul sito ufficiale! :dub:

Ciao:

beh, questo è semplicissimo, via.... il sito ufficiale ti permette di comperare anche solo un album, mentre Frontini (e qualunque altro rivenditore) si approvvigiona in stock con un forte sconto che lui riversa parzialmente sul cliente... e tutti sono felici e contenti...
semplificando: se un album costa 100 a prenderlo sul sito e Frontini, comperandone mettiamo 1000, lo acquista scontato a 50, poi lo può tranquillamente rivendere a 80 guadagnandoci bene e rientrando abbastanza velocemente dell'esborso (e se poi si considera che l'introito del dettagliante è immediato mentre il grossista riscuote normalmente almeno a 90 o 120 giorni...) ...
in realtà dalle case produttrici conviene comperare direttamente solo per grandi quantità o per cose talmente particolari che un dettagliante non può tenere...
Colleziono e ricerco SEMPRE materiale storico-postale, dalle origini al 1945, di SIENA e provincia (soprattutto di SAN QUIRICO d'Orcia) per i miei studi...
SOSTENITORE DEL FORUM per il 2009-2010-2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017-2018-2019...
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Re: Album conservazione lettere/prefilateliche

Messaggio da Fil »

Giusto in effetti non avevo ragionato in questi termini :)

Ciao:

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Matraire1855
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Re: Conservazione delle prefilateliche: consigli e suggerimenti

Messaggio da Matraire1855 »

esiste uno studio (fatto negli USA) che ha preso in considerazione la sicurezza del materiale filatelico conservato nel materiale plastico.
Suggerisce di fare una prova estemporanea con le taschine da testare. Se alla prova di piega rimane una traccia più profonda la quantità di plastificanti presenti è inversamente proporzionale. Più sono presenti plastificanti (il materiale incriminato per la conservazione) e meno si nota la piega.
In Italia esiste anche la traduzione autorizzata di questo studio.
La mia esperienza nel materiale prefilatelico è di utilizzare gli angolini fotografici per conservare le lettere. Certo talvolta escono ma la conservazione è ottimale soprattutto se la lettera è stata pulita accuratamente dalla polvere.
Con mia sorpresa e senza che lo sapessi tale sistema è attualmente utilizzato da un notissimo perito filatelico milanese quando mi ha mostrato parte della sua collezione. Inoltre è il medesimo sistema usato per la collezione Marco de Marchi

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