Lombardo Veneto: capitolato per servizio di Commesso Postale

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francesco luraschi
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Lombardo Veneto: capitolato per servizio di Commesso Postale

Messaggio da francesco luraschi »

Ciao:

quello che allego e'un capitolato prestampato , risalente probabilmente agli anni '30 dell'ottocento, con le istruzioni per le persone che volevano prendere in appalto una stazione postale.

praticamente tutto era a carico dei privati i quali godevano di una non meglio specificata provvigione, probabilmente variabile a secondo della grandezza e/o importanza della stazione (in periodo napoleonico addirittura alcune stazioni erano completamente sovvenzionate dallo stato)

l'erario si limitava a fornire timbri,suggelli, bilance e valigie

Ciao: e buona lettura

FRANCESCO
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Ciao: Francesco
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fildoc
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Re: COMMESSO POSTALE IN L.V.? ECCO COME!

Messaggio da fildoc »

Interessante :!:
Probabilmente il contratto rimase lo stesso anche in periodo filatelico.
Anche se fu necessario aggiornarlo al carico scarico dei francobolli...
+-x:
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ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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Giovanni Salvaderi
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Re: COMMESSO POSTALE IN L.V.? ECCO COME!

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Ciao: Francesco, come ex commesso postale, l'ho trovato interessantissimo, forse era meglio farlo allora che adesso :-))
A parte gli scherzi, documento bellissimo, ove riscontro una certa tipologia contrattuale d'adesso, ove l'operatore polivalente compie numerose operazioni, compreso il recapito, che mi sembra capire allora invece demandato a terzi di fiducia, l'obbligo di comunicare periodi brevi di malattia, la responsabilità di cassa, e la manutenzione dell'ufficio e di tutto ciò ivi compreso.
Anche le sanzioni ed i rimborsi d'ammanco, esistevano già allora e, anche la cancelleria veniva fornita dall'operatore, cosa che avviene regolarmente anche adesso, poichè mancano i fondi e ce la portiamo direttamente da casa :ris: :ris: :ris:
Direi che non è cambiato niente.
Davvero interessante :clap: :clap: :clap:
Ciao:
giovanni salvaderi
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francesco luraschi
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Re: COMMESSO POSTALE IN L.V.? ECCO COME!

Messaggio da francesco luraschi »

ciao giovanni,
bella battuta!

tra tutto quanto fornito dall'amministrazione e cioe' timbri,suggelli,bilance e valigie postali manca pero'un elemento fondamentale: l'inchiostro per timbrare le lettere in periodo prefilatelico ed annullare i francobolli dopo il 1850. ognuno provvedeva da se'? esisteva una ricetta? ho un documento, che come al solito devo cercare, in cui si sollecitava i commessi ad utilizzare inchiostro da stampa al posto degli intrugli a base di nerofumo e derivati. a memoria mi sembra del 1838, pero'devo controllare.

a proposito di inchiostri se ne era gia'parlato qui:

http://www.filateliaefrancobolli.it/spe ... iostri.htm

Ciao: francesco
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Ciao: Francesco
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Giovanni Salvaderi
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Re: COMMESSO POSTALE IN L.V.? ECCO COME!

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

francesco luraschi ha scritto:ciao giovanni,
bella battuta!

tra tutto quanto fornito dall'amministrazione e cioe' timbri,suggelli,bilance e valigie postali manca pero'un elemento fondamentale: l'inchiostro per timbrare le lettere in periodo prefilatelico ed annullare i francobolli dopo il 1850. ognuno provvedeva da se'? esisteva una ricetta? ho un documento, che come al solito devo cercare, in cui si sollecitava i commessi ad utilizzare inchiostro da stampa al posto degli intrugli a base di nerofumo e derivati. a memoria mi sembra del 1838, pero'devo controllare.

a proposito di inchiostri se ne era gia'parlato qui:

http://www.filateliaefrancobolli.it/spe ... iostri.htm

Ciao: francesco



Ciao: Bellissimo, quindi se ho capito bene, lo stesso insiemi di componenti per stampare, veniva richiesto anche per creare la formula dell'inchiostro per l'annullo, poichè garante di qualità migliore, in quelle composizioni ci vedo tutta la IV di Sardegna e di più. Però domanda su questa emissione, obbiettivamente se non sbaglio, l'inchiostri per ANNULLARE rimasero, per la mia modestissima esperienza, solo di tre colorazioni, quasi sempre il nero o similare, il rosso raro, l'azzurro penso ancora di più, il giallo non l'ho mai visto, il verde nemmeno.
Forse mancavano le materie prime i componenti per certe miscele, oppure il commesso non ligio al dovere (in generale) risolveva il problema con soluzioni più rapide ed economiche (nerofumo) e le R.I. non ci facevano caso più di tanto, pur di ricevere introiti tramite il servizio
Spero di non aver detto dell'eresie, cerco solo di capire. :abb:
Ciao:
giovanni salvaderi
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fildoc
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Re: COMMESSO POSTALE IN L.V.? ECCO COME!

Messaggio da fildoc »

Secondo me gli inchiostri neri erano uguali o molto molto simili...poi in alcuni casi si è aggiunta un' eccessiva dose d'olio e tanto da lasciare traccia :mmm:
Dando per assodati i rossi e gli azzurri elasciando da parte i neri azzurarstri e neri rossastri di cui l'origine è manifesta :fii: vi sono dei neri grigiastri probabilmente causati dall'aggiunta di acqua al posto dell'olio :?: ...anche se la disposizione ufficiale diceva di usare nero fumo mescolato con olio di lino :!:
Secondo me l'azzurro di Cittadella potrebbe essere letto anche come verde :shock:
Altri colori sono documentati solo nel Veneto e dopo il 1860 come a Montebelluna il verdastro e i verdi su Italia di Stra' , Valdagno, Camposampiero e Noale o il lilla a Conegliano sempre su Italia o un colore simile al violetto a Valdobbiadene e Pieve di Soligo sulla quinta emissione.
Infine citerei il rosso di Gemona che sembra tanto un arancione :shock:
+-x:
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ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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francesco luraschi
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Re: COMMESSO POSTALE IN L.V.? ECCO COME!

Messaggio da francesco luraschi »

personalmente penso che i timbri neri grigiastri siano dovuti ad una diluizione in acqua dell'inchiostro disponibile, anche se ottenuto con nerofumo ed olio. tra l'altro il nerofumo (che e'poi in fondo solo cenere) e'insolubile in acqua e tende a precipitare. una caratteristica di questi timbri e'che danno un effetto di profondita' cioe'in alcune parti risultano piu'scuri in altre piu'chiari forse per la diversa tendenza dell'inchiostro a penetrare nella carta.

per i neri rossastri o bronzati avevo pensato all'utilizzo di un inchiostro ormai vecchio e quindi ossidato. mi sembra poco probabile l'utilizzo di un tampone gia'sporco di rosso poi utilizzato per il nero

non ho idea del motivo per cui in l.v. alcuni uffici abbiano usato parallelamente timbri di colore diverso: puo'essere, come nel caso di milano, per distinguere le spedizioni franche da quelle assegnate
oppure per distinguere il lavoro dei vari impiegati o, come dice il del bianco, per distinguere gli invii con mezzi erariali (in plico) da quelli con mezzi privati (corrieri, extraplico).

forse una certa liberta'era lasciata ai vari commessi purche'il lavoro non subisse intoppi

Ciao: francesco
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francesco luraschi
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Re: COMMESSO POSTALE IN L.V.? ECCO COME!

Messaggio da francesco luraschi »

ecco il documento, o meglio l'annotazione,riguardante l'inchiostro da utilizzare che su trova a lato della bozza con cui
si rendeva nota l'introduzione dei nuovi bolli preparati dal putinati in 87 localita'del L.V.
probabilmente prima di redigere un comunicato ufficiale in bella calligrafia da inviare alle altre direzioni postali veniva preparata una brutta copia che difatti risulta spesso piena di correzioni e piuttosto difficile da leggere.

e'del luglio 1839.

"si impegna inoltre la speciale risponsabilita'di codesto ufficio onde i nuovi timbri venghino gelosamente custoditi e mantenuti in un perfetto stato di pulizia, adoperando per bollare le lettere inchiostro da stampa e non come alcuni praticavano inchiostro comune o fumo"

e'quindi logico che negli anni successivi venne utilizzato sempre'piu' l'inchiostro richiesto tanto da arrivare ad utilizzare in periodo filatelico solo inchiostro per stampatori.


Ciao: francesco

Revised by Lucky Boldrini - February 2009
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