1843 - Da Parigi ad Albano

Forum di discussione sulle Prefilateliche
Rispondi
Avatar utente
ziopino
Messaggi: 782
Iscritto il: 21 aprile 2008, 17:41
Località: cagliari

1843 - Da Parigi ad Albano

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao: Ciao:

Ciao a tutti!
Qualcuno può illuminarmi sulla tassazione di questa bellissima bustina partita da Parigi il 23 agosto 1843 in P.P. e poi tassata e detassata al recto (cifre 9, poi 7 o viceversa... e cifra 10 a destra..) e tassata 19 al verso..... ??
Viaggiata per la via di mare da Marsiglia (... credo...) per Civitavecchia dove ha avuto il bollo VIA DI MARE ed ha subito le rettifiche di tassazione indicate.....
Grazie per l'aiuto!!

Ciao: Ciao: :abb: :abb:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ziopino

SOSTENITORE 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2017 2018 2019
Ognunu donat contu de sa bertula sua
Avatar utente
Laurent
Messaggi: 1352
Iscritto il: 20 dicembre 2011, 18:09
Località: FRANCIA

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da Laurent »

A quella epoca una sola linea postale governativa francese lascia Marsiglia per Costantinopoli, servendo la costa d'Italia, Malta poi l'Egeo. La partenza da Marsiglia si fa ogni 1°, 11 e 21 del mese.
La tua lettera è stata inoltrata dal vapore RHAMSÈS partito il 1° settembre, con sosta a Civita Vecchia il 4 settembre 1843 (la convenzione franco-pontificale del 9 agosto 1838 prevedeva questo collegamento marittimo, e determinava l'ammontare da pagare : porto interno francese fino a Marsiglia + tassa "estero" ).

Ciao:
Avatar utente
ziopino
Messaggi: 782
Iscritto il: 21 aprile 2008, 17:41
Località: cagliari

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Grazie Laurent ! :abb: :abb:
Le tue informazioni sono sempre precise ed interessantissime!! :clap: :clap: :clap:
Ruguardo alla tassazione...: la cifra 19 al verso potrebbe allora essere la tassazione in baiocchi per il porto interno allo stato Pontificio...?
La tassazione al recto è stata quindi apposta dall'Ufficio francese di partenza in Francia e poi rettificata a Civitavecchia? e perchè era sbagliata ?? :mmm: :mmm:

Grazie ancora ! :abb: :abb:

Ciao: Ciao:
ziopino

SOSTENITORE 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2017 2018 2019
Ognunu donat contu de sa bertula sua
rafelin
Messaggi: 153
Iscritto il: 19 novembre 2012, 18:14

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da rafelin »

Ciao Ziopino
le notizie che ci da Laurent sui trasporti francesi sono sempre interessanti e la lettera è
il solito rompicapo prefilatelico.
Per quanto ne so io il meccanismo della tassa dovrebbe essere quello indicato da Laurent
tassa da Parigi a Marsiglia+trasporto via mare fino a Civitavecchia+aggiungo io tassa pontificia
da Civitavecchia per Albano (escludo Castelgandolfo perchè mi sembra di vedere una crocetta
che lo sbarra.
-Ora distanza stimata da Parigi a Marsiglia più di 900 Km quindi
secondo la legge per l'interno in vigore dal 1 gennaio 1828 12 decimi
-tariffa per la via di mare in vigore dal 30 maggio 1838 per
la tratta da Marsiglia a Civitavecchia 5 decimi
Totale 17 decimi

Come giustamente annoti la tassa segnata è 19 decimi. Ci sarebbe quindi una eccedenza di 2 decimi che
giustificherebbe il timbro tassa rettificata. ma penso io perché non è stata barrata la tassa e modificata in 17?
Il 10 sulla destra ipotizzo potrebbe essere la tassa in baiocchi per un doppio porto (5bajx2) perchè la tariffa francese
interna era calcolata per lettere fino a 7,5 grammi e potrebbe essere che il primo porto pontificio all'interno
poteva essere fino a 6 grammi? (Ripeto pero che non avendo sottomano la tariffa pontificia il mio ragionamento
potrebbe essere fasullo).
Infine vicino a VIA DI MARE io leggo 37.
Anche qui azzardo, potrebbe essere la tassa rettificata 17 decimi convertita in baiocchi ??????????????
Come vedi a parte il primo pezzo (fino a 17 dec) che mi sembra sicuro le altre sono supposizioni che
devono essere verificate e eventualmente corrette.
Un cordiale saluto
Raffaele
Avatar utente
ziopino
Messaggi: 782
Iscritto il: 21 aprile 2008, 17:41
Località: cagliari

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Ciao Raffaele :abb: Ciao:

I tuoi conteggi sono plausibili e logici....
Bisognerebbe vedere il tasso di conversione da centesimi di Francia a baiocchi Pontifici.... :mmm: :mmm:
Grazie!!

Ciao: :abb: :abb:
ziopino

SOSTENITORE 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2017 2018 2019
Ognunu donat contu de sa bertula sua
Avatar utente
ziopino
Messaggi: 782
Iscritto il: 21 aprile 2008, 17:41
Località: cagliari

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Un amico del forum mi dice che il cambio all'epoca prevedeva 1 franco francese per 19 baiocchi....
In questo caso i 19 decimi di franco pagati dal mittente corrispondono a 36,1 bai arrotondati a 37 ed indicati sul recto.
Resta da capire perchè la tassa applicata al verso non fu modificata in 17 e cosa significa il 10 in alto a destra (escluderei il peso perchè si tratta di una bustina in formato valentina... ).... :mmm: :mmm:
Un'altra ipotesi è che il 37 in realtà sia proprio un 17 scritto male..... e sarebbe allora la giusta tassa rettificata scritta dall'Ufficio Pontificio in valuta francese...... potrebbe essere...... :mmm: :mmm: :mmm:

Ciao: Ciao: :abb: :abb:
ziopino

SOSTENITORE 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2017 2018 2019
Ognunu donat contu de sa bertula sua
rafelin
Messaggi: 153
Iscritto il: 19 novembre 2012, 18:14

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da rafelin »

ciao Ziopino

interessante la conversione franchi=baiocchi
La cosa anomala della lettera secondo me è la non cancellazione, con barra naturalmente,
della tassa errata.
Resto dell'opinione che la tassa prevista fosse fino al porto di sbarco, perché non mi
risultano convenzioni franco-pontificie dirette e quindi come faceva l'impiegato di Parigi
ad aggiungere anche il porto da Civitavecchia a Albano.
Sui segni di tassa quello sulla sinistra è un 37 sicuro ma volendo una interpretazione libera
potrei assimilare il 3 alla g di grammi. Quindi grammi 7 ??????????????????????????
Resta insoluto il 10 sulla destra, chissà che trovando la legge postale interna pontificia
del 1838 (dovrebbe essere) si risolva il mistero
saluti
Raffaele
Avatar utente
Laurent
Messaggi: 1352
Iscritto il: 20 dicembre 2011, 18:09
Località: FRANCIA

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da Laurent »

Si può pensare che il porto interno francese sia stato pagato dal mittente ? E' spesso la significazione del timbro PP a quella epoca…

Ciao:
rafelin
Messaggi: 153
Iscritto il: 19 novembre 2012, 18:14

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da rafelin »

Laurent

l'idea non è balzana, però il porto interno francese
corrispondeva a 12 decimi
saluti
Raffaele
Avatar utente
ziopino
Messaggi: 782
Iscritto il: 21 aprile 2008, 17:41
Località: cagliari

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Io resto dell'idea che Il mittente pago' il porto interno ed il passaggio via mare per 19 decimi segnati al verso e certificati dal P.P...
Po l'ufficio pontificio si accorse dell'orrore e rettifico'....

Ciao: Ciao:
ziopino

SOSTENITORE 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2017 2018 2019
Ognunu donat contu de sa bertula sua
Clathrus Ruber

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da Clathrus Ruber »

Vi espongo la mia ricostruzione.
Porto interno 12 decimes per distanza oltre 900 km, secondo la legge del 15 marzo 1827
Porto marittimo 5 decimes per distanza da 51 a 100 leghe marine, secondo la legge 30 maggio 1838 (ossia da 283 a 555 chilometri) - calcolate in linea d'aria, escludendo il periplo della Corsica.

Totale 17 decimes, e fin qui ci siamo.
Un errore nell’impiegato nel calcolare la distanza marittima? 7 decimes sarebbero corrisposti a una distanza tra 151 e 200 leghe marine..
Bisognerebbe esaminare le normative dal 1838 al 1843 per verificare eventuali ritocchi delle tariffe marittime, che periodicamente c'erano.

Le indicazioni al recto sono apposte in arrivo a Civitavecchia e sono puramente contabili.
Le lettere arrivate via mare non venivano tassate in pontificio secondo la normativa usuale (cioè la tariffa Galeffi che indica 2 bajocchi nella prima Distanza), ma secondo una forma più mite, 1 o massimo 2 baiocchi per distanze extra.
Quindi considerando il cambio "1 franco=19 baiocchi", i 19 decimes pagati dal mittente corrispondono a 36 baj, che sommati a 1 bajocco per il porto interno pontificio danno 37: la tariffa comprensiva di tutti i porti. Bollo “Via di mare” apposto in arrivo, e bollo “tassa rettificata” in 37 baiocchi per la contabilità di convenzione.
Cifra “10” relativa alla conversione arrotondata di 5 decimes in baiocchi, per indicare la tariffa della lettera per il solo porto marittimo, relativo all'oggetto della convenzione del 1838.

Ciao: Ciao:
Clathrus Ruber

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da Clathrus Ruber »

Aggiungo che l'indicazione par le bateau à vapeur de la méditerranée non era necessaria per le lettere in partenza da Parigi, ma solo per quelle provenienti da altri centri francesi. Nella convenzione si parla di Parigi come punto di partenza terrestre, perché le lettere provenienti da altre città francesi senza l'indicazione del percorso via mare e dirette in Pontificio venivano dapprima instradate a Parigi (e non a Marsiglia, punto di imbarco) e tassate per il porto interno fino a Parigi + quello da Parigi a Marsiglia.
Se per ipotesi avessi spedito una lettera da Marsiglia per Roma, non veniva imbarcata, ma spedita a Parigi, e di qui a Marsiglia per la spedizione via mare.
Questo solo per pura accademia.

Ciao: Ciao:
rafelin
Messaggi: 153
Iscritto il: 19 novembre 2012, 18:14

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da rafelin »

Ciao ......Clathrus

grazie per l'informazione sull'instradamento obbligatorio verso Parigi
di cui non ero a conoscenza.
Se come affermi il trasporto interno era di un baiocco il problema è risolto,
così è per la tassa rettificata e plausibile il discorso della conversione della tassa 10.
Per la normativa sulle tariffe marittime del periodo considerato a quanto mi risulta
da testi francesi la progressione fu questa:
-Circolare n° 86 del 20 aprile 1837 in vigore dal 1 maggio che metteva in pratica
la legge del 2 luglio 1835.
- ordinanza (ordonnance) del 30 maggio 1838
fino al 1845 non ci sono state altre modifiche.
saluti
raffaele
Clathrus Ruber

Re: da Parigi a Castelgandolfo 1843

Messaggio da Clathrus Ruber »

ciao Raffaele

la disposizione dell'inoltro a Parigi è pre-convenzione, ed è contenuto nella legge del 1827 che fissa le tariffe per l'interno, e riferita alle spedizioni per le colonie per la via di mare. Non è richiamata nella convenzione del 1838, ma a mio avviso vi rientra.

Riposto il testo in francese (di facile comprensione):

Toutes les fois que le lieu d'embarquement ne sera pas désigné, la lettre sera expédiée à Paris, et la taxe sera en conséquence perçue du point de départ jusqu'à Paris


D'altronde, la convenzione all'art 2 recita:

2. Les correspondances ci-dessus désignées seront échangées par les bureaux de poste suivants, savoir:
- Du côté des États pontificaux, 1° Rome. 2° Civita-Vecchia;
- Du côté de la France. — 1° Paris, -— 2° Marseille.


a indicare i punti di raccolta terrestri e quelli di imbarco della corrispondenza. Un po' come sarebbe successo nel secolo successivo per i primi voli, per i quali erano predisposte apposite cassette postali per l'inoltro alla città di partenza.
Credo che il miglior conforto di questa sia la corrispondenza. Ho avviato delle ricerche di altro materiale - in entrambe le direzioni. Invito aperto a chi già ne sia in possesso e desideri mostrarle.

Ciao:

Revised by Lucky Boldrini - April 2017
Rispondi

Torna a “Prefilatelia”

SOSTIENI IL FORUM