Cartiera Fratelli Avondo

[psycoocysp]

Buongiorno a tutti, oggi vi scrivo e vi posto una "scoperta" che ho fatto mettendo in ordine alcune prefilateliche. Non è una lettera di valore, almeno credo, è più che altro una curiosità.
Si tratta di una letterina datata 30 Maggio 1831 partita da Torino e diretta a Milano. Come vi dicevo, niente di sbalorditivo, ma passando l'intero foglio controluce ho scoperto una firma filigranata "Fratelli Avondo". Ricercando qui e lì su google ho trovato informazioni riguardo questi Fratelli Avondo. Tutto nasce da un certo Pietro Avondo di Serravalle Sesia che nel 1788 iniziò la sua attività industriale prendendo in affitto la cartiera di Serravalle dei conti Salomone. Nel 1812 Pietro lasciò le redini dell'azienda ai suoi tre figli i "Fratelli Avondo". Fino al 1838 la produzione era fondata su una lavorazione totalmente a mano ma proprio in quell'anno venne introdotta la prima macchina continua Robert.
"Le carte Avondo, fossero esse veline o vergate o filigranate o da disegno, erano soprattutto apprezzate in tutta Italia e all'estero per la loro qualità e la loro bianchezza" cit. Treccani
Essendo datata 1831 presuppongo che questa carta è stata lavorata interamente a mano e posso assicurarvi che la qualità è tuttora altissima. Se qualcuno è in possesso di altre informazioni o di un foglio di prefilatelica simile si faccia avanti.
Colgo l'occasione per augurarvi un felice sabato santo e una buona pasqua!

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[agrome]

È la parte più bella del nostro hobby, la continua ricerca in tutti i possibili campi: la chimica (ad esempio la composizione dell’inchiostro), la storia, la geografia, il modo di scrivere una lettera nei secoli, l’archeologia industriale (questa tua ricerca dell’azienda F.lli Avondo) ...

AUGURI
Andrea

[maupoz]

magari sarò un pò "fuori argomento" ma se andiamo un poco più avanti nel tempo......

I nuovi francobolli italiani dell’emissione del 1° dicembre 1863 sono in tutto realizzati a Londra dalla tipografia De La Rue fin tanto che la produzione non fosse effettuata da una nuova tipografia italiana appositamente costituita.

Il primo novembre 1865, a Torino, entra ufficialmente in funzione l’officina governativa delle carte valori che, in base all’articolo 2 del decreto 25 maggio 1865 numero 2316 "è destinata alla fabbricazione dei francobolli postali, delle marche da bollo, non che dei vaglia postali, dei buoni del Tesoro, delle carte e dei certificati di Debito pubblico e delle altre carte-valori occorrenti al Governo a misura che cesseranno i contratti in corso per la loro provvista”


Uno dei problemi più grossi che l’avvio dell’officina si trova ad affrontare è quello della fabbricazione della carta filigranata, produzione molto delicata e impegnativa, che si vuole far eseguire da ditta italiana in sostituzione di quella inglese.


Nella prima relazione al ministero delle finanze, sull'andamento della nuova officina il suo direttore, l’ingegnere giacinto Berruti scrive

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nella relazione dell'anno successivo, dai giustificativi spese, ecco che la ditta italiana è la cartiera Avondo di Serravalle Sesia

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[psycoocysp]

magari sarò un pò "fuori argomento" ma se andiamo un poco più avanti nel tempo......

I nuovi francobolli italiani dell’emissione del 1° dicembre 1863 sono in tutto realizzati a Londra dalla tipografia De La Rue fin tanto che la produzione non fosse effettuata da una nuova tipografia italiana appositamente costituita.

Il primo novembre 1865, a Torino, entra ufficialmente in funzione l’officina governativa delle carte valori che, in base all’articolo 2 del decreto 25 maggio 1865 numero 2316 "è destinata alla fabbricazione dei francobolli postali, delle marche da bollo, non che dei vaglia postali, dei buoni del Tesoro, delle carte e dei certificati di Debito pubblico e delle altre carte-valori occorrenti al Governo a misura che cesseranno i contratti in corso per la loro provvista”


Uno dei problemi più grossi che l’avvio dell’officina si trova ad affrontare è quello della fabbricazione della carta filigranata, produzione molto delicata e impegnativa, che si vuole far eseguire da ditta italiana in sostituzione di quella inglese.


Nella prima relazione al ministero delle finanze, sull'andamento della nuova officina il suo direttore, l’ingegnere giacinto Berruti scrive

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nella relazione dell'anno successivo, dai giustificativi spese, ecco che la ditta italiana è la cartiera Avondo di Serravalle Sesia

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Wow, grazie per la risposta assolutamente non fuori tema dato che è utilissima a ripercorrere la storia di questa antica cartiera Italiana. Ti ringrazio per il materiale da te condiviso, sei stato super utile!!!!

[Vacallo]

Questi saggi sono stati stampati su carta della Cartiera Avondo:

[francesco luraschi]

Ne ho una pure io proprio del 1830/1831, però a memoria ricordo che la filigrana non portava il nome per esteso della cartiera.

La cartiera Avondo fornì pure la carta per la stampa per un taglio di banconote del Regno d'Italia nella seconda metà del XIX secolo.

Francesco

Rev LB May 2021