1834 - Da Abbiategrasso a Parma

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Erik
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da Erik »

Mirco Mascagni ha scritto: 29 gennaio 2021, 13:17 La tariffa da 17 cent equivale alla tariffa da 15 cent. per le lettere "Dal Stato e in esso circolanti" - cioè per l'interno - aumentate del 10% del Decimo di guerra, arrotondato a 17 cent.

Non mi risultano tariffe ridotte per vicinanza se provenienti dall'estero.
Anche qui, dunque, un piccolo mistero ... (o stiamo perdendo dei colpi?).
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Ciao Mirco,
anche lettere per la Lombardia pagate in partenza.
In ogni caso sarebbe un'altra tassazione sbagliata, visto che questa è in arrivo :mmm:

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Mirco Mascagni
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da Mirco Mascagni »

Erik ha scritto: 29 gennaio 2021, 14:10
Mirco Mascagni ha scritto: 29 gennaio 2021, 13:17 La tariffa da 17 cent equivale alla tariffa da 15 cent. per le lettere "Dal Stato e in esso circolanti" - cioè per l'interno - aumentate del 10% del Decimo di guerra, arrotondato a 17 cent.

Non mi risultano tariffe ridotte per vicinanza se provenienti dall'estero.
Anche qui, dunque, un piccolo mistero ... (o stiamo perdendo dei colpi?).
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Mirco
Ciao Mirco,
anche lettere per la Lombardia pagate in partenza.
In ogni caso sarebbe un'altra tassazione sbagliata, visto che questa è in arrivo :mmm:

Ciao:
Infatti; non vi è altra spiegazione.
Due tariffe sbagliate su tre lettere presentate ... sono abbastanza stupito :what:
Sono pochissime quelle che avevo visto fino ad oggi e relative al Ducato di Parma.
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francesco luraschi
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da francesco luraschi »

Dubito che quanto scriverò aiuterà a risolvere la questione ma una cosa che non capivo era perché le lettere da Milano a Mantova sono sempre tassate 8 carantani mentre se si contano le stazioni tra queste due località sono di più così come la lettera in questione è sempre tassata 8 con un numero minore di stazioni.

Ho leggo che il corriere che da Milano partiva per Firenze nel 1831 trasportava lettere per:

Melegnano, Lodi, Crema, Casalpusterlengo, Piacenza, Parma, Codogno, Pizzighettone, Cremona, Piadena, Bozzolo, Casalmaggiore, Mantova, Modena, Reggio ...

Ne ho dedotto che il posizionamento di due località estere in una sequenza di località austriache indica l'ufficio dove avveniva lo scambio della corrispondenza per il ducato e che è quindi Casalpusterlengo.

Le lettere per Parma sono tassate 8 come da tariffario per l'estero tra 4 e 6 stazioni per una lettera di 1/2 lotto mentre quelle per Mantova sono sempre tassate 8 come da tariffario interno tra 10 e 12 stazioni.

In effetti nel primo caso Casalpusterlengo è la IV stazione, mentre Mantova è la XI stazione, vanno escluse le località estere.

Penso proprio che la lettera di Abbiategrasso sia una lettera semplice e che sia inoltre passata da Milano.

Ciao: Francesco
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Mirco Mascagni
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da Mirco Mascagni »

francesco luraschi ha scritto: 30 gennaio 2021, 22:08 Dubito che quanto scriverò aiuterà a risolvere la questione ma una cosa che non capivo era perché le lettere da Milano a Mantova sono sempre tassate 8 carantani mentre se si contano le stazioni tra queste due località sono di più così come la lettera in questione è sempre tassata 8 con un numero minore di stazioni.

Ho leggo che il corriere che da Milano partiva per Firenze nel 1831 trasportava lettere per:

Melegnano, Lodi, Crema, Casalpusterlengo, Piacenza, Parma, Codogno, Pizzighettone, Cremona, Piadena, Bozzolo, Casalmaggiore, Mantova, Modena, Reggio ...

Ne ho dedotto che il posizionamento di due località estere in una sequenza di località austriache indica l'ufficio dove avveniva lo scambio della corrispondenza per il ducato e che è quindi Casalpusterlengo.

Le lettere per Parma sono tassate 8 come da tariffario per l'estero tra 4 e 6 stazioni per una lettera di 1/2 lotto mentre quelle per Mantova sono sempre tassate 8 come da tariffario interno tra 10 e 12 stazioni.

In effetti nel primo caso Casalpusterlengo è la IV stazione, mentre Mantova è la XI stazione, vanno escluse le località estere.

Penso proprio che la lettera di Abbiategrasso sia una lettera semplice e che sia inoltre passata da Milano.

Ciao: Francesco
Sono d''accordo Francesco, e concluderei così.

Per la tariffa in partenza la situazione mi pare assodata per tutte e tre le lettere presentate.
Lettere semplici fino a 8,75 gr (mi confermi se pari a 1/2 o a 1 Lotto intero?) da LV per estero, fra 4 - 6 stazioni (rispetto all'ultima stazione di scambio), 8 carantani.
Per le tariffe in arrivo, nel caso della lettera da Milano a Parma, i 6 denari in arrivo rimangono in ogni caso dentro il peso massimo indicato e, come abbiamo visto, giustificano la tariffa da 33 cent. di Parma a carico del destinatario.
Per entrambe le altre due lettere, rimane l'ipotesi di un errore dell'ufficiale di posta che ha calcolato la tariffa a carico del destinatario.
Nel caso del "17" potrebbe aver erroneamente applicato la tariffa per l'interno, considerando assolta la tariffa da LV fino a confine.
Nel caso del "99", invece, oltre all'errore sulla provenienza (applicando tariffa come da Sardegna anziché da LV), avrebbe clamorosamente sbagliato anche il peso, indicando "9" denari anziché "6" (al massimo!) a meno che il peso non l'abbia sbagliato chi ha calcolato il peso in partenza.
Ipotetici errori clamorosi in entrambe le lettere!
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da francesco luraschi »

Sì,

il porto base era 8,75 grammi, cioè mezzo lotto.

Ho pure io un paio di lettere dalla Francia per Parma piuttosto enigmatiche ... magari possono interessare per una discussione.

Ciao: Francesco
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Mirco Mascagni
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da Mirco Mascagni »

francesco luraschi ha scritto: 31 gennaio 2021, 13:03 Sì,

il porto base era 8,75 grammi, cioè mezzo lotto.

Ho pure io un paio di lettere dalla Francia per Parma piuttosto enigmatiche ... magari possono interessare per una discussione.

Ciao: Francesco
Grazie.
La Francia mi interessa. Conosco le tariffe in entrata ma non quelle francesi.
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francesco luraschi
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da francesco luraschi »

Mi accorgo di avere scritto almeno un'inesattezza circa il peso in grammi del denaro: per essere di mezzo lotto viennese ovvero grammi 8,75 il denaro poteva arrivare ad essere fino a 1,45 grammi, almeno stando alle lettere postate qui.

Infatti nel caso della lettera con il peso 6 in denari 8,75/6=1,45 +/- altrimenti sarebbe scattato il secondo porto austriaco. Però personalmente ritengo più probabile 1,14.

Non so perché avevo considerato 1/2 lotto austriaco 7,5 grammi ... mah!

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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da Roblan »

Mirco Mascagni ha scritto: 25 gennaio 2021, 9:54 Intanto grazie a tutti.
Visto che il dubbio è legittimo, mi spiego meglio, cominciando proprio con il postare la lettera:
Si tratta di una lettera da Abbiategrasso a Parma del 16 giugno 1834 tassata in arrivo per 99 centesimi in periodo di X° di guerra.
"9" denari di peso la collocano nel 3° scaglione di peso che, nel caso di corrispondenza proveniente dal Regno di Sardegna, (30x3), porterebbe alla corretta indicazione di 90 + X° di guerra= 99 centesimi indicati.
Per questo mi è venuto il dubbio. Se, infatti, Abbiategrasso, in quella data, fosse (già?) nel LV, allora la tariffa sarebbe 20x3 + X° di guerra = 66.
LVE34_X°99AbbPr.jpg
Non ho la scansione del retro.
Questa sera la faccio e la posto (se intanto qualcuno vuole indovinare la tariffa in partenza ...).
Ciao:
Mirco
Ciao: scusate la sciocchezza di un non esperto, ma non è che il "99" non sia altro che un "66" scritto a rovescio rispetto al verso del frontespizio ?
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Mirco Mascagni
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da Mirco Mascagni »

francesco luraschi ha scritto: 31 gennaio 2021, 18:25 Mirko,

va bene. Ora preparo un post.

Mi accorgo di avere scritto almeno un'inesattezza circa il peso in grammi del denaro: per essere di mezzo lotto viennese ovvero grammi 8,75 il denaro poteva arrivare ad essere fino a 1,45 grammi, almeno stando alle lettere postate qui.

Infatti nel caso della lettera con il peso 6 in denari 8,75/6=1,45 +/- altrimenti sarebbe scattato il secondo porto austriaco. Però personalmente ritengo più probabile 1,14.

Non so perché avevo considerato 1/2 lotto austriaco 7,5 grammi ... mah!

Ciao: Francesco
Tieni conto che quando si scrive "6", si intende la fascia da 6 a 8; quella precedente la fascia da 9 a 11.
Se un denaro pesa 1,14, la scritta 6 significa un peso fra 6,84 e 9,12 grammi.
Diciamo che, in questo caso, la lettera era o di 6 o, al massimo, 7 denari (7,98 gr).
Ciao:
Mirco
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Re: ABBIATEGRASSO 1834

Messaggio da Mirco Mascagni »

Roblan ha scritto: 31 gennaio 2021, 18:37 ...........
Ciao: scusate la sciocchezza di un non esperto, ma non è che il "99" non sia altro che un "66" scritto a rovescio rispetto al verso del frontespizio ?
Ciao Roberto (ci conosciamo?)
La cosa che hai detto non è affatto una sciocchezza ma un'ipotesi che, se fosse vera, spiegherebbe tutto il "mistero".
Ti assicuro, però, di averci pensato a lungo, osservando la lettera "capovolta" che, come sai, è nelle mie mani e di aver scartato questa ipotesi per due motivi:
1. il 9 ed il 6, che oggi, abituati alla scrittura automatica possiamo confondere se capovolti, nel caso della scrittura manuale del 1800 erano scritti in modo molto diverso
2. nella tua ipotesi, l'indicazione del peso sarebbe stata apposta in basso a destra anziché in alto a sinistra; fatto ancor più inusuale di un errore di calcolo della tariffa.
Ti allego un caso concreto di un "66" per rendere ancor più evidente la spiegazione.
LVE34_X°66MiPr.jpg
In ogni caso, complimenti per l'arguzia :clap:
Ciao:
Mirco

Rev LB Feb 2022
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