1819-1842: le tariffe postali nel Lombardo Veneto

Forum di discussione sulle Prefilateliche
Rispondi
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2671
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

1819-1842: le tariffe postali nel Lombardo Veneto

Messaggio da francesco luraschi »

vorrei avere qualche informazione riguardo la tassazione della lettera che pubblico (da Milano a Udine, 1829). e'una raccomandata con ricevuta di ritorno. venne spedita in porto mediato: il mittente pago' 18 soldi siglati al verso, 6 di diritto di raccomandazione e 12 per la ricevuta di ritorno. al destinatario toccarono 14 soldi per una lettera di peso fino 1/2 lotto spedita oltre le 18 stazioni piu', secondo la notificazione del 1/11/1823, 2 soldi di "una tantum" assegnati al destinatario di una lettera raccomandata.

io ho "sciolto" in questa maniera il segno di tassa sul frontespizio che assomiglia molto ad un "30". sul segno di sinistra non ho dubbi (non e'un 3 bensi'un 14 scritto senza interruzioni) ma sul segno a destra non riesco proprio a leggere un 2 anziche'uno 0.

vi e'poi al verso l'annotazione £.1.50 da interpretare

voi che ne pensate?

francesco
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
LuigiViareggio
Messaggi: 21
Iscritto il: 2 ottobre 2008, 21:17

Re: 1829 MILANO-UDINE

Messaggio da LuigiViareggio »

Ciao Francesco,
sono al quanto ignorante in materia mi potresti dunque illustrare come venivano calcolate le tariffe in quel periodo nel L.V. ? So che venivano calcolate in base alle stazioni di posta ma esiste qualche regolamento per fare chiarezza e per fare un po' di conti più precisi? Ciao:
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2671
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: 1829 MILANO-UDINE

Messaggio da francesco luraschi »

bella domanda!
tra il 1819 ed il 1842 venne utilizzata nel L.V. la "posta" come unita'di misura. nel regolamento postale del 1834 si legge che la posta e' di 8 miglia geografiche, 6 sulle strade non postali. non e'comunque un concetto nuovo dato che questa unita'di misura delle strade postali venne introdotta gia'nel 1798 durante la I repubblica cisalpina e confermata nella successiva legge 5 nevoso anno IX. allego la legge del 1798.
praticamente le strade postali venivano suddivise in segmenti medi di 8 miglia. questi segmenti erano un po'piu'corti in montagna e un po'piu'lunghi in pianura. esistevano poi le frazioni di "posta" per cui troviamo delle localita'distanti frazioni di posta:per es. nel 1831 tra chiavenna e campodolcino correva 1 posta mentre da quest'ultimo a spluga 2 poste e 1/2. sempre nel 1831: tra varenna e colico 1 posta e 1/4 mentre da varenna a lecco la distanza passo' da 1 posta e 3/4 ad 1 posta e 1/2. ovviamente questo era solo un "gioco" contabile al fine di fissare la tariffa per i viaggiatori della posta cavalli i quali andando da campodolcino a spluga non incontravano alcuna stazione di posta in muratura come noi intendiamo.
era il governo che provvedeva a misurare le strade postali e a pubblicare la lunghezza di ciascuna posta. tuttavia gli avvisi al pubblico erano firmati dal direttore delle poste: uno del 1811 da minonzi (indicativo: piadena-bozzolo poste 3/4, piadena-cicognolo poste 1 e 1/4) e un paio del 1830-31 da berger.
non so se e'sopravvissuta alcuna mappa delle strade postali del L.V:
sul libro di del bianco vi sono dei parziali che rendono poco l'idea

Ciao: francesco
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
bridgemania
Messaggi: 33
Iscritto il: 13 luglio 2007, 9:08

Re: 1829 MILANO-UDINE

Messaggio da bridgemania »

Ciao, Ciao:
io non concordo per nulla, ma magari mi sbaglio!!
Prima di tutto non ho mai riscontrato quei 2 carantani in più pagati dal dest. al ricevimento delle racc.
Per me quello davanti è un 30 e corrisponde al totale pagato: 18 di racc. Riportati al verso + 12 di tariffa normale ed essendo ogni carantani pari a 5 vecchi centesimi di lira 30 carantani corrispondevano a 150 cent ovvero 1.50 lire.
Massimo
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2671
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: 1829 MILANO-UDINE

Messaggio da francesco luraschi »

chi si rivede! Ciao:

i dubbi su questa lettera li ho anche io. difatti non riesco neppure ora a vedere un 2 anziche'uno zero.

quindi potrebbe essere giusta la tua teoria. 18+12=30 carantani=£.1.50

tuttavia non mi spiego il 18 siglato al verso, dove di solito si poneva la cifra pagata dal mittente, unito al fatto che il diritto di raccomandazione andava sempre assolto in partenza. a meno che esisteva la possibilita'di spedire raccomandate con costi tutti a carico del destinatario e di questo non ero al corrente

io penso ancora si tratti di una spedizione "mediata", ovvero il mittente paga il diritto di raccomandazione mentre il destinatario la tassa di porto+ la "una tantum" di 2 carantani :mmm:

ecco un esempio di 14 milanese:. come vedi e'difficile da decifrare

Ciao: francesco
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2671
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: 1829 MILANO-UDINE

Messaggio da francesco luraschi »

riprendo il discorso riguardo la lettera pubblicando la legge postale del 1 novembre 1823 a cui ho fatto riferimento per capire le varie tariffe.

il §2 chiarisce il costo del diritto di raccomandazione e il §3 la "una tantum" di 2 soldi a carico del destinatario. sembra che a distanza di 6 anni la tariffa per la raccomandazione e la ricevuta di ritorno siano rimaste immutate: 6+12=18

aggiungo inoltre una lettera del 1831 spedita dal parroco di omate alla J.R. pretura di brescia: risultano 14 soldi al verso pagati dal mittente (6 di raccomandazione e 8 di porto). nonostante il bollo PP, la X grafica ed il bollo nero SD con data che nel 1831 identificava le spedizioni prepagate al destinatario vennero assegnati 2 soldi di tassa secondo la suddetta legge che quindi era ancora in vigore

Ciao: francesco

Revised by Lucky Boldrini - October 2010
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
Rispondi

Torna a “Prefilatelia”

SOSTIENI IL FORUM