Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi

[cirneco giuseppe]

Riccardo,
però credo che questa sia una cartolina illustrata e non una cartolina postale.

Mi sembra di leggere "proprietà artistica riservata" che è propria delle cartoline illustrate.

[somalafis]

Non vedo il problema: e' presumibilmente una cartolina con illustrazione ma se conteneva corrispondenza (e non la semplice firma o semplici convenevoli in un massino di cinque parole) la cartolina illustrata scontava la stessa tariffa della ''cartolina postale''. La differenziazione tariffaria (in Italia e negli altri paesi) - come peraltro hai osservato anche tu - verteva in sostanza sul contenuto comunicazionale (praticamente fino alla fine del millennio).

Revised by Lucky Boldrini - October 2016

[eugenioterzo]

Durante l'ultima conferenza del Cifo si è parlato del timbro TS.
Oggi ho trovato questa notizia del 2 ottobre 1961 che vi pongo.
Si rammenta a tutti i dipendenti uffici che l'indicazione del bollo T.S. è riservata agli invii assimilati alle stampe nel servizio interno e non anche agli invii del genere diretti all'estero, come qualche ufficio ha fatto.
Ciò allo scopo di evitare che gli uffici esteri applichino irregolarmente tasse a carico dei destinatari.
Vorrei vedere qualche esempio.
Eugenio

[andy66]

Secondo me è un uso anomalo anche per l'interno. Io ho sempre visto il timbro TS abbinato alle spedizioni in tassa semplice a carico del destinatario

[eugenioterzo]

Caro Endy, questa è una voce ufficiale prtanto quelle sono disposizioni non discutibili, ho chiesto solo se qualcuno ha esempi di quest'uso da vedere.
Eugenio

[GiorgioMastella]

Buonasera Andy,
In qualche caso ho visto questo timbro TS anche sulle stampe.
Dai un'occhiata qui, per esempio:
http://www.gm-storiapostale.it/faq/ogge ... 31-7-1965/
Poi sì: TS l'ho visto di solito sugli invii a carico del destinatario.
Buona serata
Giorgio

[cipolla]

Durante l'ultima conferenza del Cifo si è parlato del timbro TS.
Oggi ho trovato questa notizia del 2 ottobre 1961 che vi pongo.
Si rammenta a tutti i dipendenti uffici che l'indicazione del bollo T.S. è riservata agli invii assimilati alle stampe nel servizio interno e non anche agli invii del genere diretti all'estero, come qualche ufficio ha fatto.
Ciò allo scopo di evitare che gli uffici esteri applichino irregolarmente tasse a carico dei destinatari.
Vorrei vedere qualche esempio.
Eugenio

da Napoli a Camigliano (Napoli), 13 novembre 1945, tariffa stampe raccomandate, assolta per L. 2.80

1.jpg

2.jpg

[eugenioterzo]

Grazie Cipolla, direi che il tuo documento calza perfettamente
Eugenio

[somalafis]

Il timbrino TS e' stato a lungo utilizzato sulle circolari, testi solitamente stampati che venivano assimilati tariffariamente alle stampe anche se il contenuto teoricamente assomigliava a quello delle lettere. Quando lavoravo come giornalista ne ricevevo tantissime. Ne ho cercato inutilmente qualche esempio sul web ma il problema e' che erano di solito affrancati con i bassi valori delle serie ordinarie (tipo la siracusana) e quindi di solito non erano conservati perché non colpivano la nostra fantasia. Allora mi capito' di farne strage perché raccoglievo francobolli ordinari da lavare ed esaminare come ''specialista''... Ma cerchero' fra le ''cartacce'' dimenticate se trovo ancora qualche superstite.

[cipolla]

Grazie Cipolla, direi che il tuo documento calza perfettamente
Eugenio

Se servono anche esempi su lettere non affrancate, penso sia facilissimo individuarle.

[eugenioterzo]

C'è un'altra disposizione interessante sul TS :
E' stato rilevato che spesso gli uffici accettanti omettono di apporre il bollo TS sulle riproduzioni di una copia tipo ottenute con uno dei processi meccanici indicati all'art. 46 del Regolamento, parte prima, presentate agli sportelli in numero non inferiore a venti esemplari identici e regolarmente affrancate come stampe, per cui, una volta giunte a destinazione, si rende necessario sottoporle a tassazione come lettere insufficientemente affrancate.
Poichè tutto ciò è causa di giustificati reclami da parte degli utenti, si invitano i dipendenti uffici ad una più stretta ossevanza di quanto disposto in proposito all'art.117 dell'Istruzione per il Servizio delle Corrispondenze.
Eegenio

[andy66]

Non metto in dubbio l'esistenza della norma, però utilizzare lo stesso identico timbro per due funzioni completamente diverse, ossia una da sottoporre a tassa e una franca, mi pare possa dare luogo incomprensioni (il fatto di non poterlo usare per l'estero è significativo)...forse ho anche i qualche stampa con quel timbro, probabilmente in regno.

[eugenioterzo]

A Endy vogli dire che non sono in contradizione, la comunicazione fà presente che se non viene posto il timbro, e logico che si creano dei problemi e poi la corrispondenza all'arrivo viene tassata, e gli utenti si lamentano.
Pertanto l'errore è quando gli impiegati non mettono il timbro di Tassa Speciale sui documenti che ne hanno diritto, cioè le stampe o le copie fino ad un numero di venti come specificato.
Eugenio

[francyphil]

Per quanto riguarda la mia visione "meccanica" del problema posso dire che su più di una cinquantina di buste/pieghi del regno tutte sono stampe. Fa eccezione un uso differente a Bologna in periodo RSI dove sembra usato sia come annullatore generico sulla corrispondenza sia per quelle da tassare ma forse, quest'ultima, questa è una polarizzazione del risultato dovuta ai miei criteri di scelta non casuali .

In periodo repubblica (una 30na di pezzi) sono tutte stampe o equiparabili.

[eugenioterzo]

Quì parliamo degli anni 60, prima è tutto da verificare.
Malgrado le ultime disposizioni, gli uffici continuavano a sbagliare e infatti il 12 ottobre 1960 veniva nuovamente ribadita la necessità di fare attenzione e appore il timbro per evitare inutili tassazioni, e quì si arrivò a prevedere forti sanzioni per il mancato uso delle norme.
Eugenio

[andy66]

Bè, un timbro che può avere 5 significati...facile che crei un po' di confusione: Tassa semplice, Tassa speciale, Tariffa semplice, Tariffa speciale, Tariffa stampe

[Stefano (alligatore)]

Filanci sul Novellario vol.2, pp. 34-35 ricorda che con il nuovo regolamento postale del 1890 "è previsto un nuovo bollo -il T.S. - che però significa tassa speciale sulle lettere non francate […] mentre l'identico bollo pel trattamento delle stampe si interpreta in senso diverso ossia tassa stampe.
In una nota a margine precisa che "nelle comunicazioni commerciali ammesse a tariffa stampe, per evitare tassazioni e contestazioni, si giudicava utile bollare con il T.S.".

Allego a titolo d'esempio una mia busta affrancata (11 marzo 1900) in tariffa stampe per 2 cent. che reca anche il bollo T.S. per evitare evidentemente che fosse confusa con una lettera.

Stefano

[eugenioterzo]

Grazie Stefano, vedo che con i passare degli anni, dalla fine dell'ottocento agli anni 60 del 900 la circolare non ha cambiato il suo senso, adesso abbiamo due esempi dell'uso sulle stampe, bisognerebbe vedere qualche esempio di Tassa Speciale, che non coinvolga le stampe.
Eugenio

[andy66]

Quindi questa cosa sarebbe? Tariffa semplice o tariffa speciale?

tax50001.jpg

[eugenioterzo]

Probabilmente è una Tassa speciale, il mittente (scrive ad un privato) con tassa a carico del destinatario, il bollo ovale indica la franchiggia del mittente quando scrive a enti pubblici.
Trattandosi di privato si applica la tassa speciale da 5 centesimi come scritto con penna blu.
Eugenio