I cataloghi dei fiscali italiani

Forum di discussione sulle marche da bollo e gli altri fiscali.
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Jan80
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I cataloghi dei fiscali italiani

Messaggio da Jan80 »

A Riccione mi sono deciso ad acquistare il mio primo catalogo per le marche da bollo: non è che ci fosse una gran scelta e quindi, anche per forza, mi sono affidato al solito UNIFICATO che apprezzo da anni per i fracobolli.

Purtroppo per quanto riguarda le marche da bollo è stata una vera e propria delusione!!!

Non mi pice di solito parlar male dei prodotti ma questa volta ho proprio dovuto perché non lo ritengo un prodotto all'altezza di una pubblicazione.

Anzitutto si nota subito il formato ristretto (quello utilizzato anche per le sorpresine) che fa presumere che non saranno ritratte tutte le immagini delle marche (come invece accade per i fb), ma a me quello poco importa! Me ne basta anche una per tipo dato che sono tutte in serie ordinarie.

Quello che invece mi ha totalmente deluso è il fatto che non si tratta di un catalogo, ma bensì di un prezziario e fatto pure male!

Il catalogo dovrebbe dare informazioni sui pezzi che mostra e invece NULLA di NULLA! C'è solo riportato a inizio colonna il titolo che appare sulle marche e non vi è scritto proprio nulla sul loro utilizzo, la loro storia, i decreti, .... a parte una piccola prefazione che parla solo dei 3 tipi più comuni e non è per nulla approfondita.

Per non parlare delle quotazioni. Ovviamente i prezzi non sono mai reali, ma questo si sà; purtroppo sono pure fatti "a caso", e per dirlo mi è basta guardare quelle che conosco bene, ovvero quelle a tassa fissa in euro: come in tanti sapranno una delle marche più comuni è quella per il pagamento di un documento in bollo pari ora a €16,00, prima a € 14,62 (mancano entrambi!) - € 11,00 - € 10,33 - £ 20.000 - .....
Andando però a vedere sul catalogo troverete un piccolo elenchetto per le marche tipo "Colosseo", datato 2002 (che ovviamente non corrisponde a tutte le marche presenti!), con la quotazione che ingenuamente cresce al crescere del valore facciale!!!!

Altra pecca è la stessa chiave di lettura delle quotazioni, spiegata sì nelle note, ma che non risulta comunque chiara quando si consulta il catalogo/prezziario.
Mi spiego meglio: per i fb c'è sempre indicato con un simbolo a inizio colona se si tratta di una quotazione di nuovi, usati, linguellati, su documento, ecc...; qui invece ci sono sempre e solo due colonne senza simboli: se si tratta di una marca a unica sezione le olonne corrispondono al nuovo e all'usato, mentre se la marca è a più sezioni le quotazioni sono identiche per il nuovo o usato e la prima colonna vale se le marche sono ancora unite, mentre la seconda alla sola parte destra staccata (per quella sinistra si deve calcolar da un 2 a un x10 di quella di destra).

Per non parlare dell'amara sorpresa di aver ritrovato al suo interno le etichette "Pro Vittime Politiche", che andrebbero inserite nel catalogo degli erinnofili più che in quello dei fiscali!

Onestamente, per un volume che pretende di essere pagato € 34,00 mi sarei aspettato molto ma molto di più!!!!! :desp: :desp:

A questo punto è MOLTO ma MOLTO MEGLIO il catalogo creato da FRADEM e proposto gratuitamente in questa sezione!!!! Anche se incompleto almeno dà tantissime informazioni e anche diverse dritte!


Consigli sui prossimi acquisti?
Gianfranco Prelati
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debene
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da debene »

Grazie Gianfranco per queste tue considerazioni.

Mi sto interessando anch'io ultimamente di fiscali e mi chiedevo se acquistare il catalogo di cui parli.
Sinora mi ero appoggiato all'ottimo sito http://xoomer.virgilio.it/cbussoli/

Vorrei sentire anche qualche altro parere sul catalogo o sapere se ci sono catologhi alternativi
prima di procedere con un eventuale acquisto.

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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valerio66vt
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da valerio66vt »

Ne esistono i più disparati
Dai più datati ai più recenti.

Dal Marchetto fino al Bussoli-Mercuri

Nel negozio Vaccari online potete acquistarli.

Io personalmente mi trovo molto bene con "Fiscali d'Italia" di Bussoli-Mercuri tutto a colori e varie informazioni.
Maggiori informazioni potrà fornirle Bussoli che ci legge, ma anche gli altri sono buoni anche se in bianco e nero.

Se occorrono invece info approfondite di vari settori di specializzazione o zone d'Italia sempre su vaccari vastissima scelta di pubblicazioni. ;-)

Spero d'essere stato d'aiuto

Ciao: Ciao:
Valerio

Valerio
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debene
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da debene »

Grazie Valerio utilissimo

Ciao:

sergio
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andrea.marini
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da andrea.marini »

Aggiungerei, se mi posso permettere, che ci sono due fonti informative di livello extra, con sembianze umane :-)) , che rispondono ai nomi di marcadabollo (lo dice la parola stessa) e Francesco Riboldi (la parola non lo dice ma sarà ospite a FilateliCa) e lo potremo "consultare de visu"!
Ciao: Ciao: Ciao:

Andrea

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Jan80
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Jan80 »

Francesco Riboldi non mi pare di conoscerlo ma Fredem sì!

Per il resto ho già richiesto il Marchetto da Vaccari e mi dovrebbe essere arrivaro stamane!
Vi saprò poi dire!

Per il resto giro ancora con i miei A4 stampati a casa, tratti soprattutto da quanto sritto da Fradem su queto FANTASTICO forum!
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Altro ora non aggiungo, se non che la fiscaltelia sia ancora una giungla, terreno vergine da esplorare!!!!!

:abb: Ciao:
Gianfranco Prelati
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Renix
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Renix »

Anch'io avevo cominciato con l'Unificato, dopo aver preso il Cinti del 1999, e l'avevo trovato già da subito bruttissimo e malfatto.... Pienamente d'accordo con Jan80 su tutto.
Quello che proprio non ho mai capito è come mai le marche doppie vengano sempre considerate come unite anche se usate (anche con i francobolli per pacchi succede lo stesso...). Eppure la loro normale utilizzazione è chiaramente separata. Quotare poi la sola parte di destra dicendo che quella di sinistra "va da 2 a 10 volte il valore" mi sembra un po' una presa in giro...
Attualmente uso esclusivamente il Bussoli-Mercuri, che trovo invece molto ben fatto e di facile consultazione. E le marche doppie usate sono quotate separate (!! ooo, finalmente!!). Forse solo direi che le immagini dovrebbero essere un po' ingrandite, ma per il resto mi sembra un ottimo catalogo.
Come ...straniero (svizzero) piacerebbe anche a me trovare nel catalogo un'introduzione e spiegazione sul genere delle marche. Vi assicuro che per me una marca "bestiame", "lusso e scambi", "cancelleria", "registrazione" dice un po' poco...
Fortunatamente sul Cinti un piccola introduzione c'era.

Una cosa che ancora non ho trovato da nessuna parte (e mi sembra che anche qui nel forum non se ne parli mai) sono le tariffe. Qualcuno può aiutarmi?
Ciao:
andrea.marini
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da andrea.marini »

Jan80 ha scritto:Francesco Riboldi non mi pare di conoscerlo ma Fradem sì!

Per il resto ho già richiesto il Marchetto da Vaccari e mi dovrebbe essere arrivaro stamane!
Vi saprò poi dire!

Per il resto giro ancora con i miei A4 stampati a casa, tratti soprattutto da quanto sritto da Fradem su queto FANTASTICO forum!
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Altro ora non aggiungo, se non che la fiscaltelia sia ancora una giungla, terreno vergine da esplorare!!!!!

:abb: Ciao:


:OOO: Chiedo scusa a Francesco (Fradem) di non averlo ricordato tra i "luminari" dei fiscali.......
Ciao: Ciao: Ciao:

Andrea

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axianum
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da axianum »

Discussione molto interessante e, per me, estremamente tempestiva visto che proprio in questi giorni stavo meditando di approfondire la conoscenza dei fiscali.

Ciao:
Marco

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Francesco Riboldi
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Francesco Riboldi »

axianum ha scritto:Discussione molto interessante e, per me, estremamente tempestiva visto che proprio in questi giorni stavo meditando di approfondire la conoscenza dei fiscali.

Ciao:


L’ intervento di Marco, nella sua qualità di potenziale nuovo adepto alla setta dei collezionisti di marche da bollo, mi ha spinto ad intervenire per vedere se mi riesce di fare un po’ di chiarezza e, magari, dare qualche consiglio utile per chi si avvicina , da neofita, al settore delle marche da bollo.

PUNTO PRIMO: “DIMENTICATE I FRANCOBOLLI O VOI CH’ ENTRATE” !

Buona parte dei concetti che regolano il collezionismo filatelico nel mondo delle marche valgono, per ora, ancora poco o nulla : le distinzioni (a volte spinte all’ estremo ) tra linguellato e non linguellato, con o senza gomma, centratura, varietà di colore (leggi IV di Sardegna), freschezza del pezzo ecc. , non hanno mai rappresentato un problema per il collezionista di fiscali . E’ impensabile (e forse anche impossibile) impostare una collezione, come spesso avviene in campo filatelico, del tipo : tutto nuovo o tutto usato. Qui, anche all’ interno di una serie possono tranquillamente convivere le due cose assieme e nessuno si scandalizza più di tanto o “storce il naso” come farebbe qualunque filatelico relativamente al suo specifico settore .
Non esistono album “preconfezionati” da ditte commerciali e quindi anche la “sindrome” del completamento dell’ album è praticamente inesistente : è prassi normale dedicarsi solo a alcuni settori e, magari, tralasciarne altri, senza che la cosa venga vista negativamente come sarebbe, ad esempio, per una collezione di francobolli priva dei “servizi” (orrore !!!), insomma, pochi vincoli (in questo campo i commercianti non hanno ancora messo il naso) e tanto ancora da costruire.
Anche per quanto riguarda il reperimento del materiale bisogna dimenticare i francobolli !
Nel mondo delle marche , contrariamente a quanto avviene in filatelia, non esiste il concetto che con una semplice firma sul libretto degli assegni (per chi se lo può permettere), si risolve il problema di ciò che manca: i commercianti non hanno mai accantonato materiale o investito in questo settore e, di conseguenza, quello che ti serve te lo devi andare a cercare rovistando tra lotti, accumulazioni, mercatini e qualche rara asta organizzata da chi ha avuto l’incarico di disperdere una collezione importante da parte dei soliti “eredi” che non sapevano cosa farsene. Tutto ciò comporta, a mio avviso, alcuni vantaggi che ritengo siano oramai scomparsi nel mondo filatelico. Quali ? Beh, … vi sono ancora ampie possibilità (e probabilità) di fare la classica “scoperta” del pezzo “buono” ed acquisirlo per pochi euro perché chi lo detiene non ne sa un gran che di marche (e sono in tanti) , oppure il non trascurabile piacere collezionistico derivante dallo studio ed approfondimento di alcuni settori che giacciono ancora inesplorati (totalmente od in parte) in quella che è l’ ampia galassia delle marche da bollo (“FRADEM” DOCET). Ovviamente affinché questo sia possibile è necessario conoscere , sapere, informandosi, per quanto più possibile, su tutto ciò che riguarda lo specifico settore.


PUNTO SECONDO : L’ ANNOSA QUESTIONE DEI CATALOGHI

Le principali fonti di informazioni per chi si avvicina per la prima volta (e non) al collezionismo di fiscali sono, ovviamente i cataloghi. Anche in questo caso dimenticate i francobolli !!
Un catalogo “completo” (filatelicamente parlando) che riporti tutte le varie informazioni come : la data di emissione, la tiratura, le tariffe, gli usi particolari, le prove di stampa (più o meno ufficiali), i decreti vari ecc. , per le marche non esiste ancora e credo passerà ancora molto tempo prima che ne compaia uno ! I principali motivi che hanno portato a questa grossa limitazione credo siano riconducibili ad un fatto essenzialmente commerciale. A parte alcune sporadiche realtà come il catalogo “Barefoot” inglese, che nasce per iniziativa di una casa d’ aste (o comunque una ditta commerciale), tutti gli altri (il vecchio “De Magistris”, i vari “Marchetto”, il “Tarantino”, il “Mercuri – Bussoli” fino all’ ultimo “Unificato”, nascono su iniziativa di singoli appassionati che hanno proposto il loro lavoro ad una casa editrice (che spesso ha accettato solo per chiudere un “buco” nella propria gamma di cataloghi) oppure hanno provveduto alla stampa in proprio (con deludenti riscontri economici per l’esiguità delle copie vendute). Il ristretto numero dei fruitori (leggi potenziali compratori) di questi cataloghi a fatto si che non si potessero realizzare opere come quelle per i francobolli : vista la scarsità della richiesta nessun editore sarebbe mai potuto rientrare dei costi sostenuti.
A questo punto, appurato che non esiste un catalogo che ci informi su tutto, come fare per soddisfare la necessità di sapere e conoscere sopra ricordate ? Il mio consiglio è quello di avere più di un catalogo e, SOPRATTUTTO, frequentare assiduamente il settore dedicato alle marche da bollo sul nostro forum. Personalmente distinguerei i vari cataloghi attualmente reperibili sul mercato essenzialmente in due tipologie ovvero, quelli che affrontano l’ argomento in modo “generalistico” (Mercuri – Bussoli ed Unificato) che sono certamente i più criticabili ma, nel contempo i più adatti al neofita, e quelli che trattano solo alcune tipologie di marche che definirei “classiche” ( come il Tarantino ed i Marchetto tanto per intenderci) . Questi ultimi sono sicuramente i più ricchi di informazioni e generalmente, più che quotazioni economiche, danno indici di rarità (cosa che in questo campo reputo la più appropriata) , purtroppo hanno i loro limiti, basti pensare che il pur ponderoso volume del Marchetto (640 pagine) si ferma al 1957 , più di cinquanta anni fa ! Tuttavia è sempre un volume che non può mancare nella nostra biblioteca !

PUNTO TERZO : LE VALUTAZIONI DEI CATALOGHI

Se da sempre le valutazioni economiche sono state la nota dolente dei cataloghi filatelici, per le marche, se fosse possibile, lo è ancora di più !
Credo (e spero) che in futuro si arriverà ad adottare indicazioni riguardanti la rarità e non il valore di mercato che, per le marche da bollo è soggetto a mille varibili difficilmente riassumibili in un “valore” indicativo. Basti pensare alla marca doganale verde per “Bagaglio Nazionale”, il Mercuri la valuta 100 euro nuova e 10 euro usata mentre l’ Unificato 300 euro (sia nuova che usata) , ebbene, gli unici tre pezzi di questa marca (usati) che sono comparsi sul mercato (due in Inghilterra ed una in Italia) negli ultimi 4-5 anni (dei quali io abbia notizia) hanno raggiunto costantemente cifre attorno ai 1.000 euro (lo posso affermare per esperienza diretta avendo partecipato a tutte tre le aste) mentre, al contrario, il valore da 51,85 Lire della serie di marche consolari del 1924 quotato dal Mercuri 80 euro nuovo e 50 usato contro i 100 per il nuovo ed i 50 per l’ usato dell’ Unificato lo si può trovare tranquillamente per cifre al di sotto dei 30 euro. Hanno ancora senso le quotazioni ?


PUNTO QUARTO : UTILITA’ E SCELTA EDITORIALE

Sempre restando nel campo dei cataloghi che potremmo definire “generalisti”, ovvero quelli che trattano un po’ tutte le varie tipologie di marche e che, in definitiva, sono quelli del “primo approccio” , attualmente la scelta può ricadere o sul Mercuri-Bussoli o sull’ Unificato.
E’ meglio uno, … è meglio l’ altro ? Difficile dirlo, credo sia un po’ anche questione di gusti e/o di specifici interessi collezionistici. Le vesti editoriali sono diverse : tutto in bianco e nero, il Mercuri, con immagini piuttosto piccole e difficilmente leggibili compensate, però, da una serie di tavole a colori poste alla fine del catalogo che tuttavia contemplano solo le tipologie di marche più importanti o comunque maggiormente collezionate (7 tipologie). Le quotazioni comprendono anche le mezze marche (madre e figlia staccate), mentre l’ Unificato ne fa solo un accenno nella fase di introduzione alla lettura del catalogo, e nell’ insieme , per chi è “ossessionato” dal … si, va beh, ma quanto vale ? Le quotazioni sono più dettagliate . Assurdo l’ indice generale : è un puro elenco di quanto riportato in catalogo senza indicazioni di pagina !!!
Tutto a colori l’ Unificato che però, almeno per quanto riguarda le valutazioni, risente ancora un po’ troppo del impostazione del catalogo precedente (il vecchio “De Magistris”). Qui , perlomeno, c’ è un indice analitico ed un sommario con i numeri di pagina di dove si trovano i vari capitoli.
Entrambi i cataloghi riportano anche settori che non sono propriamente ascrivibili alle marche da bollo vere e proprie, ma che, però, sono ampiamente collezionati da chi generalmente raccoglie marche (vittime politiche, libri unici, ecc.). Trovo che questo ultimo elemento che da molti viene criticato e visto come una contaminazione sia, al contrario, un fatto positivo e che permetta la vendita di qualche copia in più (come ad esempio il settore dei bolli auto dell’ Unificato che interessa anche chi non colleziona marche da bollo).
In conclusione i prezzi di copertina : 30 Euro per le 192 pagine (più tavole a colori) del Mercuri-Bussoli e 34 euro per le 439 pagine dell’ Unificato.


Qui di seguito l' immagine della copertina del primo "Album-Catalogo" stampato (privatamente) in Italia. Correva l' anno 1928 e l' opera fu voluta e realizzata dal dott. Francesco Lucente (ora che ci penso, ... ma quanti sono i Francesco amanti delle marche ? Ce ne sono un fottio !!)

Lucente.jpg


Ciao: Francesco
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Laurent
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Laurent »

:clap: Francesco, utilissimi chiarimenti !

Laurent.
andrea.marini
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da andrea.marini »

Visto lo svilupparsi del thread, proporrei una modifica del titolo aggiungendo ".......ma per fortuna che c'è FRANCESCO!!!!" :-)) :-))
:abb:
Ciao: Ciao: Ciao:

Andrea

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Francesco Riboldi
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Francesco Riboldi »

Jan80 ha scritto:Per non parlare delle quotazioni. Ovviamente i prezzi non sono mai reali, ma questo si sà; purtroppo sono pure fatti "a caso", e per dirlo mi è basta guardare quelle che conosco bene, ovvero quelle a tassa fissa in euro: come in tanti sapranno una delle marche più comuni è quella per il pagamento di un documento in bollo pari ora a €16,00, prima a € 14,62 (mancano entrambi!) - € 11,00 - € 10,33 - £ 20.000 - .....
Andando però a vedere sul catalogo troverete un piccolo elenchetto per le marche tipo "Colosseo", datato 2002 (che ovviamente non corrisponde a tutte le marche presenti!), con la quotazione che ingenuamente cresce al crescere del valore facciale!!!!


E non potrebbe essere diversamente ! Come già ho ricordato nell' intervento precedente, dobbiamo scordarci dell' "ottica" filatelica.
Le marche che tu citi, quelle con il colosseo per intenderci , al pari di quelle adesive introdotte nel 2005 per un verso e come se fossero ancora in corso (vengono ampiamente usate su atti retrodatati) e, per l' altro, non è dato sapere quanti e quali siano i quantitativi ancora giacenti nei cassetti dei vari uffici), pertanto il valore non può che essere simile al facciale (generalmente si trovano a qualcosa meno se ti servono per collezione, qualcosa di più se per altri scopi) .
Per le attuali adesive è assai difficile dire questa è comune e quest' altra no. Tu potresti crearti una marca unica (io ne ho da altre 80 euro usate per cambiali) il valore lo decidi tu , potrebbe trattarsi di una semplice integrazione o tutto quello che vuoi.
Quello che invece non potrai ottenere dall' eventuale "amico tabaccaio" :-)) è una marca come questa.

adesiva-standard.jpg


Ciao: Francesco
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andrea.marini
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da andrea.marini »

A CHI L'HAI RUBATA???????!!!!!! :losco: :losco: :losco:
Ciao: Ciao: Ciao:

Andrea

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axianum
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da axianum »

Grazie Francesco :clap:
per la tua chiara ed esaustiva disamina che sicuramente mi consentirà di partire "con il piede giusto" nell'universo dei fiscali.
Visto che per ora il mio interesse è sicuramente più attratto da marche un pò più "stagionate" credo proprio che il Marchetto sia la scelta più appropriata.
.... e per i dubbi c'è sempre il fornum ;-) :-))

Ciao:
Marco

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fradem
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da fradem »

L'amico Francesco Riboldi ha illustrato bene il mondo dei fiscali. E' un mondo con pochi abitanti (rispetto a quello filatelico) e con tante zone inesplorate, vista la sua vastità. A complicare un po' le cose c'è il fatto che lo stato non ha mai dato quell'attenzione e cura dedicata ai francobolli, rendendo note le tirature, ecc. In tanti casi noi abbiamo prima le marche e poi i decreti di emissione delle stesse. Abbiamo marche presenti nei decreti, ma mai emesse. Il collezionismo dei fiscali era un fenomeno talmente piccolo rispetto a quello dei francobolli, che lo stato non vi ha prestato particolare attenzione, tranne quello di incassare le tasse relative.
Altro fattore importante è quello che non si è creato un mercato, come è accaduto per i francobolli, e come (purtroppo) sappiamo, il commercio è capace di sviluppare tante conoscenze.
Se la semplice collezione di fiscali è già di per sé ricca di sorprese e ad uno stadio embrionale, quella della storia fiscale è ancora allo stadio di spermatozoo e cellula uovo in procinto di fecondazione.
La bibliografia esistente non è tantissima ed è in buona parte incompleta, frutto della documentazione in quel momento conosciuta. Spesso vi sono ritrovamenti che cozzano con le nostre conoscenze.
Non do mai valutazioni perché per esperienza so che sarebbero in tantissimi casi errate. Dico sempre che un giorno potrebbe arrivare sul mercato qualche grande archivio con tanti documenti con pezzi rari.
Tra non molto dovrebbe uscire il Bussoli-Mercuri aggiornato, consiglierei a chi ancora non ha cataloghi di aspettare qualche mese. Da anni aspettiamo l'aggiornamento del Cinti (il catalogo generale tra quelli che conosco più ricco di notizie), ma no so quando lo potremo vedere.
Ora purtroppo devo andare a lavorare, scusate, Francesco
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Francesco Riboldi
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Francesco Riboldi »

andrea.marini ha scritto:A CHI L'HAI RUBATA???????!!!!!! :losco: :losco: :losco:


E' una "prova macchina" del 2005. Con l' introduzione delle nuove marche adesive, e relative macchine distributrici, prima dell' istallazione si provava il corretto funzionamento della macchina con una stampa a vuoto (senza importo, tipologia ed anno). Generalmente la marca in questione (inservibile) veniva buttata.

Esempio di marca adesiva da oltre 80 euro
esempio-cambiali.jpg


Ciao: Francesco
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Jan80
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Jan80 »

Grazie Francesco per il rapido inquadramento del settore! :clap:

Mi è già arrivato a casa il Marchetto, che utilizzerò assieme all'Unificato. IN effetti non c'è ancora un vero e proprio catalogo per i fiscali, lo dovremo fare noi!!!!!! :oo:

Intanto vedrò di ravvivare questa sezione con mie considerazioni e ricerche, chissà se poi il tutto non si trasformerà in qualcsa di più serio!

Ciao: Ciao:
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valerio66vt
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da valerio66vt »

Volevo fare una precisazione che mi è stata fatta notare privatamente e che riporto:

Il Marchetto ha delle problematiche soprattutto per la illogicità delle limitazioni temporali e tipologiche che ha usato.
Il suo "Marche da bollo d'Italia" si ferma al 1957: perché quell'anno? Cosa è successo di particolare? Niente che abbia una qualsivoglia relazione con l'argomento: una data messa così e basta. E poi perché solo tassa fissa, atti amministrativi, cambiali, lusso e scambi, IGE e autotrasporti? E tutto il resto?

Mi sembrava doveroso segnalarlo in quanto il topic, dovendo essere d'aiuto per avvicinarsi al mondo dei fiscali, debba essere il più completo fornito di notizie e diverse voci riguardo l'argomento.

Ciao: Ciao:
Valerio
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Francesco Riboldi
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Re: Ma che delusione!!!!

Messaggio da Francesco Riboldi »

valerio66vt ha scritto:Volevo fare una precisazione che mi è stata fatta notare privatamente e che riporto:

Il Marchetto ha delle problematiche soprattutto per la illogicità delle limitazioni temporali e tipologiche che ha usato.
Il suo "Marche da bollo d'Italia" si ferma al 1957: perché quell'anno? Cosa è successo di particolare? Niente che abbia una qualsivoglia relazione con l'argomento: una data messa così e basta. E poi perché solo tassa fissa, atti amministrativi, cambiali, lusso e scambi, IGE e autotrasporti? E tutto il resto?

Mi sembrava doveroso segnalarlo in quanto il topic, dovendo essere d'aiuto per avvicinarsi al mondo dei fiscali, debba essere il più completo fornito di notizie e diverse voci riguardo l'argomento.

Ciao: Ciao:
Valerio


Probabilmente il Marchetto, nelle sue varie opere, ha seguito la logica di procedere per "settori" in modo di poter trattare l' argomento in modo che fosse il più possibile ampio e ricco d' informazioni (ovviamente sulla base delle conoscenze dell' epoca) cosa che gli sarebbe stata impossibile se avesse voluto fare un catalogo di tipo "generalista" e, comunque, scorrendo i titoli delle sue opere appare evidente come egli si sia sempre e solo occupato di quella parte del collezionismo fiscale che potremmo definire "CLASSICO" . Proviamo a scorrere alcuni dei suoi titoli:

1) Regno d' Italia - Marche da bollo italiane (a tassa fissa e per imposta generale sull' entrata dal gennaio 1863 al Giugno 1946), ed. 1986 , 194 pagine
2) Marche da bollo d' Italia 1863-1957 e delle colonie italiane d' Africa 1911-1943 , prima ed. 1986 , ultima (terza) nel 2004, 648 pagine.
3) Regno Lombardo Veneto Carta Bollata e Marche da Bollo 1813-1870. Ed. 2001 , 264 pagine di cui circa 100 pagine solo per le marche del Lombardo Veneto.

Se solo per descrivere le marche di Lombardo Veneto si sono rese necessarie 100 pagine , vi immaginate cosa avrebbe dovuto essere un trattato che comprendesse tutte le tipologie ? Una roba enorme !!!
Personalmente vedo i ponderosi lavori del marchetto come opere indispensabili per l' approfondimento di alcuni settori. Può essere considerato un limite? Un po' si è un po' no. Sono (ancora oggi) indispensabili per chi vuole approfondire alcuni settori (i classici) e poco utili per chi, invece, vuole avere un catalogo che gli dia una visione globale delle varie tipologie di marche emesse fino ad oggi.

Ciao: Francesco
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