1941/42 - Le lettere e le fotografie di Cesaldo Cesare durante la Campagna di Russia

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karkostas
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da karkostas »

Hai presente quando leggi un bel libro e volti l'ultima pagina sperando ve ne siano altre?
È così che mi sento. Grazie per il racconto ed aver condiviso questo viaggio.
:clap: :clap: :clap:
Ciao:
Costantino
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Ivano Abbatantuono
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Grazie di questa bella avventura in condivisione. Se a scuola insegnassero la storia con questi riferimenti di vita vissuta avrebbe certamente più "appeal" :-))
:clap: :clap: :clap:
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
su ebay mi trovi qui : http://www.ebay.it/sch/abba_ivan/m.html ... pg=&_from=
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cialo
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da cialo »

Mi unisco ai ringraziamenti. Ho letto le lettere con piacere ed interesse, ed ho interrogato mia nonna 87enne riguardo alla storia di suo padre che durante la seconda guerra era trentenne ed ha passato un periodo in Grecia, anche lui rientrato per una licenza. Purtroppo non ha lasciato testimonianze scritte... o almeno non saprei dove cercarle.
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scarabeo
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da scarabeo »

Un grande grazie per aver condiviso questa toccante e fortunatamente storia a lieto fine.
Un grande tesoro per te questa testimonianza!

Giovanni Ciao:
Colleziono solo usati:
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remo
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da remo »

Caro Aldo, ho letto con grande interesse, come ho detto più volte, le lettere che hai pubblicato. E le lettere del nonno mi sollecitano varie considerazioni ripensando alle buste e lettere che magari noi "ricercatori" troviamo nei mercatini o in accumuli vari. Quante storie andate perse, dimenticate, sconosciute, mai arrivate, o che il destinatario non ha potuto leggere (in qualche caso la posta ha raggiunto il militare dopo la sua morte) o semplicemente gettate via, ci sono nella corrispondenza di guerra. E poi arrivano nelle nostre mani di perfetti sconosciuti "profanatori" dell'intimità altrui. Quando mi capitano mi trovo sempre in imbarazzo a leggere storie personali di altre persone e sinceramente mi auguro, nel caso di corrispondenza di guerra, di trovare buste senza il contenuto proprio per questo motivo.
Non è naturalmente il tuo caso. Tu sei il nipote di Cesaldo e, a pieno diritto, hai deciso di "leggere" ogni sera una lettera agli amici e appassionati di filatelia e storia del Forum. E' stato un bellissimo modo per ricordarlo.
Lo avrei fatto anche io se ne avessi avute di mio padre che ha combattuto in Africa e poi è stato fatto prigioniero dagli americani. Anche lui fortunatamente è tornato.
Ognuna delle lettere del nonno ha con sè un immenso carico di speranze e sentimenti ed è veramente una grande ricchezza quella che tu hai voluto condividere con noi.
Grazie :abb:
remo
remo Sostenitore del Forum dal 2011

Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
Aldo Cesare
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da Aldo Cesare »

Vi ringrazio tutti quanti cari amici :abb: :abb: per il vostro interesse, la vostra gentile collaborazione e le vostre belle parole
karkostas ha scritto: 28 dicembre 2020, 23:53 Hai presente quando leggi un bel libro e volti l'ultima pagina sperando ve ne siano altre?
È così che mi sento. Grazie per il racconto ed aver condiviso questo viaggio.
:clap: :clap: :clap:
Ciao:
Ahi lo dici Karkostas ,avrei voluto anch'io che le lettere continuassero per conoscere altri dettagli della vita di mio nonno .
So che dovrebbe esserci anche il famoso diario di Russia (del quale Aldo accennava nelle lettere) di cui ,come dicevo ,si sono purtroppo perse le tracce :desp:
Una piccola speranza è che possa essere nascosto da qualche parte in cantina (altrove in casa e nel box io e mio pade non l'abbiamo trovato) nel caso saltasse fuori sarò felicissimo di condividerlo con tutti voi qui.
Ipotizzo che mio nonno abbia affidato alle pagine di questo diario il racconto di aneddoti e di esperienze della sua vita militare in Russia e forse anche delle sue riflessioni personali o stati emotivi che per ovvie ragioni di spazio e censura non poteva riportare nelle lettere.
remo ha scritto: 29 dicembre 2020, 17:17 Caro Aldo, ho letto con grande interesse, come ho detto più volte, le lettere che hai pubblicato. E le lettere del nonno mi sollecitano varie considerazioni ripensando alle buste e lettere che magari noi "ricercatori" troviamo nei mercatini o in accumuli vari. Quante storie andate perse, dimenticate, sconosciute, mai arrivate, o che il destinatario non ha potuto leggere (in qualche caso la posta ha raggiunto il militare dopo la sua morte) o semplicemente gettate via, ci sono nella corrispondenza di guerra. E poi arrivano nelle nostre mani di perfetti sconosciuti "profanatori" dell'intimità altrui. Quando mi capitano mi trovo sempre in imbarazzo a leggere storie personali di altre persone e sinceramente mi auguro, nel caso di corrispondenza di guerra, di trovare buste senza il contenuto proprio per questo motivo....
Ognuna delle lettere del nonno ha con sè un immenso carico di speranze e sentimenti ed è veramente una grande ricchezza quella che tu hai voluto condividere con noi.
Grazie :abb:
remo
.
Grazie a te Remo :-) !!
è vero le buste o lettere che troviamo occasionalmente nei mercatini o su e bay costituiscono piccoli frammenti di vite vissute e proprio qui forse sta secondo me il fascino occulto della filatelia, nel senso che la storia non è fatta solo dei grandi avvenimenti , ma è anche la somma del vissuto quotidiano di ognuno di noi ,delle nostre scelte di vita , delle nostre aspirazioni ,paure ,speranze ecc, la storia della filatelia, dei francobolli, delle varie emissioni, dell'evoluzione e funzionamento del servizio postale nel tempo è strettamente e inevitabilmente intrecciata a quella delle vicende storiche,belliche , politiche e sociali di un determinato periodo, ma queste cose le sapete tutti meglio di me.
Di qui deriva il fascino e la curiosità inevitabile che spesso abbiamo nei confronti delle corrispondenze del passato.
remo ha scritto: 29 dicembre 2020, 17:17
Lo avrei fatto anche io se ne avessi avute di mio padre che ha combattuto in Africa e poi è stato fatto prigioniero dagli americani. Anche lui fortunatamente è tornato.
Grazie :abb:
remo
Anche lo zio Rodolfo (il fratello maggiore di mio nonno Aldo) che fece poi la guerra in Africa ha condiviso l'esperienza della prigionia esattamente come tuo padre anche se lui fu fatto prigioniero dagli inglesi .
All'interno dell'album di mio nonno sono presenti due lettere (una di Rodolfo e una della Ines ) che ha conservato perchè evidentemente Aldo le riteneva particolarmente significative e le teneva per care .
In memoria della medesima esperienza di prigionia che hanno vissuto sia il padre Remo che lo zio Rodolfo (e tantissimi altri nostri soldati) riporto ora sotto il testo dell'unica breve ma intensa lettera (credo sia una copia dell'originale) a noi pervenuta di Rodolfo dove informava sua mamma dell'avvenuta cattura da parte degli inglesi in AFRICA.

Copia
Campo 307
C/o Chief P.O.W. Postal Centre Middle East
Dal prigioniero di guerra 153479
Bertoletti Rodolfo
Grado = Sergente Maggiore
12/7/42
Carissima mamma la presente è per farti sapere che godo di ottima salute.
Sono stato fatto prigioniero alcuni giorni fa , combattendo e fino all'ultimo ho compiuto il mio dovere.
La sorte mi è stata avversa!
Oggi ho scritto anche ad Aurora che spero bene come tutti voi.
E Cesaldo cosa fa? E gli zii e i cugini?
Salutatemeli caramente tutti e in particolare modo Rodolfone.
Io ho pregato la Madonna ed essa mi ha assistito salvandomi la vita più di una volta .
Vi bacio tanto Rodolfo.

La corrispondenza dello zio Rodolfo purtroppo è andata tutta dispersa con la sua morte
Come il padre di Remo lo zio Rodolfo ebbe la fortuna di sopravvivere e diventò, finita la guerra , un alto dirigente della Carlo Erba Medicinali (in quanto sapeva perfettamente l'inglese essendo stato fatto prigioniero dagli stessi in africa e avendolo imparato nella sua prigionia ,ma dal poco che sappiamo tramite mio nonno Aldo che ne parlò a mio padre , gli inglesi nella prigionia lo trattarono bene con rispetto ) importantissima azienda farmaceutica che è stata smantellata negli anni 80 :desp: solo per incomprensibile volontà politica :vampiro: (lo so perché ci lavoravano sia mio padre che mia madre) andava a gonfie vele (è come se i tedeschi smantellassero la bayer per intenderci e chissà se ci fosse stata ancora , forse avrebbe potuto dare un valido contributo nello sviluppo di vaccino contro il covid ) .
Purtroppo lo zio Rodolfo morì ancora giovane nel 1960 a 44 anni di infarto ...lo trovarono morto dentro la sua vasca da bagno ...viveva solo non si era mai sposato (pur avendo diverse avventure sentimentali) e non ebbe figli ed era da vivo ,a quanto ha detto mio padre , un grande appassionato di antiquariato .

grazie ancora a tutti cari saluti Ciao: e buon anno nuovo a tutti voi (peggiore del 2020 è difficile possa esserci almeno spero)
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Aldo Cesare
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da Aldo Cesare »

Riporto alcune altre foto scattate da Aldo in Russia.. sul retro di queste foto non ci sono scritte di mio nonno o sono completamente illeggibili ma il luogo dovrebbe essere Stalino o dintorni ci sono foto di un altro credo junkers 88 l'aereo (allo stato di relitto) che aveva gentilmente identificato l'amico Remo .
cari Ciao: e buon proseguimento di feste a tutti !!Aldo
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Aldo Cesare
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da Aldo Cesare »

Quelle che vi mostro sotto sono altre foto tratte sempre dall'album fotografico di mio nonno in particolar modo le ultime tre foto sono a dir poco terribili ,e sinceramente avrei preferito non trovarle :f_no: , ma sintetizzano efficacemente, più di qualunque discorso , gli orrori di quella guerra (ma anche di tutte le guerre in generale) ,orrori a cui mio nonno ha, suo malgrado , inevitabilmente assistito e mostrano il vero volto terribile e spietato del nazismo e non possono non indurre tutti noi a una severa riflessione .
Non posso far a meno di chiedermi cosa avesse provato Aldo davanti a quelle situazioni strazianti e da incubo ,forse non lo saprò mai , ma in qualche modo devono averlo segnato dentro visto che per il resto della sua vita fu sempre riluttante ad affrontare l'argomento della guerra.
riflessivi e tristi saluti Aldo
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Aldo Cesare
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Re: Lettere dalla Russia

Messaggio da Aldo Cesare »

Questa invece è l'unica lettera di Ines (la mia nonna paterna) presente nell'album datata 14 aprile del 1942, lettera che ha inviato a mio nonno Aldo quando era ancora rinchiuso per la quarantena nel campo sosta di Udine e aspettava trepidante il suo ritorno.
Mio nonno doveva averla molto cara ... ormai erano indubbiamente innamorati , si erano conosciuti prima della guerra, ma non erano fidanzati si sono poi innamorati :wub: scrivendosi mentre lui era in russia.
Purtroppo non ho mai conosciuto INES poichè morì per un tumore ancora giovane nel 1969 ,ma mio padre mi ha parlato spesso di lei come di una madre dolce, affettuosissima e solare la cui scomparsa ha lasciato un grandissimo vuoto e dolore nella vita di mio nonno Aldo e mio papà.

MILANO 14/4/42
Cesaldo mio carissimo,
rincaso ora stanchissima da una passeggiata fatta per le vie cittadine - più che passeggiata si potrebbe definire corsa dei cento metri , poichè un ventaccio birbone ogni secondo si portava per l'etere la mia ...pagoda (o per meglio dire cappello) e da ciò corsa pazza per acciuffarlo.
Ho trovato sulla scrivania la tua lettera dell'11 e ti ringrazio infinitamente.
Sei un caro ragazzo a ricordarti sempre della tua Ines e lei non fa altro che contraccambiare con tanto tanto amore.
In questi giorni non ho pensato che al tuo ritorno che s'avvicina finalmente se pur a piccoli passi.
Figurati che pure..... Morfeo si interessa al tuo ritorno.... sogni bellissimi e deliziosi mi tengono compagnia ... al mattino mi sveglio delusa che tutto quello che ha popolato durante la notte la mia mente non è stato che un sogno , ma poi penso che verrà realtà tra pochi giorni e allora ridivento la Ines serena che aspetta il ritorno del suo Cesaldo .
Hai rivisto tuo fratello? (Rodolfo)
Immagino la gioia tua dopo così lungo tempo rivedere uno dei tuoi cari, chissà che cosa avrei dato per essere io al posto fortunatissimo di tuo fratello ...ma pazienza,fra poco...
Un salutone cordialissimo e tantissimi bacioni tua Ines

CARI SALUTI a tutti Ciao: Aldo

Rev LB Feb 2022
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