27 maggio 1850 - Da Vienna a Pest con Kreuzer 6 - Prima data d'uso nota

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fildoc
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27 maggio 1850 - Da Vienna a Pest con Kreuzer 6 - Prima data d'uso nota

Messaggio da fildoc »

CINQUE GIORNI PRIMA del primo giorno!
1850 (27 maggio) (tecnicamente emesso 1 giugno) 6 kreuzer marrone con enormi margini annullato a griglia in tonalità rossastra, annullato chiaramente "WIEN / 27 . MAI " in nero, ripetuto a destra . Croce in matita rossa e "franca" per indicare il pagamento anticipato. Al retro "Briefs N. 93" con data (27 maggio) e Pest in arrivo (29 maggio); quindi sia l'invio che la consegna si sono verificati prima della data prevista di emissione.
Una fantastica rarità mondiale in una qualità incredibilmente buona.
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Laurent
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Laurent »

Incredibile :mmm: !?
Ultima modifica di Laurent il 19 settembre 2013, 7:11, modificato 2 volte in totale.
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francesco luraschi
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da francesco luraschi »

Se autentica è tra le massime rarità in quanto è una sola nota. Il termine esatto sarebbe anche "significativa" per una serie di particolarità.

Se poi vogliamo stratificare i pezzi unici è probabile che la pentacolore di Verolanuova sia la più rara in quanto è molto difficile che il commesso abbia allestito un'altra lettera simile in tariffa usando tutti i 5 valori. In teoria Vienna potrebbe avere allestito un intero mazzo, o una manciata di lettere, affrancato nella stessa maniera.

Non riesco tuttavia a immaginare la situazione che può avere dato vita al pezzo. :mmm:

Comunque ci sono tante anomalie :mmm: : erano così avanti da affrancare con bollini e poi hanno male interpretato le disposizioni che non prevedevano più la X e il FRANCO per le lettere per l'interno.

Domanda: ma è in tariffa? :mmm:

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mestrestamps
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Non so cosa, ma c'è qualcosa che non mi torna... :mmm: :mmm: ..ad iniziare dalla X e al franco...

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Antonello Cerruti
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Antonello Cerruti »

Grandissimi esperti hanno esaminato e garantito questa lettera.
Nel mio piccolissimo, ho delle forti perplessità e le voglio condividere con voi, esponendole ed esponendomi ai fischi generali.
In rosso, le confutazioni che potrei opporre alle mie note.

Esamino questa immagine e comincio dal francobollo.
1) I freghi di matita venivano apposti per annullare un francobollo non sufficientemente sporcato da un bollo postale.
Qui, però, è stato apposto il WIEN sul francobollo con molta forza e dovizia di inchiostro.
Conseguentemente, i freghi di matita sono inspiegabili.
L'impiegato postale che si trova per la prima volta al cospetto di un francobollo può essere entrato in confusione..

2) La nitidezza della stampa 6 kr. non mi sembra quella tipica e bellissima delle prime tirature e neppure il colore così rossastro è quella propria delle prime provviste distribuite a Vienna.
Il margine di foglio in alto potrebbe essere la conferma dei primi francobolli ritagliati da un "primo foglio" adoperato alla posta.

Passo poi all'esame dei segni sulla lettera.
3) Il "franco" manoscritto e la grande "X" sulla lettera, come ha rilevato Andrea, sono difficilmente compatibili con l'affrancatura filatelica. La data "1850" dovrebbe essere stata desunta dal testo manoscritto, poichè i datari di partenza e di arrivo sono privi dell'indicazione dell'anno.
Ma il mittente potrebbe aver fatto confusione o l'indicazione interma potrebbe essere stata male interpretata.
I segni sulla lettera sono quelli tipici di una lettera "franca di porto" ma il mittente o l'impiegato postale potrebbero aver fatto riferimento alle norme preesistenti ed ignorato le nuove normative.

Se le mie tre osservazioni fossero esatte, porterebbero alla conclusione che la lettera è una normale prefilatelica il cui porto venne pagato in partenza ed il francobollo solo l'abile trucco di un falsario.
A questo punto, però, occorre che io fornisca qualche prova.
Se il francobollo non nasce su questa lettera, occorre dimostrare che il bollo passante è un falso.
Non potendo esaminare l'originale, mi posso basare solo sull'immagine tratta dal catalogo.
Rinuncio quindi, perchè impossibile, a verificare lucidità, intensità e brillantezza dell'inchiostro e confronto solo le due impronte.
Se non sono perfettamente coincidenti, vuol dire che il bollo Wien sul francobollo è stato apposto in un momento differente rispetto a quello impresso in alto a destra sulla lettera oppure che è del tutto falso ed è stato abilmente completato sul francobollo con un pennellino o un pennino o altro.

Mentre già sento alzarsi poderosi fischi, posto le immagini sovrapposte per trasparenza e... sorpresa!! noto che non sono uguali. Controllate soprattutto la spaziatura fra le lettere dela seconda riga.

Lascio a voi l'esame delle mie farneticazioni e, rimettendomi alla vostra clemenza, attendo i vostri commenti.

Cordiali saluti.
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francesco luraschi
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da francesco luraschi »

Antonello,

le tue non sono farneticazioni, anzi!, e comunque è una lettera senza capo né coda nel senso che comunque la giri c'è qualcosa che non quadra. :clap:

Tra l'altro Vienna aveva un timbro a inchiostro FRANCO. :mmm:

Però c'è un altro particolare che è finora sfuggito...

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mestrestamps
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Scusa Antonello,
e perchè mai dovremmo fischiarti?? :dub: :dub:
Ben vengano queste farneticazioni... ;-)

Certo che se i dubbi fossero confermati, la firma di Ferchenbauer inquieterebbe un po'.... :oo:

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francesco luraschi
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da francesco luraschi »

Una prima precisazione: la tariffa 6 carantani il 27/05/1850 era per una lettera del peso di 1/2 lotto spedita entro i 225 km.

Vienna e Praga distano in linea d'aria 253 km.

Magari hanno arrotondato.

Però c'è un particolare che mi pensare bene di questa lettera.

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mestrestamps
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Il 27 maggio 1850 la lettera arriva in posta e viene affrancata con un francobollo da 6 kreuzer, importo comunque insufficiente per coprire la distanza come spiegato da Francesco.
I bollini però non sono ancora stati introdotti quindi viene depennato il francobollo con una griglia in sanguigna e con lo stesso colore viene tracciata la classica croce indicante il pagamento del porto come fin lì si era usato.
Qualcuno successivamente decide per la validità del bollino con 5 giorni di anticipo sulla data prevista dell'introduzione e annulla lo steso con il tipario di Vienna.
C'è un franco di colore nettamente diverso agli altri due segni sopracitati apposto dove? :mmm:

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Tergesteo
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Tergesteo »

Facendo l'avvocato della difesa, intraprenderei vie diverse rispetto ad Antonello Cerruti:

-L'uso di un misto di freghi di penna ed annullo, nei primi mesi dell'era filatelica austriaca è abbastanza comune:

http://vereine.tips.at/upload/graphics/ ... 1850_2.jpg

img195.jpg


In questa coppia di n°4, gli annulli sono da considerare austriaci (il Da Venezia col vapore era apposto in arrivo a Trieste).

Anche l'atteggiamento dei postali austriaci nei confronti degli annulli accessori è sempre stato ambiguo nei primi mesi (cf. in particolare gli annulli di distribuzione).

In altri paesi, ad esempio in Russia, nel 1857, primo anno d'uso dei francobolli, si usò per diversi mesi un misto freghi di penna e annullo postale.

-Il fatto che questo 6 kreuzer non sia una prima tiratura significa poco. Tutto dipende dal gioco dei riassortimenti. Nel Lombardo Veneto le vere, belle prime tirature del 15 centesimi si trovano annullate a Verona, mentre Milano all'inizio di giugno 1850 aveva dei 15 centesimi piuttosto logori.
Tanto, anche le stampe già consumate erano già state stampate nell'aprile maggio 1850.

Su questa busta primo giorno da Arad, si vede un 9 kreuzer alquanto logoro:

http://www.altertuemliches.at/termine/a ... f-aus-1850
090506ersttagsbrief_g.jpg


-La data può essere desunta dal tipo di annullo. Questo SI (salvo errore da parte mia) è stato dismesso dopo pochi giorni a favore di quest'annullo a riquadro:

img222048.jpg


Arrivò presto l'annullo circolare con data, ora ed anno:

img627.jpg


Comunque l'annullo è tipico dei primi giorni del giugno 1850 a Vienna (anche l'inchiostro).

-Una verifica della compatibilità dei due annulli sulla busta sarà sempre resa difficile dallo scalino prodotto dal francobollo.

Altri punti a favore:

-I francobolli erano già stati forniti agli uffici postali giorni prima del primo giorno della riforma postale,

-La busta è in tariffa (per il maggio 1850); Vienna e Pesth (l'attuale Budapest, dopo la fusione con Buda), dista circa 215 km da Vienna.

Strano che questa busta non sia più conosciuta (ne avevo sentito parlare, ma mai vista).

Ciao: Ciao:

Benjamin
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francesco luraschi
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da francesco luraschi »

La lettera tra l'altro non può neppure essere una prefilatelica in PP perché questa tipologia di lettere veniva timbrata a Vienna con l'inchiostro rosso (datario+accessorio), come avveniva nel LV a livello direzionale.

Quindi è inutile cercare una tassa al verso.

L'unica possibilità è si trattasse di una lettera in PA (tipologia in nero) e che ci sia stata una tassa sul frontespizio poi cancellata a cui venne sovrapposto il FRANCO, la X, il francobollo e l'annullo.

Ma lo ritengo improbabile!!! :not:

Sicuramente chi ha timbrato sapeva il fatto suo e pur essendo una lettera prepagata in francobolli ha utilizzato il nero come previsto in questo caso. Non tutti capirono subito la differenza e infatti si trovano nel LV lettere con francobolli annullati in rosso.

Il franco grafico anziché con tipario deriva dal fatto che le disposizioni non prevedevano più questo timbro per le lettere interne. E l'ufficio che timbrava i francobolli nelle direzioni NON disponeva di questo timbro. Esistono comunque casi di utilizzo negli uffici minori anche nel LV ma sono casi sporadici in cui si voleva sottolineare l'invio prepagato.

Evidentemente era un impiegato che leggeva...

Probabilmente si è voluto segnalare al destinatario l'invio prepagato in maniera informale.

Poi resta da stabilire dove e perché si riannullò il francobollo, eventualmente anche la X sul frontespizio.

Possibile in anche in arrivo.

La tariffa immaginavo fosse esatta, come ha confermato Benjamin: purtroppo mi sono avvalso delle distanze in linea d'aria online. La prossima volta cercherò una prefilatelica.

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Enrico5060
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Enrico5060 »

Ciao a tutti! :oo: :oo: :oo:
In ogni caso, dividendo il prezzo base di partenza per 10.000, si potrebbe anche acquistare... :mmm: :mmm: :mmm: a 7,5 Euro anche se con qualche dubbio. :?: :?: :?:
Ciao: Ciao:
Enrico
Complimenti per le osservazioni fatte.
Se posso, tuttavia, da apprendista, mi sembra che i due annulli "Wien... siano abbastanza diversi, non solo per l'impronta dell'inchiostro, ma per la forma dlle lettere.
Ciao a tuuti gli esperti e buona notte.
Ciao: Ciao:
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fildoc
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da fildoc »

Allego l'immagine del documento completo.
Giandri me lo ha mandato per posta :abb:
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francesco luraschi
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da francesco luraschi »

Massimiliano,

incrociando le conoscenze già ieri abbiamo stabilito che la lettera è autentica.

Tuttavia resta da capire come e perché venne approntata una simile spedizione.

Penso tuttavia sia più probabile trovarne un'altra simile piuttosto che una pentacolore tipo Verolanuova.

:clap: Francesco
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Antonello Cerruti
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Antonello Cerruti »

francesco luraschi ha scritto:Antonello,

le tue non sono farneticazioni, anzi!, e comunque è una lettera senza capo né coda nel senso che comunque la giri c'è qualcosa che non quadra. :clap:

Tra l'altro Vienna aveva un timbro a inchiostro FRANCO. :mmm:

Però c'è un altro particolare che è finora sfuggito...



ma anche

francesco luraschi ha scritto:Massimiliano,

incrociando le conoscenze già ieri abbiamo stabilito che la lettera è autentica.

Tuttavia resta da capire come e perché venne approntata una simile spedizione.

Penso tuttavia sia più probabile trovarne un'altra simile piuttosto che una pentacolore
tipo Verolanuova.


Sarebbe bello sapere a quale chilometro della strada per Damasco sei stato folgorato..., fermo restando che solo gli imbecilli non cambiano mai idea.

Ma davvero tutta la credibilità di quella lettera sta in quel "850" che si legge all'interno?
E se fosse un numero d'archivio e non una data?
E se il destinatario si fosse sbagliato scrivendo "850" invece di "851" o "852"?

Comunque, a prescindere da tutto, io continua a notare diverse differenze tra i due bolli di WIEN.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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francesco luraschi
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da francesco luraschi »

Antonello,

come ho scritto nell'ultimo post il mio parere, e pensavo sbagliandomi quello di tutti, nasce dall'incrocio di diversi dati forniti dai vari interventi su cui ho poi riflettuto.

1) Non può essere una prefilatelica in PP perché Vienna timbrava in rosso queste lettere (il tuo intervento mi ha fatto pensare a una piccola ricerca online)

2) Potrebbe essere un prefilatelica in PA ma la tassa sul frontespizio non c'è. Può essere stata cancellata ma nel penultimo intervento ho esposto i miei dubbi.

3) C'è il discorso della doppia timbratura "a parte" che effettivamente è una delle particolarità di LV derivante da una errata interpretazione delle disposizioni. Qui è stato timbrato anche il francobollo, magari in tempi diversi, perché alla timbratura solitamente ci mettevano personale poco qualificato e qualcuno può essere intervenuto a correggere.

4) C'è la finezza del "franco" grafico quando Vienna poteva utilizzare lo stesso tipario a inchiostro ma non lo fece, probabilmente perché questo avviso al destinatario fu informale, perchè quel tipario non era più previsto su lettere con i francobolli e per questo non disponibile nella sezione in cui si annullavano le lettere per l'INTERNO.

4) La lettera è in tariffa. Fosse stata del 1851-1852 non lo sarebbe perché il francobollo giusto sarebbe stato da 9 kr. La tariffa per il 1/2 lotto fino 225 km l'ho riesumata ieri sera con la tabella davanti

5) Benjamin dice che quel bollo prefilatelico cessò di esistere pochi giorno dopo.

Soprattutto ipunti 4 e 5 mi hanno fatto riflettere. Di entrambi però non conoscevo i particolari all'inizio del post.

Per questi motivi ritengo la lettera genuina. Se però mi sbaglio non fa nulla dato che sbaglio...gratis

Certo, rimane da spiegare il COME e il PERCHE'...


Ciao: Francesco
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da fildoc »

Penso tuttavia sia più probabile trovarne un'altra simile piuttosto che una pentacolore
tipo Verolanuova.


ehm:
esiste anche questo frammento ed anche in kreuzer esiste un frammento pentacolore...
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ciao
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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Tergesteo »

Francesco ha già risposto in maniera esaustiva.

Si può riassumere il tutto con concetti semplicissimi:

-Non è una prefilatelica con aggiunta postuma di un francobollo perchè il timbro sarebbe stato rosso e non nero nel caso di un porto pagato.
Non può passare per l'anticamera del cervello di qualcuno che sia in porto assegnato, perchè non è tassata.

-Non è una lettera del 27 maggio 1851, perchè non sarebbe stata in tariffa, quindi dov'è la tassazione?
E sopratutto perchè quest'annullo non era più in uso a Vienna in quel momento.

Ora lasciamo stare Alberto Bolaffi, ma Ferchenbauer è il massimo specialista dei classici d'Austria a livello mondiale, Puschmann il più grande specialista di storia postale austriaca.

Possono sbagliare ma per una che sbagliano loro, li italioti periti ne sbagliano 100.

Non sarebbero così ingenui da certificare questa lettera sulla sola fede della data scritta all'interno dal mittente, che ovviamente non può essere una prova certa.
Ma ci sono già ampi dati certi prima.

Ricordo a chi sembra ignorarlo, che Fritz Puschmann al WIPA 2000 otenne la medaglia d'oro, battendo Ottavio Masi (scusate se dico poco) con una collezione di.......
Prefilateliche.....

Quindi credo che sia avvezzo agli usi postali austriaci prima dell'era filatelica.

Ferchenbauer e Puschmann hanno raggiunto i massimi livelli della filatelia e non andrebbero a cadere in tranelli su un oggetto così importante.

Ci sono differenze nei due SI di Vienna?

Intanto bisogna terner conto della doppia battuta senza ri-inchiostrazione e dello scalino provocato dal francobollo.

Poi sarebbe ipotizzabile, come ha giustamente scritto Francesco che prima il francobollo fu annullato a penna e l'annullo impresso sulla busta, solo in un secondo momento si decise di annullarlo.

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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Tergesteo »

Il frammento pentacolore era nella collezione Jerger.

Ciao: Ciao:

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Re: E' questa la maggior rarità della filatelia austroungari

Messaggio da Antonello Cerruti »

Tergesteo ha scritto:Francesco ha già risposto in maniera esaustiva.

Si può riassumere il tutto con concetti semplicissimi:

-Non è una prefilatelica con aggiunta postuma di un francobollo perchè il timbro sarebbe stato rosso e non nero nel caso di un porto pagato.
.............



La discussione è molto interessante.
Però , mi sembra che la "prova decisiva" di Benjamin sia quella che riassume al punto 1 e che ho riportato sopra.

Però ..... questa prova è solo indiziaria e si può leggere anche in maniera del tutto contraria.

Mettiamola così: l'impiegato si sbaglia, appone il timbro in nero invece che in rosso, si accorge dell'errore e cerca di riparare con la dicitura grafica "franco" proprio per evitare che il suo sbaglio determini una tassazione non dovuta.

Questa lettera è del 27 maggio ed è affrancata col 6 kr.
Quante lettere si conoscono partite da Vienna ed affrancate con i nuovi bolli prima della data ufficiale di emissione?
Ovviamente i francobolli erano - almeno in quella data - in possesso solo della posta e dei suoi impiegati.
Perchè l'impiegato applica quell'unico francobollo su quell'unica lettera?
E poi che succede?
Lo legano, lo puniscono, gli chiudono i cassetti coi francobolli, lo trasferiscono?
Vi prego, non mi rispondete che tutte le altre lettere partite in quei giorni con i francobolli sono andate distrutte....

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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