Salve a tutti,
vi mostro questa lettera spedita nel 1896 da un (noto?) commerciante filatelico da Firenze a Bayreuth in Germania, con la classica presentazione della propria attività. Da notare che la 'casa' venne fondata a Parigi nel 1878, quindi un'attività quasi ventennale; poi quello che mi stupisce di più è la dicitura in grassetto riguardo ai francobolli 'tutti garantiti autentici'.
Il fatto di mettere in evidenza questa cosa mi fa pensare come già nell'800 ci fossero in circolazione un bel pò di falsi e creazioni varie...
Guido Pini - Commerciante filatelico in Firenze
Moderatore: fabiov
Guido Pini - Commerciante filatelico in Firenze
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Andy66
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Re: Un commerciante filatelico nel 1896
Eccome, Andy.
Pensa a tutte le ristampe dei francobolli di Sardegna e di Lombardo Veneto, ai cliché di uno degli antichi Stati finiti in Belgio, alle "riproduzioni" di Philip Spiro e, di lì a pochissimi anni, ai Fournier.
Oppure ai meno noti falsi francobolli argentini stampati in Italia nell'ultimo decennio dell'Ottocento (nel secondo dopoguerra avverrà il contrario).
Veramente molto bella l'immagine che hai presentato
Pensa a tutte le ristampe dei francobolli di Sardegna e di Lombardo Veneto, ai cliché di uno degli antichi Stati finiti in Belgio, alle "riproduzioni" di Philip Spiro e, di lì a pochissimi anni, ai Fournier.
Oppure ai meno noti falsi francobolli argentini stampati in Italia nell'ultimo decennio dell'Ottocento (nel secondo dopoguerra avverrà il contrario).
Veramente molto bella l'immagine che hai presentato
Re: Un commerciante filatelico nel 1896
Clathrus Ruber ha scritto:Eccome, Andy.
Pensa a tutte le ristampe dei francobolli di Sardegna e di Lombardo Veneto, ai cliché di uno degli antichi Stati finiti in Belgio, alle "riproduzioni" di Philip Spiro e, di lì a pochissimi anni, ai Fournier.
Oppure ai meno noti falsi francobolli argentini stampati in Italia nell'ultimo decennio dell'Ottocento (nel secondo dopoguerra avverrà il contrario).
Veramente molto bella l'immagine che hai presentato
So che in quei tempi furono realizzati vari falsi, che tra l'altro sono tutt'ora tra i più 'pericolosi', però il fatto che questo commerciante metta così in risalto la bontà dei propri fb mi fa pensare che già in quei tempi il mercato era ben 'infestato' da tanta fuffa.
Andy66
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Re: Un commerciante filatelico nel 1896
Caro Andy,
Mentre alcuni conii italiani erano finiti all'estero, nella Francia dell'Ottocento erano state effettuate numerose ristampe clandestine, lavorate con le stesse macchine usate per le tirature originali, e per questo difficilmente distinguibili a un occhio meno che esperto.
Proponendo francobolli francesi ad un francese la precisazione era d'obbligo.
I falsi Fournier dal 1903 mieteranno numerose vittime, noi la consideriamo come una maledizione per gli ASI italiani, ma i danni furono notevoli per gran parte delle emissioni dell'epoca.
Revised by Lucky Boldrini - July 2016
Mentre alcuni conii italiani erano finiti all'estero, nella Francia dell'Ottocento erano state effettuate numerose ristampe clandestine, lavorate con le stesse macchine usate per le tirature originali, e per questo difficilmente distinguibili a un occhio meno che esperto.
Proponendo francobolli francesi ad un francese la precisazione era d'obbligo.
I falsi Fournier dal 1903 mieteranno numerose vittime, noi la consideriamo come una maledizione per gli ASI italiani, ma i danni furono notevoli per gran parte delle emissioni dell'epoca.
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