Francobolli ed invii postali per propaganda elettorale - Cartoline di agevolazioni per gli elettori

Che storie si nascondono dietro quello che può sembrare un semplice francobollo??? E qual'è la vostra conoscenza sui francobolli? Potrete scoprire entrambe le cose in questo forum.....

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axianum
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Re: Cartolina elezioni 1979

Messaggio da axianum »

Tralasciando l'aspetto filatelico ti posso dire che le cartoline di avviso esistono ancora oggi per le elezioni di tipo amministrativo (sindaco, regione) mentre per le politiche e referendum dal 2001 il voto dei nostri connazionali residenti all'estero avviene per corrispondenza.
Un pochino più complesso è il discorso per le elezioni del parlamento europeo dove il diritto di voto può essere esercitato all'estero se si risiede in un paese comunitario altrimenti per forza in Italia.

In virtù dell'introduzione delle modalità di voto citate, in caso venga optato di votare in Italia per le elezioni politiche e referendum non sono più previsti rimborsi spese di viaggio ma solo riduzioni tariffarie da parte dagli enti che erogano servizi di trasporto.

L’unica eccezione al principio generale esposto quei cittadini italiani che sono costretti tornare in Italia, se vogliono votare, perché risiedono in uno Stato estero in cui non vi sono rappresentanze diplomatiche italiane, con il quale il Governo italiano non ha potuto concludere intese per garantire il pieno esercizio del diritto di voto ai cittadini italiani oppure in cui la situazione politica o sociale compromette lo svolgimento di tale diritto.


Ciao:
Marco

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andy66
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Re: Cartolina elezioni 1979

Messaggio da andy66 »

axianum ha scritto:Tralasciando l'aspetto filatelico ti posso dire che le cartoline di avviso esistono ancora oggi per le elezioni di tipo amministrativo (sindaco, regione) mentre per le politiche e referendum dal 2001 il voto dei nostri connazionali residenti all'estero avviene per corrispondenza.
Un pochino più complesso è il discorso per le elezioni del parlamento europeo dove il diritto di voto può essere esercitato all'estero se si risiede in un paese comunitario altrimenti per forza in Italia.

In virtù dell'introduzione delle modalità di voto citate, in caso venga optato di votare in Italia per le elezioni politiche e referendum non sono più previsti rimborsi spese di viaggio ma solo riduzioni tariffarie da parte dagli enti che erogano servizi di trasporto.

L’unica eccezione al principio generale esposto quei cittadini italiani che sono costretti tornare in Italia, se vogliono votare, perché risiedono in uno Stato estero in cui non vi sono rappresentanze diplomatiche italiane, con il quale il Governo italiano non ha potuto concludere intese per garantire il pieno esercizio del diritto di voto ai cittadini italiani oppure in cui la situazione politica o sociale compromette lo svolgimento di tale diritto.


Ciao:


Nel 1979 potrei anche capirlo che potessero esserci diffiloltà, al giorno d'oggi con i sistemi che abbiamo anche informatici, ritengo inconcepibile che un italiano sia 'costretto' a venire in Italia per esprimere un voto.

Ciao:

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Andy66

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