Novosibirsk: i francobolli proibiti dal KGB

Che storie si nascondono dietro quello che può sembrare un semplice francobollo??? E qual'è la vostra conoscenza sui francobolli? Potrete scoprire entrambe le cose in questo forum.....

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Lucky Boldrini
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Novosibirsk: i francobolli proibiti dal KGB

Messaggio da Lucky Boldrini »

Nel febbraio del 2004, sul nostro vecchio Forum, Fabio V. ci parlò della strana storia di una posta locale di Novosibirsk (UR.S.S.), che nel 1962 fu bloccata per via di varie infrazioni, compresa la più grave: aveva involontariamente messo in pericolo l'identità di uno 007 del KGB!
La fonte della discussione fu un bell'articolo del giornalista russo Kirill Protopopov su un numero de "La voce del Cifr" dell'anno 1999, poi riportato dal nostro Fabio V. anche sul The Cinderella Philatelist del luglio del 1999 (vedi http://www.fabiovstamps.com/forum8.html ).

Ed ecco riproposto l'articolo anche qui sul nostro nuovo Forum:
buona lettura! :leggo:

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Nell’Impero russo e nella vecchia URSS, il servizio postale era monopolio di Stato. I controlli effettuati risultavano molto rigorosi. Era sufficiente che un marinaio o un passeggero di una nave trasportasse una lettera diretta da qualche parte, perché sussistesse il motivo di multarli! Le sole eccezioni erano le poste “zemstvo” dell’Impero e le reti locali durante la Guerra civile.

Ad ogni modo, il servizio postale governativo in Russia e in URSS era molto potente, con regole rigide e sanzioni severe in caso d’inosservanza. Le eccezioni sono molto poche e generalmente ancora sconosciute ai filatelisti…

Caratteristica dell’URSS, della vecchia e della nuova Russia, è il diffuso utilizzo degli interi postali (buste e cartoline), che rappresentano l’80-90% della corrispondenza… Così, i filatelisti che vogliono collezionare emissioni locali, devono stare attenti non solo ai francobolli ma anche, e specialmente, a questa categoria di oggetti.

Durante il periodo classico, la Russia emise più di 130 francobolli ufficiali. Se si aggiungono i valori degli zemstvo, il Paese ha prodotto quasi la metà dei valori mondiali di quel tempo. Ma se consideriamo anche tutti gli interi postali locali, la quantità è due volte maggiore…

Vediamo un esempio, il corriere postale di Novosibirsk.

In URSS era obbligatorio sottoporre alla censura tutte le pubblicazioni prima che fossero messe in circolazione. Venivano così bloccate le informazioni proibite di qualsiasi tipo, confidenziali, limitate o segrete, allo scopo di evitare la loro diffusione a stampa.

I “francobolli” realizzati dall’Istituto dei trasporti ferroviari di quella città vantano uno strano record, in quanto hanno rappresentato una tripla violazione e furono sottoposti ad azione giudiziaria per:

- violazione del monopolio postale,
- pubblicazione clandestina (i “samizdat”),
- rivelazione di segreti di Stato.

Ora, i fatti: nel mese di dicembre del 1962, l’Istituto tecnico trasporti ferroviari di Novosibirsk (NIERT) commemorava il trentesimo anniversario della sua fondazione. In occasione dell’evento furono stampate, dalla tipografia del quotidiano locale “Soviet Siberia”, sei etichette ispirate agli schizzi di due artisti.

Vennero realizzate a coppie su due righe, in colore rosso… Molti fogli furono perforati con la macchina per cucire. I “francobolli” sono orizzontali e misurano 36x22 millimetri. Tutti presentano le iscrizioni: “30 anni Niert” e “Novosibirsk 1962 corriere postale”. Esistono alcune differenze nei testi, dovute al fatto che ci lavorarono autori differenti.

Esaminiamo ogni etichetta nel dettaglio:

1ª: eroe dell’Unione Sovietica U.Derabin, allievo dell’Istituto
2ª: monumento dei combattenti per la Rivoluzione con razzo sullo sfondo
3ª: eroe dell’Unione Sovietica Bezukladnicov, allievo dell’Istituto
4ª: Teatro dell’Opera e balletto di Novosibirsk
5ª: treno merci con trolley
6ª: palazzo dell’Istituto

Il set completo delle sei etichette di Novosibirsk
Novosibirsk 1.jpg


Fu la terza etichetta che portò ai drammatici eventi. Ma prima di chiarire il mistero, aggiungeremo qualche, ulteriore, informazione filatelica.

Vennero stampati 25mila fogli, ciascuno con il gruppo da sei etichette. La maggior parte della tiratura fu distribuita tra gli insegnanti e gli studenti dell’Istituto, assieme a tutti gli ospiti partecipanti al giubileo.

Le etichette vennero applicate, assieme a francobolli sovietici, sulle lettere ufficiali dell’Istituto, dell’Amministrazione ferroviaria della Siberia occidentale e anche su missive private di studenti, insegnanti e ospiti.

Quando la corrispondenza passava attraverso il sistema postale, le etichette venivano annullate con uno speciale timbro: per l’Istituto era triangolare in nero e viola, per l’Amministrazione ferroviaria rotondo in nero con il testo “Spedizione postale dell’Amministrazione ferroviaria Tomsk”.

Sulle buste che contenevano i biglietti d’invito ai festeggiamenti, invece, venivano applicate solo le etichette.

Gli studenti dell’Istituto avevano creato un proprio “corriere postale privato” e consegnavano i plichi ai relativi destinatari in città. Si trattava di un servizio libero e autentico! Le etichette che venivano incollate sulle buste e consegnate dagli studenti assolvevano sicuramente al ruolo di francobolli, mentre quelle collocate accanto ai francobolli sovietici avevano la funzione di adesivi pubblicitari.

Il treno merci di Novosibirsk
Novosibirsk2.jpg


Il monumento ai combattenti di Novosibirsk
Novosibirsk3.jpg


Nei giorni in cui operò il corriere degli studenti si consegnarono 500 buste provenienti dall’Istituto. Durante lo stesso periodo, le lettere con il francobollo sovietico a tariffa appropriata (Michel 2699) e le vignette furono annullate nell’Ufficio Postale 23, situato non lontano dal centro.

Tornando ora alla terza etichetta, spieghiamo chi fosse l’eroe dell’Unione Sovietica Bezukladnicov. Un allievo dell’Istituto, certo, ma per lungo tempo il suo servizio militare rimase segreto. Quando ricevette l’invito a visitare la scuola, il suo capo prese speciali accordi con la commissione del giubileo sulle condizioni da applicare alle visite degli ex-studenti a Novosibirsk: niente foto e notizie sulla stampa.

Le restrizioni giunsero assolutamente inaspettate, in quanto il ritratto di Bezukladnicov si trovava già su una delle etichette. Il dipartimento locale del KGB ordinò di distruggere tutti i “francobolli” in circolazione ed è quanto avvenne, con la sola eccezione di cinquanta esemplari ed altrettante coppie.

Il corriere operò solo per tre settimane, dall’1 al 20 dicembre 1962 e in quel periodo le vignette furono timbrate. Dopo il 20 dicembre, l’amministrazione postale locale fu costretta a distruggere le rimanenti, con la giustificazione che si trattava di emissioni illegali. Gli organizzatori di questa iniziativa vennero arrestati.

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P.S.
Dal vecchio Forum di F&F.
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Luca Boldrini (ex Luckystr1ke) - Livorno

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Re: Novosibirsk: i francobolli proibiti dal KGB

Messaggio da fabiov »

Bella questa storia! Grazie Lucky per averla ripescata. :clap: :clap:
Io non ho nulla da aggiungere se non che le etichette di cui si parla ogni tanto si trovano in Bay a circa 50 dollari l'una se c'è competition. Ovviamnete non si trova nè ho mai visto in originale quella c on l'agente segreto del KGB.
Ciao fabiov Ciao:

Revised by Lucky Boldrini - March 2009
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