Chissà' che a qualcuno non venga in mente di farlo realmente, come chiudilettera. Magari avrebbe un mercato tutto suo analogamente a quelli satirici della seconda guerra mondiale.francesco.abbate ha scritto: ↑26 giugno 2020, 10:54![]()
Buongiorno, l'altro giorno facendo un giro per una libreria vengo attratto da questa copertina.![]()
Ho acquistato il libro, che si trova "in coda" fra le mie letture dei prossimi giorni.
Pietrangelo Buttafuoco "Salvini e/o Mussolini", non credo sia stato postato, eventualmente, scusate la ripetizione![]()
I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti
Moderatore: fabiov
Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti
Giampiero
Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
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- francesco.abbate
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti
giampi ha scritto: ↑16 luglio 2020, 7:26Chissà' che a qualcuno non venga in mente di farlo realmente, come chiudilettera. Magari avrebbe un mercato tutto suo analogamente a quelli satirici della seconda guerra mondiale.francesco.abbate ha scritto: ↑26 giugno 2020, 10:54![]()
Buongiorno, l'altro giorno facendo un giro per una libreria vengo attratto da questa copertina.![]()
Ho acquistato il libro, che si trova "in coda" fra le mie letture dei prossimi giorni.
Pietrangelo Buttafuoco "Salvini e/o Mussolini", non credo sia stato postato, eventualmente, scusate la ripetizione![]()




Fiero Sostenitore dal 2010
Colleziono Regno e Repubblica Nuova sino al 2011;
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti
Sto finendo di leggere "La parola ebreo" di Rosetta Loy ediz. Einaudi 1997.
Scritto molto bene, è la storia della situazione degli ebrei in Italia e in Europa prima e durante la 2°GM. Dalla convivenza pacifica e laboriosa alle leggi razziali e gli invii nei campi di sterminio. La storia è quella di una bambina, figlia di una agiata famiglia romana, che racconta come lei vede gli ebrei attraverso le indicazioni dei genitori e della società dell'epoca e della sua graduale presa di coscienza sul problema delle persecuzioni razziali. Essenziale e illuminante per chi è interessato all'argomento. Piccolo formato, 152 pagine.
In un brano si parla anche di francobolli (pag. 128):
"...Penso a noi e alla nostra casa affacciata sui pini...A mio padre che nel settembre del '43 aveva chiuso l'ufficio per non collaborare con i tedeschi e passava il pomeriggio con indosso una vecchia vestaglia della mamma ad imbiancare di talco fogli e fogli di francobolli. Un modo come un altro per cercare di mettere in salvo parte del patrimonio che l'inflazione bruciava a grandi tappe. Anche noi ragazze, una volta scattato il coprifuoco, eravamo chiamate a collaborare e i fogli dai bordi lievemente ondulati si accumulavano in pile sul tavolo mentre fra nuvole di talco l'immagine del nostro Re, transfuga a Brindisi, si ripeteva all'infinito: verdolina, marrone, amaranto."
E' chiaro che si parla di folgi interi della serie Imperiale. Ma perchè imbiancavano i fogli col talco? Ho pensato per meglio conservarli (sovrapposti) ed evitare che si incollassero l'un l'altro, per un futuro utilizzo. Ci sono altre spiegazioni secondo voi? E che effetto produceva il talco sulla gomma dei francobolli dell'epoca?
remo
Scritto molto bene, è la storia della situazione degli ebrei in Italia e in Europa prima e durante la 2°GM. Dalla convivenza pacifica e laboriosa alle leggi razziali e gli invii nei campi di sterminio. La storia è quella di una bambina, figlia di una agiata famiglia romana, che racconta come lei vede gli ebrei attraverso le indicazioni dei genitori e della società dell'epoca e della sua graduale presa di coscienza sul problema delle persecuzioni razziali. Essenziale e illuminante per chi è interessato all'argomento. Piccolo formato, 152 pagine.
In un brano si parla anche di francobolli (pag. 128):
"...Penso a noi e alla nostra casa affacciata sui pini...A mio padre che nel settembre del '43 aveva chiuso l'ufficio per non collaborare con i tedeschi e passava il pomeriggio con indosso una vecchia vestaglia della mamma ad imbiancare di talco fogli e fogli di francobolli. Un modo come un altro per cercare di mettere in salvo parte del patrimonio che l'inflazione bruciava a grandi tappe. Anche noi ragazze, una volta scattato il coprifuoco, eravamo chiamate a collaborare e i fogli dai bordi lievemente ondulati si accumulavano in pile sul tavolo mentre fra nuvole di talco l'immagine del nostro Re, transfuga a Brindisi, si ripeteva all'infinito: verdolina, marrone, amaranto."
E' chiaro che si parla di folgi interi della serie Imperiale. Ma perchè imbiancavano i fogli col talco? Ho pensato per meglio conservarli (sovrapposti) ed evitare che si incollassero l'un l'altro, per un futuro utilizzo. Ci sono altre spiegazioni secondo voi? E che effetto produceva il talco sulla gomma dei francobolli dell'epoca?
remo

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remo Sostenitore del Forum dal 2011
“Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto” (Fermin Romero de Torres ne "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafòn)
“Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto” (Fermin Romero de Torres ne "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafòn)
Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti
Direi che la tua ipotesi e' assai ragionevole e ce lo conferma il sito ''il postalista'' dove (in un lessico filatelico curato da Giovanni Riggi di Numana) si legge:
''In questo uso molti filatelisti hanno utilizzato il talco, piu' spesso il borotalco, pensando di conservare fogli di francobolli fra loro strettamente impilati senza temere di ritrovali incollati fra loro. I fogli di francobolli cosi' trattati scivolano tra le dita, spesso profumano e mostrano un aspetto cromatico attenuato a causa della polvere finissima che li ricopre. A parte azioni accurate di pulizia che devono esser compiute per eliminare la polvere, il rischio legato all'uso di polveri fini per creare una sottilissima intercapedine tra fogli di carta e' legato al fatto che l'umidita' atmosferica viene da queste attirata e concentrata e quindi l'impiego di talco o borotalco (ancora peggio) e' sconsigliato. Molti fogli si sono comunque salvati da danni rilevanti a causa di questo trattamento solo perche' l'ambiente di conservazione era secco, ma se fosse stato umido o molto umido il talco avrebbe attirato l'accqua ambientale e si sarebbe unito ed impastato alla colla, e avrebbe fatto aderire con maggiore facilita' i fogli contigui. In conclusione l'uso del talco e del borotalco, un tempo consigliato, e' da evitare e da sostituire con dei fogli di carta velina, di carta seta, di pergamino o similari da frapporre fra fogli di francobolli nuovi con gomma integra da conservare a lungo''.
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
SOSTENITORE
Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti
Grazie Riccardo della conferma alla mia supposizione corroborata dal testo di Riggi di Numana.
remo
remo

remo Sostenitore del Forum dal 2011
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti
molto interessante!
Complimenti!
fabiov

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