Tavole cromatiche Bolaffi

[Matraire1855]

Premetto che parlare di investimento in filatelia non è corretto.
Sfogliavo un vecchio catalogo Bolaffi del 1967 ed ho notato che in varie pagine è pubblicizzata la vendita delle Tavole Cromatiche Bolaffi in una nuova edizione.

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Non ho capito in cosa consistesse la nuova edizione; ritengo che l'originale raccoglitore in plastica non abbia superato il passare del tempo e si sia passato alla nota "marmotta" ovvero quell'astuccio in cartone telato che ogni tanto lo si trova a corredo delle vendite di questa pubblicazione.
Il mio dubbio è vedere come il prezzo di questa pubblicazione abbia resistito nel tempo. Molti di noi seguono le aste di letteratura filatelica e non ci stupiamo più dei risultati di vendita con prezzi incredibili di pubblicazioni che abbiano sulle spalle più di mezzo secolo.
Orbene in quel catalogo del 1967 la serie completa dei 5 fascicoli viene ceduta dall'editore a Lire 20.000 (Lire 4.500 se venduto un singolo fascicolo) e cerco un riferimento di prezzo con un altro francobollo: sempre nel catalogo del 1967 il Gronchi rosa viene quotato Lire 125.000 ovvero 6,25 volte il prezzo delle tavole. Da notare che l'anno prima lo stesso catalogo lo quotava Lire 225.000 così come mostrato dal catalogo Statistico Finanziario Bolaffi 1974.

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Pochi anni fa le tavole cromatiche venivano vendute sui 500,00€. In aste più vicino a noi hanno spuntato circa 300,00€ più diritti e spese.
Cosa ne pensate di questa tendenza di prezzo?

[robymi]

Francamente capisco che si voglia possederle come oggetto da collezione, ma la loro utilità (ho quella delle prime tinte del 5 centesimi inclusa nel Rattone e ne ho viste alcune altre) non è certo superiore a quello di altre pubblicazioni che si trovano a prezzi molto minori. Direi che è la solita distorsione di mercato legata al collezionismo.
Roberto

[Stefano T]

Diciamo che se anche la resa dei colori non è perfetta, sono utili per capire il tipo di stampa e l'inchiostarzione di certi esemplari rari, inoltre ci sono delle tinte particolari e delle descrizioni sui luoghi d'uso.
Le tavole Bolaffi hanno sempre un loro fascino per il collezionista specializzato e il loro prezzo non è di certo calato nel tempo, anzi.
Con il cofanetto originale e in belle condizioni si trovano attorno ai 500-600€.

[Matraire1855]

non voglio fare l'avvocato dei poveri ma mostratemi un'altra pubblicazione con la medesima resa cromatica delle tavole relative al 3 Lire come quella mostrata dalle tavole Bolaffi.

[robymi]

Danilo, mi rendo conto che discutiamo su piani diversi essendo tu un vero bibliofilo ed amante di tutti gli aspetti della stampa, quindi non ho dubbi che non siano paragonabili, però, da filatelico, ti assicuro che le differenze fra le tre tonalità del 3 lire (18, 18A, 18Aa) si comprendono benissimo anche nella versione "semplice" delle tavole di Ballabio.
Ovviamente, seguendo le tavole Bolaffi la numerazione Rattone, hanno un numero di immagini enormemente superiore a quelle di Ballabio che seguono il Sassone, ma ciò si apprezza meglio per i valori da 5-10-20-40 cent, in parte anche per gli 80 cent.
Non sto discutendo che siano un oggetto bello e anche desiderabile dal punto di vista storico e collezionistico (rispetto al collezionismo bibliofilo, ovviamente), ma solo che siano realmente così necessarie dal punto di vista filatelico da compensare un esborso di 500-600 euro.
Roberto

[Matraire1855]

certo parole sante le tue, Roberto, che condivido in pieno.
Però per un'opera stampata nel 1956 (probabilmente con una stampa in piano e non in rotocalco) la resa d'immagine secondo me è molto superiore a quelle più recenti. Facendo poi i confronti con i francobolli utilizzati per le immagini, l'avvocato Rattone aveva preso la creme de la creme dei pezzi a sua disposizione. Quelle produzioni attuali hanno preso dei francobolli un po' così così. Di certo si poteva fare di meglio.
Certo anch'io sono un po' fuori dagli schemi... come dici tu.
Ma noi filatelici viviamo anche di sogni e fra i nostri sogni a volte ci possono essere anche dei libri.

[robymi]

Certo Danilo; aggiungo che non vorrei essere frainteso: massima ammirazione per chi colleziona e apprezza i libri e le opere editoriali in generale, volevo solo argomentare meglio la mia prima affermazione che poteva apparire "dispregiativa" delle tavole Bolaffi, mentre era intesa a metterne in dubbio la necessità come opera da un punto di vista strettamente filatelico. Credo che così sia più chiaro.
Roberto

[Stefano T]

Le Tavole Bolaffi sono uno strumento valido per il collezionista di IV di Sardegna avanzato che, grazie all'esperienza e ad un po' di sensibilità, riesce a cogliere le caratteristiche delle varie tinte andando oltre il semplice colore rappresentato, che molto spesso non è graficamente ben reso.
Peraltro, rifacendosi alla catalogazione del Rattone, si trovano illustrate anche delle tinte particolari e rare come ad esempio il 10 cent. Ratt.61a ocra olivastro. oppure l'80 cent. Ratt. 67b ocra olivastro pallido, e tante altre.

[Matraire1855]

Certo Danilo; aggiungo che non vorrei essere frainteso: massima ammirazione per chi colleziona e apprezza i libri e le opere editoriali in generale, volevo solo argomentare meglio la mia prima affermazione che poteva apparire "dispregiativa" delle tavole Bolaffi, mentre era intesa a metterne in dubbio la necessità come opera da un punto di vista strettamente filatelico. Credo che così sia più chiaro.
Roberto

tranquillo, avevo inteso bene

[pasfil]

Le Tavole Bolaffi sono uno strumento valido per il collezionista di IV di Sardegna avanzato che, grazie all'esperienza e ad un po' di sensibilità, riesce a cogliere le caratteristiche delle varie tinte andando oltre il semplice colore rappresentato, che molto spesso non è graficamente ben reso.
Peraltro, rifacendosi alla catalogazione del Rattone, si trovano illustrate anche delle tinte particolari e rare come ad esempio il 10 cent. Ratt.61a ocra olivastro. oppure l'80 cent. Ratt. 67b ocra olivastro pallido, e tante altre.

Concordo al 100%
Se si vuol seguire la classificazione del Rattone, le tavole cromatiche Bolaffi a tutt'oggi rimangono l'unico riferimento.
Posseggo la prima edizione (pubblicata con la rivista "Il Collezionista - Italia Filatelica", la tav. nr. 1 rivista nr. 8/9 settembre 1951, per finire con la tav. nr. 58 con la rivista nr. 6 di giugno 1956), purtroppo mancati delle tavole nr. 36, 44 e 45 del 10 centesimi.
Le nr. 58 tavole, stampate su una sola facciata, presentano la seguente suddivisione:
- nr. 13 tavole (dalla nr. 1 alla nr. 13) del 5 centesimi, per 58 differenti gradazioni
- nr. 13 tavole (dalla nr. 14 alla nr. 26) del 20 centesimi, per 66 differenti gradazioni
- nr. 9 tavole (dalla nr. 27 alla nr. 35) del 40 centesimi, per 45 differenti gradazioni
- nr. 13 tavole (dalla nr. 36 alla nr. 48) del 10 centesimi
- nr. 6 tavole (dalla nr. 49 alla nr. 54) dell'80 centesimi, per 20 differenti gradazioni
- nr. 1 tavola (la nr. 55) del 3 lire, per 3 differenti gradazioni
- nr. 1 tavola (la nr. 56) dell'1 cent. per le stampe1861, per 5 differenti gradazioni
- nr. 1 tavola (la nr. 57) del 2 cent. per le stampe 1861, per 5 differenti gradazioni
- nr. 1 tavola (la nr. 58) del 2 cent. per le stampe 1862, per 3 differenti gradazioni

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P.S.: Sin da ora ringrazio chi vorrà segnalarmi eventuali vendite di schede singole della predetta collana, al fine di reperire le tavole nr. 36, 44 e 45 del 10 centesimi, a me mancanti

Rev LB Mar 2022