I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

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Antonello Cerruti
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Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da Antonello Cerruti »

Nel 1976, alla Mondiale di filatelia di Milano, quella Mostra che i più giovani di voi hanno conosciuto solo sui francobolli, ci fu una bella asta.
Nel palco che dominava la grande sala Bizzozzero, una specie di Aula Magna della vecchia Fiera, c'era un giovanissimo battitore d'asta con il martelletto in mano, alla sua prima esperienza fuori dalle mura amiche dell'Italphil.
Alla sua destra la sua "assistente", la storica banditrice Anke Slotke (capace di parlare correntemente una mezza dozzina di lingue) ed alla sua sinistra il mitico Robson Lowe, giunti da Londra perchè l'asta era organizzata congiuntamente.
In sala, fra i tanti Maestri della filatelia, ricordo Pietro Provera e Giulio Bolaffi, Enzo Diena e Renato Mondolfo, Leopoldo Rivolta e Giuseppe Barcella.
Più di trenta anni sono passati....

Ogni tanto leggo, con un sorriso amaro sulle labbra, qualcuno che parla dei commercianti come di squali affamati che si cibano di poveri collezionisti ignari e sprovveduti.
Conosco bene la realtà delle aste viste dal di dentro e vi posso dire che non è proprio così.
Ormai sono trentacinque anni che sto dall'altra parte del banco del battitore e ne ho viste veramente tante.
Nel 1972 ero direttore e banditore dell'Italphil e vi voglio raccontare le ansie che si vivevano quando partiva un catalogo d'asta e si aspettava di cominciare a ricevere gli ordini.
Non c'erano computer ed anche i fax esistevano (forse) solo negli Stati Uniti.
Gli ordini arrivavano solo per posta o per telefono.
La cosa più importante era ricevere e registrare (tutto rigorosamente a mano) gli ordini in tempo per l'asta.
Gli ultimi giorni erano frenetici e noi avevamo adottato un sistema semplice ma ingegnoso per velocizzare le operazioni postali di consegna.
Le buste contenute nei cataloghi (e nelle quali a loro volta i clienti inserivano il foglio con i lotti prenotati) erano colorate in maniera vivace.
Sapete perchè?
All'uffico centrale di Roma, la distribuzione postale era fatta a mano dal personale che, davanti a grandi tavoli, smistava la corrispondenza dividendola secondo la destinazione.
Ovviamente, seguivano l'ordine di arrivo e quindi si rischiava che gli ordini arrivati gli ultimi giorni ci venissero consegnati in ritardo.
Invece, una piccola mancia ad ogni asta convinceva i distributori postali a cercare, nel mucchio selvaggio, le buste di quel particolare colore.
Così non dovevano cercare un piccolo indirizzo ma solo un colore e questo era individuabile anche da lontano.
E' solo un piccolo ricordo di un tempo lontano e dell'attesa di quelle buste colorate....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

Revised by Lucky Boldrini - January 2009

Questo racconto, "riadattato" e riproposto in data 29 gennaio 2009, è tratto dall'originario vecchio Topic intitolato "Ricordi di un collezionista di vecchio corso", che nel periodo dal settembre 2006 al febbraio 2008 ha ricevuto quasi 30.000 (trentamila!) letture ed innumerevoli apprezzamenti.
Grazie Antonello!
Ultima modifica di Antonello Cerruti il 17 luglio 2007, 17:02, modificato 1 volta in totale.
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Antonello Cerruti
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Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

Re: I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da Antonello Cerruti »

Rileggendo, dopo tanto tempo, queste poche righe, mi è venuta in mente una considerazione di carattere generale che riguarda la differenza - ovviamente valida solo tenendo presenti tante eccezioni - tra i commercianti filatelici di oggi e quelli di una cinquantina di anni fa.

Oggi si vendono (e si comprano) francobolli tenendo presente quasi esclusivamente il loro valore commerciale.

Una volta, c'era una cultura forse meno particolareggiata ma più diffusa ed i mercanti di una volta erano in grado di indirizzare i loro clienti, di dare loro i consigli giusti, di vendere dei "sogni" che andavano ad arricchire una raccolta che cresceva piano piano, insieme alle conoscenze ad alla cultura del collezionista.

Oggi manca, nella gran massa dei filatelici, la pazienza di accumulare quelle informazioni che poi sono la base e la spinta ad incrementare la propria collezione.

Chi conosce bene un solo piccolo settore tende a fare le "pesche" e quindi sfrutta le proprie conoscenze solo per "fregare" chi ne sa di meno. Col risultato che o si "ruba" o non si compra.
Ma questo porta anche, grazie alle vendite online, che è una lotta continua tra chi vende patacche e chi cerca di fare l'affare a tutti i costi, sempre illudendosi di essere più bravo di chi c'è dietro le offerte e vive di piccole (e grandi) truffe.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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debene
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Re: I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da debene »

Nostalgia del passato?

per quanto mi riguarda SI !

ma la Filatelia non è fuori dal mondo e quindi gli attori si muovono
rispecchiando i comportamenti della società.

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio

Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".

I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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Antonello Cerruti
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Re: I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ciao Sergio, lo so bene.
Purtroppo, sono cambiati gli attori e non torneranno più.
Si sono portati con loro non solo tante conoscenze e tanta cultura ma anche tanta umanità.

Cordiali saluti.
Antonenllo Cerruti
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somalafis
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Re: I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da somalafis »

Io sono diventato collezionista filatelico ben 60 anni fa… Il mondo era completamente diverso e non serve a nulla lamentarsene, anche se qualche volta viene voglia di farlo. Quello comunque che rimpiango di piu' sono quelli che giustamente Antonello ha chiamato i ''sogni'': evidentemente allora la filatelia permetteva di ''sognare'' . Certo si era giovani e questo permetteva di alimentare sogni e progetti. Tuttavia, a prescindere dall'eta', adesso spesso i collezionisti ''superstiti'' appaiono, come dire..., ''rabbiosi''. Sembra mancare in alcuni quella serenita' che una volta la filatelia ci dava. Dei vecchi commercianti ' ricordo con nostalgia la pazienza che alcuni di essi avevano e la disponibilita' a ''perdere tempo''. Entrare in un negozio ''fisico'' (non virtuale) era anche l'occasione di scambiare quattro chiacchere, di passare il tempo magari esaminando a lungo classificatori pieni di materiale, sognando appunto. Per finire per scegliere poi qualche pezzo di poco valore ma di grande soddisfazione collezionistica. Perfino l'odore di vecchie carte di quei negozi mi manca….
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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arditiroma
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Iscritto il: 12 febbraio 2016, 7:30

Re: I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da arditiroma »

Bellissima storia, e bellissima trovata quella delle buste colorate.

altro mondo e altro periodo dove gli ordini non viaggiavano grazie ad un semplice "invio" sulla casella di Outlook o Mail a secondo del sistema operativo che si usa..


Ora si tutto più rapido, forse più efficiente e puntuale, ma quanta "umanità" si è persa.?!

Ciao:
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giampi
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Iscritto il: 23 agosto 2009, 10:15
Località: Capranica (Vt)

Re: I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da giampi »

Altrove, al di fuori della filatelia e' persino peggio. Qui' i pochi sogni (oltre a un po' di rabbia) sono ancora appannaggio dei filatelisti 70enni che hanno altra educazione, formazione, mentalità', e siamo in assenza di giovani . Altrove dove ci sono i giovani i sogni sono ancora meno :tri:
Giampiero

Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
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Paolo Miroddi
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Iscritto il: 28 luglio 2007, 16:16
Località: Milazzo (ME)

Re: I ricordi di un collezionista: dall'altra parte del banco...

Messaggio da Paolo Miroddi »

Alcuni anni fa, su e-Bay, ho comprato diverse cosine da un venditore di una zona vicina.
Qualche volta sono andato direttamente a casa sua a prendermi quanto avevo acquistato, ed entravo nel suo "studio", strapieno di "filatelia" per tutti i gusti, ed era un vero piacere chiacchierare con lui.
Era piuttosto avanti negli anni, e, presumo, deve essere mancato, perché (ed è cosa recente) ho visto ricomparire il suo nick, sempre su e-Bay, ma con delle porcherie inenarrabili, che, sono sicuro, lui non avrebbe mai e poi mai messe in vendita.
Qualcun altro deve essere subentrato, ma con ben altro spirito.

Rev LB Oct 2019
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