marcadabollo ha scritto:Temo che la tua impressione sia inconfutabile: penso che le esposizioni siano qualcosa che interessa si e no il 10% degli iscritti ai circoli federati (circa 30000 collezionisti) e quindi molto meno dell'1% di quanti vengono conteggiati come filatelisti ma che, come dici tu, " vanno agli uffici filatelici e comprano francobolli di cui neanche sanno la motivazione del valore facciale".Andrea61 ha scritto: La mia impressione, che spero qualcuno possa confutare in modo convincente, è che il filatelista medio nulla sappia di Esposizioni, in particolare quelle internazionali, e non si curi dei risultati che sono ottenuti.Sulla prima parte non si può non essere d'accordo e penso che il Campionato Cadetti, benchè sicuramente perfettibile, sia uno strumento che si sta dimostrando efficace nel portare ad esporre collezionisti "restii". E dal campionato sono emersi fior di collezionisti che, rotto il ghiaccio in questo modo, sicuramente si affacceranno alle esposizioni internazionali.Andrea61 ha scritto: Penso che la FSFI debba soprattutto invogliare i filatelisti a partecipare ad esposizioni. Se ci riuscirà, la maggior richiesta di partecipazioni alle esposizioni internazionali sarà un fatto automatico.
Michele
Come non essere in accordo con Andrea e con Michele: sappiamo tutti che chi partecipa alle Esposizioni costituisce una esigua minoranza dei filatelisti italiani.
Sappiamo anche che la stragrande maggioranda dei nostri filatelisti poco o nulla conosce di Esposizioni, regolamenti et similia.
Penso che tutti concordiamo anche sulla grande utilità dei Campionati Cadetti, che sono il mezzo migliore per "reclutare", formare e far crescere, sia numericamente che nella preparazione, i futuri espositori in ambito nazionale prima e internazionale poi.
Concordo infine sul fatto che la "madre di tutte le priorità" sia proprio quella di agevolare le partecipazioni Nazionali e che le Internazionali vengono dopo, non prima.
Sin qui concordanza assoluta con tutti voi.
Ma il problema da cui siamo partiti era (e resta) un altro: pur con tutto quanto sopra specificato, torno a puntare l'obiettivo sulle Internazionali, che, pur non essendo l'obiettivo N° 1 della FSFI, restano pur sempre il vero terreno di confronto con gli altri Paesi e con gli altri collezionisti.
Certo, una delle soluzioni per incrementare le nostre partecipazioni all'estero è quella di proseguire con i Campionati Cadetti, perchè solo spingendo dal basso avremo un numero maggiore di collezioni in Nazionali e quindi in Internazionali.
Anche la mia proposta, da molti contestata, andava nella medesima direzione.
Andrea61 ha scritto:Giorgio LECCESE ha scritto:La mia tesi, condivisibile o no è infatti questa: se le collezioni italiane fanno bella figura, ottengono punteggi elevati, riscuotono successo da parte del pubblico o della giuria, la ricaduta è o non è su tutta la Filatelia italiana ?
Francamente, credo che la risposta sia no.
Su questo, invece, non concordo con Andrea: il fatto che esiste un Commissario Nazionale, che le collezioni non partecipano individualmente ma collettivamente non lo ridurrei solo a una mera questione organizzativa.
Perchè non riconoscere che, accanto all'aspetto individuale, esiste anche un aspetto collettivo, cioè nazionale ?
Certamente, in ambito nazionale, ogni partecipazione è esclusivamente un fatto individuale, ma non così quando si va all'esterno dei nostri confini.