Presenza degli espositori italiani a manifestazioni estere

Sezione generale dove confrontarsi, progettare e discutere sulle collezioni da expo
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Giorgio LECCESE
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

prefil ha scritto:Personalmente non credo sia un problema risolvibile dal basso, ma dall'alto. Il ripensamento delle internazionali deve essere gestito dalle federazioni nazionali e da quelle continentali. Gli espositori e chi ha a cuore questo problema possono proporre idee, ma chi deve metterle in pratica sono altri organismi.

Ciao: Ciao:
Luca


Caro Luca,

non ci sono dubbi che la cosa deve essere gestita dall'alto (leggi Federazione), ma se aspetti che siano loro a muoversi.....campa cavallo....

Io invece, sono del parere opposto: tutti i veri cambiamenti nascono sempre dal basso; dal basso deve avvenire la "spinta", la sollecitazione, che deve smuovere lo status quo.
Se nessuno di noi solleva il problema, la Federazione potrebbe non accorgersi neanche che esiste il problema.
Oppure, se ne accorge ma non mette in atto quelle "mosse" necessarie perchè ritiene (erroneamente) che nella base questa non sia sentita come un'esigenza "forte".
In sostanza, se noi della "base" non gli facciamo capire che certi temi (anche altre questioni) ci stanno molto a cuore, loro si limitano a guardare il fiume che scorre.

Pertanto, rinnovo a te e a tutti gli altri amici, l'invito a fare proposte CONCRETE da discutere insieme (questo forum mi sembra il contesto ideale per farlo), per poi tirare su una o più proposte CONDIVISE da portare alla discussione e al vaglio della Federazione.

La mia proposta, di ridurre o azzerare le spese per i partecipanti alle competizioni estere, è esattamente questo.

Ovviamente, ci sarà chi è in accordo con me, chi non lo è affatto, chi non la ritiene una questione prioritaria, ecc., ma vivaddio, discutiamone !

Io credo che lo scambio di idee e il confronto "genuino" (cioè tra persone che non hanno secondi fini, come tutti noi, del resto), sia il "sale" per costruire qualsiasi cosa.

Non esistono limiti: i veri limiti sono solo nella nostra mente (nel senso che noi stessi ce li poniamo).

A presto ! Ciao:

Giorgio
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marcadabollo

Re: HUNFILA 2011

Messaggio da marcadabollo »

Giorgio LECCESE ha scritto:Caro Luca,

cosa possiamo fare noi in concreto ?
Hai qualche idea in merito ?
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Caro Giorgio, ti dico quello che sicuramente non possiamo fare: chiedere alla base collezionistica, ovvero alla maggioranza assoluta degli iscritti ai circoli federati, di finanziare la partecipazione della minoranza alle mostre internazionali. Perchè la strada per avere i fondi per finanziare la partecipazione alle esposizioni all'estero è una sola: aumentare il costo del bollino che i circoli pagano alla Federazione e che i circoli inevitabilmente dovrebbero scaricare poi sulla quota annuale di iscrizione. Questo per molti soci di tantissimi circoli potrebbe essere il motivo finale per decidere di lasciare il circolo, che a sua volta potrebbe decidere di lasciare la Federazione.
Quanto al problema delle giurie internazionali, sicuramente qualcosa va fatto: siamo ormai in un'epoca in cui far avere agli organizzatori un file pdf della propria collezione è questione di pochi minuti, ovunque siano il collezionista e la mostra; in altrettanto poco tempo il giurato che dovrà esaminare la collezione può avere lo stesso file, ovunque egli abiti, e cominciare così a studiare la collezione a casa, documentandosi ed informandosi per tutto quanto non conosce o non gli è chiaro. E' il sistema che abbiamo adottato in Italia, sia pure usando ancora molto le fotocopie e i CD, e che ha di molto migliorato il lavoro delle giurie e la soddisfazione dei collezionisti. Se venisse adottato anche alle internazionali si eviterebbero molti dei vistosi salti di punteggio che capitano in tali circostanze (non parlo certo delle variazioni di 1 o 2 punti, che considero fisiologiche).
Ma c'è un punto finale, che Paolo ha già indicato: per vedere più collezioni alle mostre internazionali occorre innanzitutto che queste si facciano. E i calendari FIP e FEPA per i prossimi anni sono sconsolantemente vuoti! Ormai organizzare una mostra, da quella locale a quella mondiale, ha costi che sono cresciuti a dismisura e che quasi sempre superano le possibilità finanziarie dell' ente che le organizza. Abbassare i costi delle mostre è, a mio parere, un obbiettivo assai più importante che finanziare la partecipazione dei collezionisti.
Michele

PS: non sorprenderti che a Hunfila ci fossero tante collezioni dalla Romania: in quel paese c'è una grande comunità di ungheresi che, nonostante più di cinquant'anni di pressione per rumenizzarli, si sentono ancora legati all'Ungheria, per cui espongono più volentieri a Balatonfured che a Bucarest.
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Andrea61
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Andrea61 »

Si sono toccati molti argomenti in questo dibattito ma non mi sembra si sia affrontata la questione fondamentale.

Il problema è: come mai ci sono poche partecipazioni italiane all'estero?

Prima di tutto, mi sembrerebbe necessario accertare se quanto si paventa con questa domanda corrisponda o meno al vero. Esistono statistiche su partecipazioni e premi? Penso di sì: vediamole e discutiamo a partire da quei dati, tre partecipazioni italiane a HunFila non fanno sicuramente testo.

Ma se capisco bene, le partecipazioni estere sono regolate da un sistema di quote che gli organizzatori riservano ai partecipanti stranieri. Se così è, non credo--a meno che la FSFI abbia problemi a riempire la propria quota, e non mi pare--che la questione si traduca nel chiedersi perché i collezionisti italiani non abbiano voglia di partecipare. Il problema perché all'estero riservino ai collezionisti italiani una quota così bassa (ma sarà vero?).

Se il problema è questo che ho appena indicato, la sua "soluzione" non riguarda i singoli collezionisti italiani, ma riguarda i rapporti "politici" all'interno della FIP e della FEPA ed è lì che si dovrebbe lavorare. Magari agli italiani sono riservati pochi spazi perché l'Italia organizza poche Internazionali e quindi offre poche garanzie di reciprocità? Ma non mi sembra che nelle altre nazioni filatelicamente evolute (Francia, Gran Bretagna, Germania, USA,...) si organizzino tante più internazionali che da noi.

Certo i costi di partecipazione possono essere un disincentivo per quei collezionisti che hanno collezioni "medie" (come la mia) ma non mi sembra un problema insormontabile considerando che ci si potrebbe limitare ad una partecipazione "ogni tanto". Devo dire che, personalmente, preferirei coniugare una partecipazione con un viaggio e se allora avrei piacere a partecipare ad un'Internazionale a Londra, Parigi, New York e perfino Budapest, non avrei tutto questo desiderio a partecipare ad una mostra.... sulle rive del lago Balaton (questo è, naturalmente, un de gustibus personale).

Forse la FSFI potrebbe tentare di incentivare la partecipazione di quelle collezioni "medie" che per il tema trattato possano essere meglio recepite da giurie non italiane (di nuovo: come la mia...... :-)) :-)) ) ma non saprei bene veramente come, ed il rischio, vista poi l'esiguità in assoluto del numero di collezioni ad esposizione, è quello di prendere provvedimenti ad personam che potrebbero risultare antipatici.

Una cosa che la FSFI potrebbe fare, forse, è un "servizio" di aiuto ai collezionisti per rendere meglio presentabili le loro collezioni all'estero. Penso soprattutto al fatto che molto spesso l'inglese delle collezioni italiane oscilla tra il ridicolo e l'orrorifico (credo che Michele "marcadabollo" abbia già notato questo, proprio qui sul Forum, qualche giorno fa).

Un'altra cosa che certamente la FSFI può tentare di fare, ma anche qui a livello politico, è che nelle giurie internazionali siano presenti più italiani.

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Detto questo, probabilmente è anche vero che l'intero meccanismo delle esposizioni a concorso (internazionali e no) sia per molti versi obsoleto e vada in qualche modo ripensato. Ma come già osservato, ogni cambiamento sostanziale a questo proposito deve necessariamente venire dall'alto.
Andrea

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Giorgio LECCESE
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

marcadabollo ha scritto:Caro Giorgio, ti dico quello che sicuramente non possiamo fare: chiedere alla base collezionistica, ovvero alla maggioranza assoluta degli iscritti ai circoli federati, di finanziare la partecipazione della minoranza alle mostre internazionali. Perchè la strada per avere i fondi per finanziare la partecipazione alle esposizioni all'estero è una sola: aumentare il costo del bollino che i circoli pagano alla Federazione e che i circoli inevitabilmente dovrebbero scaricare poi sulla quota annuale di iscrizione. Questo per molti soci di tantissimi circoli potrebbe essere il motivo finale per decidere di lasciare il circolo, che a sua volta potrebbe decidere di lasciare la Federazione.
Caro Michele, per carità ! Non vorrei mai una cosa del genere.
Però, la Federazione potrebbe perlomeno tentare di trovare dei fondi aggiuntivi (sponsor).

Quanto al problema delle giurie internazionali, sicuramente qualcosa va fatto: siamo ormai in un'epoca in cui far avere agli organizzatori un file pdf della propria collezione è questione di pochi minuti, ovunque siano il collezionista e la mostra; in altrettanto poco tempo il giurato che dovrà esaminare la collezione può avere lo stesso file, ovunque egli abiti, e cominciare così a studiare la collezione a casa, documentandosi ed informandosi per tutto quanto non conosce o non gli è chiaro. E' il sistema che abbiamo adottato in Italia, sia pure usando ancora molto le fotocopie e i CD, e che ha di molto migliorato il lavoro delle giurie e la soddisfazione dei collezionisti. Se venisse adottato anche alle internazionali si eviterebbero molti dei vistosi salti di punteggio che capitano in tali circostanze (non parlo certo delle variazioni di 1 o 2 punti, che considero fisiologiche).
Concordo pienamente.
Ma cosa si aspetta a farlo ?

Ma c'è un punto finale, che Paolo ha già indicato: per vedere più collezioni alle mostre internazionali occorre innanzitutto che queste si facciano. E i calendari FIP e FEPA per i prossimi anni sono sconsolantemente vuoti! Ormai organizzare una mostra, da quella locale a quella mondiale, ha costi che sono cresciuti a dismisura e che quasi sempre superano le possibilità finanziarie dell' ente che le organizza. Abbassare i costi delle mostre è, a mio parere, un obbiettivo assai più importante che finanziare la partecipazione dei collezionisti.
Michele
Senza dubbio. Però le due cose non si escludono, nel senso che si potrebbe perlomeno tentare di farle entrambe.
Inoltre, se i costi sono così alti, secondo me è meglio organizzare poche Manifestazioni (sia Nazionali che Internazionali) ma farle veramente bene, con tantissime partecipazioni e con tanti stand commerciali (si sà che più commercianti ci sono più pubblico partecipa), piuttosto che farle spesso e meno bene.
Che ne dici ?

BUONA PASQUA ! Ciao:

Giorgio


PS: non sorprenderti che a Hunfila ci fossero tante collezioni dalla Romania: in quel paese c'è una grande comunità di ungheresi che, nonostante più di cinquant'anni di pressione per rumenizzarli, si sentono ancora legati all'Ungheria, per cui espongono più volentieri a Balatonfured che a Bucarest.
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marcadabollo

Re: HUNFILA 2011

Messaggio da marcadabollo »

Andrea61 ha scritto:Una cosa che la FSFI potrebbe fare, forse, è un "servizio" di aiuto ai collezionisti per rendere meglio presentabili le loro collezioni all'estero. Penso soprattutto al fatto che molto spesso l'inglese delle collezioni italiane oscilla tra il ridicolo e l'orrorifico (credo che Michele "marcadabollo" abbia già notato questo, proprio qui sul Forum, qualche giorno fa).

Un'altra cosa che certamente la FSFI può tentare di fare, ma anche qui a livello politico, è che nelle giurie internazionali siano presenti più italiani.
Non ho sottomano le statistiche delle nostre partecipazioni, ma effettivamente non mi sembra che gli italiani siano mediamente latitanti.

Condivido totalmente la prima delle tue proposte: c'è da dire che non tutti i giurati sono in grado di apprezzare la differenza tra un inglese oxoniano ed uno broccolino. Ma per la maggioranza che l'inglese lo conosce in modo adeguato, indubbiamente è opportuno che i testi siano in un inglese decente.

Per la seconda, c'è sicuramente un problema politico ma c'è anche un problema di offerta: i giurati internazionali italiani non sono una folla per cui, almeno per mera statistica, la presenza di italiani nelle giurie non è mai particolarmente nutrita. E il problema va curato a monte: c'è necessità di rinfoltire il numero di giurati nazionali per sperare di poterne coltivare altri internazionali. Ma anche questa non è un'impresa semplice, i candidati non sono molti e non tutti sono disponibili per intraprendere il tirocinio: non è certo un caso che tu abbaia ricevuto molte pressioni per incominciare il tuo ben prima di quando avevi detto essere disponibile.
Michele
marcadabollo

Re: HUNFILA 2011

Messaggio da marcadabollo »

Giorgio LECCESE ha scritto: Però, la Federazione potrebbe perlomeno tentare di trovare dei fondi aggiuntivi (sponsor)
E pensi che non lo faccia? Ma gli sponsor sono ormai una specie quasi estinta.
Giorgio LECCESE ha scritto: Inoltre, se i costi sono così alti, secondo me è meglio organizzare poche Manifestazioni (sia Nazionali che Internazionali) ma farle veramente bene, con tantissime partecipazioni e con tanti stand commerciali (si sà che più commercianti ci sono più pubblico partecipa), piuttosto che farle spesso e meno bene.
Giorgio, qui non ti seguo: ti sembra che di esposizioni se ne facciano troppe? Di nazionali da noi siamo ormai al minimo indispensabile: appena due all'anno, numero che, con tutte le classi espositive che ci sono, è decisamente insufficiente. E non si può certo pensare di mettere tutte le classi in tutte le nazionali, altrimenti andrebbero fatte a San Siro o all'Olimpico, invece che in Fiera o al Palazzo dei Congressi, e facendo intervenire un battaglione di giurati. Quanto alle internazionali, in Gran Bretagna se ne fa una ogni 10 anni, idem in Germania, Italia 2009 è venuta 11 anni dopo la precedente internazionale nostrana: ti sembra che si facciano davvero troppo spesso? E quando dici "meno bene", addolcendo il "male" che sottintendi, a quali esposizioni ti riferisci? Se sono i fogli capovolti della tua collezione a Balatonfured a farti dire questo, penso che il tuo giudizio finisca con essere ingeneroso verso gli organizzatori di molte altre esposizioni veramente internazionali e decisamente ben fatte. E a proposito di commercianti: a tutti farebbe piacere averne a centinaia ma, tolte le partecipazioni di rappresentanza dei big, per la maggior parte di loro è un problema di costi e ricavi: stand, viaggio, albergo e ristorante vengono pesati a fronte delle entrate e con l'aumentare degli uni e il diminiuire degli altri, la decisione è presto presa: non si partecipa e si apre un negozio su eBay o Delcampe.
Buona Pasqua anche a te.
Michele
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

prefil ha scritto:Personalmente non credo sia un problema risolvibile dal basso, ma dall'alto. Il ripensamento delle internazionali deve essere gestito dalle federazioni nazionali e da quelle continentali. Gli espositori e chi ha a cuore questo problema possono proporre idee, ma chi deve metterle in pratica sono altri organismi.

Ciao: Ciao:
Luca


Certo, Luca, ma io intendevo fare pressione dal basso perchè la Federazione prenda seriamente in considerazione queste problematiche, trovi la soluzione più giusta e a sua volta faccia pressione in un contesto internazionale.
Prima, però, la Federazione deve prendere consapevolezza che certe questioni stanno a cuore a una considerevole parte dei suoi associati: in caso contrario, nulla cambierà mai.

Sostanzialmente diciamo la stessa cosa. Ciao:
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

marcadabollo ha scritto:E quando dici "meno bene", addolcendo il "male" che sottintendi, a quali esposizioni ti riferisci? Se sono i fogli capovolti della tua collezione a Balatonfured a farti dire questo, penso che il tuo giudizio finisca con essere ingeneroso verso gli organizzatori di molte altre esposizioni veramente internazionali e decisamente ben fatte.


Caro Michele,
non mi fraintendere! Non ho affatto detto (nè lo penso) che le altre Manifestazioni siano male organizzate. Citavo gli errori degli ungheresi semplicemente per sottolineare che gli stranieri non sempre sono così bravi come in genere sostengono e, al tempo stesso, che gli italiani sono meglio di quanto noi stessi talvolta riteniamo.
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

Andrea61 ha scritto:Si sono toccati molti argomenti in questo dibattito ma non mi sembra si sia affrontata la questione fondamentale.

Il problema è: come mai ci sono poche partecipazioni italiane all'estero?

Prima di tutto, mi sembrerebbe necessario accertare se quanto si paventa con questa domanda corrisponda o meno al vero. Esistono statistiche su partecipazioni e premi? Penso di sì: vediamole e discutiamo a partire da quei dati, tre partecipazioni italiane a HunFila non fanno sicuramente testo.
Caro Andrea,
concordo con te, non fanno testo. Però, per quanto Hunfila 2011 possa essere considerata una Manifestazione "minore" (ed è sicuramente così), mi colpisce da italiano il fatto che ci trattino con una certa sufficienza: non credo che lo meritiamo. E' solo questo che intendo.


Il problema perché all'estero riservino ai collezionisti italiani una quota così bassa (ma sarà vero?).

Se il problema è questo che ho appena indicato, la sua "soluzione" non riguarda i singoli collezionisti italiani, ma riguarda i rapporti "politici" all'interno della FIP e della FEPA ed è lì che si dovrebbe lavorare.
Ma è proprio questo che voglio dire: però, siamo certi che la Federazione "sente" questo problema come prioritario ? (o perlomeno come una delle priorità). Se noi collezionisti (la base) non rappresentiamo adeguatamente e con un "fronte compatto" questa esigenza, la Federazione si concentrerà su altre questioni, magari limitandosi a gestire i problemi "domestici" (che certamente non mancano)

Certo i costi di partecipazione possono essere un disincentivo per quei collezionisti che hanno collezioni "medie" (come la mia) ma non mi sembra un problema insormontabile considerando che ci si potrebbe limitare ad una partecipazione "ogni tanto".
Non ho mai parlato di un "problema insormontabile", tanto è vero che vari collezionisti italiani ogni anno partecipano all'estero (io, nel mio piccolo, ne faccio almeno una all'anno + una Nazionale).
Dico soltanto che, per incentivare ed invogliare coloro che sono riluttanti, tutto potrebbe essere utile, soprattutto una riduzione dei costi di partecipazione (anche se Michele dice che è una "chimera" perchè non ci sono soldi).


Detto questo, probabilmente è anche vero che l'intero meccanismo delle esposizioni a concorso (internazionali e no) sia per molti versi obsoleto e vada in qualche modo ripensato. Ma come già osservato, ogni cambiamento sostanziale a questo proposito deve necessariamente venire dall'alto.


Scusa, ma torniamo sempre allo stesso punto: io non credo che questi cambiamenti possano partire dall'alto; le decisioni, certo, devono essere prese dai vertici della FSFI, che poi a sua volta ne va a discutere in altri ambiti, ma se non c'è una "spinta propulsiva" da parte di noi collezionisti, difficilmente la Federazione sentirà questa esigenza e la farà sua.

Ciao: Giorgio
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da torinesearoma »

Andrea61 dice che non si è toccato il nocciolo del problema. Qualche post più in su, ho scritto quali sono - secondo la mia esperienza e relazione quotidiana con i nostri espositori - le 3 principali ragioni della scarsa propensione alla partecipazione all'estero.
torinesearoma ha scritto:a) il rischio, non potendo portare la collezione di persona (cosa che invece i suddetti fanno sistematicamente per le "nazionali": pensate che nelle nostre Nazionali ormai solo il 30% circa manda e/o ritira la collezione spedendola via poste o corriere)
b) la valutazione da parte di una giuria non esperta in cose italiane, fatta in pochissimo tempo, senza disporre delle fotocopie ecc.
c) la necessità di tradurre tutto in un buon inglese o altra lingua FIP (un pessimo inglese ha danneggiato a volte nostre collezioni più che se le avessero lasciate in italiano.

Pochi iscritti, pochi partecipanti.

Ci "segano" più che aglli altri? Non credo. Certo, la competizione è elevata specie con la crescente presenza dei collezionisti del far East.
Noi poi abbiamo molte collezioni su annulli o posta di singoli comuni o aree geograficamente limitate, anche di alto livello, che sono interessanti per noi ma incomprensibili e ingiudicabili dagli stranieri. Questo abbassa la percentuale di accettazione. Ma se guardate la pagina http://www.fsfi.it/internazionali/calendario.htm e scorrete gli anni passati vedrete che spesso abbiamo avuto una partecipazione rilevante. Ad esempio a Lisbona 2010, 12 collezioni + la letteratura. A London 2010 13 + la letteratura. La Francia, ad esempio, ha avuto 18 e 8 partecipazioni nelle due esposizioni citate (sempre al netto della letteratura). L'ordine di grandezza è quello.

Infine, vi confermo che personalmente non penso sia una priorità finanziare la partecipazione all'estero dei nostri collezionisti.
Credo sia molto più importante allargare la base espositiva in Italia.
Anche per questo cerchiamo di tenere bassa la quota di partecipazione (8 euro a quadro).
Sapete quanto si paga in Gran Bretagna? 25 sterline a quadro
Sapete quanto dovremmo far pagare se l'inerte Federazione non cercasse altri sponsor per le nostre nazionali? esattamente quanto in Inghilterra.
Preferisco concentrare gli sforzi su mantenere tale quota ai livelli attuali, anche se come tutte le cose acquisite, è data per scontata e non conta.
Ultima modifica di torinesearoma il 23 aprile 2011, 18:18, modificato 1 volta in totale.
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da valerio66vt »

torinesearoma ha scritto:Credo sia molto più importante allargare la base espositiva in Italia.
Anche per questo cerchiamo di tenere bassa la quota di partecipazione (8 euro a quadro).


:clap: :clap: :clap:
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da prefil »

Giorgio LECCESE ha scritto:
prefil ha scritto:Personalmente non credo sia un problema risolvibile dal basso, ma dall'alto. Il ripensamento delle internazionali deve essere gestito dalle federazioni nazionali e da quelle continentali. Gli espositori e chi ha a cuore questo problema possono proporre idee, ma chi deve metterle in pratica sono altri organismi.

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Certo, Luca, ma io intendevo fare pressione dal basso perchè la Federazione prenda seriamente in considerazione queste problematiche, trovi la soluzione più giusta e a sua volta faccia pressione in un contesto internazionale.
Prima, però, la Federazione deve prendere consapevolezza che certe questioni stanno a cuore a una considerevole parte dei suoi associati: in caso contrario, nulla cambierà mai.

Sostanzialmente diciamo la stessa cosa. Ciao:


Caro Giorgio,
credo che la conoscenza di queste problematiche esista in Federazione: lo testimoniano gli interventi in questo topic di torinesearoma e di marcadabollo, entrambi consiglieri federali. Un dialogo serio, pacato e costruttivo (come si è ora verificato) non può che fare bene alla filatelia organizzata.

Ciao: Ciao:
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Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Vacallo »

torinesearoma ha scritto:Sapete quanto dovremmo far pagare se l'inerte Federazione non cercasse altri sponsor per le nostre nazionali? esattamente quanto in Inghilterra.


Non credo che che aumentando la quota di partecipazione anche a 25 £ si potessero coprire i costi enormi generati da un'esposizione filatelia nazionale o internazionale. C'è und bisogno assoluto di sponsor. Come detto precedentemente da Marcadabollo, essi sono in via estinzione, come lo siamo anche noi filatelisti. E quali sono gli sponsor che sarebbero disposti ad investire in una attività in declino. Certo che se si potesse cambiare la situazione in senso positivo, ci sarebbero più possibilità di trovare sposnsor.

Una domanda per quanto concerne il trasporto delle collezioni. Lo dovete organizzare voi o c'è la possibilità di aver un trasporto in comune di tutte le colezioni? In Svizzera la federazione organizza sempre un transporto in comune accompagnato dal commissiario responsabile per quell'esposizione, il chè naturalmente riduce notevolemente i costi.
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da torinesearoma »

Vacallo ha scritto:Una domanda per quanto concerne il trasporto delle collezioni. Lo dovete organizzare voi o c'è la possibilità di aver un trasporto in comune di tutte le colezioni? In Svizzera la federazione organizza sempre un transporto in comune accompagnato dal commissiario responsabile per quell'esposizione, il chè naturalmente riduce notevolemente i costi.


Si, la spedizione è collettiva.
Salvo casi eccezionali, alle mostre internazionale FIP e FEPA la spedizione è sempre collettiva curata dal commissario(bagaglio al seguito se sono poche, oppure aircargo se molte).
Ovviamente il commissario deve essere presente, in quanto assolve a diversi altri compiti (verifica all'arrivo ed alla partenza dell'integrità della collezione, verifica del corretto montaggio, presenza in caso di verifiche da parte dell'expert team ecc.).
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

torinesearoma ha scritto:Infine, vi confermo che personalmente non penso sia una priorità finanziare la partecipazione all'estero dei nostri collezionisti.
Probabilmente hai ragione, Paolo, non è questa la priorità tra le tante.
Però il discorso è scivolato sulle Nazionali, uscendo "fuori tema": il problema che io sollevavo all'inizio è quello di accrescere la nostra presenza in competizioni fuori dai confini nazionali (tu dicevi prima che le nostre partecipazioni all'estero sono "corpose"); tu disponi certamente di dati non in mio possesso, per cui se a te risulta questo, non lo metto in discussione.
Ma sei sicuro che è sempre così ?


Credo sia molto più importante allargare la base espositiva in Italia.
Anche per questo cerchiamo di tenere bassa la quota di partecipazione (8 euro a quadro).
Sapete quanto si paga in Gran Bretagna? 25 sterline a quadro
Sapete quanto dovremmo far pagare se l'inerte Federazione non cercasse altri sponsor per le nostre nazionali? esattamente quanto in Inghilterra.
Preferisco concentrare gli sforzi su mantenere tale quota ai livelli attuali, anche se come tutte le cose acquisite, è data per scontata e non conta.

Certamente, è più importante aumentare la base espositiva nazionale: che senso avrebbe andare all'estero se non si fanno delle belle Nazionali con grosse partecipazioni di collezioni magari anche nuove.
Non metto in dubbio gli sforzi fatti dalla Federazione per contenere i costi dei frames.
Il motivo per cui ho aperto questo dibattito, torno a dire, è però un altro: se tutti voi sostenete la tesi che la copertura finanziaria (parziale o totale) dei costi "fuori sede" sia improponibile (perchè non ci sono i soldi, gli sponsor sono assimilabili ai trilobiti e alle ammoniti, cioè estinti, ci sono altre priorità, ecc.), rimane aperta una questione.
E' vero o no che qualcosa non va nei rapporti tra italiani e stranieri ?
Siamo sicuri che ci viene dato il giusto "peso" all'estero ?
Sarà solo colpa degli asiatici che "tracimano" ?
Vorrei semplicemente che si discutesse tra noi se e quali sono i problemi nei confronti degli altri Paesi (le questioni nazionali, pur importantissime, ripeto, non sono il tema in oggetto).
Se ne discutesse per poi, però, trovare insieme qualche soluzione: mi interessano le proposte per risolvere i problemi (se ne abbiamo: qualcuno potrebbe anche dimostrarmi che di problemi non ne abbiamo).
Tutto qui.
AUGURI A TUTTI ! Ciao: Giorgio
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

torinesearoma ha scritto:Si, la spedizione è collettiva.
Salvo casi eccezionali, alle mostre internazionale FIP e FEPA la spedizione è sempre collettiva curata dal commissario (bagaglio al seguito se sono poche, oppure aircargo se molte).
Ovviamente il commissario deve essere presente, in quanto assolve a diversi altri compiti (verifica all'arrivo ed alla partenza dell'integrità della collezione, verifica del corretto montaggio, presenza in caso di verifiche da parte dell'expert team ecc.).


Questo, a mio parere, è la conferma che le partecipazioni italiane all'estero non andrebbero tanto intese (come mi sembra da parte della maggioranza degli intervenuti) come partecipazioni individuali ma piuttosto come una "rappresentanza" italiana all'estero (un pò come alle Olimpiadi: è anche in tal senso che io auspicavo una partecipazione della Federazione.
La mia tesi, condivisibile o no è infatti questa: se le collezioni italiane fanno bella figura, ottengono punteggi elevati, riscuotono successo da parte del pubblico o della giuria, la ricaduta è o non è su tutta la Filatelia italiana ?
Certo, anche il singolo collezionista appaga il suo "ego" (è indubbio questo aspetto), ne riceve un prestigio e una soddisfazione anche personale, ma ritengo innegabile che l'immagine della Filatelia italiana (uso non a caso la "F" maiuscola) ne risulti accresciuta (se le cose vanno bene) o sminuita (se le cose non vanno bene).

Voglio in sostanza evidenziare questo aspetto che mi sembra sottovalutato dai più, cioè che tutto ciò che noi facciamo all'esterno ha inevitabilmente una grossa "ricaduta domestica" in termini di immagine e di prestigio: è in questo senso che ritenevo (e ritengo ancora, anche se tutti mi dite che "non c'è trippa per gatti") che un impegno della FSFI in questa direzione sarebbe soltanto "cosa buona e giusta".

Ciao: a tutti.

Giorgio
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Andrea61
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Andrea61 »

Giorgio LECCESE ha scritto:La mia tesi, condivisibile o no è infatti questa: se le collezioni italiane fanno bella figura, ottengono punteggi elevati, riscuotono successo da parte del pubblico o della giuria, la ricaduta è o non è su tutta la Filatelia italiana ?


Francamente, credo che la risposta sia no.

La mia impressione, che spero qualcuno possa confutare in modo convincente, è che il filatelista medio nulla sappia di Esposizioni, in particolare quelle internazionali, e non si curi dei risultati che sono ottenuti. E sto escludendo dal discorso, parlando di filatelista medio, della massa di coloro che vanno agli uffici filatelici e comprano francobolli di cui neanche sanno la motivazione del valore facciale, benché, economicamente parlando, siano ancora questi (credo) che muovono la maggior parte di denaro in filatelia.

Teniamo anche presente, per favore, che esistono commercianti, anche importanti, che scoraggiano i loro clienti dal partecipare alle esposizioni ed affermano che i regolamenti espositivi vanno contro il collezionismo (!).

Penso che la FSFI debba soprattutto invogliare i filatelisti a partecipare ad esposizioni. Se ci riuscirà, la maggior richiesta di partecipazioni alle esposizioni internazionali sarà un fatto automatico.
Andrea

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marcadabollo

Re: HUNFILA 2011

Messaggio da marcadabollo »

Andrea61 ha scritto: La mia impressione, che spero qualcuno possa confutare in modo convincente, è che il filatelista medio nulla sappia di Esposizioni, in particolare quelle internazionali, e non si curi dei risultati che sono ottenuti.
Temo che la tua impressione sia inconfutabile: penso che le esposizioni siano qualcosa che interessa si e no il 10% degli iscritti ai circoli federati (circa 30000 collezionisti) e quindi molto meno dell'1% di quanti vengono conteggiati come filatelisti ma che, come dici tu, " vanno agli uffici filatelici e comprano francobolli di cui neanche sanno la motivazione del valore facciale".
Andrea61 ha scritto: Penso che la FSFI debba soprattutto invogliare i filatelisti a partecipare ad esposizioni. Se ci riuscirà, la maggior richiesta di partecipazioni alle esposizioni internazionali sarà un fatto automatico.
Sulla prima parte non si può non essere d'accordo e penso che il Campionato Cadetti, benchè sicuramente perfettibile, sia uno strumento che si sta dimostrando efficace nel portare ad esporre collezionisti "restii". E dal campionato sono emersi fior di collezionisti che, rotto il ghiaccio in questo modo, sicuramente si affacceranno alle esposizioni internazionali.
Michele
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da torinesearoma »

Andrea61 ha scritto:Penso che la FSFI debba soprattutto invogliare i filatelisti a partecipare ad esposizioni. Se ci riuscirà, la maggior richiesta di partecipazioni alle esposizioni internazionali sarà un fatto automatico.


Ce la mettiamo tutta e, credo, ci stiamo riuscendo.
Pensate che nel 2007 ci sono state 397 partecipazioni di collezioni a concorso ai vari livelli (cadetti, esposizioni di qualificazione, esposizioni nazionali), con oltre 300 collezionisti che si sono cimentati almeno una volta. Di questi diverse decine erano alla prima esperienza
Credo che poche nazioni possano vantare numeri simili.
Paolo
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da prefil »

torinesearoma ha scritto:
Andrea61 ha scritto:Penso che la FSFI debba soprattutto invogliare i filatelisti a partecipare ad esposizioni. Se ci riuscirà, la maggior richiesta di partecipazioni alle esposizioni internazionali sarà un fatto automatico.


Ce la mettiamo tutta e, credo, ci stiamo riuscendo.
Pensate che nel 2007 ci sono state 397 partecipazioni di collezioni a concorso ai vari livelli (cadetti, esposizioni di qualificazione, esposizioni nazionali), con oltre 300 collezionisti che si sono cimentati almeno una volta. Di questi diverse decine erano alla prima esperienza
Credo che poche nazioni possano vantare numeri simili.


Ottimi risultati! :clap: :clap:

Ciao: Ciao:
Luca
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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