Presenza degli espositori italiani a manifestazioni estere

Sezione generale dove confrontarsi, progettare e discutere sulle collezioni da expo
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Giorgio LECCESE
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Presenza degli espositori italiani a manifestazioni estere

Messaggio da Giorgio LECCESE »

Cari amici,

sono contento di annunciarvi che parteciperò alla Esposizione Internazionale (acceptance FEPA) di “Rang 1°” HUNFILA 2011 che si terrà a Balatonfüred (Ungheria), nei giorni 8-10 Aprile 2011.

Come al solito, per chi fosse interessato a vedere interamente la collezione che sarà esposta, può cliccare sul seguente link:

http://www.dieproofs.it/archivio/galler ... mId=217648

Grazie. Ciao:

Giorgio
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rondirob
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da rondirob »

Giorgio
per favore mi saprebbe dare l'indirizzo esatto ove si svolge Hunfila 2011 e quali sono gliorari di apertura al pubblico. Grazie e saluti
Roberto
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Giorgio LECCESE
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

rondirob ha scritto:Giorgio
per favore mi saprebbe dare l'indirizzo esatto ove si svolge Hunfila 2011 e quali sono gliorari di apertura al pubblico. Grazie e saluti
Roberto

Ciao Roberto,

la Manifestazione si svolge in UNgheria nella cittadina di Balatonfured (sulle sponde del Lago Balaton), a circa 80 km dalla Capitale, dall'8 al 10 aprile prossimi.
Ti allego il programma di dettaglio (in inglese):


HUNFILA 2011 – 800 ÉVES BALATONFÜRED
INTERNATIONAL STAMP EXHIBITION



Exhibition venue: Anna Grand Hotel
Balatonfüred, Gyógy tér 1.


Program:

Friday, 8th April

– Opening hours 12:00 – 18:00
– Special Post Office 12:00 – 18:00
(stamps, postcards, cancellations)
– Opening hours of stamp dealers’ stands 12:00 – 18:00
– Opening Ceremony of the Exhibition 15:30
Issuing new postal stamps
”The Most Beautiful Stamp of the Year”
Prize Giving Ceremony
– Reception (by invitation only) 17:00

Saturday, 8th April

– Opening hours 12:00 – 18:00
– Special Post Office 12.00 – 18:00
– Opening hours of stamp dealers’ stands 12:00 – 18:00
– Presidential Meeting 10:00 – 12:00
– Special Program for Ladies 10:00 – 12:00
– ”Youth Day” Competition 10:00
– Excursion (by invitation only) 13:00 – 20:00

Sunday, 10th April

– Opening hours 9:00 – 13:00
– Special Post Office: 9:00 – 13:00
– Opening hours of Stamp Traders’ stands: 9:00 – 13:00
– ”84th Stamp Day” Ceremony and Palmares 11:30


Purtroppo io non sarò presente fisicamente per impegni lavorativi, ma i bene informati mi dicono che il posto è bellissimo.

A presto Ciao:

Giorgio
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rondirob
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da rondirob »

Grazie mille. Molto gentile e rapidissimo.
Andrò a vedere l'esposizione ed il convegno.
Saluti
Roberto
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Giorgio LECCESE
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

Cari amici,

sono molto contento del risultato: 87 punti + premio speciale (INCREDIBILE ! He preso 2 punti in più del superblasonato Saverio Imperato....).

Scherzi a parte, volevo farvi notare un dettaglio (neanche tanto piccolo): dato che si dice tanto di noi italiani e della nostra organizzazione e precisione; nel guardare le poche foto che l'amico (nonchè Commissario italiano, nonchè uno dei tre partecipanti a Hunfila 2011) Alessandro Agostosi mi ha cortesemente inviato:

http://www.dieproofs.it/archivio/galler ... mId=217649

mi sono accorto che la persona che ha "montato" la mia collezione (ben 132 fogli: 11 quadri da 12), non solo non ha rispettato la sequenza numerica dei fogli (nonostante dietro ciascuno di essi era attaccato un post-it giallo con il numerino), ma sono riusciti in un'impresa a dir poco impossibile: almeno 4 fogli (vedi foto n° 1, fila in basso) sono stati addirittura messi a testa in giù.......
Non so proprio cosa pensare......

Inoltre, volevo segnalare alla vostra attenzione un altro dato.
Come dicevo sopra, delle tante richieste italiane per partecipare a HUNFILA 2011, ne sono state accolte solo 3: la mia in Tradizionale e quelle di Alessandro Agostosi e Saverio Imperato in Storia Postale.

Bene (anzi, MALE !), anche questa volta, siamo stati "snobbati" (parlo come partecipazioni italiane) a favore di altri collezionisti di altri Paesi: mi risulta che ciò avviene spesso (non dico sempre), a dimostrazione di quanto noi italiani siamo tenuti in considerazione dagli altri Paesi, compreso l'Ungheria.....(SIC).

Sarebbe ora di lavorare tutti insieme per riscattarci e riacquistare la visibilità e la considerazione che ci spettano.
A mio avviso, tra i tanti modi per farlo (sono gradite le vostre proposte e considerazioni in merito), io ho proposto ai vertici del Club della Filatelia d'Oro Italiana (di cui mi onoro di far parte) di "spingere" sulla Federazione per coprire (in toto o in parte) le spese che sono costretti a sostenere i collezionisti "fuori sede" (acquisto dei frames, spese per il Commissario, spese di assicurazione, spese per la spedizione della collezione).

Tali spese (escluso, ovviamente, l'eventuale viaggio del collezionista) sono di alcune centinaia di euro.

Ora, non dico che la riduzione/eliminazione dei costi da sostenere per partecipare alle Esposizioni Internazionali e Mondiali risolverebbe tutti i problemi, ma certamente incentiverebbe molti a portare la propria collezione fuori dai confini nazionali.

Poi, ovviamente, non basta incrementare il numero delle nostre partecipazioni all'estero: occorre anche una politica adeguata da parte della nostra Federazione nei confronti degli Organismi internazionali; in caso contrario, pur riuscendo a convincere un maggior numero di collezionisti ad esporre, continueremmo a vedere "generosi" tagli alle nostre partecipazioni da parte dei vari Comitati Organizzatori stranieri.

Resto in attesa dei vostri pareri e delle vostre proposte.

BUONA PASQUA A TUTTI !!!! Ciao:

Giorgio
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prefil
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da prefil »

Ciao Giorgio,
mi complimento con te per il risultato. :clap: :clap:
La tua idea mi trova sicuramente d'accordo: come tuo collega consigliere del CFO la sottoscrivo. E' vero che nessuno obbliga un espositore ad andare all'estero: tuttavia una maggiore partecipazione italiana è senz'altro auspicabile. L'Italia è pur sempre una delle nazioni a livello filatelico-espositivo più avanzate.

Ciao: Ciao: e buona Pasqua anche a te.
Luca
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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Giorgio LECCESE
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

prefil ha scritto:Ciao Giorgio,
mi complimento con te per il risultato. :clap: :clap:
La tua idea mi trova sicuramente d'accordo: come tuo collega consigliere del CFO la sottoscrivo. E' vero che nessuno obbliga un espositore ad andare all'estero: tuttavia una maggiore partecipazione italiana è senz'altro auspicabile. L'Italia è pur sempre una delle nazioni a livello filatelico-espositivo più avanzate.

Ciao: Ciao: e buona Pasqua anche a te.
Luca


Luca, ti ringrazio.

Hai qualche proposta per integrare la mia o da aggiungere alla mia ?
Ti informo, che di questa questione ho già molto discusso con il comune amico Paolo Bianco, anche lui Consigliere del Club, ed è totalmente in accordo con la mia idea.

Ti sottolineo un aspetto: è vero che nessuno obbliga i collezionisti ad esporre all'estero ma questo è il primo viatico per far conoscere ed apprezzare il valore dei nostri collezionisti e lo studio filatelico da essi prodotto su un palcoscenico mondiale.

Non ne saprei indicare di migliori (anche se esistono ovviamente i blog o i siti personali: io, come tu sai, ne ho uno in lingua italiana e inglese).

La domanda è: vogliamo crescere sia in termini prettamente numerici sia in termine di prestigio nel consesso internazionale ?

Se la risposta è SI, ritengo che il primo obiettivo da raggiungere sia quello di spingere i tanti collezionisti nostrani "di livello" a esporre le proprie collezioni.

Se siamo daccordo su questo punto (ovviamente, se qualcuno non è daccordo con me mi aspetto che mi faccia conoscere il suo pensiero), una delle molle più importanti sarebbe quella economica (ridurre al massimo l'onere da sostenere): tutti noi già spendiamo tanto per incrementare le nostre collezioni che faremmo volentieri a meno di aggiungere altre centinaia di euro solo per inviarle all'estero.

Se poi si ritiene che "ma chi ti obbliga a spendere soldi in francobolli" oppure " chi ti ha chiesto di esporre" siano obiezioni legittime, allora ce ne stiamo ognuno a casa propria e ci guardiamo i nostri bei pezzetti di carta colorata ben chiusi tra quattro mura....

Che ne pensi ?
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da torinesearoma »

Molti pensano che il bilancio della federazione sia tipo quello del CONI, ma non è di questo che vorrei parlare ...

Davvero mi volete dire che collezioni costruite spendendo molte migliaia di euro l'anno avrebbero bisogno di un sostegno di qualche centinaio di euro per essere esposte all'estero?

E pensate davvero che le esclusioni delle collezioni italiane siano dovute al "peso" del paese, o non c'entrano altri aspetti?
Temi troppo di nicchia e "nazionali" sono raramente accettati all'estero, anche perché sarebbero di scarso interesse per i visitatori di altri paesi e di difficile valutazione per i giurati esteri. Invece le nostre grandi collezioni aerofilateliche, e quelle su temi che varcano i confini (come quella di Giorgio o quelle sui Ballons Monté realizzate anche dai "nostri"), vengono sempre accettate.

Infine, pensate davvero che siano questi gli eventi su cui puntare per la promozione della filatelia? La mia esperienza è che - purtroppo - più si sale nella gerarchia delle mostre, e meno gente c'è tra i quadri ... Specie a livello internazionale. Parlo a titolo personale, ma penso che il modello di queste internazionali è da ripensare, e basta dare un'occhiata al calendario delle esposizioni FIP ei prossimi anni per capire qual è la situazione ...
Paolo
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Vacallo
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Vacallo »

[quote="torinesearoma"]
Davvero mi volete dire che collezioni costruite spendendo molte migliaia di euro l'anno avrebbero bisogno di un sostegno di qualche centinaio di euro per essere esposte all'estero?
quote]

Sono d'accordo con la tua osservazione. Gli espositori a livello internazionale non esitano a spendere un patrimonio per l'acquisto dei loro "gioielli". Il montante delle quote di iscrizione e di spedizione, anche se può sembrare alto, è minimo rispoetto a quanto è stato investito nella collezione.
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali

Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2022
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Giorgio LECCESE
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

torinesearoma ha scritto:Molti pensano che il bilancio della federazione sia tipo quello del CONI, ma non è di questo che vorrei parlare ...
Caro Paolo,
benvenuto tra noi ! Sono contento che tu sia entrato nel merito.
Per rispondere alla tua domanda: no, non credo che il bilancio sia faraonico, anzi; però riconoscerai (tu stesso lo dici) che il numero di collezioni italiane all'estero non è che sia proprio "un'esagerazione". Pertanto, non stiamo parlando di cifre così elevate, insostenibili dalla Federazione.


Davvero mi volete dire che collezioni costruite spendendo molte migliaia di euro l'anno avrebbero bisogno di un sostegno di qualche centinaio di euro per essere esposte all'estero?
E' vero che molti collezionisti, che spendono anche migliaia di euro all'anno (io, aimè) possono permettersi le partecipazioni all'estero, però qui stiamo parlando non solo e non tanto di noi che già esponiamo, ma dei tanti che potrebbero farlo (nel senso che hanno belle, importanti e soprattutto inedite collezioni), ma non lo fanno.
Io non dico che costoro restano "a casina" solo perchè i costi sono elevati (quando è Commissario il buon Bolaffi, mi risulta che siano stati chiesti fino a 700-1000 euro !!!), probabilmente ci sono anche altre motivazioni (paura di fare brutta figura ? Pigrizia ? Altro ?), ma è indubbio che un alleggerimento dei costi sarebbe un favoloso incentivo.
E poi, anche per quelli come me che già espongono, se invece di "scucire" 400 euro (senza andare dietro alla collezione, ovviamente), se ne spendessero solo 100, non credi che sarebbe un incentivo ad esporre di più ?
A tutti noi fà molto più piacere spendere per arricchire la propria collezione e non per inviarla semplicemente.


E pensate davvero che le esclusioni delle collezioni italiane siano dovute al "peso" del paese, o non c'entrano altri aspetti?
Probabilmente ci sono anche altri aspetti: infatti io lo dicevo nel mio intervento precedente.
Quali sono tali aspetti secondo te ? (oltre ai temi troppo di nicchia scelti da una parte dei collezionisti italiani).


Temi troppo di nicchia e "nazionali" sono raramente accettati all'estero, anche perché sarebbero di scarso interesse per i visitatori di altri paesi e di difficile valutazione per i giurati esteri. Invece le nostre grandi collezioni aerofilateliche, e quelle su temi che varcano i confini (come quella di Giorgio o quelle sui Ballons Monté realizzate anche dai "nostri"), vengono sempre accettate.
Ti faccio presente che tutti i collezionisti del mondo scelgono, in parte, argomenti "di casa loro", non è una prerogativa esclusiva degli italiani.
Tu, però mi devi dire se secondo te è normale che ad HUNFILA 2011 siano state accettate solo 3 collezioni italiane contro ben 14 della Romania (scusa se è poco, con tutto il rispetto per i rumeni).
Giustamente i rumeni sottolineano con orgoglio la loro nutrita partecipazione in Ungheria (e non mi dire che è solo un fatto di vicinanza geografica):

Infine, pensate davvero che siano questi gli eventi su cui puntare per la promozione della filatelia?
[color=#FF0000]E perchè no ?
Ovviamente per promuovere la filatelia in Italia si devono utilizzare strumenti completamente diversi, ma io parlo di aumentare la visibilità e l'importanza della Filatelia italiana all'estero.
Cosa, secondo te, può darci più visibilità di tante belle collezioni esposte in tutto il mondo ?


La mia esperienza è che - purtroppo - più si sale nella gerarchia delle mostre, e meno gente c'è tra i quadri ... Specie a livello internazionale. Parlo a titolo personale, ma penso che il modello di queste internazionali è da ripensare, e basta dare un'occhiata al calendario delle esposizioni FIP ei prossimi anni per capire qual è la situazione ...

La mia personale esperienza dice esattamente il contrario: non ho mai visto tanta gente (semplici curiosi, collezionisti, familiari, esperti, commercianti, giurati e chi più ne ha più ne metta) nelle Esposizioni Internazionali: ti cito ad esempio quella di Parigi del 2008, a cui ho partecipato di persona.
Ti garantisco che sono rimasto stupefatto dall'organizzazione eccezionale dell'evento (con spettacoli di intrattenimento per i familiari dei filatelisti, bambini compresi, concertini, giocolieri, audiovisivi, coinvolgimento della gente nella realizzazione di una stampa con la pressa a braccio, ecc.).
A Parigi, gli amanti di filatelia, si portavano dietro tutta la famiglia per un'intera giornata, per non parlare di scolaresche intere: una cosa da vedere !
Non posso certo dire lo stesso delle Esposizioni Nazionali in Italia: zona espositiva semideserta (spesso del tutto deserta).

A presto ! Ciao:

Giorgio
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

Vacallo ha scritto:
torinesearoma ha scritto:Davvero mi volete dire che collezioni costruite spendendo molte migliaia di euro l'anno avrebbero bisogno di un sostegno di qualche centinaio di euro per essere esposte all'estero?
quote]

Sono d'accordo con la tua osservazione. Gli espositori a livello internazionale non esitano a spendere un patrimonio per l'acquisto dei loro "gioielli". Il montante delle quote di iscrizione e di spedizione, anche se può sembrare alto, è minimo rispoetto a quanto è stato investito nella collezione.


Scusa Eric, se mi permetto, ma ritengo che non stiate centrando il punto vero.

Un conto è spendere soldi per incrementare le collezioni: mi sembra del tutto normale !
Non vorrai mica portare in giro collezioni mediocri e "stitiche", visto che gli osservatori stranieri ci giudicano.
Se partiamo dal concetto che il collezionista/espositore (intendo cioè colui che non si limita a collezionare ma che si cimenta anche nelle Esposizioni) fà tutto solo per soddisfare il proprio ego e il proprio narcisismo (non dico che non ci sia anche questa componente) allora è inutile parlare di questo argomento.
Se però crediamo che ogni collezione italiana che valica i confini nazionali sia un "portabandiera" del nostro modo di fare Filatelia e rappresenti pertanto i colori nazionali (a prescindere dall'argomento trattato), allora le cose cambiano.

Io personalmente sono convinto che ogni collezione italiana presente all'estero, soprattutto se ben valutata dai giurati e che riscuota l'interesse del pubblico, sia un piccolo successo per tutta la Filatelia italiana, non solo per l'espositore proprietario di quella collezione.

Quando noi andiamo all'estero, anche se sulla targhetta c'è il nostro nome e cognome, andiamo coma "pattuglia" italiana.
Lo dimostra il fatto che le collezioni non vanno "alla spicciolata", ognuno per i fatti suoi, ma esiste un Commissario Federale che è l'interfaccia tra collezionisti, giurati, organizzatori.
Se facciamo fiasco, il fiasco non è solo dei singoli collezionisti, ma della rappresentanza italiana.

Io la vedo così. Ciao:
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da rondirob »

Sono stato a vedere Hunfila a Balatonfured nel pomeriggio di venerdi 8 aprile.
Poca luce,poco spazio,poca gente. Sono stato li un paio di ore.
Milanofil e la sua bella ,spaziosa, luminosa e organizzata Esposizione era un altro mondo
Non era abbinato nessun convegno commerciale e questo per me pare assurdo perchè i convegni attirano visitatori e per i collezionisti sono basilari. E' arrivata una scolaresca verso le 14 . Ha fatto solo casino e disturbato tutti visto il poco spazio. Cosa avranno visto,imparato questi scolari di circa 10 - 12 anni?
Dal dibattito che ho letto credo che la Federazione debba indicare agli aderenti anche DOVE andare ad esporre !
Saluti
Roberto
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

rondirob ha scritto:Sono stato a vedere Hunfila a Balatonfured nel pomeriggio di venerdi 8 aprile.
Poca luce,poco spazio,poca gente. Sono stato li un paio di ore.
Milanofil e la sua bella ,spaziosa, luminosa e organizzata Esposizione era un altro mondo
Non era abbinato nessun convegno commerciale e questo per me pare assurdo perchè i convegni attirano visitatori e per i collezionisti sono basilari. E' arrivata una scolaresca verso le 14 . Ha fatto solo casino e disturbato tutti visto il poco spazio. Cosa avranno visto,imparato questi scolari di circa 10 - 12 anni?
Dal dibattito che ho letto credo che la Federazione debba indicare agli aderenti anche DOVE andare ad esporre !
Saluti
Roberto


Roberto, hai perfettamenta ragione !
Questo è un altro dei motivi di perplessità mia nei confronti dell'organizzazione di HUNFILA 2011 (oltre a quello già espresso dell'esclusione di molti italiani).

Però, non devi prendere questa manifestazione a "paradigma" delle Esposizioni Internazionali.
Per fortuna, in genere le cose stanno in modo molto diverso.
Mi hai citato l'esempio di Milanofil: io personalmente non ci sono mai stato, ma non ho dubbi sul fatto che a Milano facciano le cose "in grande", certamente molto meglio di Balatonfured.

Non dobbiamo sempre avvilirci, perchè gli altri a volte riescono a fare molto peggio di noi (prima citavo proprio la carenza organizzativa degli ungheresi, che mi hanno persino montato i fogli al contrario!).

Però, torno a dire, HUNFILA 2011, per vari motivi, non và presa come termine di paragone. Ciao:

Giorgio
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da torinesearoma »

Vi assicuro che, salvo qualche eccezione,, non sono i costi il principale motivo che dissuade molti dei nostri maggiori collezionisti a mandare le collezioni all'estero, ma
a) il rischio, non potendo portare la collezione di persona (cosa che invece i suddetti fanno sistematicamente per le "nazionali": pensate che nelle nostre Nazionali ormai solo il 30% circa manda e/o ritira la collezione spedendola via poste o corriere)
b) la valutazione da parte di una giuria non esperta in cose italiane, fatta in pochissimo tempo, senza disporre delle fotocopie ecc.
c) la necessità di tradurre tutto in un buon inglese o altra lingua FIP (un pessimo inglese ha danneggiato a volte nostre collezioni più che se le avessero lasciate in italiano

Non concentriamoci poi troppo su Hunfila. Non era una internazionale FIP o FEPA, ma una mostra internazionale aperta alla partecipazione internazionale.
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Marco Occhipinti »

Nel tempo si è radicata dentro di me la convinzione, sempre più profonda, che nessun team di giurati potrà giudicare mai meglio la mia collezione come in una Nazionale.
I giurati nazionali vedono le collezioni crescere, trasformarsi, ne apprezzano i miglioramenti o i peggioramenti, ricevono sempre le fotocopie, hanno (o si possono procurare) le fotocopie precedenti, conoscono i collezionisti. Insomma, tutto il contrario di quanto accade in una giuria internazionale.
Personalmente, questo è l'unico motivo per cui al momento ho partecipato solo due volte ad una Internazionale.
Probabilmente riparteciperò, tra 1/2 anni, quando avrò il tempo di mettere le mani alla mia collezione.
In ogni caso, non sono i soldi che mi tengono lontano dalle competizioni internazionali: uno sforzetto economico lo si fa volentieri se si sono spesi soldi per la propria collezione e se tale sforzetto è richiesto ogni tanto.
Ha ragione Paolo quando dice che, invece, è la formula delle Internazionali che va ripensata, e profondamente aggiungo io. E non certo per iniziativa individuale di un Comitato Organizzatore di una Internazionale a Roma o sul Lago Balaton, ma a livello FIP. E oggi, nel momento in cui la FIP è sempre più FIAP e meno FEPA e FIAF, la vedo ancora più dura...

Approfitto dell'occasione per un sincero augurio di una Serena Pasqua a tutti gli Amici.

Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

torinesearoma ha scritto:Vi assicuro che, salvo qualche eccezione,, non sono i costi il principale motivo che dissuade molti dei nostri maggiori collezionisti a mandare le collezioni all'estero, ma
a) il rischio, non potendo portare la collezione di persona (cosa che invece i suddetti fanno sistematicamente per le "nazionali": pensate che nelle nostre Nazionali ormai solo il 30% circa manda e/o ritira la collezione spedendola via poste o corriere)
b) la valutazione da parte di una giuria non esperta in cose italiane, fatta in pochissimo tempo, senza disporre delle fotocopie ecc.
c) la necessità di tradurre tutto in un buon inglese o altra lingua FIP (un pessimo inglese ha danneggiato a volte nostre collezioni più che se le avessero lasciate in italiano

Non concentriamoci poi troppo su Hunfila. Non era una internazionale FIP o FEPA, ma una mostra internazionale aperta alla partecipazione internazionale.

OK, Paolo,
sicuramente è come dici tu.
Però, dando per scontato ciò che scrivi, cosa ci impedisce di lavorare anche nella direzione da me auspicata ?
In sostanza, ho l'impressione che ci si voglia girare intorno: nessuno mi dimostra che la riduzione delle spese di partecipazione alle Internazionali (molto di più alle Mondiali) sia una cosa del tutto inutile ad incentivare i collezionisti (almeno una parte di essi) a parteciparvi.
Tutti, invece, mi elencano i vari (e sacrosanti) motivi aggiuntivi, forse prevalenti, ma non certamente gli unici ed esclusivi.
E' ovvio che per un milionario spendere 700 euro solo per la partecipazione non costituisce un problema, ma per un normale collezionista (come credo siamo quasi tutti noi) non ritieni che la cosa cambi un tantino ?
Poi, ripeto, tutto quello che tu hai affermato, lo ritendo assolutamente incontrovertibile, ma non sufficiente a rendere inutile un provvedimento a mio giudizio auspicabile da parte della Federazione.

Ovviamente, io mi stò soffermando solo su uno dei tanti nostri problemi (quello economico), ma dovremmo lavorare (tutti insieme e nella stessa direzione, sennò non andiamo da nessuna parte) anche sulle altre questioni che limitano le partecipazioni a concorso.
Si comincia con il risolvere una questione e poi si passa ad un'altra: la questione da me posta, in sostanza, non esclude minimamente quelle da te poste, anzi...

BUONA PASQUA ! Ciao:

Giorgio
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

Marco Occhipinti ha scritto:Nel tempo si è radicata dentro di me la convinzione, sempre più profonda, che nessun team di giurati potrà giudicare mai meglio la mia collezione come in una Nazionale.
I giurati nazionali vedono le collezioni crescere, trasformarsi, ne apprezzano i miglioramenti o i peggioramenti, ricevono sempre le fotocopie, hanno (o si possono procurare) le fotocopie precedenti, conoscono i collezionisti. Insomma, tutto il contrario di quanto accade in una giuria internazionale.
Personalmente, questo è l'unico motivo per cui al momento ho partecipato solo due volte ad una Internazionale.
Caro Marco,
BUONA PASQUA anche a te e famiglia !
Concordo assolutamente con quanto dici.
Però, la questione da me sollevata è un'altra: fermo restando che dobbiamo fare di tutto (e di più) per incentivare le partecipazioni dei vari collezionisti "dormienti" a tutti i livelli, soprattutto nelle nostre belle Nazionali, io sottolineavo l'aspetto della visibilità degli italiani in ambito internazionale.
Sono due questioni in parte collegate, ma distinte tra loro.


Probabilmente riparteciperò, tra 1/2 anni, quando avrò il tempo di mettere le mani alla mia collezione.
In ogni caso, non sono i soldi che mi tengono lontano dalle competizioni internazionali: uno sforzetto economico lo si fa volentieri se si sono spesi soldi per la propria collezione e se tale sforzetto è richiesto ogni tanto.
Il punto è proprio questo: se uno di noi partecipa una volta ogni "morte di papa" alle Internazionali, i costi non diventano un grosso problema.
Ma è esattamente questo il punto: io ritengo auspicabile una più ampia (molto più ampia) partecipazione degli italiani all'estero: ogni collezionista di livello dovrebbe partecipare possibilmente ogni anno a tali Manifestazioni; in questo caso, credimi, i costi non diventano più un "optional".
E' chiaro che se ci limitiamo a restare a casa nostra (del tutto legittimo, per carità) non si và certo nella direzione di accrescere la nostra considerazione all'estero: è un pò come dire che "noi ce la suoniamo e noi ce la cantiamo".


Ha ragione Paolo quando dice che, invece, è la formula delle Internazionali che va ripensata, e profondamente aggiungo io. E non certo per iniziativa individuale di un Comitato Organizzatore di una Internazionale a Roma o sul Lago Balaton, ma a livello FIP. E oggi, nel momento in cui la FIP è sempre più FIAP e meno FEPA e FIAF, la vedo ancora più dura...
Bene ! E cosa stiamo aspettando ?
Un abbraccio affettuoso ! Ciao:

Giorgio


Approfitto dell'occasione per un sincero augurio di una Serena Pasqua a tutti gli Amici.

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prefil
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da prefil »

Dall'interessante dibattito mi pare risulti chiaro che, seppure con punti di vista diversi, tutti auspicheremmo una maggiore partecipazione italiana all'estero e tutti vorremmo un cambiamento nel come oggi vengono pensate ed organizzate le manifestazioni internazionali. Concordo con Marco che la preponderanza asiatica nella gestione della FIP è e sarà un duro scoglio da superare. Tralasciando per il momento la questione italiana, credo che il ripensamento della formula delle internazionali sia uno dei principali problemi della filatelia organizzata: tutte le componenti del mondo filatelico possono e, aggiungo io, devono impegnarsi in questo senso.

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Giorgio LECCESE
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da Giorgio LECCESE »

prefil ha scritto:Dall'interessante dibattito mi pare risulti chiaro che, seppure con punti di vista diversi, tutti auspicheremmo una maggiore partecipazione italiana all'estero e tutti vorremmo un cambiamento nel come oggi vengono pensate ed organizzate le manifestazioni internazionali. Concordo con Marco che la preponderanza asiatica nella gestione della FIP è e sarà un duro scoglio da superare. Tralasciando per il momento la questione italiana, credo che il ripensamento della formula delle internazionali sia uno dei principali problemi della filatelia organizzata: tutte le componenti del mondo filatelico possono e, aggiungo io, devono impegnarsi in questo senso.

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Luca

Caro Luca,

cosa possiamo fare noi in concreto ?
Hai qualche idea in merito ?
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Re: HUNFILA 2011

Messaggio da prefil »

Giorgio LECCESE ha scritto:
prefil ha scritto:Dall'interessante dibattito mi pare risulti chiaro che, seppure con punti di vista diversi, tutti auspicheremmo una maggiore partecipazione italiana all'estero e tutti vorremmo un cambiamento nel come oggi vengono pensate ed organizzate le manifestazioni internazionali. Concordo con Marco che la preponderanza asiatica nella gestione della FIP è e sarà un duro scoglio da superare. Tralasciando per il momento la questione italiana, credo che il ripensamento della formula delle internazionali sia uno dei principali problemi della filatelia organizzata: tutte le componenti del mondo filatelico possono e, aggiungo io, devono impegnarsi in questo senso.

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Caro Luca,

cosa possiamo fare noi in concreto ?
Hai qualche idea in merito ?


Personalmente non credo sia un problema risolvibile dal basso, ma dall'alto. Il ripensamento delle internazionali deve essere gestito dalle federazioni nazionali e da quelle continentali. Gli espositori e chi ha a cuore questo problema possono proporre idee, ma chi deve metterle in pratica sono altri organismi.

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