Gli "erinno-francobolli"
- Francesco Riboldi
- Messaggi: 346
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 0:34
Gli "erinno-francobolli"
Con il temine erinnofili solitamente si intendono dei "bolli chiudilettera" molto simili ai francobolli ma che non hanno mai avuto, salvo rare e discutibili eccezioni (vedi Mussolini rosa), valore né postale né fiscale. La loro funzione era quella di ricordare, commemorare un evento passato o presente, annunciare un evento futuro, o anche fare della semplice propaganda, informare e/o veicolare messaggi pubblicitari.
Sotto questo profilo i "bolli chiudilettera" erano assimilabili più ai manifesti che non ai francobolli e proprio per questo motivo la loro esecuzione grafica rispondeva e si basava su criteri diversi da quelli che solitamente ispiravano il francobollo.
In un certo periodo storico, però, invalse l'uso di trasformare i francobolli in erinnofili : tutti noi ricordiamo bene la produzione "semi-industriale" di francobolli con soprastampe, attribuite ai vari comitati di liberazione, apparse nel primo dopo guerra. Gran parte di queste soprastampe erano dovute all'opera di semplici privati e/o commercianti che avevano, come scopo principale, quello di fregare i collezionisti filatelici ma, sempre nello stesso periodo, comparvero anche dei francobolli (di solito fuoricorso) soprastampati per essere usati come dei veri e semplici chiudilettera, ovvero, degli erinnofili a tutti gli effetti. Il motivo ? Probabilmente perché, vista la facilità con la quale ci si poteva procurare discrete quantità di questo materiale (francobolli) da soprastampare, non valeva la pena progettare e far eseguire una nuova vignetta, bastava solo eseguire la soprastampa, ovviamente c'erano anche i casi in cui uno specifico francobollo (o serie di francobolli) poteva, a sua volta, assumere un significato particolare e perfettamente calzante con il messaggio da veicolare attraverso questo ibrido che, nel titolo, ho fantasiosamente chiamato "erinnofrancobollo".
Qui di seguito ne riporto alcuni esempi in mio possesso. Sicuramente ve ne sono molti altri in circolazione e sarebbe interessante che chi ne ha ce li mostrasse.
Chiudilettera realizzato dalla Cassa di Risparmio di Lucca per pubblicizzare il "Prestito della Libertà" del 1954.
Francesco
Sotto questo profilo i "bolli chiudilettera" erano assimilabili più ai manifesti che non ai francobolli e proprio per questo motivo la loro esecuzione grafica rispondeva e si basava su criteri diversi da quelli che solitamente ispiravano il francobollo.
In un certo periodo storico, però, invalse l'uso di trasformare i francobolli in erinnofili : tutti noi ricordiamo bene la produzione "semi-industriale" di francobolli con soprastampe, attribuite ai vari comitati di liberazione, apparse nel primo dopo guerra. Gran parte di queste soprastampe erano dovute all'opera di semplici privati e/o commercianti che avevano, come scopo principale, quello di fregare i collezionisti filatelici ma, sempre nello stesso periodo, comparvero anche dei francobolli (di solito fuoricorso) soprastampati per essere usati come dei veri e semplici chiudilettera, ovvero, degli erinnofili a tutti gli effetti. Il motivo ? Probabilmente perché, vista la facilità con la quale ci si poteva procurare discrete quantità di questo materiale (francobolli) da soprastampare, non valeva la pena progettare e far eseguire una nuova vignetta, bastava solo eseguire la soprastampa, ovviamente c'erano anche i casi in cui uno specifico francobollo (o serie di francobolli) poteva, a sua volta, assumere un significato particolare e perfettamente calzante con il messaggio da veicolare attraverso questo ibrido che, nel titolo, ho fantasiosamente chiamato "erinnofrancobollo".
Qui di seguito ne riporto alcuni esempi in mio possesso. Sicuramente ve ne sono molti altri in circolazione e sarebbe interessante che chi ne ha ce li mostrasse.
Chiudilettera realizzato dalla Cassa di Risparmio di Lucca per pubblicizzare il "Prestito della Libertà" del 1954.
Francesco
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Re: Erinnofrancobolli ?
Grazie Francesco
per aver introdotto questo argomento.
Sicuramente i pezzi che tu hai mostrato sono erinnofili perchè nascono per ricordare qualcosa.
Mi chiedo solo se al tempo fosse lecito, ma evidentemente lo era, prendere una carta valore
e a tutti gli effetti compiere una azione di "demonetizzazione".
E lo si può fare ancora oggi' Ci sono esempi moderni?
Non vorrei andare fuori tema ma mi chiedo:
essendo anche un intero postale una carta valore, possiamo considerare
erinnofili anche quegli interi che vengono soprastampati con i loghi delle manifestazioni, tipo questo?
sergio
per aver introdotto questo argomento.
Sicuramente i pezzi che tu hai mostrato sono erinnofili perchè nascono per ricordare qualcosa.
Mi chiedo solo se al tempo fosse lecito, ma evidentemente lo era, prendere una carta valore
e a tutti gli effetti compiere una azione di "demonetizzazione".
E lo si può fare ancora oggi' Ci sono esempi moderni?
Non vorrei andare fuori tema ma mi chiedo:
essendo anche un intero postale una carta valore, possiamo considerare
erinnofili anche quegli interi che vengono soprastampati con i loghi delle manifestazioni, tipo questo?
sergio
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Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".
I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
STAFF
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- Ivano Abbatantuono
- Messaggi: 376
- Iscritto il: 11 febbraio 2015, 18:41
Re: Erinnofrancobolli ?
Non so se si possa parlare di demonetizzazione Sergio, molti esempi postati sopra non recano annulli del valore postale, anche se trattasi normalmente di francobolli ormai fuori corso e quindi non più spendibili per il servizio postale.
A maggior ragione dubito che una cartolina postale - eventualmente in corso - e non "demonetizzata" ma semplicemente "arricchita" con aggiunte pubblicitarie possa costituire erinnofilo, ma in questo alzo le mani e mi rimetto alle vs. considerazioni in quanto non sono competente di erinnofili (che peraltro mi piacciono assai!).
A maggior ragione dubito che una cartolina postale - eventualmente in corso - e non "demonetizzata" ma semplicemente "arricchita" con aggiunte pubblicitarie possa costituire erinnofilo, ma in questo alzo le mani e mi rimetto alle vs. considerazioni in quanto non sono competente di erinnofili (che peraltro mi piacciono assai!).
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
su ebay mi trovi qui : http://www.ebay.it/sch/abba_ivan/m.html ... pg=&_from=
per contatti, scrivimi su : ivantea@alice.it
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Re: Erinnofrancobolli ?
Allargavo agli interi perchè sono oggetti postali che nella loro "interezza" sono da considerarsi
allo stesso livello di un francobollo.
Concordo sul fatto che il termine "demonetizzazione" forse non è corretto.
Mi chiedo ancora però se sia lecito prendere una carta valore, soprastamparla e farne un erinnofilo
piuttosto che crearlo exnovo.
sergio
allo stesso livello di un francobollo.
Concordo sul fatto che il termine "demonetizzazione" forse non è corretto.
Mi chiedo ancora però se sia lecito prendere una carta valore, soprastamparla e farne un erinnofilo
piuttosto che crearlo exnovo.
sergio
Sergio De Benedictis
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- virgilio.terrachini
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- Iscritto il: 9 ottobre 2014, 14:18
- Località: Genova e Porto San Giorgio (FM)
Re: Erinnofrancobolli ?
- Il prestito della Libertà venne regolarmente venduto presso gli uffici postali di Viareggio, raramente utilizzato per posta (quello in foto presenta la varietà 1954)
- Anche Firenze e Venezia si conoscono passati per posta e regolarmente annullati.
- l'unica emissione veramente di fantasia e di molto postuma alla data dell'8 maggio 1945 è l'Asse soprastampata.
- Gli interi IPZS sono utilizzabili normalmente per l'uso postale.
Quindi, secondo me, non possono essere classificati come erinnofili.
Al massimo come soprastampe private su francobolli in corso.
L'erinnofilo è sempre privo di valore di affrancatura - al massimo presenta un valore come contributo di beneficenza.
- Anche Firenze e Venezia si conoscono passati per posta e regolarmente annullati.
- l'unica emissione veramente di fantasia e di molto postuma alla data dell'8 maggio 1945 è l'Asse soprastampata.
- Gli interi IPZS sono utilizzabili normalmente per l'uso postale.
Quindi, secondo me, non possono essere classificati come erinnofili.
Al massimo come soprastampe private su francobolli in corso.
L'erinnofilo è sempre privo di valore di affrancatura - al massimo presenta un valore come contributo di beneficenza.
- Francesco Riboldi
- Messaggi: 346
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 0:34
Re: Erinnofrancobolli ?
I "francobolli", che ho mostrato sopra, quando hanno ricevuto la soprastampa erano fuoricorso e non avevano alcuna validità postale ma non solo, non erano neppure francobolli dello stato italiano perchè l'RSI per l'amministrazione italiana dell'epoca era considerata come uno stato estero che nulla aveva a che fare con il Regno d'Italia (prima) e/o la Repubblica Italiana (poi). Legalmente erano solo dei pezzi di carta di uno stato che non esisteva più o comunque era in dissolvimento e considerato finito nei territori liberati.
Il fatto che alcuni pezzi siano passati per posta o , addirittura, che fossero acquistabili presso alcuni uffici postali, a mio avviso non cambia il fatto che fossero comunque e sempre realizzazioni private ottenute usando fogli di "carta" già perforati e privi di un qualsiasi valore o qualsivoglia coinvolgimento postale. In posta è sempre passato di tutto! Nei primi anni '50 Giovannino Guareschi aprì, sul Candido, una rubrica per i lettori intitolata : "il museo degli orrori postali" dove si invitavano i lettori a scrivere alla direzione del giornale affrancando la loro missiva con francobolli di fantasia, preferibilmente von vignette a sfondo satirico (erinnofili?). Più del 90% dei pezzi arrivò regolarmente senza essere tassato.
Francesco
Il fatto che alcuni pezzi siano passati per posta o , addirittura, che fossero acquistabili presso alcuni uffici postali, a mio avviso non cambia il fatto che fossero comunque e sempre realizzazioni private ottenute usando fogli di "carta" già perforati e privi di un qualsiasi valore o qualsivoglia coinvolgimento postale. In posta è sempre passato di tutto! Nei primi anni '50 Giovannino Guareschi aprì, sul Candido, una rubrica per i lettori intitolata : "il museo degli orrori postali" dove si invitavano i lettori a scrivere alla direzione del giornale affrancando la loro missiva con francobolli di fantasia, preferibilmente von vignette a sfondo satirico (erinnofili?). Più del 90% dei pezzi arrivò regolarmente senza essere tassato.
Francesco
- Francesco Riboldi
- Messaggi: 346
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 0:34
Re: Erinnofrancobolli ?
Qui di seguito riporto alcuni esempi della corrispondenza inviata al Candido che ho citato sopra.
E' una piccola parte di un più ampio faldone contenente oltre 120 pezzi che, attualmente, è conservato presso la Fondazione Mondadori a Milano.
Francesco
E' una piccola parte di un più ampio faldone contenente oltre 120 pezzi che, attualmente, è conservato presso la Fondazione Mondadori a Milano.
Francesco
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- Ivano Abbatantuono
- Messaggi: 376
- Iscritto il: 11 febbraio 2015, 18:41
Re: Erinnofrancobolli ?
Incredibile .... fantastico!
A parte le "affrancature" meno riconoscibili e a parte i francobolli ASI quelle più notevoli sono le caricature "montate" sui pezzi dell'Italia al lavoro, che anche un bimbo avrebbe notato!
Bel pezzo di storia, postale o meno che sia!
Rev LB Feb 2022
A parte le "affrancature" meno riconoscibili e a parte i francobolli ASI quelle più notevoli sono le caricature "montate" sui pezzi dell'Italia al lavoro, che anche un bimbo avrebbe notato!
Bel pezzo di storia, postale o meno che sia!
Rev LB Feb 2022
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
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