Beppe e Francesco (e chiunque altro competente in materia) possono naturalmente intervenire per ogni eventuale modifica/miglioria ecc.
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Prima di tutto occorre fare delle prove con lo scanner, col medesimo francobollo, verificando che lo scanner non tenda ad accentuare o sminuire i vari colori.
Al riguardo agire sui pulsanti che si trovano nella finestra principale del programma di scansione, il Twain dello scanner.
Alla finestra è possibile accedere anche dalla barra dei menù; dalla stessa si accede anche ad altre finestre dalle quali si possono impostare moltissimi altri parametri da usare temporaneamente o permanentemente.
E' possibile salvare diverse impostazioni, ad esempio francobolli a 300dpi e buste a 150dpi.
Importante: il Colore con Deretinatura, se presente, non deve essere usata per i francobolli; tale opzione è ottima per le fotografie, ma se viene usata coi francobolli scompaiono i segni della bulinatura: provare su un 100 lire democratica una scansione senza deretinatura ed una con, e verificare l'immagine.
Non comprimere mai l'immagine di un francobollo più del 30%, perché non si guadagna molto in dimensioni del file ma si perde parecchio in qualità e dettagli dell'immagine.
Si possono usare 300 o ancor meglio 600dpi e poi ridurre le dimensioni di stampa ma non i pixel dell'immagine, di modo che essa risulterà un po' più piccola ma con miglior definizione. A tal fine agire nella finestra "Riduci immagine", tenendo d'occhio le dimensioni in pixel mentre si riducono quelle di stampa; ricordarsi anche che per inserirla in un messaggio del forum è necessario non superare i 600 pixel in orizzontale.
E' molto importante tagliare il bordo superfluo: al riguardo si seleziona l'immagine del francobollo con un paio di millimetri di bordo, e si usa il comando "Ritaglia" viene ritagliata la parte fuori della selezione, mentre con "Taglia" viene tagliata la parte selezionata.
Le caratteristiche di temperatura del colore del monitor andrebbero dai 5.000 ai 7.000 gradi Kelvin; anche in questo caso meglio fare delle prove con l'immagine raffrontata al francobollo originale, e non tenere il monitor troppo luminoso né troppo contrastato, perché la troppa luminosità provoca bruciore agli occhi oltre a sfalsare i colori.
Variazioni di luminosità, contrasto, ombre od altro vanno fatte in anteprima della scansione e non dal programma di ritocco fotografico; anche in questa evenienza si possono fare delle prove per verificare cosa sia meglio.
Le ombre, accentuandole, danno risalto alla filigrana.
Per le effigi in rilievo, per gli annulli sbiaditi o deboli, fare sempre delle prove controllando la resa dalla finestra dell'anteprima.
Nel salvataggio non tutti i programmi di fotoritocco lavorano allo stesso modo con riferimento al formato JPG, che è quello più comunemente adottato per le immagini.
Ad esempio Paint Shop Pro con una compressione del 30% comprime del 30%, mentre Photo Shop lavora al contrario: scegliendo infatti una compressione del 30% comprime invece del 70% e addio ai dettagli.
Per certi dettagli può risultare migliore una compressione solo del 20 o 10%: fare delle prove con la stessa scansione, salvarla come TIFF (non compressa), o compressa con algoritmo LZW che è senza perdita dati (tipo lo ZIP), poi aprire la TIFF e salvarla come JPG compressa al 30%, riaprire la TIFF e salvarla come JPG compressa al 20%, riaprire la TIFF e salvarla come JPG compressa al 10%, e naturalmente comparare le differenze di dimensioni e dettaglio delle immagini.
Con i francobolli salvati in JPG, non usare i ritocchi sull'artefatto che falserebbero il dettaglio dell'immagine.
Per migliorare la "calibrazione cromatica" dello scanner è possibile ricorrere ad una "immagine campione" (della quale sono quindi noti i parametri colorimetrici, in passato, alcuni scanner di un certo livello, ne avevano almeno due in dotazione, una fotografia ed una diapositiva per le trasparenze), di questa immagine si fa una scansione e grazie ad un profilo base (sempre fornito da chi produce lo scanner), si corregge la taratura dello scanner per pareggiare i valori letti.
E' opportuno procedere anche alla taratura del monitor (procedura non semplice, sopratutto con monitor commerciali "comuni"..... altro paio di maniche sono i modelli professionali che hanno spesso un loro software di taratura ed uno strumento apposito), operazione al cui termine si otterrà sullo schermo una visualizzazione di quanto acquisito esattamente rispondente alla realtà.
Infine ci sarebbe anche la calibrazione cromatica della stampante, ma qui.... sono dolori, ci sono fior di software e di strumenti di calibrazione ma...... i prezzi li relegano nella fascia di utenze professionali (fotolito e simili).
Al link che segue trovate tutta la procedura raccontata attraverso una sequenza di immagini, per adesso senza didascalie, ma già di per se stesse molto esplicative.
Tutorial Scanner
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Luca
P.S.
Dal vecchio Forum - Contributi di Beppe Mosso (CoguaroB) e Francesco Coppola
per cui allego il link diretto, consiglio di leggerlo, non è pesante da aprire. 
