



Ivano Abbatantuono ha scritto: 5 febbraio 2019, 8:59 Chiedo scusa in anticipo per la mia ignoranza, ma grazie a voi qualcosa imparo ogni giorno.
Ok, partiamo dal pigmento e diamo per scontato che sia stato sempre lo stesso.
Ma già questo è di fatto impossibile, trattandosi di un francobollo prodotto per decine di anni e in decine di milioni di esemplari; mi sembra peraltro plausibile che la stessa composizione del pigmento (che a sua volta ritengo non possa essere sempre e sistematicamente della stessa identica "base chimica" per i vari contesti in cui sarà stato prodotto nel tempo), possa, nella varietà di forniture, nel tempo e nei mescolamenti, produrre non soltanto tonalità differenti, ma anche diversificare il tipo stesso di colore.
Aggiungo che fenomeni quali l'ossidazione (seppure, orientativamente, tendente al marrone-rosso) ben possono avere influenzato il colore, influenzandone la base "gialla". E altrettanto fenomeni come le muffe, tendenzialmente miranti al grigio-azzurro, ferme le differenze tra i tipi di muffa.
E' chiaro, altresì, che operazioni di "artigianato" per modificare i colori potrebbero avere un appiglio logico, potendosi facilmente trasformare un pezzo di nessun valore in qualcosa del valore di qualche euro, almeno per gli amanti delle varietà, quindi ..... condivido gli appelli alla prudenza![]()
Eccome se ce ne sono!Danis 33 ha scritto: 5 febbraio 2019, 16:36 nessuno ha chiesto a MCK quale sarebbero le sorprese![]()
vi sono varieta` o curiosita`( riconoscibili tramite la lampada wood) non riportate dai cataloghi?
Danis
Iubal ha scritto: 4 febbraio 2019, 20:41 ... Io la penso come te in quanto a questa serie, in primis per l'incisore Nestore Leoni, grande personaggio e miniaturista italiano (andate a scoprire quello che ha realizzato e rimarrete di stucco!).
Michele,mikonap ha scritto: 9 febbraio 2019, 6:00Iubal ha scritto: 4 febbraio 2019, 20:41 ... Io la penso come te in quanto a questa serie, in primis per l'incisore Nestore Leoni, grande personaggio e miniaturista italiano (andate a scoprire quello che ha realizzato e rimarrete di stucco!).![]()
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Per chi abbia voglia di vedere Nestore Leoni autore del bozzetto, poi inciso da Alberto Repettati, di questa serie ecco il suo volto tratto da un filmato dell'Istituto Luce (vedi https://www.youtube.com/watch?v=wfOI-nyM3aM)
Nestore Leoni.jpg
michele
Mi scuso per il ritardo . Oggi ho riletto il topic e sono "tornato" alla mia prima "passione": i leoni...mikonap ha scritto: 4 febbraio 2019, 9:46
Mi farebbe piacere che chi possiede esemplari tipo 1920-1921 posti le immagini![]()
michele
Wow ...grazie, hai risposto in modo esauriente ad un sacco di domande che mi ponevo sul 5c e faticavo a trovare le informazioni...GRAZIE!mikonap ha scritto: 2 febbraio 2019, 11:50cirneco giuseppe ha scritto: 2 febbraio 2019, 11:05
Conosco il verde azzurro, ma questo mi sembra solo azzurro.ciao Pino
Per sintetizzare, i colori ritrovati sono questi
colori Rn.jpg
tra questi colori (all'inizio volutamente scelti con annulli a barre per non farsi condizionare dalle date) quelli più gialli sono della tiratura di Roma, come quello di confronto che presenti (1926), la maggioranza sono della tiratura di Torino
All'epoca feci un grafico statistico per date di annullo riferito alla presenza con data certa nei miei accumuli, da cui riscontrai tonalità anomale tra il 1920 ed il 1921, n.6 dell'immagine precedente.
grafico osserv.jpg
Ho rifatto la ripresa degli esemplari del 1920 ad alta risoluzione
Leoni 5c - 1920 FR.jpg
la prima riga è costituita dai colori classici della tiratura di Torino, la seconda e terza dai colori anomali che io definisco verde acqua e turchese.
Quello cerchiato è un turchese, penso che sia quello che definisci verde azzurro
qui lo vedete a maggiore risoluzione affiancato da una simulazione che elimina il colore dovuto all'invecchiamento della carta.
Leoni 5c - 1920 part orig-corr.jpg
Qui ho affiancato due colori (originali da ripresa) del 1920 ai tuoi campioni
Leoni5centazzurro v2 FR.jpg
Come si può vedere dall'analisi cromatica, se pure quello che definisco turchese abbia una leggera dominante verde in più del tuo, sono molto vicini nella scala cromatica, contrariamente all'altro mio esemplare (Torino) ed al tuo di riferimento (Roma).
Che il tuo azzurro abbia potuto avere uno sbiancamento chimico della carta (ci sono anche prodotti specifici per filatelia), che avrebbe portato ad una perdita della dominante gialla, è un'ipotesi da verificare, visto anche l'aspetto un po' degradato (io di solido lo definisco spugnoso) della carta.
Facciamoci tutti una riflessione.
michele
piersant ha scritto: 14 settembre 2019, 12:03 Posto questi due Leoni, sono nuovi con gomma integra e pertanto non hanno subito lavature o trattamenti vari: la differenza di colore è evidente. Leggendo i vari post si può dire che quello grigio-verde ( ha gomma bellissima e bianca) è di Torino ed il secondo verde -giallo è un Roma?![]()
Leoni.jpg
Non penso possa avere un plattaggio, se fosse un difetto costante sulla tavola sarebbe già stato scoperto da molto tempo. Penso si tratti di un difetto occasionale, sul come possa essersi generato bisogna chiedere agli esperti di stampa tipografica.maurochiaro1 ha scritto: 5 marzo 2020, 14:24 Salve a tutti, mi riaggancio a questo vecchio post
per mostrarvi una curiosità trovata su uno dei tanti Leoni
in mio possesso. Per definirla variante ce ne vorrebbero altre
e poi bisognerebbe plattarla. Intanto ve la mostro poi se vorrete
mi postate che ne pensate.
Io un'idea ce l'avrei , potrebbe essere un frammento di una
parte di cornice che si è incastrato, oppure della stessa T che è rotta in mezzo.
Aspetto vostri pareri
Grazie
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Andy66 ha scritto
Non penso possa avere un plattaggio, se fosse un difetto costante sulla tavola sarebbe già stato scoperto da molto tempo. Penso si tratti di un difetto occasionale, sul come possa essersi generato bisogna chiedere agli esperti di stampa tipografica.
Ho trovato interessante l'anomialia che ci hai presentatomaurochiaro1 ha scritto: 5 marzo 2020, 14:24 Salve a tutti, mi riaggancio a questo vecchio post
per mostrarvi una curiosità trovata su uno dei tanti Leoni
in mio possesso. Per definirla variante ce ne vorrebbero altre
e poi bisognerebbe plattarla. Intanto ve la mostro poi se vorrete
mi postate che ne pensate.
Io un'idea ce l'avrei , potrebbe essere un frammento di una
parte di cornice che si è incastrato, oppure della stessa T che è rotta in mezzo.
Aspetto vostri pareri
Grazie
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maurochiaro1 ha scritto: 30 marzo 2020, 11:48 Ciao Michele, sono contento che l'aspirante varietà che ho proposto ti abbia intrigato, ovviamente
tutto ciò da te riportato è per me oro colato dal momento che la passione filatelica a me si è manifestata
seriamente solo dopo la pensione, quindi seguendoti spesso sul forum ho avuto modo di apprezzare la tua competenza.
Quanto all'oggetto del post, per me sta diventando una splendida mania. Cerco ovunque un leoncino gemello , ma
finora con scarsi risultati e, non avendo esemplari in grande quantità , controllo in rete per quello che è possibile.
Ti ringrazio e ti saluto
Mauro
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