"In corso particolare" - "Autoprestazione"

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Francesco Riboldi
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"In corso particolare" - "Autoprestazione"

Messaggio da Francesco Riboldi »

Ciao a tutti,
ho ricevuto la risposta di Nino Barberis (che ho postato nel settore riservato a Filatelica) ed unitamente a questa un quesito che Nino inteva porre agli esperti del Forum.
Qui di seguito allego copia dell'originale.
Chi ne sa qualcosa può rispodere in questo settore, poi penserò io a far pervenire i risultati delle nostre indagini a Nino.
SALVA0032.JPG
Ciao: Francesco
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Marco4x4
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Marco4x4 »

Ciao Francesco,

questo il mio modestissimo contributo:

http://www.postaesocieta.it/magazzino_t ... colare.htm

oggi, tale servizio è espletato quasi esclusivamente da corrieri come Teosend.

Ciao:
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giandri
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da giandri »

Non sono un esperto di tariffe, collezionando francobolli nuovi, ma posso provare a dare solo una testimonianza, anche se sono convinto che si tratti di cose note a Nino Barberis.
Soprattutto in occasione di gare d'appalto c'era l'abitudine di cercare di essere gli ultimi a presentare l'offerta, a ridosso dell'orario di scadenza della gara (spesso le fatidiche "entro le ore 12.00 del...").
Il famoso plico chiuso, sigillato con ceralacca, doveva essere recapitato a mezzo posta.
Accadeva che il concorrente preparasse il plico raccomandato, si recasse in Posta per l'affrancatura e la registrazione della raccomandata e la Posta glielo "affidasse in corso particolare" non potendo garantire la consegna entro le ore 12.00 del...
L'interessato portava così il plico, affrancato e registrato dalle Poste, alla stazione appaltante un attimo prima lo scoccare delle fatidiche ore 12.00. Si faceva firmare la ricevuta della raccomandata e l'eventuale cartolina di avviso di ricevimento dall'impiegato addetto.
La tariffa dell'affrancatura era quella relativa all'oggetto postale che spediva.
Sto parlando degli anni Novanta.
Un paio di anni fa, quando esisteva ancora la differenza tra posta ordinaria e posta prioritaria, chiesi ad un impiegato se esisteva ancora la tariffa per il corso particolare: mi rispose di sì, ed era quella per l'invio di una lettera per corriere prioritario.
Tutto qui.
Una persona che potrebbe dare precise informazioni potrebbe essere l'amico Giovanni Salvaderi.
Ciao
Ciao:
Andrea Bizio Gradenigo
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cirneco giuseppe
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da cirneco giuseppe »

Andrea, le mie conoscenze sono un po' diverse dalle tue, ma solo per esperienza personale.
In caso di gara d'appalto si fa in modo di far arrivare per primi la propria offerta, perchè a parità di percentuale di ribasso vince quella arrivata prima.
Quindi ci si reca alla posta con la nostra raccomandata già pronta e con su scritto in bella vista "inoltro in corso particolare"; questa scritta è importante per poterla consegnare a mano e quindi al posto del personale autorizzato (postino).
Infine, dopo che l'impiegato postale ha registrato ed annullato la nostra raccomandata, la si consegna all'Ufficio Archivio o Registrazione o in Amministrazione (dipende dall'Ente appaltante) che registra la data e l'ora di consegna.
Non c'è bisogno della ricevuta di ritorno perchè la ricevuta di avvenuta consegna la da' l'impiegato dell'Ente appaltante direttamente a chi consegna la raccomandata.
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Andrea61
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Andrea61 »

La mia unica esperienza diretta con qualcosa del genere risale al 1983 quando feci domanda per la borsa CNR per laureandi. Portai il plico con la mia documentazione alla sede del CNR a P.le Aldo Moro a Roma (all'epoca vivevo a Roma e frequentavo La Sapienza che era ancora l'unica Università a Roma) ed un impiegato mi rilascio una ricevuta. La possibilità di consegna a mano era contemplata dal bando del concorso.

Niente Poste, niente corso particolare........... :tri:

Comunque, anni fa Riggi di Numana pubblicò sulla rivista dell'Unione Filatelica Subalpina un lungo articolo a puntate sul corso particolare. Non ricordo ora se riportasse le tariffe, ma Nino Barberis non può non avere quei fascicoli!
Andrea

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giandri
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da giandri »

cirneco giuseppe ha scritto:Andrea, le mie conoscenze sono un po' diverse dalle tue, ma solo per esperienza personale...
Pino, dipende probabilmente dal tipo di gara, di ente appaltante. Ricordo che si vedevano in attesa davanti all'ufficio protocollo magari due concorrenti in attesa di... arrivare per ultimi.
Ognuno aveva due buste (ma questo non si potrebbe dire :fii: :fii: :fii: ): busta A se la presento prima di Tizio, busta B se Tizio presenta prima di me...
Insomma, non si può dire, ma sai che per certe aste c'erano accordi sotto banco anche fra i concorrenti... :fii: :fii: :fii:
Ciao ;-)
Ciao:
Comunque al di là di questi dettagli, mi sembra che le procedure che possiamo raccontare Pino ed io siano sostanzialmente analoghe.
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cirneco giuseppe
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da cirneco giuseppe »

giandri ha scritto:
cirneco giuseppe ha scritto:Andrea, le mie conoscenze sono un po' diverse dalle tue, ma solo per esperienza personale...
Pino, dipende probabilmente dal tipo di gara, di ente appaltante. Ricordo che si vedevano in attesa davanti all'ufficio protocollo magari due concorrenti in attesa di... arrivare per ultimi.
Ognuno aveva due buste (ma questo non si potrebbe dire :fii: :fii: :fii: ): busta A se la presento prima di Tizio, busta B se Tizio presenta prima di me...
Insomma, non si può dire, ma sai che per certe aste c'erano accordi sotto banco anche fra i concorrenti... :fii: :fii: :fii:
Ciao ;-)
Ciao:
Comunque al di là di questi dettagli, mi sembra che le procedure che possiamo raccontare Pino ed io siano sostanzialmente analoghe.


Ecco, questa della gara all'ultimo secondo non la sapevo. :mmm:
S'impara sempre qualcosa. :clap: :clap:
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Giovanni Salvaderi
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Ciao: Ciao: Eccomi qua. purtroppo non sono in possesso di tariffari inerenti al tipo di spedizione. a mio modesto parere confermo che la sped. "in corso particolare" è praticamente la mamma della data certa attraverso la quale si verifica la non scadenza del bando o gara che dir si voglia per la presentazione della domanda. Le banche usano la data certa per dare comunicazioni a sè stesse di cambiali altrui (es.) Il corso particolare determinava anch'esso la validità nei termini nelle gare d'asta e probabilmente certi "trucchetti esistevano per aggiudicarsele ma penso che negli appalti principalmente valesse il motto "arrivo prima ed offro di più, considerando comunque le gare al ribasso, meccanismo che ovviamente conosco poco.
(doppia busta) :-)) :-)) :-)) In sostanza sono due servizi che permettono la gestione del recapito da parte dell'interessato che poi effettuava personalmente. Confermo che la tariffa era, in corso particolare , quella del tipo di spedizione (Obbligatoria la racc. Sbaglio ??) poichè allora era l'unica con registrazione. Non ricordo in corso particolare in ordinari, ed attualmente è un servizio ormai raro mentre la data certa continua ad essere usata costantemente da banche e servizi di riscossione autorizzati che portano foglietti volutamente entro i 20 gr. e con un prioritario vanno via felici. Non era richiesta ricevuta di ritorno poichè consegnata personalmente e con registrazio dell'ente protocollante
Purtroppo non penso di avervi detto niente di nuovo :OOO: :OOO:
Mi dirai allora perchè l'hai scritto :-)) :-))
Risposta: sono felicissimo di contribuire al forum con le mie piccole opinioni
giovanni salvaderi
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Francesco Riboldi
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Francesco Riboldi »

Da quanto fino qui si è detto, mi sembra di desumere che in realtà non vi fosse una particolare voce tariffaria relativa a questo servizio ma, semplicemente, venissero applicate le normali tariffe previste per il regolare inoltro attraverso il servizio postale.
Il ritrovamento di affrancature con importi elevati sarebbe giustificato dal particolare uso accennato nei messaggi precedenti (carteggi voluminosi e pesanti per gare d'appalto o altre cose simili), che giusificherebbe anche il ricorso a tale particolare sistema di recapito da parte dell'utente.
A questo punto l'unica cosa da verificare è se gli importi di diverse decine di migliaia di vecchie Lire, cui fa cenno Nino, fossero possibili da ottenere con le normali tariffe vigenti all'epoca (dei semplici multipli) o comportassero anche il calcolo di qualche altro servizio acessorio.
Ho capito bene o sbaglio?

Ciao: Francesco
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spcstamps
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da spcstamps »

Ciao Francesco,

ho raggiunto, leggendo le informazioni forniteci dagli amici che hanno risposto al tuo appello, le stesse tue conclusioni.

Molto interessante!!!

:clap: :clap: :clap:

Ciao:
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Giovanni Salvaderi
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Francesco Riboldi ha scritto:Da quanto fino qui si è detto, mi sembra di desumere che in realtà non vi fosse una particolare voce tariffaria relativa a questo servizio ma, semplicemente, venissero applicate le normali tariffe previste per il regolare inoltro attraverso il servizio postale.
Il ritrovamento di affrancature con importi elevati sarebbe giustificato dal particolare uso accennato nei messaggi precedenti (carteggi voluminosi e pesanti per gare d'appalto o altre cose simili), che giusificherebbe anche il ricorso a tale particolare sistema di recapito da parte dell'utente.
A questo punto l'unica cosa da verificare è se gli importi di diverse decine di migliaia di vecchie Lire, cui fa cenno Nino, fossero possibili da ottenere con le normali tariffe vigenti all'epoca (dei semplici multipli) o comportassero anche il calcolo di qualche altro servizio acessorio.
Ho capito bene o sbaglio?




Ciao: Ciao: A quanto ricordo l'operazione eseguita era semplicemente pesare, controllare la giusta affrancatura di quel porto, annullare col timbro e riconsegnare il plico al cliente. Obbiettivamente non mi sembra che dovevamo applicare servizi accessori. Le affrancature molto alte confermo, erano conseguenziali ai faldoni presentati che molto spesso erano decisamente pesanti e voluminosi. Per Giandri, la tariffa prioritaria per l'inoltro in corso particolare di due anni fà era già considerata data certa e quindi è per questo che l'impiegata ti ha confermato l'esistenza di essa.
In sostanza, non esisteva un tariffario specifico per quel servizio. (In corso particolare).
:leggo: :leggo: Felice di aver contribuito molto modestamente, vedo comunque che avete studiato il compito a casa. VOTO 8 :-)) :-))
Ciao: Ciao:
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cirneco giuseppe
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da cirneco giuseppe »

Più volte ho portato in posta per "inoltro in corso particolare" buste tipo A4 conteneti oltre l'offerta, anche il bando di gara d'appalto debitamente firmato per "presa visione", oltre disegni ed a volte anche delle schede tecniche del materiale impiegato. Va da sè che l'importo della raccomandata diventava notevolmente pesante.
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giandri
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da giandri »

Giovanni Salvaderi ha scritto:....Per Giandri, la tariffa prioritaria per l'inoltro in corso particolare di due anni fà era già considerata data certa e quindi è per questo che l'impiegata ti ha confermato l'esistenza di essa....
Ma come mai tariffa di posta prioritaria per avere una data, quando sarebbero bastati 45 centesimi, se non addirittura 23 centesimi come richiesti per un semplice annullo?
Ciao
Ciao:
Andrea Bizio Gradenigo
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Giovanni Salvaderi
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Ciao: Molto sinceramente non lo capisco nemmeno io. Potrebbe essere stata una scelta dell'Azienda di tariffa, smercializzazione del prioritario, divulgazione del fb. :mmm: :mmm:
Ciao: Ciao:
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strino
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da strino »

solo per notizia,
io ho delle buste degli anni 1959/1960 affrancate con quartine dei vari francobolli (Duse, Lourdes, ecc.), con l'annullo del giorno di emissione ed un bel timbro grande IN CORSO PARTICOLARE.
probabilmente era un filatelico che si autoproduceva le FDC e non voleva rischiare che andassero perse nel viaggio postale.
le tariffe sono diverse, nel senso che derivano dal valore del bollo in quartina, ma credo bastasse il minimo per la lettera semplice del tempo, per avere indietro la busta.
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Andrea61
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Andrea61 »

Un piccolo contributo:

lettcp.jpg
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Ciccio
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Ciccio »

Rispolverando dei raccoglitori che non toccavo da anni ho trovato questa qui; c'entra niente?

Particolare.jpg


se si, in che periodo sono nati bolli che attestano il corso della lettera?

Ciao: Ciao:
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Ciccio

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giandri
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da giandri »

Certo che c'entra.
In "corso particolare" c'è almeno dall'epoca dei "cavallini sardi" e forse anche prima dell'organizzazione del servizio postale del 1818-19.
Dovrei studiare un po' ;-)
Ciao
Ciao:
Andrea Bizio Gradenigo
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branca_leone
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Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da branca_leone »

Ciao,
veniva usato anche sulle FDC, in questo caso di Trieste.. Ciao: Ciao:
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Mi piace tutto quello con i denti, e se vecchio anche senza.
Italo
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Acquarius

Re: Quesito da parte di Nino Barberis

Messaggio da Acquarius »

Bellissimo pezzo Ciccio! Non conoscevo affatto questo tipo di timbri. Si impara sempre.
Per quanto riguarda le buste primo giorno o con annulli speciali, ricordo benissimo che era "obbligatoria" la dicitura "in corso particolare", in quanto, viceversa bisognava lasciare la busta nelle mani del responsabile dell'ufficio filatelico temporaneo, che avrebbe dovuto provvedere all'inoltro. Nel tempo questa obbligatorietà andò in disuso, ma che mi risulti, non fu mai abrogata.
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