Il francobollo da Bai. 20 giallo "non emesso"
Il francobollo da Bai. 20 giallo "non emesso"
L'avevate notata questa notizia di vaccari news sull'adizione 2010 del Sassone Antichi Stati?
“Anche a distanza di tanto tempo -spiega a «Vaccari news»- il direttore editoriale, Giacomo Avanzo- la filatelia permette ritrovamenti incredibili. È capitato con il 20 baiocchi non emesso di Pontificio: finora se ne conosceva un foglio completo, conservato al Museo filatelico e numismatico vaticano, e un singolo che, proprio per questo, era citato ma non valutato. Sul mercato è arrivato un altro foglio completo. Questo ha comportato una modifica a livello editoriale (il «Giallino» ha cambiato numero: da 12A è diventato 11A, così da collegarlo alla prima emissione) ed una stima, sia pure indicativa, dell'esemplare sciolto: 300mila euro. È un pezzo da museo, il ritrovamento più sensazionale degli ultimi venti anni”. Incredibile!
Nessuno sa niente di piu'??????
http://www.vaccari.it/vnews/index.php?SID=dcb8f17ee8422f181b9ad5c777d6b4ae&_c=&_a=2009&_m=&_k=giallino
“Anche a distanza di tanto tempo -spiega a «Vaccari news»- il direttore editoriale, Giacomo Avanzo- la filatelia permette ritrovamenti incredibili. È capitato con il 20 baiocchi non emesso di Pontificio: finora se ne conosceva un foglio completo, conservato al Museo filatelico e numismatico vaticano, e un singolo che, proprio per questo, era citato ma non valutato. Sul mercato è arrivato un altro foglio completo. Questo ha comportato una modifica a livello editoriale (il «Giallino» ha cambiato numero: da 12A è diventato 11A, così da collegarlo alla prima emissione) ed una stima, sia pure indicativa, dell'esemplare sciolto: 300mila euro. È un pezzo da museo, il ritrovamento più sensazionale degli ultimi venti anni”. Incredibile!
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http://www.vaccari.it/vnews/index.php?SID=dcb8f17ee8422f181b9ad5c777d6b4ae&_c=&_a=2009&_m=&_k=giallino
Riccardo Bodo
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Re: un secondo foglio del non emesso da 20 bajocchi giallo
incredibile...certo che 300.000 euro x100( pezzi in un foglio)= 30 milioni di euro..mi pare una valutazione da prendere con le molle, essendo che il foglio è nuovo e quindi saranno tutti e 100 fior di conio e perfetti ....in momenti come questo non vorrei mai essere il proprietario di quello che era l'unico ma ora ex esemplare sciolto in mano a privato
Specializzato in tutti gli Antichi Stati Italiani, Filatelia e Storia Postale
Socio ASPOT
Stimo, Valuto e/o Acquisto Collezioni medio/importanti
Per le mie Collezioni Private acquisto esemplari ASI di eccezionale bellezza
https://www.tuscanphila.com
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Re: un secondo foglio del non emesso da 20 bajocchi giallo
Giorgio Di Raimo ha scritto:certo che 300.000 euro x100( pezzi in un foglio)= 30 milioni di euro..mi pare una valutazione da prendere con le molle........
Vorrei capire se è stato ritrovato un foglio intero (100 pezzi) o solo uno dei quarti da 25.
Anche perché nel primo caso, l'esistenza di un singolo sciolto significherebbe che alla distruzione sono sopravvissuti almeno tre fogli......
In ogni caso, fossero anche solo 26, anziché 101, la valutazione di 300.000 euro per un singolo sciolto mi sembra poco realistica. Ameno che non si tratti di una delle solite valutazioni "da catalogo".
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: un secondo foglio del non emesso da 20 bajocchi giallo
Il direttore della Sassone, Avanzo (che e' un esperto) parla esplicitamente di ''foglio completo''!
Dovrebbe quindi essere uguale a quello che ho visto conservato al Museo filatelico vaticano.
Ma secondo voi quanto durera' intatto il nuovo foglio completo prima che la tentazione di ''valorizzarlo'' separando gli esemplari finisca per prevalere? Il foglio completo dell' ''inverted jenny'' gia' al terzo passaggio di mano in poche settimane fu diviso in blocchi e singoli....
. Comunque mi piacerebbe scoprire la storia della sopravvivenza di questo straordinario cimelio: magari se arrivera' qualche esemplare in vendita si scoprira' qualcosa di piu'.
Nelle dichiarazioni di Giacomo Avanzo a Fabio Bonacina di Vaccari News (di cui vi ho messo il link) c'e' pero' un altro annuncio interessante:
È stato aggiunto, inoltre, un altro documento significativo, anch'esso risalente al periodo dei papa-re: una busta viaggiata il 16 ottobre 1867 con il dieci centesimi dentellato, formalmente uscito l'anno successivo. “Evidentemente, si tratta di una prova di dentellatura che, invece di rimanere in archivio, fu impiegata in modo improprio”.
Revised by Lucky Boldrini - July 2010
Dovrebbe quindi essere uguale a quello che ho visto conservato al Museo filatelico vaticano.
Ma secondo voi quanto durera' intatto il nuovo foglio completo prima che la tentazione di ''valorizzarlo'' separando gli esemplari finisca per prevalere? Il foglio completo dell' ''inverted jenny'' gia' al terzo passaggio di mano in poche settimane fu diviso in blocchi e singoli....
. Comunque mi piacerebbe scoprire la storia della sopravvivenza di questo straordinario cimelio: magari se arrivera' qualche esemplare in vendita si scoprira' qualcosa di piu'.
Nelle dichiarazioni di Giacomo Avanzo a Fabio Bonacina di Vaccari News (di cui vi ho messo il link) c'e' pero' un altro annuncio interessante:
È stato aggiunto, inoltre, un altro documento significativo, anch'esso risalente al periodo dei papa-re: una busta viaggiata il 16 ottobre 1867 con il dieci centesimi dentellato, formalmente uscito l'anno successivo. “Evidentemente, si tratta di una prova di dentellatura che, invece di rimanere in archivio, fu impiegata in modo improprio”.
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Riccardo Bodo
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Re: asta FERRARIO
ecco Antonello immortalato dal servizio del tg3
durante l'asta Ferrario nella quale è stata venduta una nuova striscia di 5 del 20 baj. non emesso
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Re: asta FERRARIO
Per non parlare di Filippo in grandissima forma
peccato che le aste infrasettimanali riducano le possibilità ai "dilettanti" di partecipare a questi eventi
PS
complimenti
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- Antonello Cerruti
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Re: asta FERRARIO
http://www.artslife.com/2017/07/18/teso ... ai-emesso/
Circa quella striscia, circola la notizia che era stata proposta ad un'altra notissima casa d'asta ma il "perito di casa" la giudicò falsa....
Inutile dire che i rapporti tra proprietario della casa d'asta e perito di casa non siano più quelli di una volta....
Il pezzo dell'asta Ferrario ha raggiunto 75.000,00 euro + i diritti.
L'altra lettera di copertina ha fatto registrare ben 125.000,00 euro + diritti.
Filippo Ferrario mi ha chiesto una brevissima sostituzione sul rostro del banditore ed ho così aggiunto la 18a diversa casa d'asta al mio terribilmente lungo curriculum.
Circa gli l'esito complessivo della vendita, aspetto la pubblicazione dell'elenco complessivo dei realizzi per commentarlo con voi, tenendo presente che si trattava del primo esperimento italiano di asta "balneare".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Circa quella striscia, circola la notizia che era stata proposta ad un'altra notissima casa d'asta ma il "perito di casa" la giudicò falsa....
Inutile dire che i rapporti tra proprietario della casa d'asta e perito di casa non siano più quelli di una volta....
Il pezzo dell'asta Ferrario ha raggiunto 75.000,00 euro + i diritti.
L'altra lettera di copertina ha fatto registrare ben 125.000,00 euro + diritti.
Filippo Ferrario mi ha chiesto una brevissima sostituzione sul rostro del banditore ed ho così aggiunto la 18a diversa casa d'asta al mio terribilmente lungo curriculum.
Circa gli l'esito complessivo della vendita, aspetto la pubblicazione dell'elenco complessivo dei realizzi per commentarlo con voi, tenendo presente che si trattava del primo esperimento italiano di asta "balneare".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: asta FERRARIO
Caro Antonello, essendo presente fisicamente all'asta avrai potuto vedere il non emesso da 20 baj. Io a suo tempo vidi solo il foglio detenuto nel museo del Vaticano. Mi ha colpito il colore un po' diverso da quello che mi ricordavo (ma i ricordi sono ovviamente ingannevoli). A parte cio', questo non emesso sta diventando una fonte di sorprendenti ritrovamenti: una volta c'era il foglio musealizzato e un esemplare singolo; poi si sparse la voce che esisteva un secondo singolo; poi venne annunciato il ritrovamento di un secondo foglio; adesso la striscia di 5 da cui e' stato staccato l'esemplare in asta Ferrario. Chissa' se i singoli e la striscia provengono dallo stesso foglio.
Anche la filatelia del Vaticano, un po' ''erede'' del Pontificio, ci ha mostrato negli ultimi anni inattesi ritrovamenti di interi postali ''provvisori'' (un tempo roba da esposizione museale) e di qualche ''errore'' di cui era stata promessa, se non sbaglio, la distruzione. Meglio cosi': la distruzione non serve a nessuno...
Anche la filatelia del Vaticano, un po' ''erede'' del Pontificio, ci ha mostrato negli ultimi anni inattesi ritrovamenti di interi postali ''provvisori'' (un tempo roba da esposizione museale) e di qualche ''errore'' di cui era stata promessa, se non sbaglio, la distruzione. Meglio cosi': la distruzione non serve a nessuno...
Riccardo Bodo
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- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: asta FERRARIO
Ciao Riccardo, mi spiace ma ho avuto il tempo di vedere solo due lotti per conto di un amico.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: asta FERRARIO
I 20 Baj dell'unico foglio (sic) mi pare che abbia i filetti verticali interi e quelli orizzontali interrotti.
Questo ritrovamento è analogo.
I filetti divisori sono come il 1 Baj seconda composizione del 1864, oppure come tutti i falsi in Bajocchi
Nel 1858 avevano già invertito i filetti?
Dubbi su tutta la linea.
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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: asta FERRARIO
Ciao Marino, non comprendo il senso della tua domanda.
Intendi affermare che il foglio conservato al Museo postale del Vaticano sia falso?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Intendi affermare che il foglio conservato al Museo postale del Vaticano sia falso?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: asta FERRARIO
Non arrivo a tanto, non ne avrei la competenza.Antonello Cerruti ha scritto: ↑21 luglio 2017, 11:46 Ciao Marino, non comprendo il senso della tua domanda.
Intendi affermare che il foglio conservato al Museo postale del Vaticano sia falso?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Resta solo un piccolo dubbio per ignoranza (alla latina), diciamo solo un campanellino che suona fiocamente.....
In filatelia di certezze assolute sui ritrovamenti non ce ne sono tante.
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Marino
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Il 20 bai ''non emesso'' di Pontificio: la testimonianza di Alberto Diena
La recente asta Ferrario ha permesso a tutti noi di assistere indirettamente alla vendita di un esemplare del 20 bai ''non emesso'' della Stato Pontificio, proveniente da una striscia di 5 esemplari
Ma su questo ''non emesso'' in realta' abbiamo una eccezionale testimoianza di Alberto Diena che ne scrisse nell'autunno del 1940 sul ''Corriere Filatelico''. Molti di voi sicuramente conoscono bene questa storia ma magari non proprio tutti e poi questo pezzo mi ha sempre incuriosito per cui ve ne infliggero' un riassunto.
Scriveva dunque Alberto Diena: ''L'ing, Luigi Respighi, conservatore della collezione filatelica dello Stato della Citta' del Vaticano, ha avuto la premura di mostrarci, qualche tempo fa, ALCUNI FOGLI di prova di francobolli da 20 baiocchi dello Stato Pontificio, ricevuti in addietro dal Governatore, l'Eccellenza Camillo Serafini''.
wow... alcuni fogli, non un solo foglio. Interessante e' anche la definizione di ''prova''. Diena infatti aggiungeva che ''il disegno non deve essere stato eseguito dalla stessa persona che preparo' quelli riprodotti nei francobolli della serie 1852, pur ripetendo lo stesso soggetto. Il disegno e' piu' rozzo, la forma delle parti superiori delle Chiavi e dei caratteri e' differente e l'abbreviazione dell'indicazione della moneta e' ''BAI'' anziche' ''BAJ''. Inoltre, mentre nella serie del 1852 in ogni valore la forma geometrica della cornice si diversifica da quella degli altri, quella del 20 baiocchi e' ottagonale come nell'8 bajocchi''. Diena spiega che, come nel 1852, l'incisione venne eseguita in ottone e ''col sistema galvanoplastico si ottennero, per mezzo di una matrice di rame, gli stereotipi per la stampa tipografica''; la composizione e' simile a quella del 1852 (4 gruppi di 25); ogni esemplare e' contornato da doppi filetti (quelli orizzontali sono lunghi 20 mm circa, mentre quelli verticali sono continui al pari di quelli orizzontali marginali di ciascun gruppo.
Sempre secondo Diena, la stampa venne eseguita dalla tipografia della Camera Apostolica su carta ''bianca a macchina di qualita' piuttosto scadente ma abbastanza consistente''; inchiostro di colore giallo-limone; i fogli non sono gommati.
Stante che e' da escludersi che il francobollo da 20 baiocchi sia stato ideato e realizzato all'epoca della serie del 1852, Diena fornisce un'altra importante notizia, grazie alle ricerche archivistiche di Ferdinando Ceccarelli perche' all'archivio di stato di Roma venne rinvenuta gia' nel 1926 ''una minuta di una nota inviata dal Tesoriere alla Soprintendenza Generale delle Poste'', datata marzo 1858. Un passaggio di questo testo non venne pubblicato al momento del rinvenimento ma viene riportato nell'articolo di Diena: vi si ricordano i tagli dei francobolli esistenti e si aggiunge che sarebbe ''convenientissimo'' aumentare la gamma con un ''bollino di baj 20'', che e' la tassa semplice per la Francia'''. Sotto la data della minuta si legge ancora: ''si approva; ed alla Direz. Gen.le delle Poste per l'esecuzione - il Tesor. Gen.le''.
Su questa base la tipografia camerale dovrebbe poi avere prodotto i fogli di saggio. ''L'emissione del francobollo non ebbe luogo, o perche' esso non piacque oppure perche' fu presentato forse nel 1859, allorche' l'attenzione del Governo era rivolta gli avvenimenti politici. Sappiamo che altri progetti relativi sia alla carta dei francobolli che all'obliterazione di essi, prospettati nel periodo 1854-58, non si attuarono che nel 1867 e 1868''.
Come si e' passati da''alcuni fogli'' dell'articolo di Diena all'indicazione di un unico foglio conservato al Museo Postale Vaticano (indicazione ripetuta per lunghissimo tempo)? Indicazione peraltro rettificata nel 2009 quando si diffuse la notizia del ritrovamento di un secondo foglio completo. Ora il ritrovamento della striscia da cui e' stato prelevato l'esemplare venduto in asta conferma almeno l'esistenza di un terzo foglio, per non parlare del vecchio esemplare sciolto. E' uno dei lati belli della filatelia questa difficolta' di scrivere la parola ''fine''....
Molti di noi hanno visto il foglio completo conservato in Vaticano. L'ultimo passaggio commerciale di un esemplare di questo francobollo risalirebbe al 1993 (allora si diceva che fosse l'unico esemplare sciolto).Ma su questo ''non emesso'' in realta' abbiamo una eccezionale testimoianza di Alberto Diena che ne scrisse nell'autunno del 1940 sul ''Corriere Filatelico''. Molti di voi sicuramente conoscono bene questa storia ma magari non proprio tutti e poi questo pezzo mi ha sempre incuriosito per cui ve ne infliggero' un riassunto.
Scriveva dunque Alberto Diena: ''L'ing, Luigi Respighi, conservatore della collezione filatelica dello Stato della Citta' del Vaticano, ha avuto la premura di mostrarci, qualche tempo fa, ALCUNI FOGLI di prova di francobolli da 20 baiocchi dello Stato Pontificio, ricevuti in addietro dal Governatore, l'Eccellenza Camillo Serafini''.
wow... alcuni fogli, non un solo foglio. Interessante e' anche la definizione di ''prova''. Diena infatti aggiungeva che ''il disegno non deve essere stato eseguito dalla stessa persona che preparo' quelli riprodotti nei francobolli della serie 1852, pur ripetendo lo stesso soggetto. Il disegno e' piu' rozzo, la forma delle parti superiori delle Chiavi e dei caratteri e' differente e l'abbreviazione dell'indicazione della moneta e' ''BAI'' anziche' ''BAJ''. Inoltre, mentre nella serie del 1852 in ogni valore la forma geometrica della cornice si diversifica da quella degli altri, quella del 20 baiocchi e' ottagonale come nell'8 bajocchi''. Diena spiega che, come nel 1852, l'incisione venne eseguita in ottone e ''col sistema galvanoplastico si ottennero, per mezzo di una matrice di rame, gli stereotipi per la stampa tipografica''; la composizione e' simile a quella del 1852 (4 gruppi di 25); ogni esemplare e' contornato da doppi filetti (quelli orizzontali sono lunghi 20 mm circa, mentre quelli verticali sono continui al pari di quelli orizzontali marginali di ciascun gruppo.
Sempre secondo Diena, la stampa venne eseguita dalla tipografia della Camera Apostolica su carta ''bianca a macchina di qualita' piuttosto scadente ma abbastanza consistente''; inchiostro di colore giallo-limone; i fogli non sono gommati.
Stante che e' da escludersi che il francobollo da 20 baiocchi sia stato ideato e realizzato all'epoca della serie del 1852, Diena fornisce un'altra importante notizia, grazie alle ricerche archivistiche di Ferdinando Ceccarelli perche' all'archivio di stato di Roma venne rinvenuta gia' nel 1926 ''una minuta di una nota inviata dal Tesoriere alla Soprintendenza Generale delle Poste'', datata marzo 1858. Un passaggio di questo testo non venne pubblicato al momento del rinvenimento ma viene riportato nell'articolo di Diena: vi si ricordano i tagli dei francobolli esistenti e si aggiunge che sarebbe ''convenientissimo'' aumentare la gamma con un ''bollino di baj 20'', che e' la tassa semplice per la Francia'''. Sotto la data della minuta si legge ancora: ''si approva; ed alla Direz. Gen.le delle Poste per l'esecuzione - il Tesor. Gen.le''.
Su questa base la tipografia camerale dovrebbe poi avere prodotto i fogli di saggio. ''L'emissione del francobollo non ebbe luogo, o perche' esso non piacque oppure perche' fu presentato forse nel 1859, allorche' l'attenzione del Governo era rivolta gli avvenimenti politici. Sappiamo che altri progetti relativi sia alla carta dei francobolli che all'obliterazione di essi, prospettati nel periodo 1854-58, non si attuarono che nel 1867 e 1868''.
Come si e' passati da''alcuni fogli'' dell'articolo di Diena all'indicazione di un unico foglio conservato al Museo Postale Vaticano (indicazione ripetuta per lunghissimo tempo)? Indicazione peraltro rettificata nel 2009 quando si diffuse la notizia del ritrovamento di un secondo foglio completo. Ora il ritrovamento della striscia da cui e' stato prelevato l'esemplare venduto in asta conferma almeno l'esistenza di un terzo foglio, per non parlare del vecchio esemplare sciolto. E' uno dei lati belli della filatelia questa difficolta' di scrivere la parola ''fine''....
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Riccardo Bodo
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Re: Il 20 bai ''non emesso'' di Pontificio: la testimonianza di Alberto Diena
Se il singolo fu tagliato dalla striscia, dov'è il foglio da cui la striscia fu tagliata? Interessante storia. Acquistare il primo francobollo ad un prezzo alto sembra rischioso in questo caso.
- Matraire1855
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Re: Il 20 bai ''non emesso'' di Pontificio: la testimonianza di Alberto Diena
In una vecchissima collezione anch'io avevo recuperato due esemplari di questo "francobollo" o prova. sul foglio d'album dove erano applicati con linguella a parte era indicato che erano opera del Quarenghi.
Non so dire se la nota sia indicativa o meno, se questo Quarenghi fosse il disegnatore o lo stampatore ma nonostante tutte le mie ricerche sull'argomento non sono mai arrivato ad una certezza ma neppure a rintracciare un qualsiasi riferimento.
A qualcuno di voi dice qualcosa questo nome?
Non so dire se la nota sia indicativa o meno, se questo Quarenghi fosse il disegnatore o lo stampatore ma nonostante tutte le mie ricerche sull'argomento non sono mai arrivato ad una certezza ma neppure a rintracciare un qualsiasi riferimento.
A qualcuno di voi dice qualcosa questo nome?
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Re: Il 20 bai ''non emesso'' di Pontificio: la testimonianza di Alberto Diena
Ho ricordato questa vicenda non perche' fossi colpito dall'esborso dell'acquirente (resta pur sempre un pezzo assai raro), ma per via dei suoi aspetti curiosi, intriganti e affascinanti. L'esistenza di queste prove venne allegramente ignorata per circa 80 anni tra il 1858 (quando forse vennero stampati) ed il 1940: un periodo non piccolo. Quale fu l'inter successivo? Sicuramente (complice la guerra?) non si attivo' allora nessuna ''corsa'' commerciale o speculativa. Sottovalutazione? Disinteresse? Burocrazia?
I fogli (piu' di uno in base a quanto constatato da Diena) non erano composti da francobolli destinati alla circolazione, che magari potevano restare dimenticati in qualche contenitore dopo la distribuzione. Non e' che magari sono ancora conservati in qualche archivio vaticano? O sono andati distrutti per incuria? Ma quelli poi ritrovati e in mani ''private'' che via hanno seguito? Forse un foglio venne tagliato e qualche esemplare regalato in omaggio, perche' considerato un semplice souvenir?
I fogli (piu' di uno in base a quanto constatato da Diena) non erano composti da francobolli destinati alla circolazione, che magari potevano restare dimenticati in qualche contenitore dopo la distribuzione. Non e' che magari sono ancora conservati in qualche archivio vaticano? O sono andati distrutti per incuria? Ma quelli poi ritrovati e in mani ''private'' che via hanno seguito? Forse un foglio venne tagliato e qualche esemplare regalato in omaggio, perche' considerato un semplice souvenir?
Riccardo Bodo
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- Matraire1855
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Re: Il 20 bai ''non emesso'' di Pontificio: la testimonianza di Alberto Diena
Forse a quel tempo la filatelia era più popolare di adesso ma anche i ceti più alti (forse anche un certo tipo di nobiltà) poteva avere maggiori entrature in quegli uffici ed ottenere questi souvenir in maniere più o meno difficili
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https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Re: Il 20 bai ''non emesso'' di Pontificio: la testimonianza di Alberto Diena
E non li hai venduti, in un momento in cui si riteneva che ne esistesse un solo francobollo sciolto? O li hai venduti in gran segreto e adesso te la godi?Matraire1855 ha scritto: ↑21 luglio 2017, 20:19 In una vecchissima collezione anch'io avevo recuperato due esemplari di questo "francobollo" o prova...
Io conosco solo il grande architetto neoclassico Giacomo Quarenghi, che ha lavorato per gli zar.
Ultima modifica di somalafis il 21 luglio 2017, 21:04, modificato 2 volte in totale.
Riccardo Bodo
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- Matraire1855
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Re: Il 20 bai ''non emesso'' di Pontificio: la testimonianza di Alberto Diena
Anch'io sono arrivato al medesimo soggetto, ma non ho evidenza che abbia studiato anche una carta valori
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