Il servizio espresso

[francesco luraschi]

chi mi aiuta a completare la descrizione di questa famosa e pubblicata lettera?

forse sarebbe piu'esatto se scrivessi " a capire completamente".

la lettera, forse una coperta visto che non viene indicato l'anno,e' una raccomandata da padova a venezia: venne consegnata di persona all'UP di padova, come da regolamento per questo tipo di invio. l'ufficio di partenza peso'la lettera: il 2173 potrebbe essere il suo peso espresso in decimi di grano corrispondenti nel sistema metrico decimale a 10.8 grammi. essendo di I porto venne quindi giustamente affrancata con un 5+10s.

il numero di registrazione delle poste che avrebbero poi curato l'invio fino a destinazione e'in alto a sinistra: 499.

quindi l'impiegato postale annullo'sia francobollo sul frontespizio che quello al verso, appose il bollo accessorio di raccomandazione "RACCOM" e il bollo LETTERA PER ESPRESSO che risulta impresso nello stesso colore nero.

infine lo stessol'impiegato (?) redasse sul frontespizio sia la scritta "per espresso" che l'indirizzo dettagliato del destinatario in "calle delle acque" a venezia.

purtroppo non possiamo vedere il verso della lettera...


francesco

[fildoc]

E' una delle poche conosciute.
A parte il notevole costo per questo tipo di spedizione si puo' fire che fu il primo caso di espresso nella filatelia "italiana" (nella prefilatelia è ben precedente) e negli antichi stati il servizio espresso fu predisposto solo nel LV.

[mestrestamps]

Francesco, pensa che questa lettera l'ho presa in mano....

L'ha acquistata tempo fa un noto collezionista di Padova che colleziona espressi...proverò a chiedere una scansione del retro!

[francesco luraschi]

per andrea,

ti ringrazio, penso immagini cosa cerco al verso della lettera...potrebbe aiutarmi a completare la descrizione di una lettera che NON possiedo. solo per mia crescita personale e culturale...


per massimiliano:

il costo e'quello di una normale raccomandata... 5+10, almeno sembra! forse venne pagato qualcosa extra per l'impiegato che si stacco'dall'ufficio postale per recarsi a venezia e che non compare sulla lettera



francesco

[fildoc]

il costo e'quello di una normale raccomandata... 5+10, almeno sembra! forse venne pagato qualcosa extra per l'impiegato che si stacco'dall'ufficio postale per recarsi a venezia e che non compare sulla lettera

Eh no

L'espresso introdotto alla fine del 1859 nel LV (1 ottobre 1859)
prevedeva:
tariffa ordinaria + diritto di raccomandazione ed inoltre:
altri 15 soldi per recapito diurno oppure 30 soldi per recapito notturno...
ma non è finito...
se la lettera era consegnata a domicilio da un messo altri 15 soldi!
Pertanto poiche' la lettera mostrata presenta un indirizzo specifico è costata 45 soldi se consegnata di giorno oppure addirittura 60 se consegnata di notte!!!!!
proprio per tali costi sono buste molto rare ed attualmente introvabili.
Mi pare di ricordare nella mia vita di aver visto solo 3 lettere e due frammenti.

[francesco luraschi]

grazie massimiliano,

ma dove venivano siglate tali competenze, immagino pagate in contanti?

forse l'espresso si avvaleva dei servizi postali (da questo l'affrancatura per la raccomandazione) mentre i 15 o 30 soldi erano solo per la distribuzione diurna/notturna?

presumendo che non ci siano altri francobolli oltre ai 10+5 dovremmo trovare delle tassazioni al verso per il pagamento di questo servizio finale ...

ti chiedo:

le altre lettere che hai visto avevano un'affrancatura elevata come da tariffa che hai indicato?


francesco

[fildoc]

I francobolli erano quelli del porto e della raccomandazione.
Il pagamento delle competenze per l'espresso venivano pagate all'atto dell'impostazione o si potevano assegnare al destinatario, in quel caso il mittente doveva comunque garantire il pagamento qualora il ricevente non avesse pagato il dovuto! L'unico segno di questa procedura era il timbro espresso che in un caso ho visto anche in rosso!

[francesco luraschi]

ok, massimiliano,


quindi e'regolare che non ci siano segnate tassazioni per il servizio espresso sul frontespizio o al verso. forse tali lettere erano accompagnate da una distinta che ne "spiegava" lo stato, cioe' in porto pagato dal mittente o porto dovuto dal destinatario, nel nostro caso "A&B Taccanoni", probabilmente una ditta?

all'atto pratico chi era incaricato della consegna a domicilio? un impiegato postale staccato dalla sede di partenza? rientrando l'espresso nel regolamento postale del veneto austriaco mi verrebbe da ipotizzare cosi'. cosa ne pensi?

ti chiedo: e'possibile avere la scan del regolamento?




francesco

[fildoc]

Accontentato

[francesco luraschi]

grazie massimiliano,

da questo regolamento si deduce che il servizio espresso riguardava solo la tratta finale della spedizione ossia tra l'ufficio finale e l'abitazione mentre il trasporto iniziale era secondo tariffa e mezzi postali.

da questo la mancanza di ulteriori tassazioni e/o affrancature sulle lettere dato che le competenze erano pagate a parte, in arrivo o in partenza


p.s hai magari degli esempi di lettere per espresso oltre quella da me pubblicata?


francesco

[fildoc]

Roba rara........
Un frammento lo ha Sanson in collezione (mostrato a Roma al festival...)
Quella con l'annullo in rosso credo di non poter dire il nome....(è un collezionista molto riservato che me lo ha comunicato davanti al pannello di una mostra)
Una fu in vendita da Vaccari qualche anno fa e credo sia quella che hai mostrato....
da qualche parte credo di avere un paio di immagini...cerchero'!

[francesco luraschi]

un ulteriore passo per capire il metodo di spedizione delle lettere per espresso ci viene dal regolamento postale allegato. in breve: le lettere "per espresso" venivano trattate come le raccomandate. in piu' venivano corredate da una "bianchetta" su cui era siglata la caparra pagata dal mittente per lo svolgimento del servizio. questo spiega la mancanza di ulteriori tassazioni sulla lettera a parte quanto dovuto per la raccomandazione.

nel caso il destinatario avesse saldato il conto tale ricevuta, una volta tornata all'ufficio di partenza, sarebbe servita per rifondere la caparra al mittente o per calcolare la differenza dovuta alla posta.


francesco

[francesco luraschi]

chiedo agli esperti di storia postale un loro parere sul francobollo allegato che porta un annullo parziale "lettera per espresso". sono a conoscenza di altri esemplari simili, magari su documento intero, e riescono a dare una spiegazione al pezzo?


http://cgi.ebay.it/1861...Lettera-per-e ... 0520254828



francesco

[rjkard]

img962.jpg

[francesco luraschi]

rijkard,

ti confesso che in origine le lettere per espresso pubblicate nella discussione qui sopra mi avevano lasciato perplesso: conoscendo poco il periodo post 1859, quando il L.V. era solo veneto austriaco, mi sembrava strano che sulle lettere mancassero segni di tassa e/o affrancature per il servizio espresso e che i caratteri del timbro LETTERE PER ESPRESSO mancassero di quegli allungamenti ortogonali chiamati "grazie" che caratterizzavano molti bolli del tempo.

spero in altri interventi

grazie e

francesco

[Nicolò]

Ciao!
non sono esperto di storia postale, ma non è la prima volta che vedo il timbro "lettera per espresso" usato come annullatore su Sardegna.
Alcuni anni fa ne discutemmo qui sul Forum ma non ricordo più cosa ne venne fuori, non ho nemmeno cataloghi qui con me da cui possa attingere qualche informazione ma un 10 cent. con questo annullo lo possiedo anch'io.
Probabilmente sono meno inusuali di quanto si creda, una delle ipotesi potrebbe essere quella di avere usato questo timbro per annullare francobolli sfuggiti all'annullamento in partenza dal Regno di Sardegna verso il Regno Lombardo Veneto.
Spero di poter controllare il Sassone Annullamenti al più presto alla ricerca di qualche info più dettagliata.


Nicolò

[fildoc]

Sono andato a prendere qualche pezzo nella pericolosa palude del vecchio forum......
Questo mostrava Nicolo' il primo novembre del 2005

Ho raggruppato le tre immagini dei timbri, cercando di portarli più o meno alla stessa dimensione

[fildoc]

Questo rispondeva Giandri:

MessaggioInviato: Mar Nov 01, 2005 4:24 pm Oggetto: Rispondi con citazione
Nicolò ha scritto:
Ho raggruppato le tre immagini dei timbri, cercando di portarli più o meno alla stessa dimensione
....

E' quello che faticosamente sto facendo io.
Ho fatto prima la scansione di un 10 cent. della IV assieme ad un 5 soldi. su questi ho portato a dimensione i vostri francobolli e la busta di Vaccari (inoltre anche l'immagine di un'altra busta che avevo "per espresso").
In questo modo mi sono trovato delle immagini "teoricamente" proporzionate.
Ma sovrapponendo i timbri con i vostri, non ci siamo.
Tra l'altro, anche visivamente, noti che il tuo francobollo, Nicolò, ha un allineamento verticale delle lettere diverso: ad esempio la "L" di "LETTERA" inizia troppo spostata a destra rispetto alla "E" sottostante ed anche lo spazio tra "E" e "R" di "PER" è diverso.
Qualche diversità anche con l'esemplare di Costantino. I vostri in genere hanno gli spazi tra le lettere delle parole più grandi.
Ciao ciao
ciao ciao ciao

[fildoc]

Come risposta mostrai la famosa busta con il timbro in rosso....

[fildoc]

Intervenne poi Morc mac dela con questa frase e non vi furono piu' sviluppi....

Inviato: Mer Nov 02, 2005 7:13 pm Oggetto: Rispondi con citazione
Non vorrei dire una cavolata ma l'annullo sul 5c è un annullo di "fantasia",facente parte di una serie di annulli soprattutto sulla IV emissione di Sardegna che invasero il mercato filateliaco intorno agli anni 60/70, tutti provenienti da vecchie raccolte.